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PSICOLOGIA COGNITIVA-mente e cervello, Sintesi del corso di Psicologia Cognitiva

Riassunto molto schematico del libro "psicologia cognitiva :mente e cervello " CAP :3-4-5-7-8 per l'esame con la prof. Righi

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 07/11/2019

Giulietta_96_
Giulietta_96_ 🇮🇹

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Scarica PSICOLOGIA COGNITIVA-mente e cervello e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Cognitiva solo su Docsity! CAP 3 ATTENZIONE ATTENZIONE—> processo che, in un dato momento potenzia (ci permette di elaborare in maniera più approfondita ) l’elaborazione di info mentre inibisce (ci permette di trascurare alcune info per non essere distratti) l’elaborazione di altre . L’attenzione è qualcosa che evochiamo volontariamente ma ci sono degli stimoli che se ritenuti abbastanza salienti possono catturare la nostra attenzione . (difficile condurre studi sull’attenzione —>è difficile circoscrivere sperimentalmente un fenomeno come l’attenzione selettiva ). INSUCCESSI DELLA SELEZIONE INSUCCESSI NELLO SPAZIO : si verifica quando ci sono molte info presenti simultaneamente, come ad una festa, e semplicemente non siamo in grado di notarle tutte. Simon e Levin (1998)—> uno sperimentatore fermava alcuni passanti del college per chiedere info.nel corso della conversazione due passanti che trasportavano una porta passavano tra i due e mentre passavano lo sperimentatore si scambiava con un’altro e questo secondo proseguiva la conversazione . CECITA’ AL CAMBIMANTO—> insuccesso nell’individuare cambiamenti negli aspetti fisici di una scena. Possiamo essere insensibili ai cambiamenti in modalità diverse da quella visiva —> SORDITA’ AL CAMBIAMENTO . La perdita di alcune info non accade per caso, da un punto di vista cognitivo stiamo selezionando solo parte dell’info proveniente dal mondo che ci circonda e non siamo attenti al resto. Un’ulteriore implicazione è che la nostra attenzione è guidata e controllata da elaborazione top-down che possono cambiare in modo flessibile e dinamico ; ciò che è importante in un qualche momento può non esserlo più in quello successivo, e i nostri obbiettivi cambiano di conseguenza . ATTENZIONE FOCALIZZATA—> concentrarsi su una sorgente di input con l’esclusione di qualsiasi altra.Nei casi di attenzione divisa in cui si presta attenzione a più di una fonte ,l’info selezionata è imperfetta.La spiegazione della perdita di info nell’attenzione condivisa è che le due fonti sono in competizione per accedere a risorse attentive limitate. INSUCCESSI DELLA SELEZIONE NEL TEMPO Quando nuove info sopraggiungono in un flusso rapido , il tempo richiesto dall’elaborazione di ciascuna provocherà la perdita di altre. Limitazioni nella velocità con cui le info possono essere elaborate nella sequenza temporale. Vedi EX p.98 Attentional blink—>breve periodo durante il quale l’info in entrata non viene registrata.avviene anche per due oggetti presentati in rapida successione.L’elemento caratteristico è la mancata individualizzazione di uno stimolo presentato entro un particolare arco di tempo dopo la presentazione di uno stimolo precedente.Quando gli stimoli sono presentati molto rapidamente porre attenzione al primo sembra precludere la possibilità di prestare attenzione al secondo, provocando l’insuccesso nella selezione di elementi nel tempo. Repetition blindness —> l’insuccesso nel rilevare la comparsa successiva di un medesimo stimolo quando gli stimoli sono presentati in una sequenza rapida . Perché falliamo nel selezionare le info nello spazio e nel tempo? 1) insuccesso a livello sensoriale, la limitazione è nell’occhio di chi guarda 2) COLLO DI BOTTIGLIA : una restrizione nella quantità di informazione che può essere elaborata in un dato momento . La prestazione peggiora quando dobbiamo prestare attenzione a due fonti separate di informazione visiva o due eventi visivi separati. INTERFERENZA DEL DOPPIO COMPITO —>quando si cerca di svolgere due compiti alla volta c’è un impoverimento delle prestazioni. Interferenza —> quando le info sono simili (ex tutte visive) c’è troppa interferenza e non possiamo far fronte alla grande quantità di dati I COLLI DI BOTTIGLIA DELL’ATTENZIONE sono tutti di natura percettiva : troppi stimoli in competizione, o meno stimoliamo dello stesso tipo perciò in competizione reciproca.Si può presentare anche quando con un singolo input sensoriale ,gli output richiesti sono troppo elevati, in questo caso il collo di bottiglia è di natura motoria. COLLO DI BOTTIGLIA DELLA RISPOSTA: qualcuno ci offre un panino ma stiamo tenendo il bicchiere con la mano destra che è quella dominante ,ci viene in mente se dobbiamo posare il bicchiere, prenderlo con la mano sinistra oppure destra—> quando cerchiamo di selezionare tra due risposte possibili si manifesta un rallentamento delle azioni. Feature integration theory -FIT (treisman & gelade)—> il sistema percettivo è diviso in mappe separate ciascuna delle quali registra una precisa caratteristica visiva, ciascuna mappa contiene la posizione della caratteristica che rappresenta. —> ricerca disgiunta: devo cercare solo la forma quindi ci riferiamo solo alla mappa della forma. —>ricerca disgiunta: devo consultare congiuntamente due o più mappe . La FIT suggerisce che l’attenzione è necessaria per confrontare il contenuto delle due mappe e funge come una sorta di collante per integrare tra loro le caratteristiche non collegate. ELETTROFISIOLOGIA E ATTENZIONE UMANA Anni 60—> misurare con maggior precisione l’attività elettrica del cervello grazie ad elettrodi più sensibili posizionati sullo scalpo e computer più potenti. Event-related potential ERP—> cambiamento nell’attività elettrica in risposta ad uno stimolo e altre attività celebrali di sfondo sempre presenti. Dirigere l’attenzione verso uno stimolo risulta in una crescita di ampiezza della forma dell’onda già a partire dai 70-90 millesocondi dopo la comparsa dello stimolo; questi cambiamenti sono registrati nella prima onda positiva o P1, nelle regioni occipitali laterali dello scalpo e suggerisce che l’attenzione potenzia l’elaborazione precoce di stimoli visivi. Il prestare attenzione a una posizione aumentava apparentemente la quantità di elaborazione visiva dando origine a un segnale ERP più ampio. NEUROIMAGING FUNZIONALE E STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA . Il N.F è un buon approccio complementare , la sua precisione temporale non è buona come quella dei metodi ERP ma la sua precisione spaziale è di gran lunga migliore. I principali metodi di neuorimaging sono : -tomografia a emissione di positroni (PET) - fMRI Misurano il flusso sanguigno e il metabolismo in precise regioni del cervello. - stimolazione magnetica transcranica (TMS): proiettare in un campo magnetico attraverso i neuroni di una certa regione del cervello , inibendo la loro capacità di reagire a stimoli .Tecnica indotta in soggetti sani, viene causata una lesione che dura pochi secondi o minuti. TEORIA GENERALE DELL’ATTENZIONE : TEORIA DELLA COMPETIZIONE POLARIZZATA O DELLA COMPETIZIONE INTEGRATA ( DESIMONE E DUNCAN 1995) L’attenzione in questa teoria è vista come una forma di competizione tra diversi input , che può aver luogo tra diversi tipi di rappresentazioni, a tutti gli stadi di elaborazione.L’input più saliente è quello che viene analizzato più esaustivamente .La competizione si verifica perché è impossibile analizzare tutti gli stimoli contemporaneamente ; l’attenzione funge da fattore di polarizzazione che aiuta a risolvere la competizione fra input . La teoria sostiene che molte regioni cerebrali diverse e tra loro interconnesse sono coinvolte nella competizione , che è il risultato dell’integrazione tra le loro attività, il vincitore (lo stimolo a cui si presta attenzione) è definito dal raggiungimento di un consenso tra tutte le diverse regioni che lavorano assieme. CAP 4 RAPPRESENTAZIONE E CONOSCENZA DELLA MEMORIA A LUNGO TERMINE CONOSCENZA (in psicologia cognitiva)—>è un’informazione sul mondo immagazzinata in memoria e spazia dalle conoscenze sulla quotidianità a quelle formali.Spesso la conoscenza è ulteriormente definita come un’informazione sul mondo coerente ,probabilmente vera, o tale per cui la vostra fiducia in essa è giustificabile . Categorizzazione —>capacità di stabilire che una qualche entità percepita appartiene a un certo gruppo di cose , che condividono alcune caratteristiche chiave .Il suo scopo è quello di consentirci di fare delle inferenze ,ossia di derivare delle informazioni non esplicitamente presenti in un singolo membro di una categoria, ma disponibili grazie alle conoscenze sulle caratteristiche del gruppo e dei gruppi a cui appartiene. Le conoscenze si basano su rappresentazioni , la rappresentazione è uno stato fisico che si riferisce ad un oggetto, evento o concetto veicolando alcune informazioni su di esso. Quali sono i criteri per soddisfare una rappresentazione ? -CRITERIO DI INTENZIONALITA’: una rappresentazione deve essere intenzionalmente costruita per riferirsi a qualcos’altro, ma le persone di solito non cercano di assemblare le loro esperienze quotidiane per facilitarne la loro rievocazione successiva.Il nostro cervello immagazzina le informazioni automaticamente , l’evoluzione ha quindi affidato parte dell’immagazzinamento delle informazioni nel cervello a meccanismi automatici inconsci . -CRITERIO DI VEICOLARE LE INFORMAZIONI: una rapp. Deve portare con se informazioni riguardo a ciò a cui si riferisce. EX della lampada (guarda libro) dato che il nostro ricordo della prima lampada veicola informazioni riguardo a come essa appariva , siamo in grado di usare quelle informazioni per riconoscere oggetti simili. Ci sono 4 possibili formati di rappresentazioni : 1)il formato : caratteristiche dei processi che operano sugli elementi per estrarre informazioni. 