Scarica rapporti tra 434, 452-bis, 452-quater e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Penale solo su Docsity! rapporti tra 434, 452-bis, 452-quater 452-bis 452-quater INQUINAMENTO AMBIENTALE DISASTRO AMBIENTALE compromissione o deterioramento delle acque o aria, o suolo o sottosuolo, (452-bis co.1 n.1) nonché di un ecosistema, della biodiversità della flora o fauna (452-bis co.1 n.2.) Qui si configurano ipotesi di inquinamento ambientale. a differenza del 452- bis, concerne una fase più grave : -consistente nell’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema (452quater N.1) -o nell’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti onerosa o conseguibile solo con provvedimenti eccezionali (452quater N. 2) Regime sanzionatorio più tenue rispetto al disastro ambientale. Il REGIME SANZIONATORIO PIÙ DURO è giustificato dal fatto che nel 452-quater abbiamo maggiore nocumento rispetto alla nella compromissione o deterioramento del 452-bis. Possiamo definire, infatti,, in questo senso il disastro ambientale come: una forma di inquinamento caratterizzato dalla rilevanza dell’impatto che assume portata di gravità e straordinarietà̀, dal punto di vista naturalistico, di forza distruttiva molto rilevanti. si applicherà sempre la norma sul disastro ambientale quando il fatto concerne un’offesa alle persone. Questa offesa si rinviene SOLO nel 452-quater N.3 e non nell’inquinamento. 1 rapporti tra 434, 452-bis, 452-quater RAPPORTI TRA 452-quater e 434 La (infelice) locuzione “fuori dai casi previsti dall’art. 434” obbliga l’interprete a risolvere la questione inerente al rapporto tra 452-quater e 434, rispettivamente disastro ambientale e disastro innominato. In ordine alla clausola di riserva, in una decisione della Cassazione del 2017 si sostiene, che il suo scopo è quello di garantire le sorti dei processi già avviati con l’accusa di disastro innominato ex 434 c.p. Si specifica, inoltre, che NON si è in presenza di una ipotesi di c.d. nuova incriminazione di un fatto precedentemente non previsto dalla legge come reato, poiché il disastro ambientale veniva punito ex art. 434. Sempre in questa decisione si precisa che, si è dinanzi ad un trattamento penale modificativo, in cui il fatto lesivo permane nel suo nucleo essenziale e centrale di disvalore. In altre parole: la Corte ritiene che il 434 e il 452quater descrivono lo stesso fatto. A questo punto appare ovvio chiedersi perché́ introdurre la nuova fattispecie se il fatto era già̀ previsto. Altra giurisprudenza, in una decisione successiva, si orienta diversamente. Si afferma che l’introduzione della più dettagliata fattispecie di disastro ambientale non determina l’abrogazione del 434, in quanto la nuova fattispecie al N1 e 2 individua ipotesi sanzionatorie del tutto estranee rispetto alla struttura del disastro innominato e quindi non confliggenti al punto da determinarne l’abrogazione. Il CONFRONTO TRA L’ART. 434 E IL 452-quater N.3 può essere risolto attraverso il principio di specialità che consente di delimitare il confine tra la residuale area di operatività del disastro innominato e quella della più grave ipotesi novellata, connotata da una speciale offesa alla pubblica incolumità. Anche senza la clausola di riserva, il reato di disastro innominato ha comunque funzione residuale configurandosi solo quando non sussistano gli elementi specializzanti di cui al 452quater. ● Così facendo la Corte ha ribaltato il rapporto tra 434 e 452-quater perché in ottemperanza alla clausola di riserva, la norma (che dovrebbe essere) residuale è la 452quater. ● L’assurdo è che, appunto, se si considerasse il 452-quater come residuale è che la fattispecie meno grave (art. 434) risulti prevalente sull’altra più grave (452-quater) qualora il fatto sia riconducibile ad entrambe le fattispecie. Pertanto si ritiene che l’uso della clausola di riserva sia un grossolano errore commesso dal legislatore da cui discende l’inutilità della clausola e che finisce per complicare l’individuazione della portata della fattispecie. Condivisibili, pertanto, i dubbi di costituzionalità per violazione del principio di ragionevolezza. 2
