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psicologia delle attività motorie e sportive, Appunti di Sport

slide psicologia delle attività motorie e sportive

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 24/05/2022

Valpetruzzella01
Valpetruzzella01 🇮🇹

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Scarica psicologia delle attività motorie e sportive e più Appunti in PDF di Sport solo su Docsity! SPORT, EMOZIONI E BENESSERE • A: EVENTO ATTIVANTE: – Vengo convocata dai genitori di un mio alunno perché non apprezzano il mio lavoro. • B: PENSIERO – .... • C: REAZIONE EMOTIVA – … I PENSIERI IRRAZIONALI • I pensieri sono «irrazionali» se provocano eccessiva sofferenza emotiva e ostacolano il conseguimento dei propri obiettivi. • Le valutazioni irrazionali si differenziano in 5 categorie 1) “Doverizzazioni” o uso assolutistico del verbo dovere L’errore sta nel considerare un’esigenza assoluta ciò che nella maggior parte dei casi sarebbe solo preferibile. “le cose devono assolutamente andare così”, “gli altri devono assolutamente comportarsi in un certo modo”, “devo assolutamente avere quello che voglio”. 2) Espressioni di insopportabilità e di intolleranza Sono forme di esagerazione attraverso le quali l’aspetto sgradevole di un evento o di una persona viene ingigantito, determinando un atteggiamento di rabbia o di evitamento. “Non lo sopporto...”, “Non tollero che...”, “È insopportabile...”. 3) Valutazioni globali su se stessi e sugli altri L’errore consiste nel giudicare una persona nella sua globalità partendo da uno o pochi comportamenti osservati. Inoltre, il comportamento viene erroneamente equiparato alla persona stessa (“Hai fatto una cosa stupida, quindi sei uno stupido”). Ciò porta all’uso di etichette che esprimono valutazioni globali (incapace, stupido...) e possono essere rivolti a se stessi o agli altri. A se stessi → disistima e sconforto Agli altri → ostilità e rifiuto (generalità su tutta la persona) 4) Pensieri catastrofizzanti Consistono nel considerare il verificarsi di certe cose come un evento “terribile”, “orrendo” quando obiettivamente sarebbe solo spiacevole o fastidioso. Spesso si tratta di pensieri che anticipano in modo esageratamente negativo eventi futuri, provocando quindi reazioni di intensa ansia. 5) Indispensabilità, bisogni assoluti trasformano in bisogno assoluto ciò che obiettivamente sarebbe solo preferibile. “Non posso rinunciare a...”, “Ho assolutamente bisogno di...”, “Non posso fare a meno di...”. Le conseguenze emotive possono essere ansia, depressione, ostilità. DISTORSIONI COGNITIVE PROCESSI ATTRAVERSO I QUALI IL PENSIERO OPERA SUI DATI DI PARTENZA PER ARRIVARE A FORMULARE LE COGNIZIONI ▪ L'inferenza (deduzione) arbitraria = trarre una conclusione in assenza di una evidenza che supporti tale conclusione, o in presenza di un'evidenza è contraria alla conclusione stessa. Ad esempio, una persona vede un vecchio amico attraversare la strada e pensa: "Non avrà voluto vedermi". ▪ L'astrazione selettiva = focalizzare dettagli estrapolati dal contesto, ignorando altri aspetti più salienti della situazione, e concettualizzare la totalità dell'esperienza sulla base di questo elemento. Ad esempio, uno studente ha notato che uno o due coetanei sembravano annoiati durante una sua esposizione in classe, e ha concluso "tutti erano annoiati". ▪ L'eccessiva generalizzazione = trarre conclusioni generali in tutte le situazioni, sulla base di un singolo incidente. Ad esempio un ragazzo si è trovato in una situazione di disaccordo con i suoi genitori e ha pensato: " Io non posso avere rapporti durevoli con nessuno". •L'esagerazione e la minimizzazione = valutazioni sull’importanza relativa di eventi particolari. Un piccolo incidente o un danno diventano una catastrofe senza rimedio e, al contrario, i fatti positivi vengono trascurati o sminuiti. • La definizione inesatta = errore nelle definizioni degli avvenimenti: una puntualizzazione di un superiore diventa “una lavata di capo”. • La personalizzazione = tendenza a correlare eventi esterni a se stessi, quando non vi sono ragioni per operare una tale connessione. Eventi esterni che non centrano nulla con me li vado a vedere connessi con la mia situazione • Il pensiero dicotomico = interpretare le proprie esperienze utilizzando degli schematismi del tipo “bianco o nero”, “tutto o niente” che non ammettono possibilità intermedie. Affinché un’esperienza sia considerata positiva deve essere perfetta, altrimenti viene considerata un fallimento. ATTENZIONE: Spesso per scoprire l’elemento irrazionale nel proprio modo di pensare è necessario individuare le implicazioni nascoste di una certa affermazione! È necessario scavare e capire la vera BI Esempi: “Se parlo potrei fare una brutta figura” → “e sarebbe una cosa terribile” “Non riuscirò a trovare la strada giusta neanche questa volta” → “Non ne faccio una buona, sono un incapace” “Trovo difficile preparare questo esame” → “Le cose devono essere sempre facili” REGOLAZIONI DELLE EMOZIONI E SALUTE • La capacità di regolare le emozioni, specie in situazioni di eventi stressanti cronici, è fondamentale per la salute fisica e mentale • Risposte emotive transitorie -> risposte adattive • Risposte eccessive, inappropriati o persistenti - > disturbi psicopatologici (ed alterano anche il funzionamento cognitivo e fisico) STRESS Una meta-analisi su 165 studi controllati, conclude che lo stress psico-sociale è correlato a un aumento dell’incidenza di cancro, a una peggiore prognosi e a un aumento della mortalità (Chida et al. 2008). La depressione sembra essere un fattore chiave nell’aprire le porte alla malattia. ruolo della psiche nella genesi e nella terapia del cancro l'asse ippotalamo ippofisi surrene • L’amigdala, quando avverte una situazione di stress si attiva ed invia segnali all’ipotalamo, che attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale • le ghiandole surrenali rilasciano cortisolo, il quale mobilita le riserve energetiche, procurando un aumento della glicemia, ed esercita un controllo sul sistema immunitario. È grazie al cortisolo che riusciamo a sopportare i numerosi stress della vita. • Ma nella risposta allo stress è attivo anche l’ippocampo, che inibisce il rilascio di cortisolo quando i livelli ematici di cortisolo, in funzione della risposta allo stress attivata dall’amigdala, divengono eccessivamente elevati. Stress genera stress quando ce la risposta di stress il corpo inibisce il sistema immunitario perche tutte le risposte del corpo sono incentrate sullo stress, se lo stress è constante io tengo troppo tempo in stend by il sistema immunitario. lineare negativa con prestazioni sportive più alta è la mia autovalutazione negativa e di conseguenza ho aspettative di insuccesso , più bassa sarà la mia prestazione Ansia somatica attivazione fisiologica -> a U rovesciata con la resa sportiva le misuro con SCAT= Sport Competition Anxiety Test CSAI= Competitive State Anxiety Inventory strumenti che misurano l'ansia negli sportivi l'ansia somatica ha una forma rovesciata l'ansia cognitiva invece ha un andamento lineare inverso quindi + aumenta l'ansia peggiore è la mia prestazione , il picco si ha poco prima della gara APPLICAZIONE MODELLO HANIN interpretazione individuale dell’attivazione alta eccitamento --> piacevole ansia ----> spiacevole bassa rilassamento --> piacevole noia ----> spiacevole LA TEORIA DELLE CATASTROFI non è proprio una u rovesciata quando l'ansia è molto alta la prestazione cade in maniera catastrofica quindi non è graduale ma ce una ripida discesa verso il basso Anche la personalità entra in gioco nei rapporti fra attivazione e rendimento. I sensation seeking hanno prestazioni ottimali solo in presenza di elevatissime attivazioni e scelgono sport pericolosi e violenti Caratteristiche dei sensation seeking – ricerca di eccitazione e di avventura – tendenza ad agire in modo impulsivo – ricerca di nuove esperienze – marcata vulnerabilità alla noia – bassi livelli d’ansia Personalità, attivazione e rendimento surf: 79% dei soggetti ricerca delle vertigini anche nel paracadutismo, parapendio, sci, tuffi, alpinismo, pattinaggio si ricercano sensazioni vertiginose o panico “voluttuoso LE EMOZIONI NEGATIVE NELLO SPORT • La vergogna è il maggior ostacolo all’attività agonistica: comporta mettersi in discussione, inadeguatezza, aspettative negative, abbassamento di autostima (CHIUSURA E SOTTOMISSIONE) • La vergogna è legata all'ansia di tratto • Le aspettative negative ingiustificate portano a + ansia e maggiore vergogna dei fallimenti ed una reazione + negativa alle critiche da parte di genitori o allenatori • A livello espressivo si tende a ridurre le dimensione del corpo (in caso di emozioni positive si tende ad espanderlo) studio sui lottatori I soggetti con ansia somatica alta mostravano: - minore autostima - maggiore autobiasimo - maggiore vergogna - evitamento delle competizioni - preferenza per l'allenamento - ricerca di conferma nelle reazioni facciali degli altri (bias nell’interpretarle negativamente) Le aspettative sono le attese sulla qualità delle prestazioni Le aspettative personali dipendono da: interpretazioni di esperienze pregresse percezione di autoefficacia locus of control – esterno: aspettativa di successi futuri in seguito a successi e di fallimenti futuri in seguito a fallimenti (-> evitamenti) – interno (impegno, sforzo, allenamento): aspettativa di riuscita nonostante i precedenti fallimenti ! attività valutate positivamente: impegno, gratificazione, divertimento, desiderio di sviluppare le capacità ! attività valutate negativamente/irrilevanti: prima dell'esecuzione: resistenza e disinteresse durante l'esecuzione: rabbia (perchè spreco risorse) e timore (x le aspettative sociali) pensieri distraenti negativi-> insuccesso aspettative interpersonali Sono quelle dell’allenatore, il compagno di gioco, i genitori e il pubblico. Hanno effetti bidirezionali: il destinatario con il suo comportamento influenza le aspettative altrui e queste influenzano la prestazione dell’atleta Si trasmettono tramite la comunicazione non verbale AVVIAMENTO ALLO SPORT NEI BAMBINI Sono i genitori che decidono lo sport (aspettative interpersonali) Lo sport sottrae tempo ai giochi e può essere associato con emozioni negative (demotivazione) L’abilita dell’allenatore quindi deve essere di: 1) associare emozioni positive allo sport (senza ansie e punizioni, ma aumentare l’autostima) 2) offrire a scuola diverse attività sportive in modo da permettere a ciascuno di emergere e avere successo ed emozioni positive. Purtroppo a scuola spesso poche attività sportive -> demotivazione ed emozioni negative come ansia e vergogna • La concentrazione NON è pensare alla partita con grande anticipo e preoccupazione. • La concentrazione è pensare solo alla palla e all’azione mentre stai GIOCANDO. • La concentrazione è essere ATTENTI e RICETTIVI a quello che succede in campo e a quello che ti viene chiesto dall’allenatore. • La concentrazione è staccarti da condizionamenti e pressioni esterne e CREARE liberamente. • La concentrazione è divertirti e giocare a modo tuo. • La concentrazione è stare SVEGLI e tendere al compito con DETERMINAZIONE. La concentrazione è liberare la tua VOGLIA e la tua GRINTA emozioni durante l'esercizio fisico Nei soggetti non esperti: le emozioni negative aumentano all’aumentare delll’intensità dell’esercizio A moderati livelli di esercizio fisico le emozioni sono più positive All’inizio hanno aspettative di rapido miglioramento, ma l’iperallenamento può portare a rischi fisici ed emozioni negative (dolore, fatica, concentrazione su movimenti non automatizzati) -> rischio Drop out L’accompagnamento musicale all'attività fisica: favorisce le emozioni positive !distrae dallo sforzo e affaticamento e da noia (sport ripetitivi ad es. step) Emozioni dopo l'esercizio Benessere fisico e mentale (corridori/ maratoneti) Diminuzione dei livelli di ansia !Riduzione del tono muscolare Aumento di ritmo alfa (indice di rilassamento) Meccanismi fisiologici dello stato dell'umore durante e dopo la pratica sportiva • ipertermia (->inibizione del talamo e -> riduzione dell’attivazione corticale) • variazione neurotrasmettitori noradrenalina e dopamina; (->se mancano depressione) • variazioni nei livelli di endorfine (simili ad oppiacei: energizzanti, analgesici e euforizzanti) • ipercompensazione del sistema nervoso autonomo per ristabilire l’omeostasi: • durante lo sport: l’iperattivazione simpatica • dopo, nella fase di recupero: iperattivazione parasimpatica -> rilassamento e ristoro metabolico • aumento della durata di sonno profondo meccanismi psicologici legati all’esercizio • soddisfazione generalizzata, determinata da: – miglioramento della immagine corporea (perdita di peso, aumento tono muscolare) – esperienza di superare limiti – fattori sociali (amicizia, fare gruppo, etc.) – spostamento dell'attenzione da emozioni negative il processo antagonista • Come nel caso della sindrome di astinenza da droghe – stimolazione sensoriale forte, come esercizio fisico intenso o droghe ! risposta emozionale A: eccitazione, euforia (componente soggettiva, comportamentale e fisiologica) • Per riequilibrare A (per riportare il corpo allo stato neutro) si produce un processo B opposto (antagonista) ad A ->depressione, disforia, malessere • A lungo andare se manca lo A, B diviene dominante -> ipercompensazione con emozioni negative dopo emozioni positive • B è sempre più indebolito se manca A, ma B sempre + forte in funzione delle ripetizioni di A (dipendenza) • All’inizio la droga viene presa per gli effetti piacevoli, poi per far cessare le conseguenze negative dell’astinenza • Nello sport succede il contrario: • sforzo: rinforzo avversivo • lo stato antagonista: positivo e piacevole • all’inizio emozioni negative durante l’allenamento per lo sforzo-> al termine benessere e felicità • con l’aumentare delle sedute di allenamento: diminuisce l’avversità dello sforzo e aumenta la piacevolezza conseguente -> spinta a aumentare la frequenza e intensità di allenamento (- > dipendenza) EMOZIONI INDOTTE DALL'ESPERIEZA DI FLUSSO ▪ Sensazione di forte coinvolgimento nello svolgere un’attività stimolante. ▪ Forte concentrazione e distorsione temporale (ci si dimentica del tempo) ▪ Attenzione focalizzata sul compito (non sui risultati) Emozioni: suscitate dal piacere del controllo e dalla gratificazione per la realizzazione del compito é necessario: • compito deve essere percepito come difficile (se troppo facile-> noia; se troppo difficile->ansia) • la propria abilità nel compito percepita come alta (anche grazie al sostegno sociale) •Gruppo sperimentale vs gruppo di controllo •randomizzazione • + essere che chi sceglie di fare sport sia + colto e con alto SES - >miglior fz cognitivo Da 200 a 17 studi L’effetto dell’esercizio fisico sul funzionamento cognitivo si riduce ma rimane statisticamente diverso da zero l’effetto non è più influenzato dall’intensità dell’esercizio fisico, cioè dalla frequenza e durata (n. di settimane) Implicazioni: l’esercizio induce piccoli ma significativi cambiamenti sul funzionamento cognitivo che non dipendono dal livello di fitness raggiunto l’esercizio fisico fa bene sia al corpo che alla mente. • effetti sugli stati psicologici (ansia, depressione, tono dell’umore) (Long & Stavel, 1995; Byrne & Byrne, 1993; North et al., 1990; Petruzzello et al., 1991; McDonald & Hogdon, 1991) • la corsa più effetto sulla depressione di altre attività meno intense (Bosscher, 1993) • combinazione di esercizio fisico e terapia cognitiva più efficace di terapia da sola in pz (McNeil et al., 1991) • ansia e depressione misurate pre e post trattamento in soggetti in buone condizioni di salute: nessun effetto. Il rischio è il ‘Floor effect’ (i soggetti erano vicini allo zero anche nel pre) SPORT E STRESS • stress: se valuto situazione minacciosa o le mie risorse insufficienti per fronteggiarla • allenamento regolare-> • effetto sull’abilità percepita di fronteggiamento agli eventi stressanti • si oppone agli effetti nocivi dello stress sulla salute • minore impatto di eventi stressanti sulla salute • sport come strategia di coping a situazioni stressanti: • come regolatore emozionale SPORT E INVECCHIAMENTO • Differenze individuali nel tipo di invecchiamento: fattori genetici + contestuali (alimentazione, stress, fumo e attività fisica) • sport: effetto positivo sull’invecchiare con successo • benefici: • prevenzione mortalità (generale e per malattie cardiovascolari e ictus ischemici): 74% + alta nei sedentari; sono sufficienti 30 minuti al giorno di attività motoria (camminare, vale scale…), non necessariamente vigoroso e aerobica • riduce obesità, colesterolo, grasso, diabete • riduce rischio cancro (colon e seno) • alza barriere immunitarie • salute delle ossa/osteoporosi • controllo dell’ipertensione • migliore controllo postulare e equilibrio -> riduce il rischio di caduta • migliore salute mentale (disturbi dell’umore) • migliora i processi cognitivi (soprattutto attenzione e fz esecutive) (ma effetto confondente della cultura!) • produce benessere • predittore del mantenimento della funzionalità quotidiana e l’indipendenza • migliora le relazioni sociali: + integrazione, amicizie, ruolo attivo • Meta-analisi: 1. L’esercizio, in particolare di tipo aerobico, ha un effetto positivo su funzioni cognitive 2. soprattutto funzioni esecutive, come attenzione e velocità di risposta (ad esempio, Colcombe & Kramer, 2003), 3. mentre sono di modesta entità per la memoria (Smith et al., 2010). 4.Gli effetti sembrano più marcati in soggetti con lieve deterioramento cognitivo (MCI). • Task cognitivo: compito di discriminazione visiva Go/No-go: i TR aumentano in funzione dell’età. La differenza nei TR fra attivi e sedentari è significativa già a 40 anni e un ottantenne che fa esercizio fisico ha TR confrontabili con quelli di un sessantenne sedentario Invecchiamento Cerebrale Meccanismi: In che modo l’esercizio può aumentare il funzionamento cognitivo e contrastare il declino cognitivo? Cambiamenti a livello cerebrale: -aumento del flusso ematico cerebrale -aumento del consumo di ossigeno e cessione di ossigeno ai tessuti cerebrali -Aumento della connettività funzionale nella corteccia prefrontale (Weinstein et al., 2012) -Cambiamenti strutturali: volume dei gangli della base (implicati nel controllo esecutivo) e dell’ippocampo (implicato nella memoria) in bambini e adolescenti in funzione dell’esercizio fisico. -Anziano, minore atrofia corticale (Colcombe e Kramer, 2003) eppure poco praticato! • la pratica sportiva decresce con l’età: brusca riduzione con il lavoro e la formazione della famiglia • + elevata nei maschi, in chi ha alto reddito ed istruzione • solo nel 3.1% degli anziani (4.7% degli uomini e 2% delle donne) • quali anziani praticano sport? • alta autoefficacia • ottimismo • locus of control • consapevolezza del proprio stato di salute • gestione generale della propria salute (=si sentono responsabili della propria salute, motivati a preservarla e sanno come farlo) • minori aspettative negative (=valutazioni negative del proprio stato di salute e ansia per la salute)
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