2) specifica modalità: possono basarsi su qualche sistema percettivo o motorio. Le rappresentazioni con modalità specifica si trovano nel sistema percettivo e in quello motorio del cervello, e quindi sono collegate a livello percettivo agli oggetti che rappresentano. 3) amodalità : I simboli amorali sono complementari all’immagini in quanto categorizzano le regioni di un’immagine dotandole di significato, proseguono il processo interpretativo intrapreso quando i rilevatori di caratteristiche categorizzano le proprietà elementari delle immagini per identificare entità significative.(sono ancora soggetti a dibattiti) 4) contenuto: cioè l’informazione che trasmette Le rappresentazioni giocano diversi ruoli nella miriade di processi che costituiscono la cognizione ,non è plausibile che un singolo formato assolva tutti questi ruoli è più probabile che servano formati differenti : immagini, rilevatori di caratteristiche , simboli amorali e schemi statistici. Come si sviluppano quei vasti agglomerati di rappresentazioni che forniscono le conoscenze relative ad una categoria ? La conoscenza categoria si sviluppa a partire da rappresentazioni di singoli membri di quella categoria che poi vengono integrate tra di loro. EX: noi conosciamo molti tipi di torte , come ha fatto il nostro cervello ad integrare queste varie tipologie? Vedi p.158. Ogni torta genera uno schema statistico che -RAPPRESENTAZIONI DINAMICHE :ci si riferisce all’abilità del sistema cognitivo di costruire e richiamare quando necessario molte rappresentazioni diverse di una categoria , ciascuna con enfasi sulle conoscenze più rilevanti in un dato momento . Diversi tipi di categorie sono rappresentati in diverse aree del cervello . All’interno di un dominio di conoscenze ,le categorie non sono rappresentate in isolamento , bensì entro diverse strutture che legano categorie connesse tra loro .Un’importante forma di organizzazione è la tassonomia cioè un’insieme di categorie contenute l’una dentro l’altra che differiscono tra di loro per livello di astrazione ,dove ogni categoria di livello inferiore è un sottoinsieme della categoria di ordine superiore. Livello intermedio —> sono corti, più usati e perciò più importanti; le categorie intermedie sono elaborate più velocemente .Viene generalmente definito un livello base ,sono così importanti perché i loro membri di solito condividono una configurazione comune di parti fisiche . Ci sono, però , delle eccezioni che portano i ricercatori a rifiutare l’ipotesi che un livello intermedio corrisponda a quello base ,l’importanza attribuita a un livello tassonomico riflette un ‘ampia varietà di fattori intervenienti e si diversifica a seconda dei bisogni e delle circostanze. CAP 5: CODIFICA E RECUPERO DELLA MEMORIA A LUNGO TERMINE MEMORIA—>si basa su una serie di processi grazie ai quali l’informazione viene, codificata, consolidata e recuperata. MEMORIA A LUNGO TERMINE—>un genere di informazione acquisita nel corso di un’esperienza che resta a disposizione e può essere recuperata anche molto tempo dopo la conclusione dell’esperienza stessa.Esistono diverse tipologie di memoria a lungo termine : MEMORIA DICHIARATIVA/ ESPLICITA :si riferisce a quelle forme di memoria che possono essere recuperate o descritte in maniera consapevole ad altre persone come fatti, idee ed eventi . Essa comprende : 1) Memoria episodica—>conoscenza di eventi o episodi collocati nel tempo e nello spazio.Questo tipo di memoria è sempre legato ad un contesto. 2) Memoria semantica —> conoscenze degli oggetti e del mondo, delle loro proprietà e relazioni.Queste memorie sono acquisite da una pluralità di situazioni. I test che si occupano della memoria dichiarativa sono definiti test di memoria esplicita poiché richiedono il recupero di informazioni esplicite nella memoria.Entrambi i tipi di memoria dipendono dall’azione dei lobi tempero- mediali. LA MEMORIA NON DICHIARATIVA/IMPLICITA : Non possiamo accedervi consapevolmente , questi tipi di test rivelano implicitamente la memoria attraverso cambiamenti osservabili nelle prestazioni ,come la graduale acquisizione di un’abilità motoria. La memoria dichiarativa tende ad avere meno vie per il recupero della conoscenza e a non essere localizzata in un’unica zona cerebrale. Analizzando il caso di H.M (p.181) notiamo che i lobi temporali mediali non sono necessari per tutti i tipi di memoria a lungo termine. Cosa determina se un’esperienza sarà ricordata o dimenticata? Bisogna prima valutare i seguenti processi di: codifica, consolidamento, recupero e la loro interazione. CODIFICA—>trasformazione dell’informazione in una rappresentazione mnestica. Questi processi si mettono in moto nel Momento in cui avviene l’esperienza per formare una rappresentazione che registra l’esperienza stessa. ELABORAZIONE—>richiede di interpretare l’informazione , di metterla in relazione con le altre informazioni e di rimuginarci sopra . IMPORTANZA DELL’ATTENZIONE—>Una delle ragioni più ovvie dell’inefficienza della codifica è la mancata partecipazione a un’evento mentre questo accade. Anche studi di neuroimaging hanno confermato che i pattern di attivazione nel processo di codifica siano diversi quando l’attenzione è piena rispetto a quando è divisa.Ma l’attenzione non è sufficiente la codifica presuppone anche l’elaborazione di uno stimolo ,ciò che influenza l’efficacia di una codifica è il modo in cui lo stimolo viene elaborato, non la ragione per cui l’elaborazione ha luogo. TEORIA DEI LIVELLI DI ELABORAZIONE—>si basa sul fatto che ci sono vari aspetti di ogni dato stimolo a cui si può prestare attenzione e che possono essere elaborati .La codifica è un diretto sottoprodotto dell’elaborazione dello stimolo: il processo di elaborazione di particolari caratteristiche di uno stimolo lascia una traccia corrispondente nel sistema, che ,in seguito , può ricordare il ricordo. L’efficacia della codifica dipende in gran parte dal livello di elaborazione messo in atto sullo stimolo: elaborazioni più profonde producono rappresentazioni più forti e durevoli e questo aumenta la probabilità che lo stimolo venga ricordato. La riscontrata coincidenza tra le regioni cerebrali coinvolte nell’apprendimento intenzionale e incidentale suggerisce che l’intenzione, di per sé, non determina l’apprendimento.Piuttosto ,l’apprendimento intenzionale incide sulla codifica poiché fornisce la motivazione a mettere in atto un’elaborazione più profonda. Comportamenti mnestici—> attività cerebrale: è necessario confrontare le risposte neurali durante la codifica di eventi che a posteriori verranno ricordati, con quelle durante la codifica di eventi che al contrario verranno dimenticati.Distinguere il tip di risposta neurale nel momento in cui lo stimolo viene elaborato permette di prevedere se quella data esperienza sarà destinata a essere ricordata o a essere dimenticata rapidamente. EFFETTO DI GENERAZIONE: L’apprendimento episodico migliora se l’informazione target viene generata dalla memoria piuttosto che essere presentata dall’esterno. In questo caso generare non significa creare, piuttosto sottolinea di produrre attivamente un’informazione invece che studiarla passivamente (ex: su un lato della cartolina diagnosi ,sull’altro i sintomi). Generare un’informazione dalla memoria è uno strumento di codifica più potente perché richiede un maggior livello di attenzione e di elaborazione rispetto a quanto avviene quando un’informazione viene semplicemente presentata dall’ esterno. EFFETTO DI SPAZIATURA Asserisce che la codifica della stessa informazione in una serie di prove migliora se le prove sono eseguite secondo una determinata sequenza temporale. EX delle cartoline : -pratica ammassata: voltare e rivoltare una cartolina finché l’informazione non è stata appresa e solo a quel punto passare alla cartolina successiva.é improbabile che il soggetto gli dedichi particolare attenzione, dopo ogni prestazione ci si illude di aver appreso lo stimolo e si presta meno attenzione allo stimolo successivo ;inoltre se gli stimoli sono distanziati l’uno dall’altro è più probabile che cambi il contesto in cui lo stimolo viene presentato. -pratica distribuita: leggere le cartoline tutte insieme e poi tornare indietro e iniziare da capo.garantisce variabilità di codifica :nelle varie prove vengono selezionati ,per la codifica, aspetti visto in precedenza è semanticamente o percettivamente simile a stimoli già incontrati; lo stimolo nuovo dal momento che somiglia ad altri stimoli già conosciuti ,potrebbe eliminare un falso ricordo o un falso senso di familiarità portandoci a credere di averlo già incontrato anche se non è stato così. Le strutture nei lobi temporali mediali che supportano la memoria episodica sembrerebbero coinvolte anche nell’archiviazione e nel recupero delle informazioni che portano al falso riconoscimento . -SUGGESTIONE:è un meccanismo che introduce informazioni false o ingannevoli dopo l’evento oppure attraverso l’uso di domande fuorvianti. Ci sono diverse ipotesi al riguardo: 1)le informazioni sbagliate della domanda sovrascrivono le informazioni codificate durante l’evento ; le info immagazzinate in memoria vengono soppiantate dalle nuove informazioni errate . 2)la presentazione di informazioni sbagliate potrebbe generare una falsa attribuzione ,in questo caso , sia l’informazione corretta sia quella falsa sarebbero presenti nella memoria ,quindi i soggetti ricordano sia le informazioni giuste che quelle sbagliate , ma fanno fatica a ricordare cosa faceva parte dell’evento originario e cosa no . 3)dal momento che spesso i dettagli sfuggono alla memoria siamo soliti prendere per buone le info che ci fornisce l’informatore . Dimenticare —> incapacità di recuperare o riorganizzare info precedentemente codificate . CURVA DELL’OBLIO DI EBBINGHAUS —>egli ha esaminato il tempo fra la codifica e il recupero dello stimolo ,sono stati fatti degli studi successi che hanno confermato che il grado di decadimento rallenti con il passare del tempo. Dato che la nostra abilità nel ricordare uno stimolo o un evento decresce sistematicamente nel tempo ,le prime teorie sosteneva che l’oblio fosse causato dall’indebolimento spontaneo delle rappresentazioni mnestiche —> spiegazioni non sufficienti per spiegare il fenomeno OBLIO RISULTATO DELL’INTERFERENZA —>lo stesso indizio è legato a un elevato numero di rappresentazioni ,queste entreranno in competizione nella fase di recupero ,producendo interferenza —>nè gli stimoli nuovi né quelli vecchi saranno ricordati perfettamente . Interferenze: RETROATTIVE :apprendimento di nuove info porta all’incapacità a ricordare quelle apprese in passato; inoltre più la nuova informazione è simile a quella vecchia più grande sarà l’interferenza e quindi la dimenticanza . PROATTIVA :le info apprese in passato possono interferire con il ricordo di nuove informazioni anche attraverso l’informazione produttiva ,causata dall’informazione presentata prima dell’elemento da ricordare . Dimenticare può dipendere anche da : -BLOCCO DELLA RAPPRESENTAZIONE MNESTICA : cioè da un’ostruzione che può nascere quando diverse associazioni sono combinate con uno stesso segnale e una di queste ,più forte delle altre, impedisce il recupero della memoria bersaglio.l’informazione dimenticata risiede ancora nella memoria ma l’accesso è temporaneamente bloccato ,questa rappresentazione più debole può essere sbloccata se è presente un segnale di recupero migliore ,uno che sia maggiormente associato ad essa .Il blocco spiega molti casi di oblio . Interferenza dell’output : in cui il rafforzamento dei ricordi compiuto dall’atto di recupero iniziale blocca il recupero di altri ricordi -SOPPRESSIONE: indebolimento attivo di un ricordo ,avviene perché l’atto del recupero è competitivo :per recuperare un ricordo dobbiamo non sono rafforzare la rappresentazione ma anche sopprimere le rappresentazioni in competizione associate ad esso. SISTEMI DI MEMORIA NON DICHIARATIVA La memoria non dichiarativa opera la di fuori della coscienza ,questo tipo di memoria si manifesta implicitamente attraverso cambiamenti osservabili nel comportamento .Essa è responsabile di alcune forme di apprendimento (abitudini) e di ricordo( ad ex andare in bicicletta) .Hanno qualità uniche e dipendono da circuiti cerebrali specifici. PRIMING—>possiamo inconsapevolmente essere influenzati dalla nostra esperienza passata ,in maniera tale che stimoli e concetti incontrati precedentemente abbiano accesso piùrapido .In pratica il priming segue l’esposizione ad uno stimolo o a uno ad esso correlato .Questi cambiamenti nel comportamento possono includere un aumento nella velocità e nell’accuratezza della risposta oppure un’errore nella risposta .Si distinguono due forme di priming : 1) PRIMING PERCETTIVO :si manifesta nella maggiore capacità di identificare uno stimolo.EX:parole presentate al computer per 34 millisecondi , i soggetti dovevano riconoscere le parole ma il tempo era troppo breve, ma se le parole bersaglio erano già state presentate in una lista prima dell’esperimento la probabilità di riconoscerle aumentava anche se i partecipanti erano inconsapevoli di essere stati influenzati . Il priming percettivo è stato rilevato in tutte le forme sensoriali .A livello neurologico si pensa che dipenda da meccanismi situati nella corteccia sensoriale. Studi di neuroimaging sul priming nella corteccia sensoriale umana hanno rilevato somiglianze sorprendenti con quanto accade nel fenomeno della soppressione della ripetizione osservato nei ratti e nei primati : un’ipotesi è che il cambiamento consista nello smorzare le risposte dei neuroni che , sebbene inizialmente sensibili allo stimolo ,non siano necessari per la sua identificazione ,in questo modo si avrà una rappresentazione neuronale più rapida e selettiva . 2)PRIMING CONCETTUALE : facilitazione nell’elaborazione del significato di uno stimolo o nell’accesso a un concetto.Il priming concettuale che facilita l’elaborazione del significato di una parola è dimostrato dal compito di generazione di un esemplare della categoria . Ex: viene presentata una categoria di indizi come “frutta” e viene chiesto loro di nominare i primi esemplari di frutta che hanno in mente ,tipicamente la probabilità di generare spontaneamente un dato esemplare come ciliegia era maggiore se quella parola era apparsa in un elenco di parole presentate precedentemente. Esistono altri tipi di memoria non dichiarativa : -APPRENDIMENTO DI ABILITA’:ci consente di diventare esperti in qualcosa , si suddivide in 3 stadi : —>stadio cognitivo :la conoscenza è rappresentata in forma dichiarativa e le risorse attentive richieste sono alte. —>stadio associativo: tramite la pratica inizia a ridursi la componente d’errore —>stadio autonomo :il comportamento è altamente accurato ,eseguito rapidamente e automatico ,il livello di attenzione richiesta è molto basso. Dopo circa 10 risposte corrette ,l’esaminatore cambia attributo di riferimento senza avvertimento .Le persone neurologicamente sane individuano rapidamente il cambio dell’attributo e poi quello nuovo. I pz prefrontali mostrano delle serie difficoltà nello spostamento dell’attenzione . -Torre di Hanoi: 3 pioli e 3 anelli di dimensioni diverse, inizialmente sono tutti posti sul piolo 3 , con il limite di poter spostare solo un disco alla volta e che un disco più grande non può trovarsi sopra un disco più piccolo.Un altro limite :i soggetti devono risolvere il problema “nella loro testa” , una volta finito possono applicare la lo ro s t ra teg ia . I pz f ronta l i , spec ia lmente que l l i con les ione dorsolaterale ,eseguono male questo compito ,utilizzando molte più mosse rispetto ai soggetti normali per arrivare a una soluzione finale. ATTENZIONE ESECUTIVA—> è necessaria quando più rappresentazioni mentali o processi che operano su di esse ,competono alla memoria di lavoro per il controllo della cognizione del comportamento . Compatibilità stimolo-risposta: è la misura del grado in cui l’assegnazione di una risposta corretta a uno stimolo sia consistente con il modo in cui le persone agiscono normalmente . COMPITO: uno stimolo viene presentato al lato destro o sinistro di uno schermo -condizione compatibile: i sogg rispondono allo stimolo di sinistra premendo il pulsante sinistro e uguale a destra—>connessione automatica che richiede poca attenzione esecutiva -condizione incompatibile: i sogg rispondono a uno stimolo di destra con pulsante sinistro e viceversa.—> connessione arbitraria richiede di focalizzarci sulle info rilevanti e di inibire le risposte automatiche. Modello di rete neurale sviluppato da Cohen e colleghi :le informazioni scorrono dal basso verso l’alto attraverso 3 livelli : livello di input, livello nascosto e livello di risposta. Possiamo pensare i nodi come rappresentazioni e alle connessioni come associazioni tra nodi ; queste associazioni si possono distinguere per peso e forzale connessioni con le frecce sono eccitatorie e quelle con il cerchio sono inibitorie .vedi pag 269. L’attenzione è fondamentale anche per quanto riguarda la categorizzazione : 1)studi sperimentali su soggetti neurologicamente sani (PIZZA-MONETA) hanno rilevato scelte di categorizzazione diverse utilizzando istruzioni di somiglianza e ragionamento . 2) studi sperimentali con pz prefrontali hanno scoperto che essi commettono errori solo nella categorizzazione basata sul ragionamento . 3) uno studio di neuroimaging ha dimostrato che la PFC si attiva quando soggetti neurologicamente sani eseguono un compito di ragionamento ma non di somiglianza. Cosa intendiamo per automatico e non automatico? Processo automatico—> un processo che può essere iniziato senza intenzione ,che opera molto rapidamente, che può operare senza l’intervento della coscienza. Processo non automatico—>è un processo che richiede intenzione è relativamente lento e richiede consapevolezza affinché possa funzionare. Cosa intendiamo per coscienza ? È uno stato mentale accompagnato da una certa fenomenologia ,un’esperienza, la quale riflette alcuni tipi di elaborazione delle info.Due livelli : —consapevolezza : livello più basso ,uno stato in cui siamo consapevoli degli stimoli e degli eventi intorno a noi —coscienza introspettiva : in cui non solo siamo consapevoli degli stimoli esterni ma anche delle rappresentazioni e dei processi interni. E’ fondamentale capire la differenza tra i due in maniera tale da vedere su quale livello agisce la lesione cerebrale. SPOSTAMENTO DELL’ATTENZIONE Il focus attentivo si sposta da un’entità ad un’altra —>compiti di serie miste —>compiti di serie pure I soggetti impiegano più tempo nelle serie miste , questa differenza di tempo è generalmente nell’ordine di 100-300 millisecondi —>costo di spostamento . Vedi ex p.280 ci sono due tipi di elaborazione : Del compito : richiede una sequenza di processi : identificazione del valore di uno stimolo per la caratteristica distintiva, selezione della risposta appropriata e infine esecuzione del movimento effettivo . Esecutiva :definire l’obbiettivo della prova poi attivare le regole necessarie a implementare l’obbiettivo. Inibizione della risposta: è la soppressione di una risposta parzialmente preparata. Numerosi compiti per indagare : -GO/NO GO —>i soggetti vedono una sequenza di stimoli ,per esempio lettere e devono premere un bottone ogni volta che appare una lettere (go ) tranne quando appare la X ( no go).Finchè la X compare con bassa frequenza il compito richiede la tendenza a premere il bottone. Ma se aumentano le risposte go aumenta anche la probabilità che il sogg sbagli alla presenza della X —> più è lunga la sequenza di prove go più sarà difficile per il soggetto attivare una risposta inibitoria. -STUDI fMRI i risultati riportano che l’inibizione della risposta sia un processo a se stante .Si attivano diverse zone cerebrali nelle risposte go e in quelle no go —>si è visto che entrano in gioco altre aree del cervello : • Cingolato anteriore • Corteccia orbitofrontale : i soggetti che presentano un’attivazione maggiore in questa area commettono meno errori nelle prove . -COMPITO DEL SEGNALE D’ARRESTO /STOP SIGNAL :i soggetti devono rispondere velocemente a domande riguardanti l’appartenenza a categorie o rimeni alcune prove si attiva un suono che corrisponde al segnale d’arresto—> il fattore che determina la prestazione è il ritardo del segnale d’arresto cioè il tempo trascorso tra il segnale e la domanda.Più è lungo questo ritardo più il soggetto avrà elaborato una risposta ,rendendo più difficile l’inibizione—>commette un’errore rispondendo alla domanda nonostante il segnale d’arresto. -POTENZIALI EVENTO-CORRELATI/ERP :misurare l’attività elettrica del cervello , questa misurazione ha confermato la localizzazione frontale dell’inibizione della risposta . L’inibizione è mediata dalla PFC e dal fatto che la PFC richieda uno dei periodi di sviluppo più lunghi rispetto a qualsiasi altra regione cerebrale impiegando quasi due decenni per raggiungere la piena maturità negli esseri umani (per questa I soggetti normali non hanno difficoltà ,finchè il carico sulla memoria di lavoro non supera i 6 stimoli per i pz frontali invece le cose vanno diversamente .Essi hanno maggior difficoltà anche in paragone a pz con danni al lobo temporale. CAP 8: EMOZIONI E PROCESSI COGNITIVI EMOZIONE—> termine usato per riferirsi ai processi fisiologici e mentali che interverrebbero durante l’esperienza soggettiva: valutazione ed elaborazione cognitiva ,motivazione e risposte corporee come arausal ed espressione facciale. UMORE—>diffuso stato affettivo che è per lo più riconosciuto come un cambiamento nello stato del soggetto .L’umore è uno stato affettivo generalmente di bassa intensità ma di durata prolungata ,talvolta attivato senza causa apparente, come un sentimento spontaneo di tristezza o allegria . ATTEGGIAMENTI—>sono credenze ,preferenze o predisposizioni verso oggetti o persone connotate affett ivamente , re lat ivamente durevol i ,come i l piacere ,l’amore ,l’odio o il desiderio. MOTIVAZIONE—>propensione all’azione che è una componente della risposta affettiva. Charles Darwin fù il primo a proporre l’esistenza di un numero limitato di emozioni di base universali. Utilizzando le espressioni facciali come stimoli negli esperimenti ,i ricercatori hanno iniziato a studiare i sistemi neuroni sottostanti alla percezione di espressioni emotive di base.E’ stato dimostrato che alcuni sistemi neuroni sembrano essere specializzati nella percezione di specifiche espressioni emotive.Sebbene non sia ancora possibile mappare le specifiche rappresentazioni neuroni che sottostanno alla percezione di ciascuna delle sei emozioni di base studiate da Ekman questi studi supportano la loro esistenza. Le nostre risposte emotive non si attivano secondo una modalità ON/OFF ma sono collocabili all’interno di un continuum. Esistono 2 approcci: -MODELLO CIRCOMPLESSO: —>ARAUSAL :cambiamenti corporei che sono presenti durante l’esperienza emotiva .Si riferisce sia alla forza della risp emotiva sia all’attivazione delle risorse. —>VALENZA :La qualità soggettiva, positiva o negativa della risposta emotiva rispetto a uno specifico oggetto o evento. Riflette il grado in cui l’esperienza è ritenuta piacevole o spiacevole. Entrambe queste dimensioni possono essere collocate su una scala: puoi essere addormentato ,rilassato o fortemente eccitato ecc. Utilizzando queste due dimensioni ,il modello circonflesso crea una cornice in cui può essere posizionata una varietà di stati emotivi, ogni emozione sarebbe determinata da una variazione nelle due dimensioni di valenza e arausal (tristezza e paura sono entrambe esperienze spiacevoli, ma la la paura attiva molto di più). -MODELLO DELL’AVVICINAMENTO-EVITAMENTO: Le emozioni possono essere classificate rispetto alla dimensione della motivazione o propensione all’azione .Emozioni diverse possono portare a obbiettivi diversi che poi si cercherà di raggiungere attraverso l’azione. Felicità, sorpresa e la rabbia —> avvicinamento : attivano il desiderio di approcciare l’oggetto o la situazione stimolo. Tristezza, disgusto e paura—> evitamento : evocano il desiderio di evitare l’oggetto Induzione dell’umore : gli studiosi hanno cercato di manipolare l’umore dei soggetti per influenzare le esperienze affettive, tipicamente un modo per modificare l’umore consiste nel mostrare film o video connotati emotivamente Stimoli attivati emotivamente —>si fa ricorso a fotografie di persone in primo piano con espressioni emotive differenti ,scene a forte impatto emotivo ,così facendo i ricercatori possono esplorare il loro impatto sulle risposte mentali. Misurazioni self-report—> chiedere direttamente al soggetto Misurazioni indirette—>misurazione dei tempi di reazione, rilevazione dei movimenti oculari ,utilizzo di psicofisioloigia (stati mentali+ risposte fisiologiche) . Sistema simpatico :prepara il corpo all’azione rispetto a un evento minaccioso Sistema parasimpatico: Si attiva quando la minaccia è passata e il corpo è a riposo. 2 importanti risposte psicofisiologiche: LA RISPOSTA DI CONDUTTANZA CUTANEA—>è un’indice di attivazione del sistema nervoso autonomo, anche un leggero stato emotivo può attivare le ghiandole sudoripare ,l’aumento della sudorazione provoca un cambiamento nella conduttanza elettrica cutanea, si collocano degli elettrodi sulle dita dei pz i quali trasmettono una lieve scossa ,vengono misurati i cambiamenti relativi al livello di resistenza rispetto alla corrente che sono presenti a partire da lievi modifiche nel livello di sudorazione. LA RISPOSTA DI STARTLE—>si attivano delle risposte nell’organismo quando esso si trova ad affrontare risposte inaspettate ,la sua intensità si misura attraverso la forza di trasalimento . Apprendimento emotivo: apprendere che le persone ,i luoghi e le cose non sono tutte neutrali ,ma spesso acquisiscono una valenza emotiva. Rinforzi primari: alcuni stimoli emotigeni sono intrinsecamente positivi o negativi ,non è necessario apprenderne il valore.questi stimoli per le loro proprietà motivazionali che intervengono “naturalmente” e non devono essere apprese. Rinforzi secondari :uno stimolo le cui proprietà motivazionali sono state acquisite tramite l’apprendimento (ex soldi). CONDIZIONAMENTO EMOTIVO CLASSICO—>associazione appresa tra un evento neutrale e un evento emotigeno.Può essere espresso in diversi modi: Condizionamento autonomo : risposte corporee, una delle più famose è —>il condizionamento alla paura : stimolo neutrale + evento avvertivo o spaventoso, porta ad attivare risposte di paura anche quando lo stimolo è da solo.L’amigdala svolge un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione che nell’espressione del c.alla paura. Condizionamento valutativo :nel caso in cui si esprima attraverso una preferenza o un atteggiamento. Estinzione : diminuzione della risposta emotiva appresa che avviene quando uno stimolo è presentato un certo numero di volte senza il corrispettivo evento emotivo, in modo che il partecipante impara che non è più presente alcuna associazione tra stimolo neutro e stimolo emotigeno. CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE—>un comportamento o una risposta aumenta o diminuisce in frequenza a seconda del risultato e del fatto che sia seguito da un premio o da una punizione ,si basa sul compiere azioni che siano premiate. Il sistema neurale legato al premio può essere descritto a partire dal neurotrasmettitore dopamina ,che è legato alla ricompensa presso la regione neurologica dello striato.Il condizionamento strumentale richiede che una azione possa essere rinforzata.E’ questa azione e lo stimolo che la innesca , ad acquisire
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