Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Ragazzi di vita riassunto, Appunti di Letteratura Italiana

Riassunto completo del romanzo Ragazzi di vita di Pasolini con piccola introduzione storico-stilistica

Tipologia: Appunti

2020/2021
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 01/06/2022

Giuliaaa.3
Giuliaaa.3 🇮🇹

4.6

(5)

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Ragazzi di vita riassunto e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! RAGAZZI DI VITA (1955) PREFAZIONE In una lettera che spedisce a L. Garzanti, nel 1954, Pier Paolo Pasolini spiega con puntualità lo schema del romanzo che sta scrivendo. Queste pagine mostrano la complessità dei problemi strutturali e stilistici che l’autore ha dovuto superare durante la stesura di Ragazzi di vita e mette a fuoco una poetica che sceglie subito il rapporto esplicito con la storia e con la realtà presente. Mentre Pasolini scriveva Ragazzi di vita, aveva già in programma Una vita violenta e Il rio della grana. Il Riccetto è un personaggio-pretesto, una figura di servizio per la descrizione delle borgate e del sottoproletariato romano. Tommasino e Pietro invece saranno approfonditi nella loro specifica personalità e interiorizzati con spirito meno picaresco e più drammaturgico. L’assunzione del parlato dei personaggi come lingua è dichiaratamente un uso verghiano del dialetto, adozione dell’indiretto libero che porta il narratore a regredire nei personaggi e a imitarne il modo di parlare. Così impedisce una posizione super partes, psicologica e morale. È un romanzo raccontato dall’interno, frutto di uno sguardo non obiettivo, mimetizzato negli ambienti e nei personaggi. Pasolini non poteva imporre una propria visione dell’universo che andava descrivendo, magari scegliendo una figura borghese di comodo. La sua poetica consiste nell’incatenare l’attenzione sui dati immediati. E questo mi è possibile perché questi dati immediati trovano la loro collocazione in una struttura o arco narrativo ideale che coincide poi col contenuto morale del romanzo. L’autore si sofferma sulla struttura del racconto, affidando a essa ogni responsabilità morale. L’arco storico è piuttosto inquadrato come il paradigma del degrado, di una trasformazione sociale e culturale. Quindi nel romanzo giocano un ruolo centrare i passaggi di tempo, che scandiscono la vera drammaturgia della vicenda. Chi legge solo oggi Ragazzi di vita si trova davanti una Roma ormai scomparsa e un’umanità, quella dei rudi borgatari, di struggente tenerezza. Pasolini osserva i suoi personaggi nella consapevolezza che saranno spazzati via dalla storia, o più precisamente che diventeranno ben altra e infelice cosa. Da un lato è commosso dalla vitalità di queste creature che scoprono il mondo cercando di tirarne fuori il meglio. Dall’altro, con forte sentimento di pietas, le vede lentamente e inesorabilmente asservirsi a un modello di sviluppo che le esclude dal suo orizzonte. La povertà, ad esempio, è vissuta ancora come immanenza della vita stessa, sta lì da sempre e non li umilia. Il denaro è troppo lontano, e sognarlo è un lusso inutile. Il romanzo procede per frammenti e solo verso la fine lascia intravedere il mosaico. Si scopre così tutta la fragilità di un mondo che fino a poco prima sembrava ben saldo nelle sue tacite regole interne.L’autore fa filtrare in quelle giovani anime un modello borghese a cui non si può fare a meno di adeguarsi. Il principio di realtà conduce per mano i ragazzi di vita lungo una strada obbligata, nei rituali borghesi, tra palazzi in costruzione. CAPITOLO 1 IL FERROBEDO’ Il capitolo inizia con la comunione del Riccetto (Mastracca Claudio) in una giornata di luglio. Il ragazzo per un po’ aveva lavorato per delle camionette a poi era stato cacciato per aver rubato al padrone. Riccetto insieme ad altri (tra cui Marcello) vanno ai Mercati Generali dove non c’è assolutamente nulla ma la folla non voleva rassegnarsi. Quando un gruppo di giovani scopre una cantina piena, 500 o 600 persone si scagliano subito addosso alle inferriate. Il Riccetto ruba i soldi dal berretto di un cieco. Una caratteristica è la dolcezza verso gli animali: i cagnolini. Il Riccetto lo accarezzava, gli grattava il collo, gli gridava affettuosamente. Alla fine del capitolo il Riccetto si trova vicino al fiume e vede una rondinella che sta affogando e la salva, nonostante i suoi amici lo prendano in giro. CAPITOLO 2 IL RICETTO Estate 1946. Il Riccetto conosce un napoletano e Marcello lavora come barista, Agnolo come pittore. Il Riccetto ha un rapporto sessuale con Nadia, donna di quarant’anni, grassoccia. Crolla la scuola di quartiere che era totalmente degradata e lasciata a sé stessa. Marcello viene seppellito dalle macerie ne rimane vittima. Viene portato all’ospedale, ha delle costole rotte che traforano la milza. La sua famiglia gli sta accanto, lo accude. Oberdan e Agnolo vanno a trovarlo ma capendo che sta per morire rimangono in silenzio. Marcello capisce di star per morire e li saluta in modo scherzoso. Il Ricetto impara da un ragazzo napoletano a truffare i passanti con il gioco delle tre carte poi, però, si fa fregare tutti i soldi guadagnati da una prostituta. CAPITOLO 3 NOTTATA A VILLA BORGHESE Il Riccetto ha una casa ma fa di tutto per non andarci: non c’è cibo, la stanza è minuscola e la condividono con un’altra famiglia. Il Riccetto e il Caciotta vendono delle poltrone e con i soldi che guadagnano si comprano dei nuovi vestiti, vanno a mangiare una pizza e comprano il giornale. Poi decidono di andare a mangiare abitualmente dai frati per pranzo ma non a cena perché erano chiusi. “La grana che è la fonte di ogni piacere e ogni soddisfazione in questo zozzo mondo” CAPITOLO 4 RAGAZZI DI VITA Amerigo chiede tutti i soldi al Riccetto per giocarseli e poi a perderli. Amerigo gli giura di ridarglieli il giorno dopo. Questo ragazzo era stato in carcere per violenza carnale contro una pecora. Amerigo muore: si era fatto arrestare da due carabinieri, avevo saltato cadendo in un cortile e i carabinieri gli spararono. Venne trasferito all’Ospedale e tenta di suicidarsi tagliandosi le vene ma viene salvato. Si getta giù da una finestra e dopo dieci giorni di agonia muore. Il Riccetto decide di andare al funerale che trova estremamente noioso. Amerigo ha un vestito blu elegante comprato con i soldi di una rapina. Amerigo, un amico grande e grosso di Caciotta, convince anche Ricetto a giocare in una bisca clandestina e perde tutti i suoi soldi. Oltretutto, arrivano i carabinieri e Ricetto fa appena in tempo a non farsi vedere. Caciotta, invece, va in prigione, Amerigo scappa, fa resistenza alle forze dell’ordine e una volta acciuffato si getta da una finestra per scappare ancora e, dopo pochi giorni, muore atrocemente. Alduccio avvisa Ricetto della morte di Amerigo. Ricetto partecipa con noia ai funerali insieme al suo nuovo amico di accattonaggio, il Lenzetta. CAPITOLO 5 LE NOTTI CALDE Il Lenzetta aspetta il Riccetto e Alduccio. Questo ragazzo aveva abbandonato casa sua per paura del fratello più grande che a sua detta non si era comportato male nel senso morale (Che gliene fregava a lui e a suo fratello dello della morale). I tre ragazzi iniziano a rubare dei pezzi e a metterli in un triciclo: batterie di macchine, corone di bronzo, tubi di ferro. Il Ricetto e il Lanzetta stringono amicizia con un uomo che li ospita a casa sua. Qui vedono le figlie dell’uomo: la prima, Nadia, di vent’anni. Il Riccetto e il Lenzetta (Alfredo de Marzi) si presentano. Bevono un po’ di caffè. Di notte aiuta Sor Antonio a rubare dei cavolfiori, poi gli lascia i pochi soldi che ha e instaura una relazione con una delle sue figlie, ma il rapporto poco dopo finisce. Il Riccetto ha una ragazza e ha intenzioni serie perché il fidanzamento comportava una vita seria: si era messo a lavorare in una pescheria e la domenica rinunciava ad andare a spasso con i suoi amici e portava al cinema la sua ragazza. Un giorno, torna a casa e si addormenta. Viene svegliato da due poliziotti. Durante la notte l’appartamento lì accanto era stato svaligiato e la colpa ricade su di lui. Claudio sconta tre anni di prigione. CAPITOLO 6 IL BAGNO SULL’ANIENE Dopo tre anni di carcere, il Ricetto torna dai suoi amici per un bagno nell’Aniene. Il Caciotta, che nel frattempo è molto ingrassato ha paura di andare in acqua e decide di non fare il bagno, poi scopre di essere stato derubato. Seguono episodi di violenza: i ragazzi incitano alcuni cani a combattere tra di loro, non soddisfatti incominciano a lottare tra di loro proprio come i cani (con un evidente raffronto uomo-animale).
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved