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PROVE DI DUREZZA & PROVA DI RESILIENZA, Appunti di Metallurgia E Materiali Non Metallici

Prova di durezza: durezza Vickers, durezza Brinell, durezza Rockwell e durezza Knoop. Prova di resilienza: pendolo di Charpy.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 18/07/2022

Gianluca_Curziani
Gianluca_Curziani 🇮🇹

4.7

(3)

17 documenti

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Scarica PROVE DI DUREZZA & PROVA DI RESILIENZA e più Appunti in PDF di Metallurgia E Materiali Non Metallici solo su Docsity! III modulo: DUREZZA E RESILIENZA Curziani G. PROVE DI DUREZZA Le prove di durezza sono dei test che vengono condotte sui campioni qualora essi non siano sottoponibili alla prova di trazione. La prova di durezza consiste nel resistere ad una forza applicata all’interno del provino. Sostanzialmente la prova consiste nell’applicare una forza mediante una punta su di un provino. A parità di forza, meno la punta penetra nel materiale maggiore sarà la sua resistenza. Ci sono due diverse “tipologie” di durezza normate: • DUREZZA VICKERS (UNI EN 6507); • DUREZZA BRINELL (UNI EN 6506); • DUREZZA ROCKWELL (UNI EN 6508); • DUREZZA KNOOP (UNI EN 4545) per microdurezze. DUREZZA VICKERS Questa prova di durezza consiste nel far calare su di un provino piano una punta diamantata piramidale a base quadrata. Applicando una forza progressiva essa lascerà un’impronta nel materiale, le cui dimensioni rappresenteranno la sua durezza. La formula per calcolare la durezza è la seguente: 𝐻𝑉𝑥 = 2 ∗ 𝐹 ∗ sin ( 136 2 ) 𝑑2 ∗ 0.102 [𝐻𝑉 = 𝐹 𝑑2] • x è il carico applicato in Kg; • F è la forza applicata in N; • D è la dimensione media delle due diagonali in mm. Tutti gli aspetti della prova sono normati, come per esempio la propria validità: • Il provino deve avere uno spessore minimo di 1.5 volte la diagonale media dell’impronta; • Nel caso di misure ripetute sullo stesso provino la distanza fra le due deve essere tale da garantire la veridicità della prova; • La misura va effettuata lontana dai bordi. DUREZZA BRINELL Operativamente molto simile alla prova vista precedentemente. Si tende utilizzare questa prova per materiali meno duri. La prova procede in maniera analoga a quanto visto prima, con l’unica differenza che la punta non è piramidale bensì SFERICA. Essa è di carburo di tungsteno oppure III modulo: DUREZZA E RESILIENZA Curziani G. in acciaio di diametro 10 mm. Solitamente si applica una forza di 3000 kg per i materiali più resistenti e 500 kg per quelli meno come alluminio e rame. La formula che spiega la prova è la seguente: 𝐵𝐻𝑁 = 2𝐹 𝜋𝐷(𝐷 − √𝐷2 − 𝑑2 • F è la forza applicata in kgf (1 kgf = 9.81N). • D è il diametro della sfera in mm; • d è il diametro dell’impronta lasciata dalla sfera sul provino in mm. DUREZZA ROCKWELL È una prova molto simile alle altre, con l’unica differenza che ne esistono di varie tipologie a seconda della forma di punta che si sceglie. Le più usate sono la tipologia B e C: Dapprima si applica un precarico, poi successivamente si applica il carico vero e proprio. La differenza di profondità è quella che si osserva fra queste due condizioni. Il risultato è calcolato immediatamente dalla macchina senza dover utilizzare delle formule. LE SCALE NON SONO PARAGONABILI, SE SI VOGLIONO FARE DELLE CONVERSIONI POSSONO ESSERE SOLAMENTE QUALITATIVE.
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