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PSICOLOGIA DEI PROCESSI MOTIVAZIONALI E DECISIONALI, PANIERE COMPLETO, Panieri di Psicologia Dei Processi Di Apprendimento E Motivazione

PANIERE DELL'ESAME PSICOLOGIA DEI PROCESSI MOTIVAZIONALI E DECISIONALI ULTIMA VERSIONE AGGIORNATA AL 2023

Tipologia: Panieri

2022/2023

In vendita dal 10/02/2023

alessandroventuri
alessandroventuri 🇮🇹

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Scarica PSICOLOGIA DEI PROCESSI MOTIVAZIONALI E DECISIONALI, PANIERE COMPLETO e più Panieri in PDF di Psicologia Dei Processi Di Apprendimento E Motivazione solo su Docsity! Paniere Mercatorum 2022 Psicologia dei processi motivazionali e decisionali corso L-24 L24 Psicologia Dei Processi Di Apprendimento E Motivazione Università telematica Universitas Mercatorum 47 pag. BANCA DATI PSICOLOGIA DEI PROCESSI M OTIVAZIONALI E DECISIONALI 1. La motivazione è: Un processo di attivazione finalizzato alla realizzazione di un determinato scopo 2. "Il pensiero di voler dimagrire associato a stati di ansia e preoccupazione può mettere a rischio il raggiungimento dell'obiettivo di dimagrire". Questo è un esempio di: Creazione di un conflitto motivazionale 3. Una delle funzioni della motivazione è: Inferire stati interni da comportamenti esterni 4. Il locus of control è: La convinzione che il proprio successo sia frutto o di eventi esterni o di qualità interne 5. Quale di queste non è un tipo di motivazione: Motivazioni emotive 6. La motivazione può essere influenzata da: Autostima 7. I processi che rappresentano due momenti essenziali e distinti della dinamica motivazionale: Decidere e volere 8. Le motivazioni: Possono essere simili e manifestarsi per mezzo di comportamenti diversi 9. Il concetto di motivazione non spiega: La mancanza di conflitto motivazionale in alcuni contesti 10. Con valore si intende: La rappresentazione del desiderabile specifico dei bisogni, motivi e scopi 11. Quale caratteristica aggiunge M cDougall rispetto a James nella definizione di istinto: L'eccitamento emotivo 12. L'autoefficacia percepita è: Un insieme di valutazioni che le persone fanno rispetto al loro sentirsi capaci 13. Un incentivo è: Stimolo esterno che fa da rinforzo alla motivazione 14. Quale di queste NON è una caratteristica dell'autoefficacia percepita: E' incentrata sul futuro 15. Quale autore è uno psicologo di orientamento umanistico: Maslow 16. Quale di queste dimensioni NON contribuisce al variare delle attribuzioni causali: La probabilità 17. Secondo Hull la tendenza comportamentale è formata da: Pulsione e abitudine 18. La teoria di Freud è: Un modello tensioriduttivo 19. Chi spiega le attribuzioni causali: Weiner 20. Cosa si intende per teorie omeostatiche: L'organismo è un sistema finalizzato a mantenere un certo equilibrio 21. A quali correnti di pensiero si contrappone la teoria umanistica: Psicoanalisi e behaviourismo 22. Secondo Rogers il Self è: Una gestalt organizzata e costante che comprende l'io e le relazioni con gli altri 23. Quale tra questi NON è un bisogno presente nella gerarchia di M aslow: Trascendenza 24. Qual è il focus di interesse della teoria umanistica: L'esperienza concreta dell'individuo inteso come agente attivo del proprio destino 25. La legge che governa i processi dell'io è: La congruenza 26. Secondo la teoria di Maslow i bisogni seguono un percorso: Dal basso verso l'alto 27. Quale di questo NON rappresenta un limite alla teoria umanistica: La mancanza di riduzionismo 28. Secondo M aslow una persona autorealizzata NON è caratterizzata da: Inautenticità 29. Secondo Rogers il falso sé si crea: Dalla paura di perdere la stima altrui 30. Il modello di M aslow ha influenzato: I progetti in ambito scolastico 31. Quale tra questi autori NON fa parte della teoria di processo: Maslow 32. Secondo Vroom, la valenza è: L'importanza che la persona dà al soddisfacimento di un obiettivo 33. Secondo Atkinson, quale tra questi NON è un elemento della tendenza motivazionale:Disponibilità 34. I criteri dell'accessibilità sono: Familiarità, salienza, disponibilità e rappresentatività 35. Secondo Vroom, la forza motivazionale deriva da: La somma algebrica dei prodotti della valenza dei risultati per l'aspettativa che i risultati saranno ottenuti 36. Il principio guida della teoria di Atkinson è: Il principio dell'utilità 37. Le persone prendono decisioni in base a: Accessibilità e importanza dell'informazione 38. L'aspettativa è: La probabilità di riuscire a conseguire un risultato 39. La tendenza motivazionale generale deriva da: Tendenza al successo e tendenza ad evitare il fallimento 40. La teoria aspettativa-valore presuppone che: Gli individui sono organismi decisionali 41. Il calcolo motivazionale comprende: Le aspettative, il valore, le attribuzioni di responsabilità e i processi di interpretazione 42. Weiner al contrario di Atkinson: Si focalizza sul passato 43. Nella teoria social cognitiva di Bandura: La personalità è un sistema capace di autoregolazione 44. La teoria del locus of control distingue: Gli eventi che dipendono dal caso e gli eventi che dipendono dal proprio impegno 45. Quale tra queste NON è una caratteristica delle attribuzioni causali: La facilità 46. Quale tra queste NON è una fonte in base alla quale si formano le credenze di autoefficacia: Attivazione cognitiva 47. Secondo le teorie cognitive: L'uomo è artefice del proprio destino 48. Le credenze di autoefficacia percepita sono: Compito-specifiche 49. In una situazione di fortuna, l'emozione associata alla situazione di successo sarà:Meraviglia 50. Il buon educatore dovrebbe: Tradurre le potenzialità in opportunità di sviluppo 51. Gli obiettivi sono: Concretamente definiti 52. Gli attributi del goal sono: Contenuto e intensità 53. Secondo lo stile orientato al compito: Basta incrementare l'impegno o sviluppare nuove strategie per arrivare al successo 54. La fase di definizione degli obiettivi durante l'inserimento lavorativo NON prevede: Valutazione delle prestazioni 55. L'obiettivo è: Cio che noi vogliamo ottenere 56. Quale tra queste affermazioni non è vera: Un goal sfidante conduce a prestazioni inferiori 57. Secondo lo stile orientato al successo: La prestazione è valutata in funzione dei risultati 113. Le persone prendono le decisioni in funzione: delle situazioni che devono affrontare 114. Si potrebbe definire "giusta" una decisione: quando il risultato è considerato un buon risultato 115. Secondo la teoria dell'utilità attesa l'individuo sceglie tra le varie eventualità quella alla quale è associata: l'utilità attesa più elevata 116. La teoria dell'utilità attesa definisce l'uomo come: un essere razionale e prevedibile nel suo agire 117. La teoria dell'utilità attesa viene formulata nel: 1947 118. La teoria dell'utilità attesa è un criterio che permette di selezionare la scelta dell'individuo in condizione di: non certezza 119. Una delle critiche più influenti alla teoria dell'utilità attesa è: il paradosso di Allais 120. Secondo la Regret Theory: quando un individuo si trova davanti ad una scelta, decide anche in termini di rinuncia delle alternative escluse 121. Secondo la teoria della scelta razionale l'individuo è considerato come: un'unità strutturata di preferenze che mediante alternative può arrivare a prendere delle decisioni 122. Secondo Simon, davanti ad un problema complesso la soluzione viene trovata: procedendo per tentativi 123. Di fronte ad una scelta tra più variabili complesse l'individuo sarà portato ad ottimizzare la decisione preferendo un'alternativa soddisfacente anziché ottimale: criterio di tipo satisficing 124. Secondo la teoria della scelta razionale il processo decisionale si articola in: quattro momenti 125. Nel modello della razionalità limitata la regola dell'arresto prevede: l'interruzione della ricerca 126. Nel modello della razionalità limitata si registra soddisfazione: se l'esperienza supera il livello di aspirazione 127. Nel modello della razionalità limitata si registra insoddisfazione: se il livello di aspirazione supera l'esperienza 128. Secondo il modello della razionalità limitata il procedimento di scelta ottimale si avvia con: l'individuazione di alternative 129. Nel modello della razionalità limitata il numero delle possibili scelte davanti ad un problema è: infinito 130. La critica al criterio di satisficing ritiene che: un individuo potrebbe trovarsi nella situazione di non riuscire a trovare un'alternativa soddisfacente 131. I bias e le euristiche sono definiti come: costrutti fondati su ideologie e pregiudizi che consentono di prendere decisioni ma che possono indurre in errore 132. Le euristiche sono: strategie/ scorciatoie mentali utilizzate per giungere rapidamente a delle conclusioni 133. Secondo Tversky e Kahneman le euristiche: sono intrinsecamente inappropriate, in quanto si basano su valutazioni automatiche inconsapevoli 134. Le euristiche sono dei processi mentali: intuitivi 135. Si commette un errore fondamentale di attribuzione quando: si attribuisce un valore inferiore ai successi altrui rispetto ai propri 136. Il fenomeno della discrepanza attore-osservatore comporta: l'attribuire il nostro comportamento a caratteristiche situazionali 137. Lo stereotipo: È una rappresentazione cognitiva o un'impressione derivante dall'associazione di determinate caratteristiche a un dato gruppo o individuo 138. Il bias è: Un automatismo mentale da cui si generano credenze 139. Le tipologie di bias che si distinguono sono: 14 140. Il bias dello scommettitore: si riferisce all'errata convinzione secondo la quale eventi accaduti in passato possano influenzare eventi futuri 141. L'euristica della disponibilità valuta: la probabilità di un evento in base alla facilità con cui esempi o casi di tale evento possono venire in mente 142. I fattori che possono comportare un errore di giudizio sono: salienza; familiarità vicinanza temporale; correlazione illusoria 143. La "correlazione illusoria" si manifesta quando: la persona valuta la probabilità o la frequenza che due o più eventi accadono congiuntamente 144. L'effetto del falso consenso si manifesta quando: si proietta sugli altri il proprio modo di pensare 145. Dall'esperimento di Tversky e Kahneman è emerso che: partecipanti hanno sovrastimato il numero di parole inizianti con la lettera "K e sottovalutato il numero di parole che avevano "k" come terza lettera 146. Quando ai partecipanti veniva chiesto di completare compiti che comportavano una stima: sottovalutavano il risultato finale basando la loro stima finale su una rapida impressione del problema 147. Secondo Tversky e Kahneman l'euristica della disponibilità: quando se ne giudica l'utilizzo probabilistico si possono incontrare modelli prevedibili di errore 148. La memoria è: quella capacità di conservare tracce di esperienza per servirsene nelle relazioni e nella gestione di eventi futuri 149. La memoria si divide in: tre fasi 150. La conoscenza di tipo semantico: riguarda la cognizione circa il mondo esterno 151. Quando si utilizza l'euristica della rappresentatività nel giudicare una persona si tende a: classificarla utilizzando la categoria alla quale si adatta meglio 152. Si utilizza l'euristica della rappresentatività per valutare: la probabilità di un evento in base al grado in cui questo rappresenta la sua fonte 153. L'euristica della rappresentatività agisce nell'ambito: che concerne i giudizi di previsione categoriale 154. L'euristica della rappresentatività: conduce ed errori di giudizio 155. Il fattore ha un effetto maggiore della rappresentatività sul risultato è: la probabilità di base 156. Dalle ricerche svolte da Tversky e Kahneman è emerso che: le persone attribuiscono la probabilità di ogni ruolo associando la descrizione della persona a quella degli stereotipi posseduti 157. Il fenomeno della "fallacia della congiunzione" si manifesta: quando si utilizza l'euristica della rappresentatività in modo errato producendo valutazioni distorte su eventi considerati congiunti 158. Il fenomeno della "fallacia della probabilità di base" si manifesta: quando si danno giudizi su un determinato evento sulla base di informazioni che riguardano l'evento stesso e non si considerano la probabilità di base che riguarda la categoria a cui fa riferimento l'evento stesso 159. Il Judgment Model of Cognitive Distortions, (JMCD) si basa su:reti tematiche 160. Le distorsioni cognitive si applicano soprattutto ai reati: sessuali 161. L'euristica di ancoraggio e aggiustamento ci fa comprendere: quanto gli individui difficilmente cambino opinione su persone ed eventi 162. Tversky e Kahneman definiscono l'euristica di ancoraggio e aggiustamento come: un processo in cui gli individui formulano una prima valutazione su un determinato fatto e poi effettuano modificazioni dando una valutazione definitiva 163. L'euristica di ancoraggio e aggiustamento conduce a: la sindrome della prima impressione 164. Gli studi condotti da Zajonc hanno dimostrato come: non è necessario che l'emozione raggiunga la soglia della consapevolezza perché influenzi il nostro pensiero 165. Le trappole euristiche sono: 6 166. Dagli esperimenti di Kanhneman e Tversky è emerso che: i partecipanti non si sono dimostrati in grado di svincolarsi dal punto di ancoraggio pur sapendo che si trattava di un dato di partenza errato 167. Le ricerche di Tversky e Kahneman hanno condotto: ad una concezione pessimistica del giudizio umano che vede gli individui come sostanzialmente irrazionali quando esprimono i loro giudizi 168. Gli errori che le persone commettono utilizzando l'euristica di ancoraggio e aggiustamento sono: sistematici 169. Secondo la fallacia del giocatore: ad una serie di sconfitte segue una vittoria 170. Le distorsioni cognitive dei giocatori d'azzardo fanno si che: siano legittimati a giocare 171. Il processo decisionale: può essere definito come il risultato di processi mentali (cognitivi ed emozionali) 172. Il decision making è: costituisce un fattore importante per gli eventi della vita di tutti igiorni 173. Il problem solving viene messo in atto: quando bisogna raggiungere unobiettivo 174. Le decisioni umane sono basate su: motivazioni razionali 175. L'approccio normativo: fa parte dei modelli decisionali di Gregory e colleghi 176. L'approccio descrittivo nel decision making prevede: strategie euristiche 177. Nei modelli teorici del decision making la teoria della scelta razionale ricade nell'ambito di: approccio normativo 178. Lo stress emotivo nelle teorie sul decision making può: influenzare la presa di decisione 179. Lo stress in relazione al decision making è stato preso in considerazione da: Ja n i s e M a n n 180. Il marcatore somatico è stato definito da: Antonio Damasio 181. Alla base della motivazione c'è: il bisogno 182. La motivazione è considerata: uno stato psicobiologico 183. L'istinto è: l'organizzazione e l'integrazione di risposte motorie o vegetative ai fini dell'adattamento dell'individuo nell'ambiente che lo circonda 184. Secondo Darwin: esistono comportamenti relativamente stereotipati che si conservano in funzione dell'evoluzione della specie 185. Secondo Freud l'istinto è: un concetto al confine tra il mentale e il somatico 186. Freud distinse il concetto d'istinto in: istinto di vita e istinto di morte 187. Pulsioni e incentivi: si completano a vicenda 188. La pulsione è considerata una: istanza psichica 189. Nell'ambito delle teorie delle pulsioni Cannon ha descritto: i bisogni metabolici dei tessuti che compongono il corpo umano 190. L'insieme dei neuroni che controllano una data pulsione: viene definito sistema pulsionale centrale 257. La strategia dell'eliminazione per aspetti: semplifica la rappresentazione del dilemma decisionale 258. L'euristica:Èuna strategia inconscia 259. Il bias: descrive il risultato del processo decisionale 260. Le tecniche di debiasing the decision maker: si concentrano sullo spostamento del processo cognitivo 261. Il comportamentismo: individua l'ambiente come forma di tutte le differenze 262. L'ABA: viene usata per indurre processi di normalizzazione con l'uso di pattern comportamentali adattivi 263. Secondo il comportamentismo la personalità: non è di interesse del comportamentismo 264. L'agency: È la capacità di intervenire sull'ambiente in modo volontario esercitando un potere causale 265. Non è una fonte dell'autoefficacia: l'attribuzione causale 266. L'autoefficacia percepita: Èuna convinzione nelle proprie capacità 267. La procrastinazione deriva da: l'incapacità di discernere il concetto di sé come persona dal concetto di prestazione 268. Nella procrastinazione basata sulla preoccupazione: la persona non ha fiducia nelle proprie competenze 269. Agire all'ultimo minuto: È una giustificazione per il proprio comportamento 270. Per gestire la procrastinazione: Èutile la delega 271. Le dipendenze comportamentali: si manifestano in assenza di una sostanza 272. La nostra società incoraggia: ad essere sempre presenti e sempre vigili su cosa succede nel mondo 273. L'adolescenza è: una fase dello sviluppo molto delicata 274. Quando "navighiamo": siamo assorti in uno stato simile a quello del sogno a occhi aperti 275. Trascorrere molto tempo online: può facilitare anche esperienze di isolamento e impoverire il senso del reale 276. Per addiction si intende: perdita di controllo 277. La rete: sostituisce ciò che sembra mancante o inaccessibile nella vita reale 278. La dipendenza da giochi online e social network:Èriscontrabile soprattutto tra i giovani 279. Chi sviluppa la dipendenza da internet: ha spesso una personalità ben determinata e propensa alla dipendenza 280. La Cyber-sexual addiction: È la dipendenza dal sesso virtuale o cybersesso 281. Il prospetto:Èun'alternativa che conduce a conseguenze 282. Per la funzione di valore: Gli esiti non sono codificati in termini assoluti 283. Per la funzione di ponderazione: Gli individui sono più sensibili ai cambiamenti nelle piccole probabilità 284. L'effetto di incorniciamento: Dimostra che lo stesso problema se descritto in modo diverso può portare a decisioni diverse 285. L'esperimento di McNel e colleghi: Dimostra che la scelta della terapia aumenta quando è esposta in termini di morte 286. Le basi neuronali dell'effetto framing: Permettono l'elaborazione dell'informazione emotiva implicata nel frame delle vincite o delle perdite 287. L'esperimento di De Martino e colleghi: Indica che i soggetti prediligono la lotteria quando il quesito è presentato nel frame delle perdite 288. Bateson: Introduce il concetto di frame nel 1972 289. L'attività dei media secondo la teoria del frame: Definisce un problema associato agli aspetti selezionati 290. Goffman: Sostiene la necessità di incorniciare le situazioni sociali 291. La psicologia ambientale mira a: individuare il rapporto tra le persone, in relazione con il loro ambiente, fisico e sociale 292. Per ambiente si intende: sia quello costruito che quello naturale 293. La psicologia ambientale nasce da: la Psicologia Architettonica e la Geografia comportamentale 294. La psicologia ecologica nasce da: Barker e Wright 295. Barker e Wright elaborano il concetto di: penetrazione 296. L'inquinamento: condiziona in senso negativo anche la percezione dei luoghi e la rappresentazione dell'ambiente 297. La ricerca Moving to Opportunity è stata illustrata da: Kirk 298. Jencks e Mayer: Hanno identificato quattro modelli di influenza persona- ambiente 299. Il Collective Socialization Models: asserisce che la comunità, le organizzazioni sociali e le regole di un dato ambiente possono influenzare il comportamento 300. La teoria dei sistemi ecologici è stata elaborata da: Bronfenbrenner 301. La motivazione e il motivo sono: costrutti correlati e interdipendenti ma non hanno lo stesso significato 302. Il motivo è: la ragione che dà origine all'azione 303. La motivazione è: il processo motivato che si nasconde dietro l'azione 304. L'istinto sessuale: Èuna motivazione biologica 305. Nel neonato esistano tre emozioni: paura, amore, ira 306. Lorenz: ha affermato che le pulsioni sono innate ma modificabili 307. L'imprinting è: un comportamento specie-specifico 308. La teoria pulsionale biologica: È un modello meccanicista 309. La pulsione secondo Freud: È diversa dall'istinto 310. L'attaccamento può essere di due tipi: sicuro e insicuro 311. I parametri della relazione di potere tra A e B sono: Risorse di A, Asimmetria, Sfera di potere, Creazione di aspettative 312. Per "percezione sociale" della relazione di potere tra A e B si intende: Attribuzione ad A di un numero maggiore di risorse rispetto a B 313. Le basi del potere per French e Raven sono: 5 314. Il potere legittimo: Si basa su norme interiorizzate 315. Indica l'affermazione errata: Il potere di riferimento ha l'intervallo più ristretto 316. Il bisogno di potere: Può essere personale o istituzionale 317. Secondo Lewin: Il potere consiste nella forza risultante dall'azione di imporsi di uno e dalla capacità di resistere dell'altro 318. Secondo il lavoro di Serrano Garcia e Lopez Sanchez: Il potere rappresenta una relazione che presuppone conflitti tra gli individui o tra i gruppi 319. L'empowerment: Significa acquisizione di potere 320. La violenza domestica: Si perpetua nella maggior parte dei casi in ambito familiare e spesso fra individui legati da una relazione sentimentale 321. Le costellazioni di motivazione comprendono: Bisogno di affiliazione, bisogno di potere, bisogno di successo 322. Le costellazioni di motivazione sono: Disposizioni personali 323. La motivazione alla riuscita: È influenza dal modello familiare di educazione 324. Atkinson: Fornisce una teoria cognitiva della motivazione al successo 325. In una condizione di alti livelli di motivazione ad evitare il fallimento il soggetto: Predilige mete altamente probabili o altamente improbabili 326. La tendenza a perseguire il successo è influenzata da: Difficoltà del compito percepita 327. Il successo attribuito all'impegno: Porta il soggetto a ricercare compiti più com plessi 328. Gli standard della competenza sono:Assoluto, intra - personale, normativo 329. Gli obiettivi di successo sono: 4 330. Gli obiettivi di performance - approach: Non sono funzionali per tutti i processi esecutivi 331. L'attaccamento: Fornisce sicurezza sia alla madre che al bambino 332. Nello sviluppo del legame di attaccamento: Solo nella fase 3 si può considerare il vero e proprio legame di attaccamento 333. I modelli operativi interni: Forniscono aspettative al bambino circa la relazione con il caregiver 334. La Strange Situation: Nel suo protocollo prevede il bambino da solo nella sesta fase 335. L'attaccamento insicuro resistente: I bambini si attaccano al caregiver senza esplorare l'ambiente 336. L'attaccamento adulto: Èreciproco 337. Gli adulti preoccupati: M ostrano nelle loro narrazioni inversioni di ruolo con i genitori 338. Gli individui con alti livelli di bisogno di affiliazione: Evitano le critiche 339. Nella teoria di M aslow: Per soddisfare i bisogni di appartenenza devono prima essere soddisfatti i bisogni di sicurezza 340. Secondo Schachter: Livelli di ansia lievi tendono ad aumentare in presenza di altri 341. L'aspettativa è: un comportamento o una qualità che tendiamo ad attribuire ad una data situazione o alle persone 342. L'aspettativa si definisce: unidirezionale 343. L'aspettativa: blocca la conoscenza dell'altro, visto solo attraverso il nostro filtro 344. La relazione è paragonabile: a una rete 345. Lo stile comunicativo: Èfortemente legato al modo con cui si interagisce con gli altri 346. Vengono individuati tre principali stili relazionali:assertivo, aggressivo, passivo 347. Le barriere della comunicazione: sono 12 348. Gordon: consiglia la tecnica dell'ascolto attivo 349. L'ascolto attivo: comporta l'interazione con l'utente 350. Il feedback empatico: contribuisce a consolidare il rapporto tra i membri dell'interazione 351. Il termine motivazione indica: l'insieme dei processi di attivazione e di orientamento del comportamento e dell'azione verso un oggetto-meta 352. Alla base della motivazione si riscontrano: fattori biologici e culturali 353. Le motivazioni apprese sono: motivazioni basate su bisogni e obiettivi appresi che possono contribuire a spiegare molte attività umane 354. Le motivazioni biologiche: sono motivazioni innate basate su necessità biologiche che devono essere soddisfatte per poter sopravvivere 355. Gli istinti sono: modelli di comportamento innati integrati nel sistema nervoso e biologicamente determinati piuttosto che appresi 356. Secondo James gli istinti propri dell'uomo sono: l'imitazione, la rivalità, la combattività, la simpatia e l'amore per i genitori 357. Le pulsioni sono: spinte, forze interne all'organismo dirette verso un comportamento che riduce il bisogno che le ha provocate 419. La teoria del prospetto: Si propone di studiare il processo decisionale 420. In un processo decisionale sono coinvolti: I circuiti cerebrali 421. Nel processo decisionale: bisogna tenere in considerazione le pressioni sociali e le abitudini culturali 422. L'albero delle decisioni: Consiste in uno strumento di tipo grafico per valutare le alternative disponibili 423. Simon: Parlava del modello della razionalità limitata 424. Solomon Asch: Ha definito il concetto di conformismo 425. Esistono: Tre tipologie di conformismo 426. La valutazione che il gruppo esprime: Influenza quella dei singoli 427. Ogni processo decisionale: Può essere più o meno coerente con la struttura dell'organizzazione 428. La cultura burocratica: Prevede uno stile direzionale verticale 429. Il valore di riferimento della cultura tecnocratica è: La competenza 430. Nella cultura organizzativa risulta fondamentale il tema della: Fiducia 431. Il termine stress: Èspesso utilizzato per fare riferimento ad una condizione di disagio, di preoccupazione e di forte tensione 432. Il primo a dare una definizione di stress fu: Selye 433. Selye descrisse: La Sindrome generale di adattamento 434. Selye operò una differenziazione tra: Eustress e distress 435. Kahneman e Tversky: I due maggiori esponenti dell'approccio descrittivo allo studio del decision making 436. Il giudizio è: Un elemento non trascurabile quando si parla di decisioni 437. Le emozioni: Esercitano una fortissima influenza sul processo decisionale 438. M urray: Sostiene che il sistema del nostro cervello è alla costante ricerca di sentimenti positivi 439. L'evitamento difensivo: Potrebbe risolversi nell'effettivo abbandono del processo decisionale 440. Lo stress cronico: Riduce la flessibilità nella presa decisionale 441. La prima teoria psicologica relativa alle origini delle emozioni risale al: 1884 442. La prima teoria psicologica relativa alle origini delle emozioni è di: James 443. Per James sono di importanza fondamentale: Le viscere e, la tensione muscolare e le espressioni facciali 444. Secondo Cannon-Bard: Lo stimolo che causa l'emozione (evento emotigeno) viene elaborato dall'amigdala e dal talamo 445. Secondo il modello di Schacter e Singer: Il cervello non percepirebbe le emozioni come distinte ma, al contrario, risponderebbe solo ad un generale stato di attivazione dell'organismo, definito arousal 446. L'Ipotesi del Marcatore Somatico è stata proposta da: Damasio 447. Secondo Damasio: L'origine delle emozioni è da attribuire alla percezione dei cambiamenti somatici 448. Nella teoria dell'ipotesi del marcatore somatico è possibile distinguere: Due diverse componenti 449. Il Gambling Task: Consiste in un gioco di carte 450. La conduttanza cutanea: Un indice fisiologico utilizzato sovente in esperimenti legati alle reazioni emotive 451. Le emozioni: hanno una certa influenza sul processo decisionale 452. Peterse colleghi hanno dimostrato che: le categorie affettive consentono una comprensione maggiore 453. La reazione affettiva: fornisce informazioni sullo stato della situazione 454. L'euristica affettiva: È stata proposta da Slovic nel 2002 455. L'affect:Èuna blanda emozione positiva o negativa, connessa all'attributo da valutare e che fornisce senso all'attributo stesso 456. Secondo Kahneman: Choosing by dominance si basa sul confronto delle opzioni 457. Le emozioni che influenzano la decisione sono: le emozioni immediate e le emozioni anticipate 458. Uno stato d'animo positivo: porta ad un uso meno attento delle informazioni 459. Le emozioni attese: hanno dei correlati biologici meno forti rispetto a quelli delle emozioni immediate 460. La teoria del regret: spiega le scelte operate in condizioni di rischio 461. Il decision making è: quel processo implicato nell'atto di fare una scelta tra diverse opzioni 462. La teoria dell'utilità attesa: È di Von Neumann Morgenstern 463. Nel caso dell'euristica della disponibilità: vi è la formulazione di un giudizio in base alla disponibilità con la quale un'informazione viene evocata 464. Greene e collaboratori: hanno svolto degli studi sull'influenza delle emozioni nell'atto di prendere una decisione 465. Frederick: ha messo a punto il Cognitive Reflection Test (CRT) 466. Damasio: ha sviluppato la teoria del marcatore somatico 467. Il concetto di autonomia funzionale è stato introdotto da: Allport 468. Alberoni: ha condotto degli studi sul marketing 469. Shein e Abelson: hanno sviluppato un modello riguardante la motivazione al lavoro 470. TOM Test di Orientamento Motivazionale è stato formulato da: Borgogni, Petitta e Barbaranelli 471. Con il termine ansia ci si riferisce a: quel complesso di reazioni cognitive, emotive, comportamentali e fisiologiche che l'individuo manifesta a seguito dell'interpretazione dei segnali esterni, vissuti ed esperiti come minacciosi 472. La persona che interpreta i segnali che derivano dall'esterno come una minaccia: percepisce se stessa come incapace di fronteggiarli 473. L'ansia: incide sui processi motivazionali e decisionali 474. Nella depressione: la persona è anedonica 475. M cClelland e i suoi collaboratori: hanno introdotto l'ipotesi del Sé motivazionale 476. M cClelland ha assunto riguardo i motivi impliciti: una posizione biologica 477. Il nucleo di tutti i motivi basali: È l'affetto 478. Le persone orientate alla situazione: È raro che sappiano distinguere se gliobiettivi che hanno perseguito derivano da un proprio interesse oppure da unsuggerimento fornito da altre persone 479. Secondo Kuhl: le persone orientate all'azione agiscono con un senso di maggiore autodeterminazione 480. L'avvicinamento ai propri obiettivi porta ad un aumento del benessere emotivo: quando gli obiettivi consapevoli si adattano ai propri motivi basali 481. Secondo Knight: noi viviamo solo conoscendo qualche cosa del futuro 482. L'incertezza: coinvolge sia l'esito della decisione che l'intero processo decisionale 483. In generale l'individuo tende: a ridurre lo stato di incertezza 484. È possibile riconoscere: tre elementi fondamentali dell'autostima 485. L'autostima:Èunelementodinamico 486. Il sé reale: È la visione oggettiva delle proprie abilità 487. La massimizzazione è: l'ingigantire gli effetti negativi di una singola azione 488. La learned helplessness: È un sentimento di impotenza 489. L'abulomane: non è semplicemente un insicuro 490. L'abulomane evita di rimanere da solo in situazioni in cui deve risolvere problemi: perché non vuole assumersi la responsabilità di compiere una scelta 491. Il termine metacognizione: si riferisce alla capacità di riflettere sui propri processi cognitivi e mentali 492. La motivazione all'apprendimento: viene considerata un processo multifattoriale 493. Flavell: ha contribuito al concetto di metacognizione 494. Le rappresentazioni mentali di studenti e insegnanti: condizionano la motivazione allo studio e le tendenze attributive di successo o insuccesso in relazione al compito 495. Gli stili attributivi: risultano particolarmente suscettibili all'influenza dello stile educativo e del clima creato nel contesto classe 496. Il senso comune suppone l'esistenza di una predisposizione nel genere maschile: per le materie scientifiche 497. Per potenziare le strategie motivazionali individuali è necessario: considerarle ed inserirle in maniera più ampia nel grande contesto delle abilità metacognitive 498. Uno degli aspetti emotivi e motivazionali associati all'apprendimento e allo studio è: l'importanza di un atteggiamento strategico adeguato 499. Secondo il modello Good Strategy User: lo studente strategico si approccia alle strategie in modalità attiva 500. Carol Dweck: ha condotto delle ricerche sulle teorie implicite 501. La decisione è: un atto che implica un comportamento volontario e intenzionale a seguito di un ragionamento 502. Nel problem solving: l'atto decisionale è vincolato all'obiettivo da raggiungere 503. Risolvere un problema implica: ricercare la soluzione migliore all'interno di uno specifico dominio di certezze 504. Il team work: entra in gioco nel momento in cui non si sa come prendere una decisione 505. Fra gli svantaggi della decisione in gruppo vediamo: una dispersione delle risorse maggiore 506. La deresponsabilizzazione è: l'impossibilità di rendere responsabili i singoli membri delle decisioni che prendono in gruppo 507. La qualità di una decisione presa in gruppo: dipende anche dalla qualità delle relazioni fra i membri 508. La polarizzazione è: una forma di estremizzazione del giudizio 509. La leadership è: una funzione del gruppo che influenza la modalità con cui vengono prese le decisioni 510. Lewin ha individuato:tre stili di leadership 511. Ambel definisce competenza: un insieme integrato di abilità che il soggetto utilizza consapevolmente in specifici contesti 512. M cClelland: introdusse il termine "competenza" nell'ambito della psicologia delle organizzazioni 513. Il fisiologo russo Pavlov: definiva l'apprendimento come una forma di adattamento agli stimoli esterni 514. Secondo M cClelland: esistono tre tipi di bisogno 579. Quale tra questi è un punto di forza della teoria dell'utilità attesa: La decisione è vista come un elaborazione algebrica di una serie di informazioni che si assume il soggetto possieda 580. Quale tra questi è un limite della teoria dell'utilità attesa: Non viene considerato il contesto decisionale e la capacità limitata del sistema cognitivo del decisore nell'elaborare l'informazione 581. L’effetto di priorita’: è la tendenza ad attribuire una data impressione alle persone sulla base delle informazioni iniziali. 582. L’euristica della rappresentatività: è molto usata nella quotidianità dall’individuo per prendere decisioni in poco tempo 583. Secondo le teorie cognitive che hanno recepito i contributi della teoria del locus of control la persona è fondamentalmente un soggetto investigativo : che cerca delle cause, avanza delle ipotesi e prende delle decisioni 584. L’euristica della disponibilità: è una scorciatoia mentale che si basa su esempi immediati che arrivano alla mente di una determinata persona quando valuta un argomento 585. Secondo Vroom la motivazione è correlata a: valenza e aspettativa 586. La psicologia umanistica si afferma: tra gli anni 50 e 60 587. Orientato al successo: essi valutano le prestazioni in funzione dei risultati. 588. Decidere e volere concernono: la sfera dei processi cognitivi ed esecutivi che rendono conto della forma e dello svolgimento della condotta nel tempo 589. Decidere e volere sono: due processi cognitivi ed esecutivi che rendono conto della forma e dello svolgimento della condotta nel tempo 590. Le scelte possono essere effettuate secondo i seguenti criteri: certezza, rischio, incertezza 591. Istinto, quelle spinte: innate all’azione essenziali alla sopravvivenza 592. Gli obiettivi sfidanti (challenging) conducono a : conducono a prestazioni più elevate rispetto a quelli facili 593. Si posso definire affetti: quell’insieme di fenomeni soggettivi, sentimenti emozionali e umore che fanno parte dell’individuo caratterizzando le sue risposte 594. Attribuiamo particolari caratteristiche del comportamento a due tipi di fattori: situazionali e disposizionali 595. Il comportamento umano, al pari di quello di ogni essere vivente è motivato (cioè spiegato) da: una serie di cause ed è orientato ad una serie di scopi 596. Secondo Weiner le attribuzioni e le spiegazioni che si danno e che ci vengono offerte dagli altri: concorrono a propositi e decisioni. 597. Nel valutare le cause del comportamento altrui: spesso si può cadere in errore. 598. Secondo Weiner le attribuzioni causali: variano in base a quattro dimensioni 599. Nella teoria del goal setting: l’obiettivo è il fattore dominante 600. L’agenticità umana asserisce che : L’uomo è artefice del proprio destino 601. La prospettiva eudaimonica: studia i fattori che determinano lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali e dell’autentica natura umana. 602. Il termine disponibilità euristica è stato coniato: 1973 da tversky e kahneman 603. Le teorie delle pulsioni si basano su: un modello meccanicistico e circolare 604.Le teorie umanistiche si focalizzano: sul presente e sul futuro 605. Il locus of control interno deriva da: la sensazione di dominare il corso degli eventi 606. Secondo la teoria del goal setting esistono: 3 stili 607. Il riconoscimento e lo studio dell’euristiche e la loro incidenza sui processi decisionali ha avuto inizio: dall’intuizione di Simon 608. Il modello della razionalità limitata pone le sue basi su un assunto fondamentale ossia: la razionalità umana 609. Nel decidere se intraprendere o meno un’azione: le persone effettuano valutazioni consapevoli 610. Una delle teorie più accreditate dello studio della memoria è quello di: Atkinson e Shiffrin 611. Secondo Atkinson: un successo è tanto più attraente tanto più è difficile il compito d svolgere 612. I limiti dell’approccio umanistico derivano da: una carenza metodologica 613.I limiti alla razionalità riguardano: conoscenza, capacità, memoria, obiettivi 614.Secondo Freud esistono : due pulsioni di base 615.I fattori motivazionali: non sempre agiscono sinergicamente 616. Lo stile di attribuzione: deriva dell’insieme di atteggiamenti e convinzioni che la persona possiede 617. Quale tra questi non è un passaggio del criterio di statisficing: processo di ricerca per prova ed errori 618. L’euristica della rappresentatività può indurre a errori sistematici , quali: la fallacia della congiunzione e la fallacia della probabilità di base 619. Il goal setting è efficace solo: in presenza di feedback che evidenziano i progressi 620. La teoria della scelta razionale: è considerata un modello del comportamento umano nell’ambito economico e con il passare del tempo ha abbracciato anche altre discipline 621. Secondo bernoulli la funzione di utilita’ e’: il valore personale attribuito da un individuo a quantità di beni o servizi 622. Secondo Atkinson una tendenza motivazionale, cioè una tendenza a mettere in atto una determinata azione, è il frutto di un complesso calcolo che riguarda : tre elementi 623. Il bisogno è: la manifestazione concreta dell’individuo inteso come agente attivo del proprio destino 624. La motivazione ha la funzione di: legare la biologia al comportamento 625. Il bisogno si associa a: un’esperienza soggettiva di carenza 626. La teoria elaborata come critica e come alternativa all’utilità attesa: la teoria di Simon sulla razionalità limitata 627. Simon il termine euristica identifica: qualunque processo ritenuto adeguato al raggiungimento di una soluzione 628. Definirono con il termine istinto quelle spinte innate all’azione essenziali alla sopravvivenza dell’individuo e della specie: James e M Cdougall 629. Il bias nominato fallacia di Gabler avviene: Quando le persone hanno la tendenza dare rilevanza a ciò che è accaduto nel passato 630. Secondo Simon: L’analisi della razionalità non doveva occuparsi soltanto degli esiti ma anche delle procedure 631. Illusione di frequenza: Il cervello tende a selezionare informazioni che ci riguardano sovrastimandole 632. La respirazione: Il primo bisogno fisiologico 633. Il concetto di prototipo secondo Kahneman e Tversky lo è al grado di prototipicità dello stesso rispetto ad una determinata classe:direttamente proporzionale 634. Lo scopo è: Una rappresentazione mentale di uno stato futuro 635. Individuazione delle alternative: Il primo passaggio della scelta ottimale 636. Razionalità procedurale procedure utilizzate dalle persone: quando bisogna prendere una decisione 637. Orientamento all’insuccesso: evidenzia scarsa partecipazione delle proprie abilità 638. Autoefficacia: Il senso di capacità che le persone sentono di avere nel perseguire ...... 639. Secondo Simon le euristiche sono: la necessaria conseguenza della bounded rationality 640. Nel caso di valutazioni multiattributo:L’utilità attesa soggettiva di ogni esito sarà pari alla somma delle valutazioni soggettive di ogni attributo pesate per l’importanza soggettiva degli attributi 641. L’errore di ragionamento secondo il quale siamo indotti a condividere maggiormente i nostri successi viene chiamato: Biasdel pavone 642. Le motivazioni biologiche: sono innate e utili per la sopravvivenza 643. Secondo Atkinson la teoria motivazionale è il frutto di:tre elementi 644.Dove originano le emozioni per Jung:dal punto in cui siamo più fragile 645.Quale tra queste teorie NON è una critica alla teoria dell’utilità attesa: la teoria della decisione di Bernoulli 646. La teoria dei risultati segue alcuni criteri: familiarità, salienza, disponibilità, rappresentatività 647. Secondo Bandura le convinzioni di autoefficacia si formano in base a: fattori interni, comportamento, ambiente 648.L’aspettativa:la probabilità riconosciuta di ottenere un risultato 649.La teoria del feedback facciale è stata ideata da: Paul Ekman 650. Gli obiettivi ravvicinati come sotto obiettivi di quelli distanti: aumentano la forza della self-efficacy 651. La capacità vicaria è: la capacita delle persone di rappresentare simbolicamente la conoscenza 652. La personalità è:un sistema organizzato che si autoregola 653. L’autostima:rappresenta tutto quel complesso di percezioni ed opinioni che abbiamo nei confronti della nostra persona 654. Motivation: è un processo che governa le scelte fatte dalla persona 655. Secondo il paradosso di San Pietroburgo: più si paga per giocare minore è la probabilità che si possa guadagnare più di quanto si è pagato 656. Secondo Hull la tendenza comportamentale è costituita da: una combinazione di pulsione e abitudine 657. La razionalità della scienza economica è: sostanziale 657. Quale tra questi è una caratteristica che rende gli errori di ragionamento disfunzionali: la rigidità 658. Nella vita quotidiana gli individui: utilizzano procedure molto semplici 659. Quale tra questi è un passaggio del criterio di satisficing: l’esistenza di livelli di aspirazione adattabili 660. Il bias di conferma avviene: quando le persone evitano individui o gruppi che ci fanno sentire a disagio 661. Secondo la teoria dell’utilità attesa: gli individui si muovono nella realtà secondo dei modelli comportamentali predeterminati 658. Il livello di aspirazione è determinato: dall’esperienza passata 659. L’euristica dell’ancoraggio e aggiustamento: mette in luce la difficoltà da parte delle persone di modificare la propria opinione su un evento, su una persona, su un giudizio 660. Il bisogno è: la manifestazione di uno squilibrio, uno stato di necessità in cui l'omeostasi ha subìto una rottura
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