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Razionalismo (funzionalismo) : Peter Behrens, Walter Gropius, Le Corbusier, Frank Wright, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Funzionalismo : Peter Behrens : Turbinfabrik aeg, Walter Gropius : Officine Fagus, Bauhaus (di Dessau), Le Corbusier: 5 punti dell'architettura, villa Savoye, unità di abitazione, Modulor, Cappella di Ronchamp; Frank Wright : la casa sulla cascata, solomon Guggenheim (New York)

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 19/11/2021

alice-guglielmino
alice-guglielmino 🇮🇹

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Scarica Razionalismo (funzionalismo) : Peter Behrens, Walter Gropius, Le Corbusier, Frank Wright e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! RAZIONALISMO IN ARCHITETTURA: (funzionalismo) -il razionalismo(solo ambito architettonico) o funzionalismo è un movimento artistico, ma principalmente architettonico (si occupava anche di creare un legame tra design e arte). “all'indomani della Prima guerra mondiale l'Europa si trova a dover ricostruire le città, creare delle abitazioni per gli impiegati delle industrie in modo rapido e economico (tanto con pochi mezzi) e ricreare anche quel sistema di valori e di riferimenti ideali indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo di una società civile. Quest'opera coinvolge l'arte e in special modo l'architettura -L'architetto austriaco Adolf Loos si era scagliato contro l'ornamento fine a stesso. Le sue riflessioni rappresentano una svolta per l'architettura europea e per lo sviluppo di diverse forme di sperimentazione racchiuse sotto il nome di "Movimento moderno", le quali hanno come strumenti progettuali principali la funzionalità e il rigore nazionale -l'esperienza razionalista degli anni Venti riparte da Loos e da quei gruppi di avanguardia che avevano avviato stimolanti esperienze di ricerca e di progettazione con l'impiego dei moderni materiali da costruzione e delle nuove tecnologie a essi connesse «tra queste esperienze ricordiamo il Deutscher Werkbund, fondato a Monaco di Baviera nel 1907 dall'architetto e teorico Hermann Muthesius con l'obiettivo di integrare la produzione industriale con l'arte (arte totale: arte che interviene negli aspetti più concreti della società) e configurato come uno straordinario laboratorio di idee, all'interno del quale troviamo una nuova e vivacissima generazione di architetti e intellettuali e alcuni dei rappresentanti più progressisti del mondo industriale. Questo tentativo venne interrotto dalla guerra. «questo movimento è stato sintetizzato dalla formula di Ludwig Mies van der Rohe "Less is more" (massimo risultato col minimo dei mezzi impiegati). Per ottenere ciò era necessario velocizzare l'attività di cantiere, utilizzare strumenti più efficienti e trovare una corrispondenza tra massima sinteticità formale e eleganza. si occupa di vari problemi su cui le basi nascerà l'urbanistica moderna : -favorire la vivibilità delle periferie «far sentire gli abitanti delle periferie parte del tessuto sociale complessivo «rendere le città più vivibili, con una presenza maggiore di zone verdi e di svago “servizi igienici per le singole unità abitative (prima non si contemplava questa necessità) -vista la necessità di economizzare si sviluppano principi di razionalizzazione di costruzione «in questo periodo (primo dopoguerra) c'è il fenomeno della speculazione -la società si occupava di creare case confortevoli con materiali solidi e economici. Si fa molto uso di calcestruzzo armato e laterizio (fino agli anni del 1870 nessuno l'aveva mai fatto) e un uso massiccio del vetro e del ferro visibile «impiego materiali nuovi e facilmente lavorabili -si inizia a pensare anche alla prefabbricazione (ideato Walter Gropius, il fondatore della Bauhaus) «tutto nasce con l'esperienza pre-guerra del Deutscher Werkbund che prevede un lavoro sinergico tra arte e industria e che sforna importanti artisti come Peter Behrens (impronta all'architettura moderna) “sulla scia di questa scuola tedesca sono state create altre scuole in tutta Europa PETER BEHRENS «nasce nel 1868 ad Amburgo e muore a Berlino nel 1940 “architetto di spicco maturato nell'ambito del Werkbund «rivoluziona in senso moderno ogni precedente regola edilizia, tenendo conto già in fase di progetto delle esigenze dei committenti, delle finalità funzionali e dell'ottimizzazione dei costi di realizzazione «famoso per le sue collaborazioni con le officine per la produzione di turbine per navi «uno dei suoi lavori più impegnativi è la Fabbrica di turbine (Turbinfabrik) TURBINFABRIK AEG «costruita nel 1909 a Berlino per conto della AEG «per sottolineare l'importanza economica che il processo di industrializzazione sta resistendo per l'impero tedesco, decide di strutturare la fabbrica ispirandosi a un tempio greco «si ispira ai tempi classici : «simmetrie -cadenze ritmiche dei sostegni -pronao= sostituito da una vetrata aggettata dal piano della parete che con la sua trasparenza alleggerisce la compatta massa muraria del timpano «timpano sagomato a rappresentare il profilo di un rivetto (profilo poligonale) o di una vite arrotondata. Il frontone aggetta sulla muratura sottostante creando un significativo gioco di incastri fra materiali diversi -vetrata+timpano= specie di fungo o vite (forma = esigenze funzionali, ma anche motivo simbolico e decorativo) -le fiancate e i fronti minori non hanno le pareti tradizionali “le colonne sono sostituite da dei grandi pilastri a vista -le pareti sui due lati lunghi sono costituite da grandi vetrate inserite in una struttura portante d'acciaio (->per ottenere un'adeguata illuminazione naturale e per velocizzare i tempi di costruzione) “armonia tra funzione e decorazione = l'architettura, come arte, si interessa all'aspetto di una fabbrica WALTER GROPIUS «uno dei più importanti allievi di Behrens figlio e nipote di architetti importanti. Tuttavia sceglie di farsi insegnare da Behrens «marito di Alma Mahler un tempo fidanzata di Kokoschka -la palazzina dell'ostello è scompartita con finestre e portafinestre a L’con piccoli balconcini che disegnano una sorta di scacchiera astratta (gli alloggi avevano affacci più contenuti per proteggere la privacy) «dall'esterno si vedevano i solai interni e le attività che si svolgevano all'interno. Questo per questioni di sanità, igiene e di ideologia (Gropius, ecc...erano attratti dalle idee socialiste, bolscheviche, di essere compatti uniti). Vetrate = maggiore igiene abitativa e lavorativa -vetro e cristallo= principi ideologici: trasparenza di lavoro, chiarezza di pensiero e pulizia morale -l'edificio doveva essere in osmosi con l'ambiente «gli unici materiali visibili sono il vetro(vuoti), il ferro degli infissi e l'intonaco bianco delle murature «principi rappresentanti in quest'opera manifesto sono le forme semplici, essenziali corrispondenti alle funzioni, mostrare la vera natura materiale dell'edificio senza copertura ornamentale (trasparenza del lavoro) e purezza della forma «dal punto di vista tecnologico Gropius applica l'angolo di vetro e il concetto della pianta libera «diresse questa scuola fino al 29. Poi abbandonò la Germania e affidò la direzione a Hannes Mayer, però pochi mesi dopo venne fatta chiudere dal governo «venne ricostruita a Berlino. Il nazismo però lo considerava inopportuna perché diffondeva idee socialiste che il nazismo combatteva «nel 1933 il regime nazista pose fine alla Bauhaus CHARLES EDOUARD JEANNERET GRIS “Le Corbusier” «nasce il 6 ottobre 1887 in Svizzera anche se opera principalmente in Francia “allievo per brevissimo tempo di Behrens «detto Le Corbusier (pseudonimo datogli da lui stesso, quando era un artista conosciuto. Se lo assegnò quando faceva il pittore. Il collega che aveva dato vita insieme a lui al purismo si era scelto come pseudonimo il cognome della madre "Auxenfants" e convinse anche lui a scegliersi un soprannome. Egli scelse non il cognome della madre poiché era uguale a quello di un pittore famoso e pertanto scelse il cognome di un suo antenato "Corbeusier" (di cui aveva un ritratto in casa), in quanto un suo maestro di pittura si chiama Le Plettier e lui voleva avere uno pseudonimo assonante a questo cognome) «padre era un artigiano di orologi, appassionato della natura. Questa sua passione la trasmise al figlio «nelle opere di Corbousier c'è sempre un legame tra natura e edificio -madre era una pianista «genitori = uomini di cultura «frequenta una scuola di arti e mestieri «il suo maestro capì che egli possedeva delle capacità artistiche e progettistiche speciali e pertanto lo invitò ad abbandonare lo studio per diventare poi un artigiano di orologi e iniziare a studiare progettazione architettonica «il preside quando lui era ancora uno studente gli chiese di progettare la sua casa di campagna “finiti gli studi, inizia a viaggiare (Grand cours), visita l'Italia (Pisa, Verona, Lucca), la Grecia e Vienna «a Vienna entra in contatto con il razionalismo metodologico di Grobius e frequenta lo studio di Adolf Mayer «a Berlino frequenta lo studio di Mies van der Rohe e di Peter Behrens «fa da apprendista a Pietro Behrens e conosce Grobius (Grobius ebbe un bel ricordo del periodo presso lo studio di Behrens) . A egli non piaceva la mentalità dei tedeschi e quindi questa esperienza non le piacque e oltretutto abbandonò lo studio trasferendosi a Parigi e frequentando lo studio del francese Auguste Perret (creatore della corrente pittorica del purismo-> purificare il cubismo dagli eccessi formali) «superò la fase da pittore -nel 1920 fonda la rivista d'avanguardia “L'Esprit Nouveau” che dirigerà per circa 5 anni -nel 1922 apre uno studio di architettura -Le Corbusier è stato uno dei maggiori promotori della cultura architettonica modernista, uno dei più attivi nel diffondere i principi razionalisti tramite la fondazione del CIAN (che organizzava congressi) «venne notato per la progettazione di alcune ville di alcuni borghesi, tra cui Villa Stein (uso materiale in purezza a vista, tetti piani, finestre a nastro, utilizzo di pilotis per elevare la struttura) e villa Savoye «morì in Costa Azzurra il 27 agosto 1965 9 PUNTI DELLARCHITETTURA «nel 1923 aveva pubblicato Verso un'architettura, un saggio manifesto nel quale enunciava 5 principi su cui secondo lui si sarebbe dovuta basare l'architettura del XX secolo «i 5 punti :- pilotis ->creare un ambiente più salubre e sicuro, come le palafitte, permette il passaggio della natura «finestre a nastro-> osmosi paesaggio naturale e domestico, maggiore penetrazione luminosa -tetto-giardino ->tetti dovevano essere sfruttati come spazi abitabili (vivibilità data dal solarium) «copertura di lastroni di cemento precompresso con linee di giunta sfalsate «pianta libera->edifici non vincolanti dagli elementi portanti possibilità di spostare le pareti a piacimento. Ciò è reso possibile dall'uso di solai in calcestruzzo armato, retti da pochi ed esili pilotis facciata libera : 1)la facciata si deve poter disporre a piacere nello spazio (evitare linea continua) 2)nessun vincolo di rappresentanza dell'edificio (ogni facciata aveva la stessa funzione) VILLA SAVOYE «residenza nella periferia costruita a Pois tra il 1929 e il 1931 -realizzata su più livelli 2 piani fuori terra «pianta quadrata che si regge su degli esilissimi pilotis a sezione circolare «mette insieme gli elementi teorizzati "Nei cinque punti dell'architettura moderna" «partendo dal basso: -struttura chiusa che ospitava un mini appartamento per l'autista, un garage che conteneva tre macchine e servizi di lavanderia «dal portico tramite due rampe inclinate con dolce pendenza e una scala a chiocciola interna si accede al primo piano -le pareti possono essere disposte in piena libertà in quanto vi è uno scheletro di calcestruzzo armato e sono solo i pilotis che sostengono i solai «dal soggiorno rettangolare con ampie finestre a nastro, si accede a una singola terrazza ad L non visibile dall'esterno, in quanto chiusa su entrambi i lati esterni dalle pareti delle facciate «doppia rampa con cui si raggiunge il solarium -il solarium, lo stenditoio e il giardino pensile sono protetti dagli sguardi indiscreti da un muro sagomato con morbide forme, generate in pianta dal rigoroso raccordo di cerchi ed ellissi «assemblaggio di volumi geometrici puri «osmosi casa e ambiente derivante dalla razionalità e funzionalità dell'edificio 17-05-21 UNITÀ DI ABITAZIONE -il concetto dell'unità di abitazione trova pratica realizzazione tra il 1946 il 1952 nell'ambito dei vasti programmi di ricostruzione post-bellica «progetto avveniristico, futuristico dell'immediato secondo dopo guerra quando si sentiva l'esigenza di ricostruire bene, ma con poco budget favorendo le aziende -massimo beneficio, con minimo sforzo economico. Secondo Courbusier la soluzione era costruire dei grandi edifici che ospitassero più appartamenti utilizzando meno terreno possibile «prima realizzazione a Marsiglia «battezzato con il nome di “Città radiosa” “edificio austero di una scatole di cemento armato, ma inserito in un ambiente comodo e naturale «pochi progetti come questo vennero realizzati “poggia su pilotis->diventano->grandi pilastri poligonali “le tre torri sono a stazione semi-cilindrica con copertura a quarto di sfera -il colore della copertura è stato criticato FRANK WRIGHT «nasce nel 1867 e muore nel 1959 «famoso per il Guggenheim museo di New York e per la casa sulla cascata “architetto razionalista americano «diversamente dagli architetti razionalisti europei che erano di stampo comunista, lui è individualista e privilegiava le necessità dell'individuo piuttosto che quelle della comunità «razionalista perché utilizza mezzi di costruzione moderni, razionalizza i mezzi che servono per costruire e adempie al principio dell'essenzialità -non pensava al fatto di risparmiare il suolo (economia dei terreni) «nacque nel 1867 e morì 1959 figlio di una famiglia agiata «il padre fu anche pastore protestante -la madre era una casalinga di origini irlandesi (donna di cultura) «crebbe in una ambiente problematico in quanto i suoi genitori erano in un rapporto conflittuale e il padre lasciò la casa “egli sopportava la madre e si scontrava con il padre -il padre gli trasmise la passione per la musica che egli utilizzava nelle sue costruzioni (componente sonora: egli voleva che la casa partecipasse alle sensazioni musicali della natura) -dimostrò presto una buona predisposizione architettonica «lavorò nello studio di Sullivan (che gli trasmise dei principi tecnici importanti) «prime architetture si ispirano al tema delle case della prateria e delle costruzioni in legno. Riprendono lo schema delle case con le pensiline “egli aveva una passione peri pionieri «mentre si formava entrò in contatto con l'architettura giapponese che lo affascina molto per la apertura verso la natura e la possibilità di modificare la planimetria «principi della sua architettura: rapporto osmotico con la natura circostante e funzionalità pratica «progettò degli edifici in Giappone su commissione dell'imperatore giapponese, quali es. l'Hotel imperiale (fu uno dei pochi a edifici a rimanere in piedi durante un terremoto) -nei suoi lavori non operava quasi mai a una riqualificazione del terreno, l'edificio doveva adattarsi al terreno, all'ambiente (la sua architettura pertanto viene definita "organica") -lui celava gli ingressi perché ci teneva ad assicurare la privacy a rendere confortevole gli edifici «famoso per le ville per dei ricchi committenti -si sentiva come una sorta di genio LA CASA SULLA CASCATA «costruita in Pennsylvania nel 1936 per dei banchieri di origine Svizzera; la famiglia Kaufmann che aveva comprato il terreno perché rimasta affascinati dalla cascata -Wright ha progettato la casa sulla cascata e la fa sviluppare in modotale che si adatti all'ambiente «ha stratificato la casa per armonizzarla con le stratificazioni della cascata «realizzata con i semplici materiali del luogo (pietre per le strutture e legno per gli interni) «calcestruzzo armato (per assicurarle una maggiore robustezza) «gli spazi come voleva l'architettura organica sono estremamente liberi «nella parte bassa si trova soggiorno vetrato, il quale rappresenta il centro organizzatore dell'intero edificio ed è connesso con l'esterno tramite scale, affacci e terrazze che aprendosi verso il bosco e la cascata abbracciano la natura circostante «le sporgenze e le rientranze sono determinate dalla preesistenza di un albero che non si voleva abbattere e dalla necessità di affacciarsi sul corrente con una certa angolazione per ammirarne il corso “zona notte arretrata per evitare di sentire troppo il suono dell'acqua «pavimento = roccia della cascata=piattaforma -pilastri rivestiti in pietra del luogo «panche e sedili sono in pietra e legno «finto lucernario del soffitto e buona parte degli infissi sono in legno «grande caminetto centrale (sempre presente nelle sue opere in quanto per lui rappresentava la famiglia. Quelle famiglie di pionieri che cercavano un luogo in cui stabilirsi creando varie case nelle praterie) -vetrate= per far sentire in contatto con la natura «planimetria complessa in quanto nasceva dalla necessità di assecondare la struttura al terreno in cui doveva essere posta SOLOMON GUGGENHEIM MUSEUM DI NEW YORK “progettato come luogo espositivo per le collezioni di Salomon e Guggenheim «sulla Fifth Avenue -ha trasferito l'idea organicistica dall'ambiente naturale a quello urbano, immaginando le città come dei boschi di cemento, artificiali «museo = casa dell'arte e la città =natura artificiale costruita dall'uomo «morì prima di vederlo terminato «ha riprodotto una spirale in pietra ispirandosi a una conchiglia o a un organismo di tipo spiraliforme -la spirale è una forma semplice in quanto è costituita da un unico piano che si ritorce su se stesso e non suggerisce Un vero e proprio percorso «rampa elicoidale che dal basso si avvita arditamente verso il cielo dilatandosi e sbocciando in un'ampia e luminosa cupola vetrata «struttura che si espande verso l'alto = percorso di conoscenza, di apertura alla luce e alla conoscenza, lo spirito cresce verso l'alto e verso l'esterno come la struttura «critica= sembra un parcheggio multipiano «cammino coclide “all'interno ha un vuoto centrale «spazio espositivo nelle pareti ricurve -lui ha previsto un percorso a scendere. Ascensori che portavano in cima e scendendo si ripercorrevano le opere con un ordine cronologico «esperienza artistica globale : contenuto e contenitore interagiscono «la penetrazione luminosa avviene in modo diretto attraverso i dodici spicchi di vetro della cupola, sia in modo indiretto tramite le suggestive fessure che le spirali superiori della struttura creano sporgendo progressivamente verso l'esterno su quelle inferiori «inclinazione è dolce e progressiva «testamento artistico di Wright Ha fatto moltissime progettazioni tra cui quella di un grattacielo che non fu mai costruito e che sarebbe dovuto essere alto il doppio di quello di Dubai.
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