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raccolta di domande con risposte degli esami di pegaso, Prove d'esame di Antropologia Culturale

Antropologia sociale e antropologia biologicaAntropologia culturaleAntropologia sociale e culturaleAntropologia sociale

raccolta delle domande già svolte e verificate

Tipologia: Prove d'esame

2021/2022

Caricato il 19/04/2022

idalbanese
idalbanese 🇮🇹

4.5

(20)

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Scarica raccolta di domande con risposte degli esami di pegaso e più Prove d'esame in PDF di Antropologia Culturale solo su Docsity! 1. Le origini dell'antropologia si fanno risalire: al 1800 2. Universalità semantica significa: Che tutte le lingue sono in grado di produrre informazioni relative agli eventi che ci circondano 3. Il ruolo dell'osservatore è aperto se: Può garantire una posizione periferica ossia di osservare e interagisce con il gruppo senza partecipare alle attività 4. Sul piano epistemologico la cultura dell'ascolto è importante: Perché permette a due universi culturali distanti tra loro di trovare uno spazio comune di incontro. 5. Alla base relativismo: Vi è la diffidenza nell'universalità di strutture psichiche e mentali 6. Le società acquisitive sono molto egualitarie. Questo perché: La continua ricerca di cibo implica l' impossibilità da parte di qualcuno di appropriarsene a scapito di altri 7. I sistemi cognitivi funzionali: Sono il prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cognitivi elementari 8. Lo stile cognitivo articolato: Parte dai singoli elementi per giungere in seguito alla totalità del fenomeno 9. "Scrivere" e "Kaku": Sono due cose simili ma non identiche 10. Nei sistemi dove è percepito il colore marrone: Saranno sicuramente presenti il blu e il bianco 11. Gli esseri umani hanno la percezione della finitezza delle cose: Percepiscono cioè il tempo 12. Tra i primi studiosi di tempo e spazio come intuizioni a priori troviamo: Kant 13. Tempo e spazio come istituzioni sociali: Se in una cultura prevale l'oralità le rappresentazioni del tempo e dello spazio sarebbero legate maggiormente alla dimensione dell'esperienza piuttosto che a quella del ragionamento astratto 14. La parentela: Lega gli individui sulla base della consaguineità o dell'affinità 15. L'esortazione: Indica la presenza di individui che si rivolgono ad altri per facilitare il contatto di questi con le forze soprannaturali 16. I culti totemici o delle società segrete sono: Culti comunitari 17. I popoli african spiegano la realtà attraverso: La tensione tra un numero ristretto di entità 18. Per Lévi-Bruhl nel pensiero primitivo era presente: L'incapacità di distinguere tra i sé e il proprio totem 19. Per Malinowski: Non esiste nessuna correlazione tra religione, scienza e magia 20. Nel mito dellAndrogino: Un essere porta in sé i caratteri di entrambi i sessi e viene separato in due dagli dei 21. Chi per primo confrontò il mito aborigino australiano con quello nordamericano fu: Radcliffe-Brown 22. Il problema di capire "chi siamo": Esiste in tutte le culture 23. L'idea di appartenere a un sè collettivo: Esprime il concetto di identità 24. La conoscenza attraverso il corpo: E' del tutto diversa da quella riflessiva e intenzionale 25. La medicalizzazione del paziente: E' un inquadramento medico che desocializza il paziente 26. Il concetto di persona: Si esprime in attitudini relazionali 27. In molte culture la differenza maschile/femminile: E' all'origine di tutte le cose 28. Presso gli Inuit, l'anima-nome: Viene assegnata alla nascita in base a segni leggibili dagli siamani 29. Indossare lo hijâb per le donne iraniane significa: Affermare la bidimensionalità dell'essere umano (corpo e spirito) 30. Il termine Metagu: E' la risposta più appropriata a Song 31. Il ruolo dell'antropologo è cambiato: Quando ha cominciato a recarsi personalmente presso i popoli di loro interesse 32. I modelli "di" Aiutano a pensare qualcosa, a renderla coerente con altre cose e a considerarla una rappresentazione di come sono o dovrebbero essere le cose. 33. Dialettica della dinamica interna e di quella esterna: Le culture si trasformano tanto secondo logiche proprie quanto secondo logiche di provenienza esterna 34. La cultura è complessa e integrata e per questo definita: Olistica 35. Il paradigma: E' un modello di riferimento 36. Il saper multiparadigmatico dell'antropologia: E' differente da quello delle scienze cosiddette esatte 37. La riflessività antropologica: Consiste nel criticare i fondamenti del proprio etnocentrismo 38. Il concetto di razza umana: E' una costruzione culturale priva di validità scientifica 39. La distanza genetica: Esprime la differenza nelle frequenze di una particolare caratteristica tra due popolazioni 40. Per gli studiosi delle teorie unitariste: La presenza di una lingua in una certa parte del mondo può essere il frutto di almeno quattro processi 41. Lo sviluppo di famiglie linguistiche particolarmente numerose si deve: A una stretta connessione tra espansione territoriale, incremento demografico e sviluppo agricolo 42. Le aree culturali: Sono regioni geografiche con elementi sociali, culturali, linguistici relativamente simili 43. La scienza del concreto di Malinowski: Le capacità speculative venivano esercitate in base al reale contesto di esperienza 44. Il prototipo: E' un punto di riferimento per la costruzione di categorie e classi 45. Lo schema: E' la possibilità di organizzare la nostra esperienza ordinando la realtà 46. I colori possono assumere valenze significative diverse a seconda del contesto di riferimento: E' una critica mossa a Berlin e Kay 47. Lo spazio: Riveste spesso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani 48. BWB indica: 29. Nonostante molti campi di applicazione l’antropologia resta: un sapere accademico – scientifico 30. La riflessività antropologica: consiste nel criticare i fondamenti del proprio etnocentrismo 31. Chi per primo affermò che gli esseri umani fanno parte di un’unica specie: George Lecrerlc De Buffon 32. Il concetto di razza umana è una costruzione culturale priva di validità scientifica 33. La distanza genetica esprime le differenze nelle frequenze di una particolare caratteristica tra due popolazioni 34. Per gli studiosi delle teorie unitariste: la presenza di una lingua in una certa parte del mondo può essere il frutto di almeno 4 processi 35. La divergenza: si ha in occasione di migrazione, conflitti, deriva linguistica 36. Lo sviluppo di famiglie linguistiche particolarmente numerose si deve: a una stretta connessione tra espansione territoriale, incremento demografico e sviluppo agricolo 37. Geni e lingue: cambiano con una velocità minore rispetto a quella con cui mutano i modelli culturali 38. I tratti culturali non linguistici: non sono stabili, misurabili e databili 39. Le aree culturali: sono regioni geografiche con elementi sociali, culturali, linguistici relativamente simili 40. Definire le aree culturali come circoscritte comporta: l’irrigidimento della realtà culturale 41. Un esempio di società acquisitiva è quello dei cacciatori raccoglitori 42. La principale differenza tra i cacciatori- raccoglitori del passato e quegli attuali è: vi sono sostanziali differenze nell’organizzazione sociale 43. Le società acquisitive odierne: non potrebbero sopravvivere senza interagire con società basate su diverse forme di adattamento 44. Le società acquisitive sono molto egualitarie. Questo perché: la continua ricerca del cibo implica l’impossibilità da parte di qualcuno di appropriarsene a discapito degli altri 45. Le società acquisitive hanno lasciato il posto ad altre forme di adattamento grazie: con il domesticamento delle piante e degli animali 46. Le principali differenze tra orticoltura e agricoltura riguardano le operazioni finalizzate alla produzione 47. L’inurbamento del pianeta può essere dovuto a: la sottoproduttività dell’agricoltura e le emigrazioni 48. La pastorizia si distingue dall’allevamento per: il carattere della non stanzialità degli animali 49. La pastorizia nomade è una forma di adattamento iper specializzata. 50. Le comunità peripatetiche: sono spesso marginalizzate e responsabili di atti devianti 51. Le colture a oralità primarie: non conoscono nessuna forma di scrittura 52. Lo stile di pensiero di chi maneggia un alfabeto grafico: è sostanzialmente diverso da chi usa un alfabeto orale 53. Il regresso dell’oralità: è stato determinato dalla televisione dalle forme di trasmissione tramite immagine 54. Nelle culture orali le parole si caricano di un potere causativo come se il dire” fosse quasi un fare”.Questa riflessione si deve a: Malinowski 55. La teoria delle parola diffusa tra i dogon: sostiene che la parola sia la proiezione sonora del corpo nel mondo+ 56. La trasmissione delle conoscenze basate sulla memoria produce effetti omeostatici: tende cioè a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente 57. Laurija sosteneva che: la dinamica psichica non fosse dipendente esclusivamente dall’attività mentale del soggetto 58. La registrazione orale delle genealogie dei beduini nomadi del medio oriente: era un’operazione funzionale alla flessibilità della loro società 59. L’alfabeto di Kantè: ha le lettere sempre uguali e le vocali scritte 60. L’immaginazione da spostamento fa parte del nostro quotidiano e serve ad orientarlo 61. Le popolazioni primitive: avevano regole di nume razione molto semplici: avevano metodi di classificazione solo meno sistematici rispetto ad altri 62. La scienza dl concreto di Malinowski: Le capacità speculative venivano esercitate in base al reale contesto di esperienza 63. I sistemi cognitivi funzionali: Sono il prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cognitivi elementari 64. Lo stile cognitivo articolato: sono il prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cognitivi elementari 65. Il prototipo: è un punto di riferimento per la costruzione di categorie e classi 66. Il popolo dei Waiwai: vieta il consumo di carne alle donne 67. Lo schema: è la possibilità di organizzare la nostra esperienza ordinando la realtà 68. “scrivere” e “kaku”: sono due cose simili ma non identiche 69. Nei sistemi dove è percepito il colore marrone: saranno sicuramente presenti il blu e il bianco 70. I colori possono assumere valenze significative diverse a seconda del contesto di riferimento: è una critica mossa a Berlin e Kay 71. Gli esseri umani hanno la percezione della finitezza delle cose: percepiscono cioè il tempo 72. Tra i primi studiosi di tempo e spazio come istituzioni a priori troviamo: Kant 73. Tempo e spazio come istituzioni sociali: se in una cultura prevale l’oralità le rappresentazioni del tempo e dello spazio sarebbero legate maggiormente alla dimensione dell’esperienza piuttosto che a quella del ragionamento astratto 74. Il tempo puntiforme: tipico delle società primitive 75. I “miti dell’eterno ritorno” riguardano: la volontà dell’uomo a ritornare a un tempo primordiale 76. Presso i Baulè: il tempo è lineare e misurabile e adatto alle categorie temporali locali 77. Il tempo qualitativo: non è sconosciuto alle società basate sul tempo quantizzato 78. Lo spazio: riveste spesso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani 79. Un caso particolare di memoria sociale legato allo spazio è dato da: gli Zafimaniry del Madagascar 80. La concezione preoperatoria del tempo: mette in relazione durata, successione e simultaneità 81. Lo studio sul dogon del Mali fu pubblicato da: Griaule 82. La cosmologia dogon presenta: un elevato carattere di sistematicità e coerenza 83. Nei sistemi di pensiero dei popoli “primitivi”: spesso si ha una visione articolata e complessa del mondo 84. Horton confrontò il ragionamento della scienza occidentale con: il pensiero religioso del popolo africano 85. Per Horton “spiegare” vuol dire: ricercare un principio d’ordine del mondo 86. I popoli africani spiegano la realtà attraverso: la tensione tra un numero ristretto di entità 87. Nel pensiero occidentale le analogie esplicative si basano: sulle cose 88. Nel regno ‘nso, i giovani sono accusati: di sottrarsi all’autorità tradizionale 89. Per Lévi-Bruhl nel pensiero primitivo era presente: l’incapacità di distinguere tra i sé e i propri totem 90. Gran parte delle nostre attività mentali funziona: in base a una logica fuzzy 91. Per alcuni antropologi il pensiero metamorfico: è possibile solo tra gli occidentali 92. Il primo antropologo che si è occupato delle questioni “metamorfiche” fu: Keesing 93. Gli arara rossi erano: una varietà di pappagalli amazzonici 94. I bororo nella vita quotidiana si comportano: in modo del tutto diverso rispetto ai pappagalli 95. Presso i Bororo esiste una assimilazione metaforica: dei maschi con gli arara 96. Nelle società bororo le comunità: sono divise in due metà 97. La magia contagiosa: si fondava sull’idea –sbagliata- che due oggetti venuti in contatto avessero il potere di agire l’uno sull’altro anche a distanza 98. La funzione della magia sarebbe quella di: ritualizzare l’ottimismo dell’uomo 99. Secondo De Martino: la magia si comprende in relazione all’angoscia umana della perdita della presenza 100. Nel mito: si ignorano spazio e tempo 101. Nel mito dell’androgino: un essere porta in sé i caratteri di entrambi i sessi e viene separato in due dagli dei 102. Il trickster: segna la rottura dell’equilibrio originario 103. Il più famoso trickster è quello dei: Winnebago del nordamerica 104. Chi per primo confrontò il mito aborigino australiano con quello nordamericano fu: Radcliffe-Brown 105. Per Malinowski il mito: ha la funzione di autorizzare il compimento di alcuni atti 106. Il concetto di opponente: mette in risalto la relazione complementare tra due specie che tuttavia appare come tale solo se messa in relazione con l’organizzazione sociale 107. I mitemi: sono le unità minime di un mito 108. Il mito è un ambito speculativo: non soffre delle costrizioni della realtà materiale 109. Cosa è l’Axis mundi: la funzione che collega Cielo, Terra e Inferi 110. Il problema di capire “chi siamo”: esiste in tutte le culture 111. L’idea di appartenere a un se collettivo: esprime il concetto di identità 112. La retorica dell’identità: acuisce il confine tra sé e l’altro 113. Presso alcuni popoli: l’identità è frutto di una mescolanza con altri diversi da noi 114. La conoscenza attraverso il corpo: è del tutto diversa da quella riflessiva e intenzionale 115. L’antropopoiesi è: la fabbricazione dell’umano da parte della società 116. Nervos, sustos e pasmos erano: espressione di resistenza e ribellione da parte delle donne 117. La medicalizzazione del paziente: è un inquadramento medico che delocalizza il paziente 118. Il concetto di persona: si esprime in attitudini relazionali 119. Presso i balinesi: l’essere umano è una rappresentazione di un modello generale 120. In molte culture la differenza maschile/femminile: è all’origine di tutte le cose 121. L’universalità dell’opposizione maschile /femminile: non implica che in tutte le culture si abbiano rappresentazioni analoghe della relazione tra sessi 122. Presso gli Inuit, l’anima-nome: viene assegnata alla nascita in base a segni leggibili dagli sciamani 123. Le differenze sessuali: sono legate alle caratteristiche anatomiche dell’individuo 124. La riproduzione umana: è un atto tutt’altro che naturale 125. L’uso del velo: può essere, in certi casi un’espressione estetico-seduttiva 126. Indossare lo hijab per le donne iraniane significa: affermare la bidimensionalità dell’essere umano (corpo e spirito) 127. Il carattere tipico medio maschile e femminile: è frutto del lavoro di margaret mead 128. Tutti gli stati d’animo che prevedono una certa emozione: sono espressi da soggetti culturali 129. Il termine Metagu: è la risposta più appropriata a Song 130. Casta è un termine di origine: portoghese 131. Le caste: sono gruppi chiusi con endogamia e commensalità 132. Chi appartiene a una varna superiore: non è detto che avrà più potere di uno che appartiene a una varna inferiore - Il popolo dei Waiwai: Vieta il consumo di carne alle donne - Il primo antropologo che si è occupato delle questioni "metaforiche" fu: Keesing - Il problema di capire "chi siamo": Esiste in tutte le culture - Il processo di traduzione: Implica la testualizzazione dell'esperienza etnografica e la traduzione direttamente sul campo - Il prototipo: E' un punto di riferimento per la costruzione di categorie e classi - Il regresso dell'oralità: E' stato determinato dalla televisionee dalle forme di trasmissione tramite immagini - Il relativismo culturale : Ritiene che comportamenti e valori debbano essere considerati all' interno del contesto complessivo dove essi prendono vita - Il rito funebre e il lutto: Non hanno un rapporto di reciproca inclusione - Il ruolo dell'antropologo è cambiato: Quando ha cominciato a recarsi personalmente presso i popoli di loro interesse - Il ruolo dell'osservatore è aperto se: Può garantire una posizione periferica ossia di osservare e interagisce con il gruppo senza partecipare alle attività - Il saper multiparadigmatico dell'antropologia: E' differente da quello delle scienze cosiddette esatte - Il simbolismo: Serve a condurre le cerimonie religiose, sia sul piano pratico che concettuale - Il tempo qualitativo: Non è sconosciuto alle società basate sul tempo quantizzato - Il termine "antropologia" deriva dal greco e significa: Studio del genere umano - Il termine Metagu: E' la risposta più appropriata a Song - Il trickster: Segna la rottura dell'equilibrio originario - In molte culture la differenza maschile/femminile: E' all'origine di tutte le cose - Indossare lo hijâb per le donne iraniane significa: Affermare la bidimensionalità dell'essere umano (corpo e spirito) - La "teoria della parola" diffusa tra i Dogon: Sostiene che la parola sia la proiezione sonora del corpo nel mondo - La concezione preoperatoria del tempo: Non mette in relazione il tempo e lo spazio come se fossero variabili dipendenti - La conoscenza attraverso il corpo: E' del tutto diversa da quella riflessiva e intenzionale - La cosmologia dogon presenta: Un elevato carattere di sistemicità e coerenza - La cultura è complessa e integrata e per questo definita: Olistica - La differenza tra l'antropologo e il colonizzatore consiste: Nella volontà dell'antropologo a volere instaurare dei rapporti di reciprocità con le popolazioni - La dimensione del potere: Risiede nell'idea che vi sia qualcosa o qualcuno che ha un' autorità incondizionata sui valori - La distanza genetica: Esprime la differenza nelle frequenze di una particolare caratteristica tra due popolazioni - La distribuzione della cultura: E' il modo in cui il sapere è ripartito tra i diversi gruppi sociali e tra individui differenti - La divergenza: Si ha in occasione di migrazioni, conflitti, deriva linguistica - La funzione della magia sarebbe quella di: Ritualizzare l'ottimismo dell'uomo - La genesi dei gruppi di discendenza: Si deve a un gruppo di individui (appartenenti a un antenato comune) capace di aver fatto coincidere popolazione e risorse, affermare diritti e doveri e di trasmettere questi ultimi ai discendenti - La magia contagiosa: Si fondava sull'idea - sbagliata - che due oggetti venuti in contatto avessero il potere di agire l uno sullaltro anche a distanza - La medicalizzazione del paziente: E' un inquadramento medico che desocializza il paziente - La parentela: Lega gli individui sulla base della consaguineità o dell'affinità - La pastorizia nomade: E' una forma di adattamento iperspecializzata - La pastorizia si distingue dall'allevamanto per: Il carattere della non stanzialità degli animali - La principale differenza tra i cacciatori-raccoglitori del passato è quelli attuali è: Vi sono sostanziali differenze nell'organizzazione sociale - La prospettiva olistica e quella del contesto: Sono interconnesse e pertanto la raccolta dei dati avviene in relazione al contesto - La registrazione orale delle genealogie dei beduini nomadi del Medio Oriente: Era un' operazione funzionale alla flessibilità della loro società - La retorica dell'identità: Acuisce il confine tra sé e l'altro - La ricerca sul campo: E' una pratica che si avvale dell'osservazione diretta - La riflessivitò antropologica: Consiste nel criticare i fondamenti del proprio etnocentrismo - La riproduzione umana: E' un atto tutt'altro che naturale - La sacralità di un simbolo: Si ottiene attraverso la pratica dei riti - La scienza del concreto di Malinowski: Le capacità speculative venivano esercitate in base al reale contesto di esperienza - La Teoria Unitaria considera: Il genere umano come una specie naturale fatta di individui con uguali facoltà - La trasmissione delle conoscenze basata sulla memoria produce effetti omeostatici: Tende, cioè, a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente - L'alfabeto di Kantè: Ha le lettere sempre uguali e le vocali scritte - L'antropologia culturale: Studia le differenze e/o le affinità che intercorrono tra diverse culture - L'antropopoiesi è: La fabbricazione dell'umano da parte della società - Laurija sosteneva che: Che la dinamica psichica non fosse dipendente esclusivamente dall' attività mentale del soggetto - Le aree culturali: Sono regioni geografiche con elementi sociali, culturali, linguistici relativamente simili - Le culture a oralità primaria: Non conoscono nessuna forma di scrittura - Le differenze sessuali: Sono legate alle caratteristiche anatomiche dell'individuo - Le origini dell'antropologia si fanno risalire: Al 1800 - Le popolazioni "primitive" avevano regole di numerazione molti semplici: Avevano metodi di classificazione solo meno sistematici rispetto ad altre - Le principali differenze tra orticoltura e agricoltura riguardano: Le operazioni finalizzate alla produzione - Le sigle utilizzate nei diagrammi di parentela: Consentono di descrivere i parenti di EGO indipendentemente dal modo in cui si è soliti chiamare i suoi parenti - Le società acquisitive hanno lasciato il posto ad altre forme di adattamento grazie: Con il domesticamento delle piante e degli animali - Le società acquisitive odierne: Non potrebbero sopravvivere senza interagire con società basate su diverse forme di adattamento - Le società acquisitive sono molto egualitarie. Questo perché: La continua ricerca di cibo implica l' impossibilità da parte di qualcuno di appropriarsene a scapito di altri - L'esortazione: Indica la presenza di individui che si rivolgono ad altri per facilitare il contatto di questi con le forze soprannaturali - L'etnografia: Permette di considerare con un certo distacco l'esperienza condivisa con gli appartenenti a una cultura diversa - L'etnologia si occupa: Dello studio comparato di popolazioni differenti - L'idea di appartenere a un sè collettivo: Esprime il concetto di identità - L'inurbamento del pianeta può essere dovuto a: La sottoproduttività dell'agricoltura e le migrazioni - Lo schema: E' la possibilità di organizzare la nostra esperienza ordinando la realtà - Lo spazio: Riveste spesso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani - Lo stile cognitivo articolato: Parte dai singoli elementi per giungere in seguito alla totalità del fenomeno - Lo stile comparativo utilizzato per società storicamente correlate: Consente un controllo maggiore delle variabili avendo come vantaggio la precisione descrittiva - Lo stile di pensiero di chi maneggia un alfabeto grafico: E' sostanzialmente diverso da chi usa un alfabeto orale - Lo studio della parentela: Non riguarda solo i rapporti tra i singoli individui bensì i rapporti tra i gruppi - Lo studio sui Dogon del Mali fu pubblicato da: Griaule - Lo sviluppo di famiglie linguistiche particolarmente numerose si deve: A una stretta connessione tra espansione territoriale, incremento demografico e sviluppo agricolo - L'operatività della cultura ha a che fare con: Il concetto di habitus - L'universalità dell'opposizione maschile/femminile: Non implica che in tutte le culture si abbiamo rappresentazioni analoghe della relazione tra sessi - L'uso del velo: Può essere, in certi casi un'espressione estetico-seduttiva - Nei sistemi di pensiero dei popoli "primitivi": Spesso si ha una visione articolata e complessa del mondo - Nei sistemi dove è percepito il colore marrone: Saranno sicuramente presenti il blu e il bianco - Nel mito dellAndrogino: Un essere porta in sé i caratteri di entrambi i sessi e viene separato in due dagli dei - Nel mito: Si ignorano spazio e tempo - Nel pensiero occidentale le analogie esplicative si basano: Sulle cose - Nel regno 'nso, i giovani sono accusati: Di sottrarsi all'autorità tradizionale - Nella distinzione di Van Gennep: La fase di liminarità evidenzia il distacco - Nella società bororo le comuntà: Sono divise in due metà - Nelle culture orali le parole si caricano di un potere causativo come se il dire "fosse quasi un fare" . Questa riflessione si deve a: Malinowski - Nervos, sustos e pasmos erano: Espressione di resistenza e ribellione da parte delle donne - Nonostante molti campi dei applicazione l'antropologia resta: Un sapere accademico-scientifico - Per alcuni antropologi il pensiero metaforico: E' possibile solo tra gli occidentali - Per gli studiosi delle teorie unitariste: La presenza di una lingua in una certa parte del mondo può essere il frutto di almeno quattro processi - Per Horton "spiegare" vuol dire: Ricercare un princio d'ordine del mondo - Per Lévi-Bruhl nel pensiero primitivo era presente: L'incapacità di distinguere tra i sé e il proprio totem - Per Malinowski il mito: Ha la funzione di autorizzare il compimento di alcuni atti - Per Malinowski: Non esiste nessuna correlazione tra religione, scienza e magia - Per molto tempo gli antropologi si sono occupati di studiare: Popoli contemporanei ma distanti geograficamente - Presso alcuni popoli: L'identità è frutto di una mescolanza con altri diversi da noi - Presso gli Inuit, l'anima-nome: Viene assegnata alla nascita in base a segni leggibili dagli siamani - Presso i balinesi: L'essere umano è una rappresentazione di un modello generale - Presso i Baulé: Il tempo è lineare e misurabile e adattato alle categorie temporali locali - Presso i Bororo esiste una assimilazione metaforica: Dei maschi con gli arara - Secondo De Martino: La magia si comprende in relazione all'angoscia umana della perdita della presenza Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) 17 - Universalità semantica significa: Che tutte le lingue sono in grado di produrre informazioni relative agli eventi che ci circondano 18 - La cultura è complessa e integrata e per questo definita: Olistica 19 - L'etnografia: Permette di considerare con un certo distacco l'esperienza condivisa con gli appartenenti a una cultura diversa 20 - Il ruolo dell'osservatore è aperto se: Può garantire una posizione periferica ossia di osservare e interagisce con il gruppo senza partecipare alle attività 21 - Il paradigma: E' un modello di riferimento 22 - Il saper multiparadigmatico dell'antropologia: E' differente da quello delle scienze cosiddette esatte 23 - Per gli studiosi delle teorie unitariste: La presenza di una lingua in una certa parte del mondo può essere il frutto di almeno quattro processi 24 - Le aree culturali: Sono regioni geografiche con elementi sociali, culturali, linguistici relativamente simili 25 - Le società acquisitive odierne: Non potrebbero sopravvivere senza interagire con società basate su diverse forme di adattamento 26 - Le principali differenze tra orticoltura e agricoltura riguardano: Le operazioni finalizzate alla produzione 27 - L'inurbamento del pianeta può essere dovuto a: La sottoproduttività dell'agricoltura e le migrazioni 28 - La pastorizia nomade: E' una forma di adattamento iperspecializzata 29 - Le comunità peripatetiche: Sono spesso marginalizzate e responsabili di atti devianti 30 - Le culture a oralità primaria: Non conoscono nessuna forma di scrittura 31 - Lo stile di pensiero di chi maneggia un alfabeto grafico: E' sostanzialmente diverso da chi usa un alfabeto orale 32 - Il regresso dell'oralità: E' stato determinato dalla televisione e dalle forme di trasmissione tramite immagini 33 - La "teoria della parola" diffusa tra i Dogon: Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) Sostiene che la parola sia la proiezione sonora del corpo nel mondo 34 - La trasmissione delle conoscenze basata sulla memoria produce effetti omeostatici: Tende, cioè, a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente 35 - Laurija sosteneva che: Che la dinamica psichica non fosse dipendente esclusivamente dall’attività mentale del soggetto 36 - Lo stile comparativo utilizzato per società storicamente correlate: Consente un controllo maggiore delle variabili avendo come vantaggio la precisione descrittiva 37 - Chi per primo affermò che gli esseri umani fanno parte di un'unica specie: George Lecrerlc de Buffon 38 - Lo sviluppo di famiglie linguistiche particolarmente numerose si deve: A una stretta connessione tra espansione territoriale, incremento demografico e sviluppo agricolo 39 - Geni e lingue: Cambiano con una velocità minore rispetto a quella con cui mutano i modelli culturali 40 - I tratti culturali non linguistici: Non sono stabili, misurabili e databili 41 - Definire le aree culturali come circoscritte comporta: L'irrigidimento della realtà culturale 42 - La principale differenza tra i cacciatori-raccoglitori del passato è quelli attuali è: Vi sono sostanziali differenze nell'organizzazione sociale 43 - Le società acquisitive sono molto egualitarie. Questo perché: La continua ricerca di cibo implica l’ impossibilità da parte di qualcuno di appropriarsene a scapito dialtri 44 - La registrazione orale delle genealogie dei beduini nomadi del Medio Oriente: Era un’operazione funzionale alla flessibilità della loro società 45 - L'alfabeto di Kantè: Ha le lettere sempre uguali e le vocali scritte 46 - Il processo di traduzione: Implica la testualizzazione dell'esperienza etnografica e la traduzione direttamente sul campo 47 - Alla base del relativismo: Vi è la diffidenza nell'universalità di strutture psichiche e mentali 48 - Un esempio di società acquisitiva è quello: Dei cacciatori raccoglitori 49 - La pastorizia si distingue dall'allevamento per: Il carattere della non stanzialità degli animali 50 - La distanza genetica: Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) Esprime la differenza nelle frequenze di una particolare caratteristica tra due popolazioni 51 - La divergenza: Si ha in occasione di migrazioni, conflitti, deriva linguistica 52 - I "miti dell'eterno ritorno" riguardano: La volontà dell'uomo a ritornare a un tempo primordiale 53 - Presso i Baulé: Il tempo è lineare, misurabile e adattato alle categorie temporali locali 54 - Le popolazioni "primitive" avevano regole di numerazione molti semplici: Avevano metodi di classificazione solo meno sistematici rispetto ad altre 55 - La scienza del concreto di Malinowski: Le capacità speculative venivano esercitate in base al reale contesto di esperienza 56 - Il prototipo: E' un punto di riferimento per la costruzione di categorie e classi 57 - "Scrivere" e "Kaku": Sono due cose simili ma non identiche 58 - Nei sistemi dove è percepito il colore marrone: Saranno sicuramente presenti il blu e il bianco 59 - Sul piano epistemologico la cultura dell'tra è importante: Perché permette a due universi culturali distanti tra loro di trovare uno spazio comune di incontro. 60 - Il tempo puntiforme: Tipico delle società primitive 61 - I sistemi cognitivi funzionali: Sono il prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cognitivi elementari 62 - I colori possono assumere valenze significative diverse a seconda del contesto di riferimento: E' una critica mossa a Berlin e Kay 63 - Gli esseri umani hanno la percezione della finitezza delle cose: Percepiscono cioè il tempo 64 - Lo spazio: Riveste spesso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani 65 - Per Horton "spiegare" vuol dire: Ricercare un principio d'ordine del mondo 66 - Gli arara rossi erano: Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) 100 - Il concetto di razza umana: E' una costruzione culturale priva di validità scientifica 101 - Nel regno 'nso, i giovani sono accusati: Di sottrarsi all'autorità tradizionale 102 - Per Lévi-Bruhl nel pensiero primitivo era presente: L'incapacità di distinguere tra i sé e il proprio totem 103 - Presso alcuni popoli: L'identità è frutto di una mescolanza con altri diversi da noi 104 - Il concetto di persona: Si esprime in attitudini relazionali 105 - In molte culture la differenza maschile/femminile: E' all'origine di tutte le cose 106 - La riproduzione umana: E' un atto tutt'altro che naturale 107 - La parentela: Lega gli individui sulla base della consaguineità o dell'affinità E' il simbolo della relazione di discendenza 108 - I diagrammi di parentela: Tendono spesso riprodurre lidea che gli attori sociali hanno delle proprie interrelazioni 109 - I gruppi di discendenza: Sono una vera e propria costruzione sociale 110 - Le società acquisitive hanno lasciato il posto ad altre forme di adattamento grazie: Con il domesticamento delle piante e degli animali 111 - Il problema di capire "chi siamo": Esiste in tutte le culture 112 - L'antropopoiesi è: La fabbricazione dell'umano da parte della società 113 - Tutti gli stati d'animo che prevedano una certa emozione: Sono espressi da soggetti culturali 114 - Il termine Metagu: E' la risposta più appropriata a Song 115 - Lo studio della parentela: Non riguarda solo i rapporti tra i singoli individui bensì i rapporti tra i gruppi. 116 - Secondo la teoria dell' «Evoluzione Multiregionale» : L'uomo, dopo essere uscito dallAfrica si sarebbe evoluto i fino a diventare sapiens. Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) 117 - L' antropologia Molecolare ha lo scopo di : Descrivere e analizzare gli episodi evolutivi a partire dalle informazioni biologiche 118 - L' Antropologia Culturale : Si occupa dello studio delle società umane a partire dalla diversità dei modi di vita e dalla varietà culturale dei modi di pensare. 119 - La teoria monogenista immagina che: Tutti gli uomini discendano da una singola specie 120 - La cosmologia dogon presenta: Un elevato carattere di sistematicità e coerenza 121 - Gran parte delle nostre attività mentali funziona: In base a una logica fuzzy 122 - L'universalità dell'opposizione maschile/femminile: Non implica che in tutte le culture si abbiamo rappresentazioni analoghe della relazione tra sessi 123 - Presso gli Inuit, l'anima-nome: Viene assegnata alla nascita in base a segni leggibili dagli sciamani 124 - Un caso particolare di memoria sociale legato allo spazio è dato da: Gli Zafimaniry del Madagascar 125 - I culti totemici o delle società segrete sono: Culti comunitari 126 - Nervos, sustos e pasmos erano: Espressione di resistenza e ribellione da parte delle donne 127 - Le differenze sessuali: Sono legate alle caratteristiche anatomiche dell'individuo 128 - culti: Solo alcuni antropologi non lo considerano universale 129 - Presso i Bororo esiste una assimilazione metaforica: Dei maschi con gli arara 130 - I mitemi: Sono le unità minime di un mito 131 - L'idea di appartenere a un sè collettivo: Esprime il concetto di identità 132 - La medicalizzazione del paziente: E' un inquadramento medico che desocializza il paziente 133 - Indossare lo hijâb per le donne iraniane significa: Affermare la bidimensionalità dell'essere umano (corpo e spirito) Document shared on www.docsity.com Downloaded by: idalbanese (idalbanese@libero.it) 134 - I culti comunitari: Prevedono la partecipazione di gruppi di individui organizzati sulla base dell' età, del sesso, del rango, oppure su base volontaria 135 - La sacralità di un simbolo: Si ottiene attraverso la pratica dei riti 136 - Il rito funebre e il lutto: Non hanno un rapporto di reciproca inclusione 137 - Il primo antropologo che si è occupato delle questioni "metaforiche" fu: Keesing 138 - La retorica dell'identità: Acuisce il confine tra sé e l'altro 139 - L'uso del velo: Può essere, in certi casi un'espressione estetico-seduttiva 140 - I culti nativistici: Fanno propria la protesta contro le condizioni di svantaggio sofferte da alcune popolazioni 141 - La conoscenza attraverso il corpo: E’ del tutto diversa da quella riflessiva e intenzionale 142 - Nella distinzione di Van Gennep: La fase di liminarità evidenzia il distacco 143 - Presso i balinesi: L'essere umano è una rappresentazione di un modello generale 144 - L'etonolgia si occupa: Dello studio comparato di popolazioni differenti 145 - La pastorizia si distingue dall'allevamanto per: Il carattere della non stanzialità degli animali 146 - Lo schema: E' la possibilità di organizzare la nostra esperienza ordinando la realtà 147 - Il simbolismo: Serve a condurre le cerimonie religiose, sia sul piano pratico che concettuale 148 - La trasmissione delle conoscenze basta sulla memeoria profudce effetti omeostatici: Tende, cioè, a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente 149 - La dimensione del potere: Risiede nell'idea che vi sia qualcosa o qualcuno che ha un'autorità incondizionata sui valori 150 - L'antropopoiesi è: La fabbricazione dell'umano da parte della società Document shared on www.docsity.com FAMIGLIE LINGUISTICHE PARTICOLARMENTE NUMEROSE SI DEVE:A una stretta connessione tra espansione territoriale, incremento demografico e sviluppo agricolo 37. GENI E LINGUE:Cambiano con una velocità minore rispetto a quella con cui mutano i modelli culturali 38. I TRATTI CULTURALI NON LINGUISTICI:Non sono stabili, misurabili e databili 39. LE AREE CULTURALI:Sono regioni geografiche con elementi sociali, culturali, linguistici relativamente simili 40.DEFINIRE LE AREE CULTURALI COME CIRCOSCRITTE COMPORTA:L'irrigidimento della realtà culturale 41. UN ESEMPIO DI SOCIETÀ ACQUISITIVA È QUELLO:Dei cacciatori raccoglitori 42. LA PRINCIPALE DIFFERENZA TRA I CACCIATORI-RACCOGLITORI DEL PASSATO E QUELLI ATTUALI È:Vi sono sostanziali differenze nell'organizzazione sociale 43. LE SOCIETÀ ACQUISITIVE SONO MOLTO EGUALITARIE. QUESTO PERCHÉ:La continua ricerca di cibo implica l'impossibilità da parte di qualcuno di appropriarsene a scapito di altri 44. LE SOCIETÀ ACQUISITIVE ODIERNE:Non potrebbero sopravvivere senza interagire con società basate su diverse forme di adattamento 45. LE SOCIETÀ ACQUISITIVE HANNO LASCIATO IL POSTO AD ALTRE FORME DI ADATTAMENTO GRAZIE:Con il domesticamento delle piante e degli animali 46. LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA ORTICOLTURA E AGRICOLTURA RIGUARDANO:Le operazioni finalizzate alla produzione 47. L'INURBAMENTO DEL PIANETA PUÒ ESSERE DOVUTO A:La sottoproduttività dell'agricoltura e le migrazioni 48. LA PASTORIZIA SI DISTINGUE DALL'ALLEVAMANTO PER:Il carattere della non stanzialità degli animali 49. LA PASTORIZIA NOMADE:E' una forma di adattamento iperspecializzata 50. LE COMUNITÀ PERIPATETICHE:Sono spesso marginalizzate e responsabili di atti devianti 51. LE CULTURE A ORALITÀ PRIMARIA:Non conoscono nessuna forma di scrittura 52. LO STILE DI PENSIERO DI CHI MANEGGIA UN ALFABETO GRAFICO:E' sostanzialmente diverso da chi usa un alfabeto orale 53. IL REGRESSO DELL'ORALITÀ:E' stato determinato dalla televisionee dalle forme di trasmissione tramite immagini 54. NELLE CULTURE ORALI LE PAROLE SI CARICANO DI UN POTERE CAUSATIVO COME SE IL “DIRE” FOSSE QUASI UN “FARE”. Q UESTA RIFLESSIONE SI DEVE A:Malinowski 55.LA "TEORIA DELLA PAROLA" DIFFUSA TRA I DOGON:Sostiene che la parola sia la proiezione sonora del corpo nel mondo 56. LA TRASMISSIONE DELLE CONOSCENZE BASATA SULLA MEMORIA PRODUCE EFFETTI OMEOSTATICI:Tende, cioè, a eliminare tutto ciò che non ha interesse per il presente 57. LAURIJA SOSTENEVA CHE:La dinamica psichica non fosse dipendente esclusivamente dall'attività mentale del soggetto 58. LA REGISTRAZIONE ORALE DELLE GENEALOGIE DEI BEDUINI NOMADI DEL MEDIO ORIENTE:Era un'operazione funzionale alla flessibilità della loro società 59. L'ALFABETO DI KANTÈ:Ha le lettere sempre uguali e le vocali scritte 60. L'"IMMAGINAZIONE DA SPOSTAMENTO":Fa parte del nostro quotidiano e serve a orientarlo 61. LE POPOLAZIONI "PRIMITIVE" AVEVANO REGOLE DI NUMERAZIONE MOLTO SEMPLICI:Avevano metodi di classificazione solo meno sistematici rispetto ad altre 62. LA SCIENZA DEL CONCRETO DI MALINOWSKI:Le capacità speculative venivano esercitate in base al reale contesto di esperienza 63. I SISTEMI COGNITIVI FUNZIONALI:Sono il prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cognitivi elementari 64. LO STILE COGNITIVO ARTICOLATO:Parte dai singoli elementi per giungere in seguito alla totalità del fenomeno 65. IL PROTOTIPO:E' un punto di riferimento per la costruzione di categorie e classi 66. IL POPOLO DEI WAIWAI:Vieta il consumo di carne alle donne 67. LO SCHEMA:E' la possibilità di organizzare la nostra esperienza ordinando la realtà Document shared on www.docsity.com 68. "SCRIVERE" E "KAKU":Sono due cose simili ma non identiche 69. NEI SISTEMI DOVE È PERCEPITO IL COLORE MARRONE:Saranno sicuramente presenti il blu e il bianco 70. I COLORI POSSONO ASSUMERE VALENZE SIGNIFICATIVE DIVERSE A SECONDA DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO:E' una critica mossa a Berlin e Kay Document shared on www.docsity.com 71. GLI ESSERI UMANI HANNO LA PERCEZIONE DELLA FINITEZZA DELLE COSE:Percepiscono cioè il tempo 72. TRA I PRIMI STUDIOSI DI TEMPO E SPAZIO COME INTUIZIONI A PRIORI TROVIAMO:Kant 73. TEMPO E SPAZIO COME ISTITUZIONI SOCIALI:Se in una cultura prevale l'oralità le rappresentazioni del tempo e dello spazio sarebbero legate maggiormente alla dimensione dell'esperienza piuttosto che a quella del ragionamento astratto 74. IL TEMPO PUNTIFORME:Tipico delle società primitiv 75. I "MITI DELL'ETERNO RITORNO" RIGUARDANO:La volontà dell'uomo a ritornare a un tem primordiale 76. PRESSO I BAULÉ:Il tempo è lineare e misurabile e adattato alle categorie temporali locali 77. IL TEMPO QUALITATIVO:Non è sconosciuto alle società basate sul tempo quantizzato 78. LO SPAZIO:Riveste speso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani 79. UN CASO PARTICOLARE DI MEMORIA SOCIALE LEGATO ALLO SPAZIO È D ATO DA:Gli Zafimaniry del Madagascar 80. LA CONCEZIONE PREOPERATORIA DEL TEMPO:Non mette in relazione il tempo e lo spazio come se fossero variabili dipendenti 81. LO STUDIO SUI DOGON DEL MALI FU PUBBLICATO DA:Griaule 82. LA COSMOLOGIA DOGON PRESENTA:Un elevato carattere di sistemicità e coerenza 83. NEI SISTEMI DI PENSIERO DEI POPOLI "PRIMITIVI":Spesso si ha una visione articolata e complessa del mondo 84. HORTON CONFRONTÒ IL RAGIONAMENTO DELLA SCIENZA OCCIDENTALE CON:Il pensiero religioso del popolo africano 85. PER HORTON "SPIEGARE" VUOL DIRE:Ricercare un principio d'ordine del mondo 86. I POPOLI AFRICANI SPIEGANO LA REALTÀ ATTRAVERSO:La tensione tra un numero ristretto di entità 87.NEL PENSIERO OCCIDENTALE LE ANALOGIE ESPLICATIVE SI BASANO:Sulle cose 88. NEL REGNO 'NSO, I GIOVANI SONO ACCUSATI:Di sottrarsi all'autorità tradizionale 89. PER LÉVI-BRUHL NEL PENSIERO PRIMITIVO ERA PRESENTE:L'incapacità di distinguere tra i sé e il proprio totem 90. GRAN PARTE DELLE NOSTRE ATTIVITÀ MENTALI FUNZIONA:In base a una logica fuzzy 91. PER ALCUNI ANTROPOLOGI IL PENSIERO METAFORICO:E' possibile solo tra gli occidentali 92. IL PRIMO ANTROPOLOGO CHE SI È OCCUPATO DELLE QUESTIONI "METAFORICHE" FU:Keesing 93. GLI ARARA ROSSI ERANO:Una varietà di pappagalli amazzonici 94. I BORORO NELLA VITA QUOTIDIANA SI COMPORTANO:In modo del tutto diverso rispetto ai pappagalli 95. PRESSO I BORORO ESISTE UNA ASSIMILAZIONE METAFORICA:Dei maschi con gli arara 96.NELLA SOCIETÀ BORORO LE COMUNITÀ:Sono divise in due metà 97. LA MAGIA CONTAGIOSA:Si fondava sull'idea - sbagliata - che due oggetti venuti in contatto avessero il potere di agire l'uno sull'altro anche a distanza 98. PER MALINOWSKI:Non esiste nessuna correlazione tra religione, scienza e magia 99. LA FUNZIONE DELLA MAGIA SAREBBE QUELLA DI:Ritualizzare l'ottimismo dell'uomo 100. SECONDO DE MARTINO:La magia si comprende in relazione all'angoscia umana della perdita della presenza 101. NEL MITO:Si ignorano spazio e tempo 102. NEL MITO DELL'ANDROGINO:Un essere porta in sé i caratteri di entrambi i sessi e viene separato in due dagli dei 103. IL TRICKSTER:Segna la rottura dell'equilibrio originario 104. IL PIÙ FAMOSO TRICKSTER È QUELLO DEI:Winnebago del Nordamerica 105. CHI PER PRIMO CONFRONTÒ IL MITO ABORIGINO AUSTRALIANO CON QUELLO NORDAMERICANO FU:Radcliffe-Brown Document shared on www.docsity.com 145. I DIAGRAMMI DI PARENTELA:Tendono spesso riprodurre l’idea che gli attori sociali hanno delle proprie interrelazioni 146. 146. LE SIGLE UTILIZZATE NEI DIAGRAMMI DI PARENTELA:Consentono di descrivere i parenti di EGO indipendentemente dal modo in cui si è soliti chiamare i suoi parenti 147. I DIAGRAMMI DI PARENTELA:Non sono sempre ego centrati 148. BWB INDICA:Il fratello della moglie del fratello di EGO 149. I GRUPPI DI DISCENDENZA:Sono una vera e propria costruzione sociale 150. LA GENESI DEI GRUPPI DI Document shared on www.docsity.com DISCENDENZA:Si deve a un gruppo di individui (appartenenti a un antenato comune) capace di aver fatto coincidere popolazione e risorse, affermare diritti e doveri e di trasmettere questi ultimi ai discendenti  Il rito funebre e il lutto: non hanno un rapporto di reciproca inclusione  I culti comunitari: prevedono la partecipazione di gruppi di individui organizzati sulla base dell’età, del sesso, del rango oppure su base volontaria  L’esortazione : indica la presenza di individui che si rivolgono ad altri per facilitare il contatto di questi con le forze soprannaturali  Il simbolismo: serve a condurre le cerimonie religiose sia sul piano pratico che concettuale L'antropologia culturale:Studia le differenze e/o le affinità che intercorrono tra diverse culture  Il termine "antropologia" deriva dal greco e significa: - Studio del genere umano  L'etnolgia si occupa: - Dello studio comparato di popolazioni differenti  Le origini dell'antropologia si fanno risalire: - Al 1800  Il "progetto scientifico" di segno antropologico si sviluppò: - Sulla fine del XVIII secolo  La Teoria Unitaria considera: - Il genere umano come una specie naturale fatta di individui con uguali facoltà  La differenza tra l'antropologo e il colonizzatore consiste: - Nella volontà dell'antropologo a volere instaurare dei rapporti di reciprocità con le popolazioni  Per molto tempo gli antropologi si sono occupati di studiare: - Popoli contemporanei ma distanti geograficamente  Il ruolo dell'antropologo è cambiato: - Quando ha cominciato a recarsi personalmente presso i popoli di loro interesse  La ricerca sul campo: - E' una pratica che si avvale dell'osservazione diretta  Attuale oggetto di studio dell'antropologia: - La visione comparativa e globale di tutti i fenomeni che coinvolgono l'uomo e la sua cultura  L'antropologia culturale: - Studia le differenze e/o le affinità che intercorrono tra diverse culture  I modelli "di": - Aiutano a pensare qualcosa, a renderla coerente con altre cose e a considerarla una rappresentazione di come sono o dovrebbero essere le cose  L'operatività della cultura ha a che fare con: - Il concetto di habitus  Dialettica della dinamica interna e di quella esterna: - Le culture si trasformano tanto secondo logiche proprie quanto secondo logiche di provenienza esterna  La distribuzione della cultura: - E' il modo in cui il sapere è ripartito tra i diversi gruppi sociali e tra individui differenti  Chi ha distinto la cultura egemonica da quella subalterna: - Gramsci  Universalità semantica significa: - Che tutte le lingue sono in grado di produrre informazioni relative agli eventi che ci circondano  La cultura è complessa e integrata e per questo definita: - Olistica  L'etnografia: - Permette di considerare con un certo distacco l'esperienza condivisa con gli appartenenti a una cultura diversa  Il ruolo dell'osservatore è aperto se: - Può garantire una posizione periferica ossia di osservare e interagisce con il gruppo senza partecipare alle attività  La prospettiva olistica e quella del contesto: - Sono interconnesse e pertanto la raccolta dei dati avviene in relazione al contesto  Lo stile comparativo utilizzato per società storicamente correlate: - Consente un controllo maggiore delle variabili avendo come vantaggio la precisione descrittiva Sul piano epistemologico Document shared on www.docsity.com  la cultura dell'ascolto è importante: - Perché permette a due universi culturali distanti tra loro di trovare uno spazio comune di incontro  Il processo di traduzione: - Implica la testualizzazione dell'esperienza etnografica e la traduzione direttamente sul campo  Il relativismo culturale: - Ritiene che comportamenti e valori debbano essere considerati all'interno del contesto complessivo dove essi prendono vita  Alla base del relativismo: - Vi è la diffidenza nell'universalità di strutture psichiche e mentali  Il paradigma: - E' un modello di riferimento  Il saper multiparadigmatico dell'antropologia: - E' differente da quello delle scienze cosiddette esatte  Nonostante molti campi di applicazione l'antropologia resta: - Un sapere accademico- scientifico  La riflessività antropologica: - Consiste nel criticare i fondamenti del proprio etnocentrismo  Chi per primo affermò che gli esseri umani fanno parte di un'unica specie: - George Lecrerlc de Buffon Document shared on www.docsity.com tempo quantizzato  Lo spazio: - Riveste spesso valenze qualitative che lo rendono diversamente significante agli esseri umani  Un caso particolare di memoria sociale legato allo spazio è dato da: - Gli Zafimaniry del Madagascar  La concezione preoperatoria del tempo: - Non mette in relazione il tempo e lo spazio come se fossero variabili dipendenti  Lo studio sui Dogon del Mali fu pubblicato da: - Griaule  La cosmologia dogon presenta: - Un elevato carattere di sistemicità e coerenza  Nei sistemi di pensiero dei popoli "primitivi": - Spesso si ha una visione articolata e complessa del mondo  Horton confrontò il ragionamento della scienza occidentale con: Il pensiero religioso del popolo africano  Per Horton "spiegare" vuol dire: - Ricercare un principio d'ordine del mondo  I popoli africani spiegano la realtà attraverso: - La tensione tra un numero ristretto di entità  Nel pensiero occidentale le analogie esplicative si basano: - Sulle cose  Nel regno 'nso, i giovani sono accusati: - Di sottrarsi all'autorità tradizionale  Per Lévi- Bruhl nel pensiero primitivo era presente: - L'incapacità di distinguere tra i sé e il proprio totem  Gran parte delle nostre attività mentali funziona: - In base a una logica fuzzy  Per alcuni antropologi il pensiero metaforico: - E' possibile solo tra gli occidentali  Il primo antropologo che si è occupato delle questioni "metaforiche" fu: - Keesing  Gli arara rossi erano: - Una varietà di pappagalli amazzonici  I Bororo nella vita quotidiana si comportano: - In modo del tutto diverso rispetto ai pappagalli  Presso i Bororo esiste una assimilazione metaforica: - Dei maschi con gli arara  Nella società bororo le comuntà: Sono divise in due metà  La magia contagiosa: - Si fondava sull'idea - sbagliata - che due oggetti venuti in contatto avessero il potere di agire l'uno sull'altro anche a distanza  La funzione della magia sarebbe quella di: - Ritualizzare l'ottimismo dell'uomo  Secondo De Martino: - La magia si comprende in relazione all'angoscia umana della perdita della presenza  Nel mito: - Si ignorano spazio e tempo  Nel mito dell'Androgino: - Un essere porta in sé i caratteri di entrambi i sessi e viene separato in due dagli dei  Il trickster: - Segna la rottura dell'equilibrio originario  Il più famoso trickster è quello dei: - Winnebago del Nordamerica  Chi per primo confrontò il mito aborigino australiano con quello nordamericano fu: - Radcliffe- Brown  Per Malinowski il mito: - Ha la funzione di autorizzare il compimento di alcuni atti  Il concetto di opponente: - Mette in risalto la relazione complementare tra due specie che tuttavia appare come tale solo se messa in relazione con l'organizzazione sociale  I mitemi: - Sono le unità minime di un mito  Il mito è un ambito speculativo: - Non soffre delle costrizioni della realtà materiale  Cosa è l'Axis Mundi: - La funzione che collega Cielo, Terra e Inferi  Il problema di capire "chi siamo": - Esiste in tutte le culture  L'idea di appartenere a un sè collettivo: - Esprime il concetto di identità  La retorica dell'identità: - Acuisce il confine tra sé e l'altro  Presso alcuni popoli: - L'identità è frutto di una mescolanza con altri diversi da noi  La conoscenza attraverso il corpo: - E' del tutto diversa da quella riflessiva e intenzionale Document shared on www.docsity.com  L'antropopoiesi è: - La fabbricazione dell'umano da parte della società  Nervos, sustos e pasmos erano: - Espressione di resistenza e ribellione da parte delle donne  La medicalizzazione del paziente: - E' un inquadramento medico che desocializza il paziente  Il concetto di persona: - Si esprime in attitudini relazionali  Presso i balinesi: - L'essere umano è una rappresentazione di un modello generale  In molte culture la differenza maschile/femminile: - E' all'origine di tutte le cose  L'universalità dell'opposizione maschile/femminile: - Non implica che in tutte le culture si abbiamo rappresentazioni analoghe della relazione tra sessi  Presso gli Inuit, l'anima-nome: - Viene assegnata alla nascita in base a segni leggibili dagli sciamani  Le differenze sessuali: - Sono legate alle caratteristiche anatomiche dell'individuo  La riproduzione umana: - E' un atto tutt'altro che naturale  L'uso del velo: - Può essere, in certi casi un'espressione estetico-seduttiva  Indossare lo hijâb per le donne iraniane significa: - Affermare la bidimensionalità dell'essere umano (corpo e spirito)  Il carattere tipico medio, maschile e femminile: - E' frutto del lavoro di Margaret Mead  Tutti gli stati d'animo che prevedono una certa emozione: - Sono espressi da soggetti culturali  Il termine Metagu: E' la risposta più appropriata a Song  Casta è un termine di origine: - Portoghese  Le caste: - Sono gruppi chiusi con endogamia e Document shared on www.docsity.com commensalità  Chi appartiene a un varna superiore: - Non è detto che avrà più potere di uno che appartiene a un varna inferiore  I gruppi totemici si autopercepiscono: - Come gruppi culturali  La coscienza di classe esprime: - La consapevolezza di conoscere la propria condizione di fronte a un'altra classe  Il Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) nacque: - Agli inizi degli anni '60  I cultural studies si fondano su un concetto centrale che è quello di: - Agengy  La definizione di etnia si fonda sulla condivisione di: - Lingua, territorio, cultura  Lo scopo dello scontro etnico è: - L'eliminazione dell'altro  Secondo Cohen: - Etnicità e coscienza di classe sono esclusive l'una dell'altra  La parentela: - Lega gli individui sulla base della consaguineità o dell'affinità  Lo studio della parentela: - Non riguarda solo i rapporti tra i singoli individui bensì i rapporti tra i gruppi.  Un cerchio e triangolo uniti da una linea: - E' il simbolo della relazione sessuale  Un cerchio con sotto una linea verticale: - E' il simbolo della relazione di discendenza  I diagrammi di parentela: - Tendono spesso riprodurre l’idea che gli attori sociali hanno delle proprie interrelazioni  Le sigle utilizzate nei diagrammi di parentela: - Consentono di descrivere i parenti di EGO  indipendentemente dal modo in cui si è soliti chiamare i suoi parenti I diagrammi di parentela: - Non sono sempre egocentrati  BWB indica: - Il fratello della moglie del fratello di EGO  I gruppi di discendenza: - Sono una vera e propria costruzione sociale  La genesi dei gruppi di discendenza: - Si deve a un gruppo di individui (appartenenti a un antenato comune) capace di aver fatto coincidere popolazione e risorse, affermare diritti e doveri e di trasmettere questi ultimi ai discendenti  La sacralità di un simbolo: si ottiene attraverso la pratica dei riti  L'etnologia si occupa dello studio comparato di popolazioni differenti  Nei sistemi di pensiero dei popoli "primitivi":Spesso si ha una visione articolata e complessa del mondo
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