Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Psicologia dinamica, tra teoria e metodo, Sintesi del corso di Psicologia Dinamica

Riassunto per esame, capitolo Klein

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 08/05/2019

elena-razzaboni
elena-razzaboni 🇮🇹

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Psicologia dinamica, tra teoria e metodo e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Dinamica solo su Docsity! Melanie Klein (formazione avvenuta con Ferenczi e Abraham Fantasia inconscia--> polemica della Klein contro Abrahm e Ferenczi a proposito del tic, considerato entrambi come una pura scarica di energia senza oggetto. La Klein sostiene che il tic sia la manifestazione di una fantasia incoscia rivolta in direzione di un oggetto. Aspetti fondamentali del pensiero kleiniano--> dietro ogni manifestazione umana agiscono delle forze poste al di sotto della coscienza che si riferiscono a fantasie inconsce e la nozione di oggetto come elemento fondamentale ed indispensabile. Le fantasie incosce sono rappresentazioni mentali di istinti (pulsioni freudiane) rivolte ad un oggetto. La Klein sostiene che la dimensione allucinatoria della fantasia è sempre presente e che le fantasie accompagnano sempre ogni attività ed ogni funzione del pensiero individuale. Sono innate e si basano sulla primaria connessione corpo-mente. L'oggetto--> teoria delle relazioni oggettuali: inteso come oggetti interni (Fairbairn e Kohut intendono invece l'individuo reale in cui si pone in relazione). Le fantasie del bambino hanno origini somatiche: ogni sensazione corporea produce un' esperienza mentale vissuta come relazione con l'oggetto interno che causa quella sensazione. Sensazione piacevole= oggetto buono, se invece dolorosa l'oggetto viene odiato e vissuto come cattivo. Il mondo interno viene rappresentato dalla Klein come costellato da oggetti interni con una propria vita. Mentre le fantasie incosce sono primarie, gli oggetti non lo sono. Sono il risultato di una serie di introiezioni di oggetti del mondo esterno. Gli oggetti esterni attraverso l'introiezione vengono trasformati in interni che ne conservano gli aspetti buoni e quelli cattivi; gli oggetti interni; attraverso la proiezione, vengono espulsi verso la realtà esterna e condizionano il modo in cui viene percepita e vissuta. Gli oggetti interni non sono rappresentazioni, ma sono costituenti dell'individuo. Il bambino e lo schizofrenico li percepiscono come collegati di una loro concretezza quasi materiale. Si tratta sempre di oggetti emozionali, cioè la loro caratteristica è connessa alle sensazioni provate dall'individuo. Per la Klein, il bambino instaura fin dalla nascita delle relazioni oggettuali. Il primo oggetto in cui viene in relazione è il seno materno, che è il prototipo di tutti gli oggetti buoni o cattivi con cui l'individuo entrerà in relazione. L'introiezione dell'oggetto buono è una difesa primaria contro l'istinto di morte. Istinto di morte ed angoscia--> è la reazione alle minacce del mondo esterno e del mondo interno. In Freud la pulsione alla morte è una tendenza dell'essere e della materia alla disgregazione ed ad un completo annullamento delle tensiobi che coincide con la morte, la stessa pulsione per la Klein viene attivata sotto forma di aggressività e sadismo risvolte contro gli oggetti primari. L'angoscia nell'infante deriva dalla paura di perdere la madre che soddisfa i suoi bisogni (madre come oggetto esterno) e dalla paura che essa sia annientata dai suoi attacchi (madre sia oggetto interno che esterno). Angoscia del bambino contro l'oggetto--> angoscia depressiva; angoscia dove il bambino può essere simmetricamente vittima degli attacchi degli attacchi da parte dell'oggetto interno ed esterno--> angoscia paranoide o persecutoria. La posizione schizo-paranoide Nei primi mesi di vita il bambino si trova nelle posizione schizoparanoide, in cui avvengono le prime relazioni con gli oggetti parziali. Il conflitto di base che s'instaura è quello dovuto tra le pulsioni di vita e le pulsioni di morte. La pulsione di morte viene in parte proiettata sull'oggetto esterno privilegiato (seno cattivo), l'altra parte viene mantenuta all'interno e trasformata in aggressività. Allo stesso modo della pulsione di morte, una parte delle pulsione di vita viene proiettata verso l'esterno (seno buono), l'altra parte viene mantenuta all'interno ed utilizzata nel rapporto libidico nei confronti dell'oggetto. Per proteggersi dall'angoscia, nell'Io del bambino si determina una scissione: un io buono che cercherà di difendersi dall'angoscia del seno cattivo, dall'altra un io cattivo il cui obbiettivo è scaricare l'aggressività verso il seno buono. Il bambino percepisce due seni distinti, uno buono e l'altro cattivo è da attribuire al fatto che scinde anche la rappresentazione del seno della madre. Identificazione proiettiva--> proiettazione delle parti di sé che si avvertono come pericolose e che sono state oggetto di scissione, vengono espulse ed introdotte negli oggetti esterni (nel corpo della madre)--> che viene percepito come il sé cattivo del bambino, che egli ha allontanato e può oservare a distanza. La proiezione riguarda quelle parti dell'io che collocate permettono al bambino d'identificarsi con l'oggetto stesso. La madre accoglie i vissuti persecutori del bambino e li bonifica, privandoli della loro carica sadica e distruttiva, in modo da poterli reintrodurre nel bambino che li ricolloca trasformandoli in oggetti buoni--> identificazione introiettiva. La proiezione delle parti cattive consente di acquisire il controllo sulla fonte di pericolo; la proiezione delle parti buone serve ad evitare la separazione. La posizione depressiva--> caratterizzata dalla capacità del bambino di cogliere l'unità dell'oggetto e di riconoscere che la madre è un oggetto staccato da sé e capace di avere delle relazioni con gli altri. I due seni, buono e cattivo, che prima considerava scissi, vengono percepiti dal bambino come un'unico seno che può essere sia buono che cattivo. A questa consapevolezza si associa una nuova angoscia, che non è più quella di essere distrutto dagli oggetti, ma di essere lui stesso la causa di distruzione dell'oggetto. Si attua successivametìnte il processo di riparazione: l'impulso distruttivo ha annientanto l'oggetto d'amore, così l'amore per l'oggetto potrà ricostruirlo. Il super io ed il complesso edipico--> Melanie Klein sostiene che l'io esiste fin dalla nascita, perchè il neonato attiva fin da subito relazioni d'oggetto. Il super io è concepito come un oggetto interno dai tratti persecutori, derivante dall'introiezioni delle parti cattive degli oggetti parentali esterni. Le dinamiche edipiche sono giocate con le figure parentali introiettate Nei bambini esistono fantasie acquisite filogeneticamente relative alla sessualità. Dalla posizione depressiva, il bambino immagina che i suoi genitori si scambino delle gratificazioni sessuali che egli desidererebbe per sé, che scatenano insieme sentimenti di gelosia che lo portano ad aggreddire sadicamente in fantasia i genitori. Figure che introiettate costituiscono il super io. Alla nascità dell'edipo la Klein associa la frustazione connessa allo svezzamento. La bambina si rivoge al pene, che dovrebbe sostituire il seno materno perduto. Il pene delude la bambina che ritorna successivamente dalla madre, identificandosi con lei perchè contiene al suo interno il pene del padre. La bambina si pone in una relazione di rivalità con la madre per ricevere al suo posto il seno-pene; in seguito s'identifica con la madre per paura di una suo ritorsione e per il desiderio di soddisfarla con il pene. La forma positiva e negativa del complesso edipico si trovano sia nel maschio che nella femmina. Simbolismo--> istinto epistemofilico: lo sviluppo della capacità simbolica dipende dall'investimento sadico dell'oggetto e porta alla conoscenza ed alla sublimazione. Equazione simbolica: il simbolo è la cosa simbolizzata. La rappresentazione simbolica è il risultato di un'elaborazione più complessa, in cui il simbolo sta per la cosa simbolizzata. I simboli aiutano a ricreare l'oggetto interno danneggiato e sono fondamentali nel processo di riparazione Analisi infantile e gioco--> forma di espressione più spontanea e naturale del bambino, che gli permette di esplorare il mondo esterno, lo aiuta a tenere sotto controllo l'angoscia, esprimere le proprie fantasie ed elaborare i conflitti. La Klein lo definisce come il corrispettivo delle associazioni libere nell'adulto. L'analisi deve essere svolta lontano da casa e lontano dalla famiglia. Il bambino non ha consapevolezza della propria patologia perchè soffre di angosce intense e quindi ha bisogno di aiuto. Il transfert si riattiva grazie alle relazioni con i genitori interni, gli oggetti parentali introiettati Invidia--> sentimento distruttivo, che il bambino manifesta in conseguenza della delusione derivante dal fatto di non essere onnipotente ed autonomo. L'invidia è basata sul rapporto tra due identità (soggetto invidioso e soggetto invidiato), mentre la gelosia prevede una relazione a tre. La prima e fondamentale relazione oggettuale del bambino, fondata sul conflitto amore e odio, è il rapporto con il seno materno e con la madre stessa, sulla cui base si forma e si sviluppa il nucleo
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved