Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Puskin, letteratura russa, Appunti di Letteratura Russa

Appunti su Puskin, opere fondamentali e dettagli essenziali

Tipologia: Appunti

2019/2020
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 03/02/2020

angela-cicalese-1
angela-cicalese-1 🇮🇹

4

(1)

1 documento

Anteprima parziale del testo

Scarica Puskin, letteratura russa e più Appunti in PDF di Letteratura Russa solo su Docsity! PUSKIN w.szymborka poesie polacche Nasce nel 1799 I precursori di Puskin posono essere considerati Caranzin per la prosa e Giucovski per la poesia. Puskin è il fondatore della poesia e della prosa russa moderna, è lui che istituisce la vera e propria lingua standard. Sperimenta tutti i generi letterali. Sperimenta il saggio storico, la lirica, l'epica, la tragedia storica, la novella , la fiaba, l'epistolografia (inizia quuesta tradizione con socrate). È anche pubblicista e fonda la rivista "il contemporaneo". Ciascuno dei generi che Puskin pratica e fonda sarà poi alla base della letteratura dell'800 e del 900(Gogol, Tolstoj; Dostoevski, Lermontof, Kliuc). È un fondatore a tutto tondo di tutti i generi della letteratura. Nell'arco di poco più di un ventennio scrive tutto ciò(muore a soli 37 anni). Egli pratica una commistione di generi, stravolge i generi e li rimmette nel genere letterario modificandoli. Ad esempio scriverà il romanzo in versi Evgeni Onegin(soliamemte i romanzi si scrivevanoin prosa). Puskin supera la teoria dei tre registri linguistici. Eredita la lezione Caranziniana di una fusione degli stili ma la porta a compimento mescolando il registro alto e quello basso. Puskin è stato definito da Dostoevski (nel famosos discorso del 1881) come un poeta universale, un poeta reattivo agli stimol, a tutto ciò che gli ruota intorno, cattura le impressioni e le rielabora immediatamente. Ciò è possibile perchè egli è un grande conoscitore della letteratura inglese, tedesca, francese, italiana, classica. È anche un appassionato del folklore, in particolare di quelli slavi- meiidionali. A metà del 700 l'europa scopre il proprio oriente domestico, che osno i balcanti. In questo peridod lAbate Fortis, pubblica un canto popolare serbo-croato nel 1774, una storia lacrimevole, che viene tradotto subito in italiano e poi l'anno dopo in tedesco da Goethe(in pieno Sturm and drung). Questo testo indica la riscoperta delle tradizioni popolari e da lì c'è il recupero della tradizione folklorica epica slava-meridionale . Merimèe lo traduce in francese all'inizio dell'800, Walter scott lo traduce a fine 700 .Il folklore diventa anche poesia dell'ambiente colto. Scriverà fiabe in versi, grazie aall'educazione della sua balia, che lo educa alla bellezza della fiaba, del canto popolare, della musicalità e dei personaggi fiabeschi. L'apertutra di Puskin è a tutte le sollecitazioni, sia erudite e dotte, che quelle più rudi.è possibile individuare nella formazione di Puskin alcuni momenti fondamentali. Innanzitutto il liceo che egli frequentò a zarskoe celo(villaggio dello zar, che oggi si chiama Puskin in suo onore). Qui studiavano i rampolli dell'aristocrazia. Ebbe un'infanzia infelice, con una famiglia poco affettuosa. Al liceo però riuscirà a crearsi una famiglia, farà delle amicizie fra cui Dielvig, kiuxelbeker, baratinckkii, ciukovski e batiscof. Queste rimarranno le persone che lo accompagneranno durante tutta la sua vita. Puskin comincia a scrivere le liriche già dal liceo. Una delle poesie più importanti e significative è "memorie da zarsckoe zelo"(1814), dove egli combina l'elegia classicista di Batiuskof e l'ode Derjaviniana. Si racconta che Derjavin visita il museo e conosce Puskin. Gli anni del liceo si basano su un'osservanza della norma caranziniana, temi e atmosfere che riprendono la tradizione classicista-illuminista, c'è la sperimentazione e la stilizzazione piuttosto eclettica, c'è dunque un ventaglio vario di poesie, che vanno dall'ode Derjaviniana alla poesia libertina e licenziosa(ripresa da Barkof). Il secondo periodo 1807/1820, dopo la fine del liceo, si traferisce a Pietroburgo. Entra in servizio al collegio degli affari esteri. Durante tutta la sua vita non ebbe mai una posizione sociale elevata, dovette infatti andare avanti con la rendita della famigia, che però non era molto alta. Per mantenersi divenne pubblicista. In effetti così creò la figura del poeta che non vive solo di poesia ma necessita di un altro lavoro per potersi mantenere. Puskin si avvicina alle idee dei dekabristi, ed esercitano potere e influenza su di lui figure come Caadaeb(scrive un pamphlet, ossia un atto di accusa nei confronti del passato della Russia, egli è un grande filosofo, pensatore, di orientamento occidentalista). Puskin partecipa ai dibattiti dei circoli dei dekabristi, essi spesso mascherano la loro militanza politica con dei pretesti letterali, perchè gli intellettuali non possono dire apertamente determinate cose ed esprimere le loro idee In questo clima prende forma la prima poesia politico-civile di Puskin che assume caratteri originali. Egli non fu un poeta civile che si occupava di odi sulla patria, la democrazia e la liberazione. Egli scrisse invece "Volnost" (libettà)nel 1817, dai toni classicheggianti e modellata sull'ode settecentesca. Un'altra opera è l'epistola "k Cadaaeb" del 1818 indirizzata a Caadaeb, dove c'è un tono più intimo e confidenziale. Questa scelta di campo(elegia al posto dell'ode) ha la sua premessa nella stessa etica dei dekabristi, che vedevano nell'eroe colui che per raggiungere n miglioramento sociale e un ideale rinuncia a sè stesso e alla propria felicità. Questo ideale dekabrista non viene accettato in toto da Puskin. Egli rimarrà sempre un epicureo, che crede sia importante anche raggiungere la felicità e la soddisfazione personale, anche se effimera. In questo tratto riprende la poesia libertina francese, la poesia fuggitiva, effimera, legata all'ocasione; il ritratto della donna amata, la lirica amorosa. Anche dal punto di vista stilistico si può notare che il verso Puskiniano, anche dal punto di vista formale ha ispirazione classicista e i suoi modelli si trovano nella poesia francese del XVIII secolo. . Ciò vale sia per la poesia che per la prosa, che ha una scansione ritmica e matematica della frase che rimanda alla tradizione francese, L'esperienza del romanticismo si consuma molto rapidamente in Puskin. In questo periodo(1817/1820)il testo fondamentale è "Ruslan i ludmila" scritta nel 1820, e poi con una seconda edizione nel 1828 e segna una prima tappa di una rivoluzione stilistica che poi si approfondirà negli anni successivi. È ambientata all'epoca di Vladimir il santo(colui che convertì la Russia alla religione cristiana nel 1788). questo poema è dunque ambientato in un remoto medioevo. Ci sono avventure eroiche-cavalleresche che riprendono il folklore russo e il romanzo cavalleresco occidentale, molto strilizzato(riprende il romanzo cavalleresco di Ariosto). È un'opera che possiamo definire pastishc, ossia formato dalla mescolanza di vari generi. Il testo è intessuto di microcitazioni e espliciti riferimenti alla poetica letteraria del'epoca che sfuggono al lettore odierno, se non aiutato da un corredo di note con eventuale commento. La poesia era qualcosa di vivo nella società, i versi venivano recitati, c'erano invettive, toni ironici e riferimenti impliciti. Non mancano le descrizioni stilizzate e le immagini di un oriente favolistico, che vengono riprese da Byron e da Goethe . C'è un ricorso alle tradizioni popolari, l'esotismo, le discussioni sull'arte. È un opera metaletteraria che riflette sulla poesia stessa. Una serie di episodi sono attinti al repertorio favolistico russo. 30 minuti C'è infatti la figura iniziale del gatto sapiente che racconta una storia, come in una fiaba. Ciò riamnda anche alla tradizione favolistica tedesca. C'è anche l'episodio del berretto che rende invisibile, sempre ripreso dalla tradizione germanica. Viene evidenziata la figura del Bogatip, ossia del cavaliere dalla forza portentosa, eroe invincibile, velocissimo, in grado d attraversare la Russia in un solo giorno, sconfigge un'orda di antagoisti. A questa tradizione si affianca la lubovcki litteratura, liubok è una forma di arte popolare figurativa. Ci sono delle stampe popolari fra il 600 e il 700 che rappresentavano questo modo fiabesco in modo molto ingenuo. C'erano gli eroi del folklore e gli animali fiabeschi che poi vengono accolti dalla letteratura che rielabori questi motivi fiabeschi e li traduce in storie. Queste stampe Leggere i poemetti meridionali(in traduzione poetica) la figura di Ovidio ritornerà più volte nella poetica di questi anni anche negli "Zingari". Si ispira al modello di Byron, con caratteri frammentari, salti narrativi, la rarefazione della trama. Ci sono sospensioni nelkla narrazione indicate da dei puntini che lasciano intendere questa frammentarietà(sono intenzionali e fanno parte della struttura stessa del testo. Con la fontana di.........ottiene grande successo e eintroduce la figura del poeta e dello scrittore di professsione. Prima di lui lo scrittore non doveva scrivere per vivere, mentre ora si. Lo scrittore non èsolo una figura dedita all'ozio ma è una figura presente nella società. Egli fonda la rivista sovremenni che avrà ggrande gloria. Puskin riflette sulle prospettive dei moti rivluzionari che si stanno compiendo in Europa e che sono partiti tutti dalla rivoluzione Francese. Siamo negli anni che seguino il bonapartismo e................................... questa riflessione si trova in diversi componimenti dell'epocxa, riflessioni che si concentrano sul significato della libertà individuale, della passione e dell'impegno civile anche da parte dei poeti stessi. Proprio questo interesse verso la storia allontana Puskin dal romanticismo. Gi a Mixailovisk matura l'idea che il poeta non è un uomo straordinario, eccezionale e fuori dal comunne, ma semplicemente un uomo semoplicemente calato nella storia. Poetico per Puskin diventa sinonimo di quotidiano. La quotidianità viene elevato al soggetto delle opere in contrasto co le idee del 700 e del romanticismo. In questi anni si afferma una poetica con il romanticismo che si esprime attraverso una visione più complessa dekl'indivduo calato nei diversi complessi storici, vi è una sorta di storicismo. .................. la prosa viene vista come la forma privilegiata attraverso la quale Puskin esprime questa riflessione sulla storia. Nel periodo meridionale in Bessaravia egli comincia il primo dei poemi meridionali "gli zingari" che segna la separazione del romanticismo. Esso è simile all'eroe del caucaso, sia per l'ambientazione esotica, è presentre un'eroina e la sua mortefinale e l'eroe...... nello stesso eperiodo Puskin cominxcia a ascrivere Boris Godunof. A diffeerenza del paesaggio del caucaso, dove i personaggi non avevano nome, gli eroi egli zingari prendono parte alla vita della oscietà e sono molto vicini all'ambientazioni circostanti. Altro elemento in comune è la drammaticità, con la presenza di njumerosi dialoghi. ................... il poema mette in scena il confronto tragico e insanabile tra la civiltà e la vita di natura. Da una parte ci sono le convenzioni sociali, la legge e dall'altra la libertà. Racconta di un giovane in fuga dalla sua città, dalle leggie e viene accolto da una comunità dove conosce Zengira. Alieco non riesce a vivere questa libertà . La ucciderà e verrà bandito dalla civiltà.l'eroe civivlizzato che rivendica la libertà per se ma non riesce a accettare quella degli altri viee punito con la solitudine e l'allontanamento dalla comunità. Ci da la visione dell'uomo buonoc he è libero dalla natura e contrapposto alla civiltà. Con ciò si avviccina al pensiero del 18esimo secoloe soprattutto all'ideologia di Rousseau Puskin in realtà rimane sempre fedele agli iodeali illuministi. Non crede a quest'oidea dell'uomo di natua, anzi con questo poema supera quest'idea e ene ostra la falsità. Contrariamente a Roussea, che vede nel principio di proprietà fondaria le società umane, descrive gli zingari come nomadi e liberi(l'esssere nomadi rende liberi in quanto anche la proprietà privata è un limite, un vincolo). Con gli zingari avvien un superamento del filone roussovviano dei poemi meridionali. Puskin inizia a chiedersi se l'uomo sia buono per natura oppure no. Su questo dubbio iperbolico sono state costruite le ideologie del 900, in base alla considerazione che si ha dell'uomo. Nella "figli ad el cpaitano" cercherà di osservare come l'uomo reagisce di fonte alla natura. Puskin fa una riflessione che va nella direzione dello storicismo, che cerca di vedere come l'uomo in una data situazione reagisca. Ce ne sono alcuni ch erispondono in mainiera mescina ed altri........... l'uomo è il frutto di n cpontesto, storico, sociale. Si si osserva l'essere umano in maniera astratta e idealizzata non arriviamo alla suea essenza ma accettiamo semplicemente l'idea che glis ia o buono o catttivo,mentre Puskin ha una visione complessa dell'uomo . Nel nostro vivere c'è un arapporto tra me e me. L'irrisoluteza della vita e del suo moversi, non c'è nulla di statico e di fisso. Piuskin è colui che più lucidamente vede la storia russa tra gli uomini russi dell'800. Nopn idealizza il popolo, lo teme . Essi sono aristocratici, fuori dal concetto del popolo. C'è un superamento netto della posizione del byuronismo della èprosa letteraria. Matura un interesse sempre maggiore per la figura dell'egoista, con Onegin (1822/1823). inizia a nutrire dubbi sulla natura umana, vede le sue imperfezioni. Per quanto rigurda "gli zingari" la morale è che l'eroe civilizzato, fuggirto dalla civiltà per raggiungere la natura non può farlo, non riesce a rtrovare l'innocenza che cercava percghè la società corrompe.l ciò che rompe questo velo di innocenza è il linguaggio, la parola. (es: con adamo ed Eva la mela è simbolo di conoscenza e linguaggio). L'eroe mon può tornare allo stato di natura e allo stato di innocenza. L'essere umano viene visto come qualcosa dis toricamente e che deve rispondere davanti. Non c'è nessuna idealizzazione dei popoli orientali, Puskin crede nella funzione civilizzatrice della Russia, èperr questo non condanna le campagne militari..... questo atteggiamento imperialista e nazionalista viene condiviso dagli intellettuali del 900. Belinckii è un critico prgressista, grande interprete di Gogogl. Colui che ha definito Gogol acome il maestro della poetica naturalista, cosa non vera, ma tutti leggeranno Gogol vedendolo come naturalista proprio a causa sua. Belisnski condivideva le ideologie di Puskin, come dimostrato da una lettera a Hertz il caucaso è una dimensione emblematica anche dal punto di vista letterario nell'800 rappresenta per i russi l'Oriente, ciò che gli occidentali avevano trovatoo in Persia, Turchia. La letteratura occidentale guardava alla cultura orientale con una visione coloniale. Il cuacaso viene annesso alla Russia nel 1800. l'occhio occidentale vede l'oriente non com'è, ma come egli vuole che esslo sia. In molti casi la natura non fa semplicemente da sfondo ma è il protagonista. Il caucaso diventa un elemento letterario molto forte, anche con Lermontof ("l'eroe del nostro tempo"). Puskin guarda con sc etticismoa questo, non indulge in questo sguardo esotico e orientalista. Puskin giustifica la politica zarista e ciò è visibile nello scritto "Viaggio a Sdrum durante la campagna del 1829". si trova in aermenia dove l'esercito russo sta combattendo contro quello turco. Questo è una sorta di diario di viaggio dove lui ripercorre alcuni luogh che aveva visitato e dei quali aveva parlato nei poemi meridionali. In questo viagggio cìè una vsione disincatat, ritrae la relatà squallida dell'orientre miserabile e povero. Egli vede anche la malvagità, la meschinità dei cpi villaggio e dei bambini. Da un quadro diverso rispetto al solito cliche romantico. Puskin è convinto che l'arma per assoggettare questi barbari sia la coversione al cristianesimo. Questa vsione è anche dettata dla realismo. Il caucaso è rimasto una zona di conflitto a bassa o alta inensità fino ad oggi. Nel caucaso si parlano circa 40 lingue date le numerose popolazione che vi hannov issuto negli anni. La lettura di questo viaggio ad asdrum è in contrapposizione ai pomei meridionali, anche se presentano la stessa ambientazione. In questi anni iniza anche la stesura di Evgeniiiì Onegin. La stesura di questo romanzo in verso comincia negli anni 22/23 e si completa nel 183, è diviso in capitoli e ogni capitolo ci mostra una tappa evolutiva. Questo eroe riflette il travaglio e l'evoluzione compositiva. È in parte l'alterego de poeta. La sua importanza non sta solo nel nuovo soggetto, nuovo eroe ma anche nel nuoov rapporto con la parola. È un genere che egli distingue dal romanzo, poichè di solito è in prosa, sia dal romanzo medievale. Esiste nella tradizione occidentale il prosimetro(proa e poesia), ma egli utilizza solo i versi, cosa molto inconsueta. Un altro esempio di componimento, di un contemporaneo di Puskin che scrive oin Pan Tadeusz, scritto dal polacco Adam Mickiewicz. Esso ricorda l'even onegin, poichè anche questo è n grande romnzo della vita polacca di provincia. Rispetto alla frammentarietà del poeta romantico, si instaura nell'Onegin si instaura un racconto intimo con il lettore. Questo elemenmto di semplicità contiene una struttura poetica complessa, costruzione di senso russo. Onegin sia ppella alla tradizione letteraria/europe aprecedente che va dallma prosa francese dell'800 fino al . Al tempo stesso rappresenta il culmine di un processo che è tutto interno all'arte Puskiniana. Puclan e ludimila aveva preparato il tono ironivo e i diversi punti di vista, cìè uno stile alto, solenne, che si mescola con uno stile colloquiale e crea un nuovo linguaggio artistico, il lettore gode di una variabilità linguistica, di una lingua variopinta che laterna l'alto e il basso. La mesa a contrastpo di termini, strofe e capitoli diversi, provoca un effetto di spaesamento. Kla grande arte è sempre spaesante perchè colloca le cose in manera differente. C'è l'ironia pervasiva Puskiniana che mette a nudo quakunque procedimento letterario, lo esplicita,, con il lettore. Strappa lì'opera dalla sfera della letterarietà per immetterla nella quotidianità. Si noa nell'Onegin l'assenza dei tradizionali marcatori, ad esmpio manca l'inizio. Il romanzo entra subito nel vivo dell'azione. Una sua esposizione ironica lo avremo nel settimo capitolo. La stessa cosa avverrà anche nel romanzo "anime morte" di Gogol. Il romanzo è incpmpiuto , nmon ha un afine, perchè la vita è incompleta. Mancano gli eroi convenzionali del romanzo, poihè Onegin non è l'unico eroe, ma vi sono diverse coppie di eroi. Ci sono delle contraddizioni rrisolte. Egli ama analizzare i diversi ounti di vista, anche se contraddice il suo stesso pensiero. La contraddizione viene elevata a principio compositivo. Ci sono capitoli varipinti e contrastanti fra di loro. È una forma che si oppone alla è un romanzo polifonico, c'è una polifonia di voci. L'Onegin del primo capitolo è il primo esonmente dle bel mondo, una persona alla quale piceva divertirsi, è un dandy, ma alterna a momenti di entusiasmo momenti di depressione, lo spleen. Riflette un eroe che è molto diverse dall'eroe del'deale dekabrista. Egli opera una dimistificazione dell'eroe byroniano. Anche tatian, eroina del romanzo, combina dioiversi caratteri. Fra questi c'è il carattere più superficilae, mondano. L'autpre nei suoi giudizi non è mai perentorio, nmon è univoco, ci da giudizi di diverse voci. Dietro questa dinamicità c'è l'idea della mobilità della vita. Ciò che si può dire dell'Onegin è che è fondativo del romanzo ottocentesco, che arriverà fino a Dostoevki e Tolstoji. Una delle opere centrali di Puskin è "Boris Godunof" composta nel 1825 e pubblicata nel 1831 . essa ha al centro una riflessione sul ruolo della storia. Per il Boris vi è un superamento del teatro del classiciismo, teatroa tesi e supera anche il teatro romantico. C'è una sequenza di scene giustapposte fra di loro. +è un dramma difficiissimo ds mettere in scena. È problematico anche dal punto di vista del genere. Non si riesce a creare un'azione drammarurgica lineare, si parla di Shapespearismo di Puskin. Mette in scena caratteri e passioni contrastanti ma senza mai dare tesi profonde. Lascia aperta una libera presentarono sotto la figura di Alexcei, figlio di Pietro il III. Queste situazioni si verificccavano spesso nei periodi più oscuri, dove lo zar ciò avviene ad esempio all'epoca di Pietro il grande per il comportamento sacrilego nel Boris il samosvaniet ha un anatura ambigua, maschera la propria identitò, si adatta alle diverse situazioni. Ha una sua forsa vitale, oltre all'ambiguità. In effetti un altro usurpatore, è parte dell'opera di Gogol "il revisore", stessa cosa per Cicikof dell'opera "anime morte". Un altro elemento che la Russia ha è la mascherata. Ad esmpio Ivan il terribile, per eliminare i Boiari, inventa la Plicna, ossia uno stato nello stato in cui egli è l'unico a cdetenere il potere e da lì parte per conquistare la moscovia. Lo zar in Russia veniva scelto in base alla volntà divina. Puskin coglie la russia nel mment di maggiore crisi che la Russia abbia registrato. C'è una crisi dinastica, una crisi politic che aveva insvestito tutto il centro dirigente, sociale, nazionale la polinia rappresentava a trinità cattolica c'era anche una crisi ientitaria come nazione. Più ancora ched la guerra civile il periodo della guerrra dei torbidi risciò di far crollare la Russia. Sullo sfondo c'è i significato del popolo nell'azione drammatica e mnella riflessione storic. Aleggia sui personaggi un'inquetudine. È assoggettato al poterre e manipolabile ma al trempo stesso è una figura oscura e cieca. Con Boris Pusin intraprende una strada che mette al centro la storia nel uo pensiero e nella tradizione poetica e lo porta ad una forma di realismo. Anche dal punto di vista formale questa scelta si traduce ad un progressivo approdo alla prosa. È un aprosa sempkice, nuda, diadorna. In realtò questa semplicità è molto complessa, razionale. C'è la prosa da un lato e il verso dall'altro. Dalla tetrapodia giambica si apssa alla pentapodia e all'esabonia giambic. Ciò è visibile in parte già nell'Onegin e in Boris Godunof è visibile un verso più lungo, così come nei microdrammi e nella lirica. Mentre nella prima fase prevale un apoesia fuggitiva, (erpica nella seconda fae vediuamo una poesia meditative. Appiono opere di tipo civile deicate ai compagni dekabrisi che vengono condannati alle miniere "nelle profonde miniere siberiane" del 1887 una delle poesi più importanti è "ia vas liubil", che divenerà anche l'incipiti di altre poesiefino al 900 (con lerontof , Bronskii , axmatova). È rivolta a descrivere la natura russa nei ritmi più lenti. Tra cui "zima", che è composta in esapodie giambiche. Ci son ritmi dilatati del tempo, gli eventi sono scanditi. Nel 1830 si inaugura il periodo di Boldino, dalla residenza nella quale soggiornò pere un certo periodo. È un periodo di grande fervore creativo e che vede la composizione degli ultimi duwe capitoli dell'Onegin. Scrisse una dserie di opere minori alle quali si aggiungono liriche, epistole. Questo periodo ha una forte unità interna. La non conclusione dell'Onegin segna la fine di un periodo e gi racconti di Belkin inaugurano un nuovo periodo. Qualche anno prima aveva composto il nero di pietro il bgrande. I racconti di Velkin soarà fondativo della prosa russa ottocentescA. Trasferisce nella prosa tutti i tratti.......... delinea caratteri oggetti e situazioni in frasi molto brevi dove ogni parole ha una grande valenza semantica, ha un asua pregnanza. Il racconto mira a condendìsare più che asvolgere, a riferire sul soggetto senza attardarsi in digressione. C'è un approccio documentario ai fatti. Siamo lontani dallo stile tendfende alla divagaziuone. I racconti di velkin sono un riferimento non solo per l'arte Puskiniana ma per la prosa russa. Nel 1825 in una lettera si lamentava della lingua nella prosa, poichè era difficile trovare costrutti che spiegassero le situazioni comuni, ma anche aspetti filosofici, politici e letterari. Puskin si accingeva a creare una nuova lingua con una difficoltà supplementare poichè la novella è un genere più compatto del romanzi. I racconti di Velkin sono racconti brevi. Oltre ciò occoreva .........diversi caratteri umani calati in situazioni narratiuve diverse. Agli inizi degli anni 30 Puskin aveva chiuara quando uscirono i racconti di Velkan gran parte deòlla critica non ,i comprese. I soggetti erano noti, non vi era nulla di nuovo, le situazioni erano tipiche, bvi era l'assenza di significato ptoptio la banalità e l'assenza di significato sono la base profonda della raccolta di Velkin. Puskin scopre l'essere umano nella sua vita tradizionale e quotidiana. Tende a esplorare e sondare la psivcologia dell'uomo comune calato nella storia sociale e nellA vita privita, questo nella poesia e poi anche nella prosa. L'aspetto più notevole dei racconti è dato dai diversi livelli di narrazione, prospettive e punti di vista. I racconti di Velkin contengono una prefazione di un autore fittizzio (che in realtà è Puskin). C'è l'elemento della molteplicità delle voci. Il rpimo narratore cuhe ci viene incontro è quella di Puskin(narratore esterno), poi c'è Ivan Petrovic........ che è il vero rpotagonista. Egli avrebbe raccolto quei racconti enarra le vicende che gli vengono raccontate con un tono semplice e bonario, semplice, intimo e confidenziale. Ci sono poi i vari eroi dei singoli racconti, le cui voci si mescolano con quelle di Velkin. In quesrto modo si avverte l'illusione c'è un gioco letterario, una mistificazione. C'è un patto implicito fra il lettore e l'autore, dove il lettore da per vero tutto ciò che l'autore racconta. Puskin riporta questi racconti utilizzando vari punti di vista, in questo modo il lettore si tìritrova di fronte delle storie che vengono racconbtate da ...... ciò è alla base della lirica moderna, che è poratat alla decostruzione totae con il post modernismo. Nella prefazione sono presenti numerosi elementi fittizzi, tra cui una lettera scritta sul suo diario. Già dall'inizio si individuano tre diversi narratori. Il primo narratore è l'editore fittizzio, di cui non si sa nè il nome, nè nient'altro. Tutti i narratori sono tutti escogitati da lui stesso, in tutto questo dilatarsi dei pujnnti dfi vista, l'elemento unificante è il personaggio di Belkin. È la voce unificanete dei racconti e di tutte le diverse voci che fanno una rappresentazkioner di stereoripi letterali. La distanza di Belkin rispetto a aquesti stereotipi delinea l'ironia. Questi stereotipi sono: puskin riutilizza materiali già noti, riprende racconti, personaggi, eroi, sistuazioni famose e usurate e a manipolarle. Ad esempio la signorina contadina ricorda la storia della pobìvera liza di caranzin, anche se qui il testo è scritto in chiave parodica. Essa si può legggere nella ricomposizione dell'idillio finakle che caratterizza tutti questi racconti. Bisogna notare anche la ciclizzazione., i racconti si possono considerare come un ciclo e eun nucleo compatto e questa unità è conferita deìa Belkin e dal suo modo di raccontare e comporatrsi, dal suo stile, dall'intonazione che fa sembrare tutti i racconti coerenti. È un testo sperimentale. Ogni racconto può essere considerata una parodia del genere al quale si riferisce. Ad esempio "vistriel" racconta la storia di una vendetta che non si cvonsuma, che comincia all'inizio del racconto e viene èortata fino alla fine, è una specie di guerra dei nervi. È un racconto psicologico. Secondo alcuni critici lo spuntio per questo racconto potè essere offerto da un racconto di Librandi che Puskin conobbe a Bessanof. Il ritratto psicologico di Silvio, protagonista, semprerebbe ricordare Librandi o lo stesso Puskin. Ci sono racconti sullo stesso soggetto che escono in russia in quel periodo. Un altro racconto "la tormenta" ci ricorda la novella intrigo. Ci sono due giovani che si devono incontarre per poi spoare ma c'è la tempesta che non gli permette di incontrarsi. La tempesta viene usata come metafora. Anche qui c'è un mancato idillio alla fien. Puskin gioca sempre sul sorprendere il lettore, cerca di non dargli l'esito che egli aspetta, cerca di disattendere le sue aspettative. Un altro racconto è il fabbricante di bare che rimNa alla tardizione romantica, gotica. Parla del fabbricante che dopo una festricciola nella sua bottega si addormenta e comincia ad avere delle visioni dei suoi vecchi clienti. Altro racconto è il maestro delle poste che ha i tratti del in tutti i racconti c'è una costante tensione dialettica accanto a tutto questo è molto imporatnte l'aspetto della quotidianità, riportare tutto ad un tono medio e riportare in tono confidenziale ciò che accade, con ironia. Ironia che nomn si sa se attribuire a Belkin o ai narratori. Prorpio grazie all'ironia Pukin riattiva gli stessi stereotipi letterari. Puskin li reimmette nel quotidiano . Rende le sitiuazioni più banali vicine e vere. L'arte consiste nel sottrare tutto ciò che noi vediamo alla percezione quotidiana, alla banalità, c'è il cosiddetto processo di straniamento dalla realtà o di spaesamento. È un principio che già esisteva nelle teorie di Aristotrele: tutto ciò che è consueto e già noto non attira ed è il rpincipio in base al quale cadono anche i microdrammi, ossia piccole scene drammatiche che sono altrettanto importanti nei racconti di Velkin in queste composizioni si coglie tutta l'attenzione di Puskina penetrarde vcaratteri che sono immersi in una determinata coincreteszza storica, che può essere più o mneo quotidiana. Sono opere dis traordinaria complessità . C'è una laconicità vertiginosa, una sintesi estrema, sono parti dialpogate, rrappresentabili. Non c'è un'azione drammatica di queste scene, sono soprattutto dialoghi filosofici, c'è un'ascesi dello stile. Non hanno un amorale ma pongono solo dei quesiti. Nelle picccole trageide si parla della morte, tema pervasivo. Altro tema che unisce questimicrodrammi è il conflitto che avvien etra due epoche. Nella prima "il cavaliere avro" c'è un conflitto fra il tempo cavalleresco che non conosce il denaro e poi c'è il "Mozart e Salieri" che vede los contro fra classicismo c'è il "comitato di pietra" con il conflitto tra il rinascimento e il medioevo c'è "..................." con un conflitto gra il rinascimento e il in tuttiu quesrti drammi c'è un forte conflitto nel quale l'essere umano è al centro di grandi forze che lo sollecitano. Sarebbe un errore penasare che gli avvenimenti derivino tutti dalla storia. Puskin crede molto nella forza dell'individuio, di come egli reagisce di fornte agli eventi storici. Questa è la risèosta umanistica di Puskin di fronte ad uno scettiscismo che altrimenti sarebbe schiacciante. Puskin vede nell'essere umano delle qualoità che possono emergere anche nelle siutuazioni storiche più critiche. Puskin da questa risposta di fiducia nell'umanità. Egli inzia a riflettere sui comportamenti umani dipo aver scritto la figlia del capitano dove ci sono due figutre che assumono atteggiamemnti diametralmente opposti di fronte alla stessa situazione storica. C'è un ideale in nome di una lotta per la liberazione spirituale dell'essere umano. C'è il rifiuto della normalità. Tutto questo compare nelle piccole tragedia. In "mozart e salieri" si scontra il principio della......... contro la staticità che poi coincide con la morte stessa. Anche nel "cavaliere avaro" i due personaggi sono imprigioanti ciascuno nella sua epoca. Queste microtragedie dal prodotto di questa riflessione sulla storia nasce "il cavalriere di bronzo"che però appare postumo a causa della censura. È un'opera sediziosa. In vita ne pubblicò solo il proemio. Dopo la morte questo poema fu pubblicato da giukovski dopo la morte di Puskin mette insieme le varie versioni del cavaliere di bronzo e lo pubblica. L'opera parla di un evento che accadde in russia, ossia lo straripamento della Neva. L'ispirazione per il poema nasce da questo fatto storico. Evgenii è colui che attraverso questo disastro cerca di raggiungere la fidanzata. Trovandosi di fronte alla statua inizierà ad inverire maledicendo per aver costruito la città nei pressi del fiume, ad un certo punto la statua si animerà e inizierà ad inseguirlo. Il cavaliere di bronzo nasce in seguito ad una profonda riflessione sull'operato di Pietro. La sua figura ha infliìuenzato nel corso degli anni si delinea il punto di vista di Puskin,già dagli anni 20. Puskin iniziamente paragona Nicola I alla figura di Pietro il grande ma poi si smentisce. Racconterà la figura di Pietro anche ne "il nero di Pietro il grande" e ancora "Poltava", derivs dal nome della battaglia dove Pietro aveva sconfitto. Puskin voleva scrivere una storia della Russia al tempo di Pietro, e per fare ciò gli fu concesso l'accesso all'archivio dello zar. Nel strudiando la storia russa si impagte nella storia della rivlta di pugaciof e poi deciderà di abbandonare la storia di pietro. In tutte queste opoere si delinea un duplice aspetto di pietro, il lato dispotico e tiranno, che strappa la russia dal suo cammino naturale, questo dualismo è ben presente nel cavaliere di bronzo. Esso si pone alla base dei testi pietroburghesi, dove il vero protagonista è Pietroburgo. Tutte le vicende, gli intrecci e i caratteri che si svolgono sono così perchè si svolgono a Pietroburgo. Contsrappone pietro a evgenuii, che è l'esponente dell'antica nobiltà di sangue. Il principio statale vien. C'è l'esaltazione della città nella sua pesantezza, la ghisa, il marmo , ma anche le geometrie della città. C'è il tea sull'inconciliabilitàò sulle aspirazioni individuali, la libertà e una volontà collettiva, che schiaccia le volontà dei singoli con violenza(riprende le teorie di Hobbes). Puskin mettte a fuoco tutto ciò adottando diversi punti di vista. Non si schiera da nessuna delle parti ma non da mai risposte unilaterali. Il despota è un demiurgo, artefice di Il poeta simpatizza per questa rivolta umanissima destinata al fallimento di Evgenii. Egli è fondativo di tutto un filone della letteratura. È il rpototitpo di uno dei personaggi schiacciati altro tema che esercita la fascinazione sulla mente dle poeta è la dialettica tra la volontà dello zar e la natura che si rivolta contro l'opera dell'uomo e che minaxìccia di spazzarla via(come l'inondazione=vista come vedetta della natura sulla presunzione dell'uomo che vuole sovrastarla). L'ispirazione a comporre queste opere viene dsll'influenza di Miskievic, poeta polacco. Egli ebbe stretti legami con puskine Miskevic scrisse diverse poesie dedicate a Pietroburgo, ma con l'occhio del polaccoe dunque con una visione negativa sia della Russia che dello zar. Una fra le sue poesie è intitolata "la statua di Pietro il grande",. Il modo in cui Miskievic guarda questo movimento sono è il modo in cui l'occidente guarda al dispotismo russo. C'è l'esaltazione di Pietro e della principessa e dall'altro l'indivuidiuo che decve sottomettersi, c'è l'interesse per il piccolo uomo. Queste due chiavi di lettura stanno in apparente antitesi , quello del principio collettivoe eindividuale che Puskin pone in un aprospettiva aperta, senza conclusioe un situazion e tragica. La tragica morte di Onegin Pietroburgo non è solo la cpaitale politica e amministrativa nel nord, ma è il simbolo della nuova Russia. Il testo si inserisce anche nella lotta del dualismo che c'era fra le due capitali. Questo antagonismo fra le due capitali si rivede nel conflitto fra le figure di Evgenii e Pietro. Questo conflitto viene trasferiuto in una dimensione storica e universale fra wquesti due personaggi, vengono messe a confronto du imntere epoche. Già nei primi bveris del poema Pietro è rappresentato come colui che impone un njiovoordine, un nuovo kosmos. È un nuovo demiurgo che porta ordine in un mondo che altrimenti sarebbe caotico. Riprende la tradizione settecentesca. L'atto di creazione descritto nel proemio è in piena sincronia con il libro della genesi. La città nasce èper effetto della parola di Pietro. Il "verbo" si concretizza. La città è come un'emanazione dei pensieri di Pietro, secondo una logica sacra. La fondazione della città cosmo è un atto sacrale, così coem la fondazione,................... da parte di Dio. In questo proemio instaura un'antitesi della materia, da un palto la pietra, dall'altro la ghisa, il marmo. Pietroburgo, in quanto simbolo di un impero rinnovato esclude il passato moscovita. Ciò significa che l'individuo non ha più un suo spazio, nè la difesa dei prorpi dirritti e così finisce per essere consegnagto al caos. Alla fine del poema si ripete un epiteto,"vicino alla soglia di una casa vuota". Nel apssafggio dal momento moscovita a quello pietroburghese è manacata la continuità. È minacciata dalla disgregazione sotto le spinte e la forza del caos. È un luogo sospeso tra il sogno e la realtà. C'è un elemento malefico sempre pronto a oltre alle reminiscenze bibliche, che sono fondamentali per il rito fondativo di pietroburgo, ci sono reminiscenze classiche, come le metamnorfosi di Ovidio(con Deucalione e Pirra, a cui si ispira la coppia di Evgenii e barsha, o ancora Filonone e Bachide, che unici nel loro villaggio scampano ad una inondazione. C'è un idillio mancatop). Evgenii e barasha corrispondono al modelllo tradizionale dell'idillio. Accetterebberp una vita semplice e tranqjuilla, ma il loro idillio è mancato a causa della città. Il cavaliere ha come sottotitolo "racconto pietroburghese".. la definizione di racconto comuncia al lettore che quanto viene narrato è una storia vera. Il genere del racconto in versi capovolge il modello classicicista., vien enbarrato il destino di un antieroe. Rispetto alla compiutezza del racconto classico,qui corrisponde una predilizione per il frammentpo, non c'è la maestosità della forma ma viene evidenziato il rrammento. La parola poetica non vien esegmentata secondo il mdello classicicsta, ma si adatta ad un registro coloquiale e basso. La topica ekla stilistica per definire e caratterizzare la città riprende la traizione panegirica settecentesca. Il cavaliere di bronzo è forse l'ultimo esempio di solarità della città. Tuto quesllo che verrà dopo coglierà i lato negativo e cupo della città. LA DAMA DI PICCHE la sintassi è molto breve, quasi matematica in questo racconto emerge l'elemento più oscuro, il confrontarsi con l'ignoto. L'azione si divide in 6 brevi capitoli. È un breve racconto, una novella. La stoira si apre in un salotto, con nobili che chiacchierano.vi è un tavolo da gioco e numerosi giocatori e in disparte si trova il protagonista. Uno dei giocatori Tonski annuncia un anekdot, ossia una barzelletta. Esso è abientao 60 anni prima rispetto alla narrazione. Ella vedensois rifiutare dal marito il denaro, ricorre alla figura del conte di Saint*Germain che non le da i soldi ma le rivela il segreto delle tre carte miracolose con le quali era possibile vincere, cosa che succederà. Nelcapitolo secondo viene evidenziata la bellezzza della donna in giovane età, che ormai è sfiorita, avendo quest'ultima 87 anni. Viene introdotta anche la sua servitce lizabeta, che sta sempre ai suoi comandi. La donna viene sempre connotata come un relitto da un'altra epoca, da un'altro tempo. Ella partecipava a tutte le frivolezze mondane. Sempre in questo capitolo compare Germann, che ha sentito l'aneddoto e rimane sotto la finestra, dove la giovane Liza si affaccia più di una volta ed inizia un gioco di sguardi fra i due. Germann era figlio di un tedesco russificato che gli aveva lasciato un piccolo capitale. È un uomo calcolatore, che non sperpera i suoi averi. Aveva forti passioni e una fervida immaginazione. Essendo un freddo calcolatore, non aveva mai giocato le carte consapevole di non riuscire a sanare in futuro i suoi problemi economici. L'aneddoto delle tre carte lo aveva incuriosito. Nei capitoli a seguire scrive una lettera appassionata a Liza, per potersi avvicinare alla nobildonna. La prima lettera viene copiata da un romanzotedesco, poi inizia uno scmbio epistolare fra i due ed egli inziia ad usare parole proprie. Egli poi le chiede un appuntamento e così riesce ad introdursi nella casa della donna. Anche la mobilia dell'appartamento di quest'ultima è vecchia ed obsoleta come lei. La vicenda si conclude con Germann che tira furoi la pistola per farsi rivelera il segreto delle tre carte ma la donna morirà dalla paura. Nel quarto capitolo la mancata assenza di Germanna fa rifetterre Liza sul segreto raccontato da Tonski nel primo capitolo ed ella capisce di essere stata solo un mezzo per Germann per poter raggiungere il suo unico scopo. Nel quinto capitolo ci sono i funerali della contessa ai quale egli partecipa per paura dello spirito della contessa e non per pentimento nei confronti dell'atto compiuto. Quando si avvicina alla vecchia sembra che quest'ultima gli strizzi l'occhio. Prima di tornare a casa beve molto vino ed infine si addormenta. Si risveglia poi durante la donna dove vede una donna vestitita di bianca, che si identifica con la contessa e trascina con sè le sue ciabatte. Puskin non sèpecifica se questo sia un sogno od una reale apparizione. La dama di picche dice di essere stata mandata lì da qualcun altro, rivela a lui il segreto delle 3 carte ma in cambio gli chiede is sposare la poovera Lisa, probabilmente pentita di come l'aveva trattata. Nel capitolo sei egli vuole mettere in atto il segreto rivelatogli. Vincerà poi sul tre, sul sette; ma al posto dell'asso riceverà la dama di picche e la carta sembra strizzargli l'occhio, proprio come aveva fatto al contessa. C'è una fabula fantastica in quest'opera. Di solito introduce l'elemento fantastico con motivazioni realistiche, come ad esempio il delirio di Oneghin, il costruttore di bare; qui invece la situazione rimane ambigua, anche se mantiene questo legame della realtà poichè afferma che Germann aveva bevuto molto. Germann viene accostato a personaggi come Napoleone. Nel racconto abbiamo tre elementi che possono definirsi cfantastici, l'aneddoto, la visione di Ger,manne e la vincita miracolosa alle carte. Il racconto di tonski costituisce il centro del primo capitoilo. C'è un tono distaccato che la storia viene percepita come una storiella dvertente e solo quando essa attecchisce nell
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved