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Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo - Analisi e Contesto, Guide, Progetti e Ricerche di Letteratura Italiana

Una dettagliata analisi del romanzo 'il gattopardo' di tomasi di lampedusa. Esploriamo i personaggi, la storia, le tematiche e le influenze culturali del testo. Il romanzo, ambientato in sicilia, segue la famiglia dei princi di salina attraverso le varie dominazioni e rivoluzioni del '600. Il documento include anche informazioni biografiche su tomasi di lampedusa e la sua ispirazione per scrivere il romanzo.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

Caricato il 07/01/2019

aliceconte12345
aliceconte12345 🇮🇹

4.1

(52)

39 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo - Analisi e Contesto e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Promessi sposi Manzoni: • famiglia aristocratica • nonno Cesare Beccaria- giustizia, pena di morte • padre Giovanni Verri- tortura • madre scappa con Carlo Imbonati- nevrosi • “conversione” al cristianesimo • Vorrebbe scrivere una storia totalmente vera • Arte del riso (don Abbondio) Romanzo: • 1821-1823 • 1823-1827- lingua, personaggi, storia, no fabula • 1827-1840- lingua • Nucleo= amore • Compromesso tra perfezione divina e uomo • Romanzo ecipitario • Va dal novembre 1628 al novembre 1630 • Perché il ‘600? Secolo più interessante dell’800- peste, Lanzichenecchi, guerre, la presenza di Dio esce maggiormente, dominanze • Lucia è simile a lui, quello che lui vorrebbe essere • Patto narrativo • Iperomanzo • Inizio: per Eco è appunto spaziale • Non esattamente lieto fine • Onnisciente= mette in scena stati d’animo dei diversi personaggi • Analessi per: biografie o storia • Alla fine c’è il “sugo” e il tempo scorre velocemente • Insegnamento di Lucia: sopportare i momenti difficili perché è Dio che ce li da • Problemi: lunghezza, lingua- non sempre adeguata ai personaggi (Lucia nell’addio ai monti) • Storia della colonna infame • Violenza (don Rodrigo, don Abbondio, Monaca, Gattopardo Tomasi di Lampedusa: • Nobile • Educato nella vecchia nobiltà siciliana • Don Fabrizio è il suo bis nonno • Predilige autori meno noti • Amava romanzo inglese ‘800/’900 • Diventa scrittore per caso • Legge la spedizione dei mille più come atto di violenza che democrazia • Ama la sua terra • Ha una visione pessimistica della storia, le generazioni non imparano mai • Credeva che dominazioni in Sicilia fossero state completamente negative Romanzo: • Scritto tra ’55 e ‘56 • Pubblicato da Feltrinelli (nata 2 anni prima) dopo la morte dell’autore • Arco temporale: 1860, 1873, 1910- Italia è una monarchia parlamentare • Storia piuttosto marginale, serve a raccontare gli avvenimenti della loro famiglia • Baronia cade x borghesia • Capitolo 5= capitolo cerniera • Letto molto nel mondo anglosassone, ma la nostra critica non lo accettava • Amore per la terra descritto tramite le meravigliose immagini • Da un lato c’è visione poco favorevole dell’unità per come la Sicilia ci è entrata • Il romanzo non è antirinascimentale, mette in luce la fine di un’epoca= baronia • Ultimo capitolo c’è vero significato- 1910, tutto è cambiato- questo vuole mettere in scena- il CAMBIAMENTO • Famiglia di Angelica rappresenta il cambiamento, classe sociale che diventerà potente con Crispi, citato come garibaldino • Tancredi aveva scelto i garibaldini per poter contrattare mantenimento status quo, poi piemontesi e poi deputato • La fine è in bocca a Concetta, vera erede, che buttando Bendicò chiude un’era per farne un’altra • Non è un romanzo negativo, la fine è in mano alle donne • Don Fabrizio ha valori coerenti, Tancredi no • Il Principe coglie i vantaggi dell’unità alla fine • Fino all’unità (primi 4 capitoli) la narrazione è lenta • Narratore onnisciente, ma più intrusivo di Manzoni, anticipa eventi con prolessi e fa sentire i suoi pensieri • Qui i personaggi parlano davvero secondo la loro classe sociale • Per mettere in scena i pensieri usa DISCORSO INDIRETTO LIBERO • Treno-simbolo modernità • Don Fabrizio è caratterizzato da un conflitto interiore, tormentato dai sensi di colpa nei confronti della moglie, ma mostra una calma esteriore • Ha pensieri che sfuggono agli altri Sorriso dell’ignoto marinaio Consolo: • Siciliano, si trasferisce a Milano, ma torna spesso a casa • Scrive questo romanzo a Milano, città per lui importante • Qui trova ispirazione, ricorda che anche Verga era venuto qui, perché centro di modernità e progresso, stringe rapporto con Capuana, ma alla fine gli diviene ostile • Affascinato da Manzoni • Sperimenta con la LINGUA, polifonica, complessa, piena di ipotassi (livelli di subordinate) • Crede che la storia debba essere patrimonio di tutti Romanzo: • 1978 da Einaudi • Postfazione scritta 20 anni dopo partendo da Calvino, ormai molto conosciuto, che ha inventato di più per il romanzo italiano • Mandralisca si trova nelle rivolte contadine, sta compiendo un viaggio con un pezzo di legno sui cui c’è inciso il sorriso dell’ignoto marinaio= Giovanni Interdonato, in cui Mandralisca riconosce il sorriso • Veridicità è confermata dai documenti • Mandralisca è il portavoce delle idee politiche di Consolo • Il significato è alla fine • M. è italiano molto colto (soprattutto quando è con altre persone colte, nel contesto giusto) • Anche secondo lui la storia dovrebbe essere patrimonio di tutti • METAFORA nella postfazione: immagine a spirale della storia- da interno= progresso, da esterno= opposto, ci sono entrambe nel romanzo. Prima di Garibaldi c’è evolversi, poi è dall’esterno= rivolta Alcara di Fusi= contadini VS arrivo Garibaldi • È la metafora dell’umanità, un po’ si va avanti, un po’ indietro, per lui è questa la storia • È romanzo storico, ma anche sociale • Elementi comuni a Manzoni: testi storici (alcuni inventati, + rivolta raccontata oralmente) sono in fondo ai capitoli e si chiude con questi= importanti. È anche sociale. C’è elemento di giustizia (il grido doveva essere libertà, diventa giustizia, perché è quello che interessa ai contadini, Consolo li grazia, Verga no) • È il più grande del ‘900, anche per attività nella casa editrice, critica giornalistica, faceva i risvolti di copertina per Einaudi e anche per i suoi stessi libri Romanzo: • 1963, ma decide di parlarne nel ‘53 • Va a vedere i seggi, specialmente quello del Cottolengo, ma non sa poi come parlarne • Nel ’56 chiede di fare lo scrutatore, stando dentro trova la giusta chiave per scrivere • Si chiede se sia giusto che persone che non sanno nemmeno il proprio nome possano votare • Chi sono i malati e chi i sani • Storia: elezioni amministrative, è inserita nel contesto, difficile staccarlo dalla storia • Amerigo Ormea= alter ego Calvino, comunista come lui (anche se calvino poi lo abbandonerà dopo invasione sovietica in Ungheria perché avevano violato la libertà di uno stato). Unico nome del testo a parte Lia. Amerigo fa riferimento a Vespucci per il viaggio che una persona fa per darsi delle spiegazioni. Cognome è un paesino tra la Liguria e Piemonte, le sue 2 regioni, anche se è nato a Cuba • Amerigo si pone le stesse domande di Calvino, ci ha messo in fatti 3 anni a finirlo • Narratore onnisciente ma punto di vista interno • Testo si apre con nota dell’autore che introduce il testo • L’onorevole rappresenta tutti quelli che si mostrano ai seggi solo per prendere voti • È un testo di riflessione, non di fatti • Strutturato come tragedia classica, che avevano funzione pedagogica (per la gestione dei sentimenti e comportamenti). Avevano schema fisso: prologo (presenta la materia), narrazione suddivisa in atti, epilogo con forte finale. C’erano due elementi fondamentali: coro che punge il protagonista per fargli seguire la dritta via, sottolineano le cose negative che accadono e deus ex machina che risolve il finale • Il primo capitolo è il prologo, fino al 14 c’è l’azione in realtà con pochi fatti (anche nelle tragedie ce ne sono pochi), ma tanta riflessione • Il coro è dato soprattutto dai pensieri di Amerigo che sono contraddittori e dalle voci quasi mute dei malati che lasciano una traccia in Amerigo che sa che la sua vita è cambiata • Nella tragedia avviene tutto in 24h e si svolge in un unico posto fisico, come il testo • Riadatta la tragedia, manca l’epilogo, non c’è nessuno che deve pagare una punizione, riflette ma non arriva a conclusione vera • Ormea è anche anagramma di amore, altro elemento centrale con cui deve fare i conti, non solo per Lia ma per il malato che incontra il padre • Il voto per lui è un segno di civiltà e davanti a quelle persone gli pare ingiusto che tutti possano farlo e gli piacciono poco i voti che vanno alla Democrazia Cristiana (chi vinceva con la maggioranza più uno, per la nuova legge “truffa” avrebbe preso il 65% dei seggi, nessuno la prese e la legge fu subito eliminata) • L’incontro tra padre e figlio inizia a far calare delle certezze di Amerigo, capisce che l’incontro è veicolato dall’amore, hanno bisogno l’uno dell’altro, inizia forse a rivedere la propria posizione sull’umanità e quindi forse sul voto • Incontro con la madre superiora, che ama i suoi pazienti, non vede difetti, ma persone con una vita difficile, tutte creature di dio • La storia con Lia sembra leggera, non mette in conto di avere una famiglia ma forse lei è incinta e lui è pro il controllo nascite, non vuole figli non programmati, le donne dovrebbero diventare madri per scelta, non per caso. La giornata gli fa capire che il suo comportamento con Lia non è stato buono e si sente cambiato dentro • Non è romanzo storico, ma la Storia c’è ed è importante non solo per chi la vive ma anche per i possibili lettori (per Calvino sono molto importanti) • Ha sintassi semplice e armoniosa che lavora molto su aggettivazione • Usa le parentesi per non far perdere informazioni importanti e rappresentano i pensieri di Amerigo, non è l’autore • Anche Calvino come Levi parla dello scontro con un mondo che non conosciamo, ancora più dei contadini, che avevano dignità, questi sono prigionieri in un’istituzione. Non vuole parlare tanto della sua esperienza, quanto delle persone Il giorno della civetta Sciascia: • Fu chiamato ad una interpellanza parlamentare grazie al successo del testo e per la prima volta qualcuno in Senato si chiede cosa potrebbero fare per fermare la mafia • Guardando a Manzoni, anche lui è legato alla giustizia Romanzo: • Strutturato come un giallo • Non è esattamente storico anche se parte con un fatto davvero avvenuto nel 1947 • Sottolinea rapporti tra mafia e potere: sa che la mafia esiste e finge di non sapere. Si punta sulla mentalità dei siciliani che ha permesso che lo Stato democratico appena formato dopo una dittatura conviva con la mafia facendo finta di nulla. • È un grande romanzo di denuncia, la Storia c’è ma è intrecciata nel racconto • Inizia in medias res • Non dice il nome del paese, rende così la storia ancora più universale • È un romanzo di denuncia per: 1) esistenza della mafia, come agisce, funziona e che sia collegata alla mentalità dei siciliani 2) collusione tra mafia e poteri forti, la mafia sopravvive perché in qualche modo sono appoggiati dai politici • Bellodi alla fine vuole tornare in Sicilia per terminare la battaglia • Tutto il pensiero importante passa per i dialoghi, quasi sempre a 2 voci, botta e risposta • Tra i più importanti c’è quello tra don Mariano e capitano che cerca di farlo cadere usando il suo punto debole: famiglia • Lui suddivide l’umanità in categorie di cui la prima sono gli Uomini e gli ultimi i quaquaraqua, e Bellodi è forte (il nemico deve esserlo)
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