Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Puškin e la rivolta di Pugacëv, Guide, Progetti e Ricerche di Letteratura Russa

Breve tesina sull'opera di Puškin "La figlia del capitano"

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2017/2018
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 15/11/2018

monica-occhipinti
monica-occhipinti 🇮🇹

4

(16)

14 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Puškin e la rivolta di Pugacëv e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! PUŠKIN E LA RIVOLTA DI PUGACËV Emel’jan Pugacëv era un cosacco che riuscì a scuotere un’ampia regione della Russia sudorientale. Egli iniziò a farsi passare per l’imperatore Pietro III (morto nel 1762, probabilmente fu fatto uccidere dopo essere spodestato dalla moglie Caterina II) e divenne una figura unificante per i cosacchi scontenti a causa della revoca dei loro privilegi. La sua ribellione durò per più di un anno e costrinse poi le autorità a mobilitare molte risorse. Nonostante il suo esercito perdesse molte battaglie contro le truppe del governo, le persone continuavano ad unirsi a lui, soprattutto contadini. Egli, continuando ad usare il nome di Pietro III, dichiarò la fine della schiavitù dei contadini e li liberò da tasse e dazi. Inoltre invitò i suoi sostenitori ad uccidere i nobili che si opponevano (molti nobili persero la vita nell’area di rivolta). Pugacëv fu sconfitto nel 1774 e fu trasportato a Mosca in una piccola gabbia di legno; a Mosca fu decapitato. Prima di morire si comportò con calma e coraggio, si chinò e chiese alle persone di perdonare. Con i suoi eccessi e le sue crudeltà, questa vicenda, che aveva minacciato il regime imperiale russo aveva interessato Aleksandr Sergeevič Puškin (1799-1837) che inizialmente scrisse una vera e propria storia della rivolta di Pugacëv (in cui aveva utilizzato anche vari documenti); nel 1836, invece, pubblicò il romanzo “La figlia del capitano”. Quest’opera è l’ultima di una serie di opere puškiniane a sfondo storico. Nonostante Pugacëv venisse dipinto ai tempi di Puškin come un fuorilegge, suscitava in lui anche ammirazione e simpatia. L’interesse per le vicende di Pugacëv si spiega anche in virtù della realtà nella quale viveva Puškin. Infatti nei primi decenni dell’ ‘800 si assiste a continue rivolte contadine, ribellioni dei servi della gleba contro i proprietari terrieri e tutto ciò costituiva la minaccia di una guerra contadina. La vicenda narrata ne “La figlia del capitano”, sebbene sia opera di finzione, ha come basi eventi realmente accaduti e personaggi realmente esistiti. L’intera vicenda si sviluppa sotto il regno di Caterina II (1762-1796) e la ribellione capeggiata dal cosacco Pugacëv è centrale per lo sviluppo del romanzo. Il protagonista del romanzo è Pëtr Andréevič Grinëv, figlio di nobili ufficiali. È inviato a servire come soldato a Orenburg e viene mandato lì insieme al fido Savel’ič, colui che si era occupato della sua educazione. Mentre sono in viaggio nella steppa li sorprende una bufera che gli rende impossibile l’orientamento, ma fortunatamente incontrano un vagabondo che li guida al riparo. Il giorno seguente, per ringraziarlo, Pëtr gli regala una pelliccia di lepre. All’arrivo ad Orenburg Pëtr viene accolto dal capitano della fortezza, Ivan Kuz’mic e dalla moglie Vasilissa Egorovna. I due hanno una figlia, Mar’ja, della quale Pëtr lentamente si innamora. Pëtr confida i suoi sentimenti all’ufficiale di guardia, Aleksej Švabrin, anche egli segretamente innamorato di lei. Švabrin lo deride e insulta Maša, per questo motivo Grinëv decide di sfidarlo a duello, ma viene gravemente ferito ad una spalla. Maša si cura di lui, il quale scoprirà che il suo amore è corrisposto dalla giovane. Così Pëtr decide di scrivere una lettera al padre per ottenere il permesso di sposarsi. Però il padre gli nega il matrimonio e pretende che sia spedito in un’altra fortezza per allontanarlo dalla fanciulla. Nel frattempo giungono pessime notizie riguardanti la ribellione guidata da Emel’jan Pugacëv. I ribelli sono in marcia verso la Belogorskaja; l’atmosfera è carica di tensione. La fortezza viene assalita dai ribelli e cade facilmente; egli fa impiccare Ivan Kuz’mič e gli ufficiali che non gli giurano fedeltà. Pëtr, sottolineando i suoi nobili natali e la sua lealtà nei confronti dell’imperatrice, si rifiuta di dichiarare fedeltà a Pugacëv, il quale prima lo condanna, ma poi gli concede la grazia, grazie anche all’intervento di Savel’ič. Pëtr, però, riconosce in lui il vagabondo che lo aveva aiutato e a cui aveva
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved