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Raccolta test di fine capitolo, Prove d'esame di Economia Aziendale

IL documento contiene le risposte ai test di fine dispensa del corso del Prof. Armando Papa di Economia e gestione aziendale della laura L4 Mercatorum.

Tipologia: Prove d'esame

2022/2023

Caricato il 10/09/2023

ylenia-vieri
ylenia-vieri 🇮🇹

3 documenti

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Scarica Raccolta test di fine capitolo e più Prove d'esame in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CAPITOLO 1 1 Le risorse e le competenze rappresentano: le condizioni interne necessarie all'avvio ed allo sviluppo dell'impresa 2 Come avviene il passaggio dalle risorse alle competenze: tramite un modello organizzativo "reticolare" 3 L'ambiente competitivo è rappresentato: dal modello delle 5 forze di Porter 4 La strategia è: l'insieme delle azioni razionali o emergenti per "vincere " nell'ambiente competitivo 5 Gli strumenti di analisi strategica sono utili: ad ogni livello del processo decisionale 6 Qual è la relazione tra le matrici BCG e GE: la seconda è un'evoluzione della prima 7 La catena del valore serve: a comprendere come l'impresa crea un vantaggio competitivo 8 Il Modello di Abell serve: ad individuare le ASA 9 Qual è l'utilità del Modello Canvas: È un modello di rappresentazione sintetica del business 10 Il Business Plan è: un modello informativo e di guida dei processi decisionali CAPITOLO 2 1 Come avviene il processo di accumulazione delle risorse.: Nell'evoluzione della impresa 2 Cosa si intende per impresa come sistema autoietico: 4 L' ambiente competitivo è rappresentato: dal modello delle 5 forze di Porter 5 Nell'analisi dell'ambiente competitivo cosa rappresentano le barriere strategiche: gli ostacoli all'ingresso di nuovi entranti 6 Nel contesto dell'ambiente competitivo Il grado di concentrazione è: l'intesità della competizione diretta 7 Quali sono i fattori del modello di Abell: gruppi di clienti, funzioni d'uso, tecnologie utilizzate 8 Quali stakeholder hanno impatto sull'ambiente competitivo: le autorità politiche e amministrative, le autorità pubbliche, le associazioni di categoria e gli organismi della società civile 9 Cosa sono i raggruppamenti strategici: gruppi di imprese dello stesso settori con strategie simili e patrimonio di risorse simili 10 Cosa è opportuno aggiungere per completare la descrizione dell'ambiente competitivo: l'intervento degli stakeholder CAPITOLO 5 1 Cosa s'intende per stili manageriali: Diversi modi di approciare la gestione 2 Quali sono le caratteristiche distintive del tecnocrate: Il controllo, la conservatività, la serietà 3 Quali sono le caratteristiche dell'artista: Intuitività, immaginazione, imprenditorialità 4 Quale sono le caratteristiche dell'artigiano: L'onesta e lo sforzo 5 Quale stile è orientato più degli altri alla Vision: L'artista 6 Quale stile è orientato più degli altri al Profitto: Il tecnocrate 7 Le competenze del leader sono: Quelle di integrare le abilità del tecnocrate, dell'artista, dell'artigiano 8 Quali sono le capacità chiave del manager: Saper gestire l'efficacia e l'efficienza 9 Il Middle Manager è: Una figura centrale 10 Cosa s'intende per gradi di leadership: I necessari passaggi per diventare un leader di successo CAPITOLO 6 1 A cosa serve il processo decisionale: A far funzionare l'impresa 2 Quali sono le caratteristiche delle decisioni: Sono rischiose e flessibili 3 Quali sono i possibili approcci alla decisione: Intuizione e Astrazione 4 Le decisioni si distinguono in: Operative, tattiche strategiche 5 Le funzioni del manager sono: Organizzare, pianificare, agire e controllare 6 I miti da sfatare sono: Il management è una scienza razionale 7 La struttura di lavoro è: Uno degli elementi che caratterizzano il lavoro del manager 8 L'intento strategico può essere definito come: "l'essenza del vincere" 9 L'intento strategico è volto a: Creare innovazione competitiva 10 Gli obiettivi per raggiungere l'intento strategico sono: Cambiano con il mutare delle condizioni di contesto CAPITOLO 7 1 La Strategia ha diverse affinità con: La Strategia Militare 2 La maggiore differenza tra la Strategia e la Tattica è: A livello Organizzativo 3 La definzione di Strategia cambia: A seconda del contesto ambientale e competitivo di riferimento 4 Cosa s'intende per OSF: L'insieme di linee guida, valori e attegiamenti 5 Definire qual è il principale obiettivo della strategia: Il vantaggio competitivo 6 Lo scopo dell'analisi strategica è: Guidare le decisioni dei manager 7 Nel corso degli anni la Strategia si è evoluta: 9 La configurazione "diversificata": È centrata sulla figura del middle manager 10 I meccanismi di coordinamento primario variano: A seconda del tipo di configurazione organizzativa CAPITOLO 10 1 La forma funzionale: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per funzioni 2 La forma divisionale: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per output 3 La forma reticolare: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per nodi strategici che possono essere imprese o divisioni 4 La forma reticolare divisionale: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per nodi strategici che possono essere imprese raggruppate a loro volta per divisioni 5 La forma matriciale: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per matrici funzioni per prodotto 6 La forma matriciale: Rappresenta un modello organizzativo pianificato e realizzato per matrici funzioni per prodotto coordinate da un product manager 7 L'organigramma è: Una rappresentazione grafica di ruoli e posizioni tra le RU 8 L'organigramma è rappresentato da: Uno schema grafico in cui i rettangoli rappresentano le posizioni gerarchiche e i ruoli e le linee le relazioni 9 Le competenze organizzative si dividono in: Esplicite e tacite 10 L'organizzazione nel suo complesso è data: Dalla divisione del lavoro e coordinamento risorse CAPITOLO 11 1 Quale tipo di legame lega la strategia alla struttura: un legame interattivo 2 L'organizzazione innovativa è tipica: delle strutture di progetto 3 L'organizzazione diversificata rappresenta: un insieme di unità indipendenti 4 L'approccio lineare nel rapporto tra strategie e struttura si basa: sul fatto che la strategia precede l'organizzazione 5 L'approccio interdipendente tra strategia e struttura si basa: sul continuo aggiornamento tra strategia e struttura 6 Quali sono i processi alla base della scelta della strategia organizzativa: i processi di sviluppo imprenditoriale e manageriale 7 Come può essere definita l'imprenditorialità: la propensione alla innovazione 8 La managerialità è: la capacità di attivare politiche di qualità tecno-organizzativa 9 Il cambiamento strategico/organizzativo secondo Chandler avviene: in fase dettagliate 10 Nella strategia organizzativa la scelta delle alternative deve tener conto: della cultura aziendale CAPITOLO 12 1 La strategia di corporate ha il compito di: Fissare le linee strategiche di lungo periodo 2 La strategia di corporate individua e armonizza: I vari business in cui opera l'impresa 3 Nel modello decisionale è centrale: L'analisi combinata delle variabili ambientali con quelle interne 4 Le fasi centrali del modello decisionale sono: La formulazione e l'attuazione 5 Il compito centrale della strategia di corporate è: Determinare l'indirizzo strategico di fondo 6 La valutazione della struttura organizzativa: Rientra tra i compiti della strategia corporate 7 Il Modello ad Holding prevede: Soluzioni diverse a seconda del legame tra la capo gruppo e le società operative 8 Le strutture matriciali prevedono: Società operative strutturate per funzioni 9 Le forme reticolari sono: Una modalità di funzionamento delle entità organizzative 10 La rete esterna è: Un fenomeno di outsourcing CAPITOLO 15 1 Come si manifesta il Vantaggio Competitivo: Tramite una strategia che consente all'impresa di avere una posizione favorevole sul mercato 2 L'impresa raggiunge il VC quando: Presidia i fattori critici di successo 3 I fattori critici di successo sono il risultato: Degli studi sstrategici 4 La traduzione del progetto strategico in azione: È il fattore critico di successo più rilevante 5 I fattori chiave del successo dell'impresa sono: Sistemi di governo, Leadership, Cultura d'impresa 6 Quale relazione c'è tra FCS e mercato: I FCS cambiano da mercato a mercato 7 Nei segmenti di mercato medio/alti il FCS più rilevante è: Il marchio e la qualità 8 La creazione di valore è dato: Dalla differenza positiva tra Bn e CT 9 Il Beneficio netto: È ciò che percepisce il consumatore 10 Come si può aumentare il valore: Aumentando Bn o riducendo il CT CAPITOLO 16 1 Qual è il presupposto alla base del VC: la diversità 2 La diversità si ottiene mediante: con efficienza e posizionamento di successo 3 Le best practices rappresentano: pratiche che riducono la diversità competitiva tra le imprese 4 L'efficienza operativa è determinante per il VC in quanto: consente economie in termini di costi 5 Il posizionamento strategico deriva: da uno specifico modello di utilizzo delle risorse 6 Il cambiamento nelle posizioni di vantaggio competitivo è una conseguenza: di diverse forme di atteggiamento per consolidare il VC 7 I fattori 'locK in' rappresentano: Investimenti strategici con attributi di durevolezza 8 I 'fattori 'lock-out' rappresentano: limiti al cambiamento 9 I fattori di inerzia organizzativa si compongono di: di elementi organizzativi e del sistema di valori 10 Cosa s'intende per Learn To Burn Ratio: la capacità di investire nel momento giusto CAPITOLO 17 1 Quale elemento caratterizza la strategia di focalizzazione: L'area circoscritta di mercato 2 Quali sono gli orientamenti strategici di fondo delle strategie competitive: I vantaggi di costo ed i vantaggi di differenziazione 3 Il vantaggio di costo deriva: Dall'operare a costi unitari inferiori a quello dei concorrenti 4 Definire come si realizza la strategia di costo: Sulla base di un processo logico suddiviso per fasi 5 Cosa rappresentano le economie di scala e di apprendimento: Una delle determinanti della strategia di costo 6 Il vantaggio di costo può essere raggiunto tramite: La riconfigurazione della catena del valore 7 Il vantaggio di differenziazione è determinato: Un aumento di valore del prodotto riconosciuto dai consumatori 8 Cosa determina la differenziazione: La tipologia di prodotto in relazione alla fase del ciclo di vita 9 La sostenibilità economica è: È una delle condizioni della differenziazione 10 Come può un'impresa "sfruttare" il vantaggio di differenziazione: Agendo a livello di prezzo e di margini CAPITOLO 18 3 Le variabili chiave del processo di segmentazione sono: I prodotti ed i consumatori 4 La seconda fase del processo di segmentazione consiste in: Costruire una matrice di segmentazione 5 Il Modello di Porter rappresenta: Un modello di gestione 6 I raggruppamenti strategici sono: Le imprese che perseguono le stesse strategie 7 A cosa serve la mappatura strategica: A spiegare le diverse strategie adottate 8 Nella matrice del processo di segmentazione le grandezze sono: Il grado di integrazione verticale e l'ampiezza delle linee di prodotto 9 L'analisi delle mosse dei concorrenti consiste in: Individuare gli obiettivi, le strategie, le ipotesi, le capacità 10 Le informazioni utile sulle concorrenti derivano: Dalla raccolta dei dati sul campo e dai dati pubblici CAPITOLO 21 1 Il confine di settore è determinato: dalla PESTEL analisi 2 La PESTEL analisi si basa: Sulle forze politiche, sociali, economiche, tecnologiche 3 Il Modello di Porter serve per: Completare l'analisi dei confini del settore 4 Definire qual è la differenza tra settore e mercato: Il mercato è più ampio del settore 5 Il subsistema concorrenziale è: Una parte dell'ambiente rilevante 6 La relazione tra settore e performance si basa: Sul paradigma struttura, condotta e performance 7 Il grado di concentrazione misura: Come si distribuiscono le quote di mercato tra le imprese del settore 8 Un aumento del grado di concetrazione consente alle imprese di: Di agire sul prezzo e sul livello della produzione 9 Per calcolare il grado di concentrazione sono rilevanti: Le prime 4 imprese 10 Definire qual è il rischio nel calcolo del grado di concentrazione: Di non rappresentare le reali caratteristiche del settore CAPITOLO 22 1 La fonte del vantaggio competitivo è: La strategie di costo e di differenziazione 2 La strategia di focalizzazione è: Una strategia di nicchia 3 La strategia di focalizzazione conviene: A tutte le imprese, a seconda delle caratteristiche del contesto competitivo 4 La strategia di costo si basa: Sulla leva prezzo 5 Per conseguire un vantaggio di costo occorre: Individuare un percorso di passaggi logici 6 La strategie di differenziazione richiede di agire: A livello di politica del prodotto 7 La differenziazione varia in relazione: Al ciclo di vita del prodotto 8 Su quali variabili si basa la differenziazione: Unicità, valore, percezione e sostenibilità economica 9 Gli effetti più evidenti della differenziazione sono: Nelle risposte ad azioni della concorrenza 10 La creazione di valore è: Per il cliente CAPITOLO 23 1 Il piano di marketing si compone: Fase di analisi, definizione obiettivi e strategie, fase operativa 2 L'analisi viene fatta su: L' ambiente interno ed esterno 3 Nella definizione degli obiettivi è importante il collegamento con: Il disegno strategico e il piano operativo 4 La strategia è implementata a livello: Aziendale e di area di affari 5 Per un'efficace azione di marketing, le politiche di prodotto devono far leva su: una condizione necessaria ma non sufficiente per la digitalizzazione delle imprese 7 La Dimensione Umana nell'Industria 4.0 conta: restano le uniche competenze uniche distintive 8 La leadership 4.0 si rifà: alla capacità di addestrare ed equipaggiare le organizzazioni 9 Quale tra i seguenti non è un BIG FIVE dei leader 4.0: estendere la quota di mercato CAPITOLO 26 1 Quali tra queste non può considerarsi cause del cambiamento avvenuto nei processi d'innovazione: le produzioni fordiste 2 Quali sono le due tipologie di innovazione per Schumpeter: Push oriented e Pull Oriented 3 Quali tra questi non può considerarsi tra i processi innovativi: Innovazione incrementale 4 Le imprese in base all'atteggiamento assunto nel gestire l'innovazione si possono definire: pioneer e follower 5 Quali tra queste non può considerarsi antecedente dell'Open Innovation: le economie di Scala 6 Il Breakthrough è: un momento di rottura all'interno del mercato e dello scenario competitivo 7 Cosa definisce il lead time: il tempo di sviluppo dell'idea 8 Quali tra queste non è una conseguenza dell'innovazione del modello di business: miglioramento della produzione 9 I processi di trasformazione richiedono ai manageri nuove competenze. Quali tra queste non è necessaria: posticipare in modo creativo le tendenze del mercato 10 Quali tra queste non rappresenta una caratteristica specifica del Business Model Canvas: eliminare la concorrenza, scoprendo un nuovo Oceano Blu CAPITOLO 27 1 Qual è il prezzo della rivoluzione digitale oggigiorno: eliminazione dei vecchi equilibri macroeconomici 2 La generazione degli individui afferenti alla nuova rivoluzione industriale si definiscono: N-Generation 3 Quale tra queste condizioni è ascrivibile al dilemma tecnologico: le tecnologie digitali possono migliorare la produttività e creare convenienza nel mercato tra prodotti concorrenti 4 Quali tra queste non può considerarsi una tecnologie emergente: world wide web 5 Quali di queste affermazioni è un effetto della rivoluzione digitale: l'economia europea è stata superata dalla Cina e dall'India per la prima volta 6 Quale tra questi pattern afferisce al cd. Grande Deal della Tecnologia: La privacy individuale e la sicurezza dei dati 7 Quale tra queste affermazioni si riconduce al requisito sostanziale del progresso tecnologico: la rivoluzione tecnologica ha completamente sconvolto processi e abitudini di uso comune contribuendo all'emersione di nuove realtà e modelli organizzativi 8 Quale tra queste affermazioni si riconduce al requisito formale del progresso tecnologico: È possibile leggere il processo di digitalizzazione come la progressiva codificazione del contenuto informativo di oggetti o eventi in sequenze di bit 9 Quale tra questi non è uno dei 3 antecedenti del mondo digitale: investire in tecnologie che apportano il minor impatto in termini di performance (exploitation) mentre forza progressivamente a scalare eventuali innovazioni radicali (exploration 10 Quale tra questi non è uno dei 3 elementi di un approccio Scalare alla tecnologia: l'impresa non ha necessità diconoscenza della propria situazione attuale per poter decidere su quali processi agire e con quante risorse CAPITOLO 28 1 La scuola economica Austrica sancisce l'importanza di accumulazione di conoscenza nell'impresa. I suoi due esponenti principali sono: Frederich von Hayek e Joseph A. Schumpeter 2 Si illustri quali sono le quattro dimensionconsiderate da Nonaka nella cosiddetta 'spirale dellaconversione della conoscenza': socializzazione, Esteriorizzazione, Combinazione, Interiorizzazione 3 La conoscenza, in quanto risorsa critica dell'impresa, afferisce alla categoria degli assets: intangibili 4 La piramide della Conoscenza si compone di quattro pillar che gerarchiamente (dal basso verso l'alto) identificano: dati, informazione, Conoscenza, Saggezza 5 Il Management Information System si compone di: persone, Tecnologie e Organizzazione 6 La Business Intelligence rappresenta: analizza i dati per interrogare il data warehouse ed estrarre informazioni importanti per la direzione 7 Le tre ipotesi alla base della conoscenza per Polanyi identificano che: 1) una vera scoperta non può essere spiegata con regole complicate o con algoritmi;2) la conoscenza è pubblica e per la maggior parte personale (è creata da uomini e quindi contiene emozioni); 3) la conoscenza fondamentale è 10 I nuovi modelli di Innovazione competitiva si basano su un costrutto di scalabilità legato alla: agility CAPITOLO 31 1 Quali di questi non rappresenta uno dei tre elementi cardine di una start up: adeguatezza patrimoniale 2 La nascita di una startup: non è un fenomeno di nicchia bensì coinvolge tutti le industry: dall'alimentare all'abbigliamento 3 Un modello di business di una start up si definisce scalabile perché: può aumentare le sue dimensioni, i suoi clienti e il suo volume d'affari in modo anche esponenziale senza un impiego di risorse proporzionali 4 Un modello di business di una start up si definisce replicabile perché: può essere ripetuto in diversi luoghi e in diversi periodi senza essere rivoluzionato e solo apportando piccole modifiche 5 Quali tra queste fasi non rientra nel processo evolutivo di una start up: Spillover 6 Quali tra queste è una tipologia di start up: Spinoff 7 Quale tra queste non è una delle 3 ragioni del fabbisogno finanziario di una start up: investimenti in capitale fisso 8 Le imprese start up si contraddistinguono per: una conduzione economica dai risultati negativi ed incerti nella prima fase 9 Se la start up avvia un processo d'innovazione sia l'interpretazione delle aspettative e delle esigenze dei consumatori si definisce: market pull 10 Se l'innovazione sorge in seguito all'attività di ricerca e sviluppo, puntando ad offrire nuovi prodotti e servizi, i quali puntano a bisogni nascosti, latenti o semplicemente ne creano di nuovi: technology push CAPITOLO 32 1 L'acronimo OCR sta ad indicare: Omni-channel retailing 2 Il Customer Journey permette di conoscere e studiare il rapporto che lega l'impresa ai suoi clienti: sia per le aziende B2B che B2C 3 Quale di queste caratteristiche non è riconducibile al consumatore 4.0: sono co-creatori, generando i propri contenuti sui brand e sul sistema di offerta (user-generated content) 4 L'obiettivo strategico delle imprese 4.0 sposta il focus da: da organizzazioni product-centric a customer-centric 5 Quale di questi obiettivi non è riconducibile al Customer Journey: il Customer Journey consente una pianificazione strategica e un'ottimizzazione degli investimenti orientati ai bisogni dei clienti 6 Quale di questi elementi non appartiene al Customer Journey: Functionality 7 I Big Data del Customer Journey sono: strutturati, individuali, dichiarati, storici 8 Quale di queste affermazioni non è attribuibile alla Customer Experience: È il modo in cui le imprese percepiscono l'interazione con i suoi clienti 9 Quali di queste azioni non appartiene al framework delle 3F della Customer Experience: finanza le attività e gli investimenti in marketing digitale 10 Il Customer Decision Journey è un approccio: di forma circolare caratterizzato da canali digitali e da offerte sempre più concorrenziali CAPITOLO 33 1 Le 3 dimensioni che definiscono il concetto di lusso sono: il luogo in cui si vive, le possibilità economiche, ed il tempo 2 Si parla di democratizzazione del lusso perché: tutti hanno la possibilità di accedervi e permettersi l'oggetto dei sogni entro certi limiti 3 Quante e quali sono le componenti dei prodotti di lusso: sono due e riguardano la componente funzionale e quella emotiva 4 Quale tra le seguenti non è una dimensione che appartiene alla componente funzionale dei prodotti di lusso: eccentricità 5 La piramide del lusso si compone di 3 categorie che sono: lusso accessibile, lusso intermedio e lusso inaccessibile 6 In base alla digital transformation le imprese del lusso si distinguono in due categorie d'impresa e sono: le resister e le transformer 7 Quale tra questi attributi non è riconducibile ai processi di digital transformation nel settore lusso: riduce l'artigianalità dei prodotti Made in Italy 8 La differenza tra moda e lusso in termini di orizzonte temporale è: il lusso è basato sul lungo periodo, la moda sfrutta la tendenza di breve periodo 9 Gli acquistii nel settore lusso si rappresentano per essere: gli acquisti "in-store" sono sempre più digital-influenced 10 Quale di queste affermazioni è corretta circa l'importanza dello store fisico nel settore lusso: il negozio fisico diventa fondamentale per creare legame e costruire relazioni umane con i propri clienti
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