Scarica Re Salomone - il terzo Re d'Israele e più Sintesi del corso in PDF di Religione solo su Docsity! Re Salomone Il terzo Re d’Israele Salomone è stato il terzo Re d’Israele, successore e figlio di Re Davide, e fu l’ultimo Re del Regno Unificato di Giuda e Israele. Gli succedette il figlio Roboamo, avuto con la moglie ammonita Naama. Secondo la Bibbia era il figlio di Re Davide e Bath-Sheba. Il suo Regno viene considerato come un’età ideale dagli Ebrei: la sua saggezza, descritta nella Bibbia, era ed è tutt’ora considerata proverbiale. Durante la sua carica da Re venne eretto il Tempio di Salomone, che divenne leggendario e famoso per i suoi significati simbolici. Alcuni pezzi della sua vita sono narrati nel Kebra Nagast, un testo etiope. Salomone divenne re per designazione divina, e la congiura di Adonia, suo fratellastro accelerò solo i tempi. Il primo atto della reggenza di Salomone fu la messa a morte del fratello Adonia e di Joab, generale di Davide. Fu importante pure la destituzione dalla carica di sommo sacerdote di Abiathare a favore di Tsadok. Il punto di snodo del regno di Salomone fu la richiesta a Dio di dargli il discernimento, necessario secondo lui per governare un popolo. Dopo questo fatto la sua potenza e ricchezza divennero leggendarie. Alla metà del X secolo a.C. iniziò la costruzione del Tempio di Salomone che terminò in circa sette anni. Ciò è importante per capire la grandezza di Salomone, poiché Erode impiegò ben quarantasei anni per ampliare il Secondo Tempio, anche senza riuscire a riportarlo allo stato originario. Salomone, così come un po’ tutti gli altri Re, cominciò ad avere più molgio, sia per alcune condizioni politiche, sia per dimostrare il proprio potere. Ma così facendo attuò anche una decadenza spirituale all'interno di Israele, dato che ogni nuova moglie adorava diverse divinità, e anche Salomone prese ad adorarli. Il fatto portò le divinità a decidere di dividere il Regno in due parti, ma dopo la decadenza di Salomone: una parte a Roboamo (che regnò sulle tribù di Giuda e Beniamino) e un’altra a Geroboamo (che regnò su tutte le altre terre, creando il Regno d’Israele). Il primo Libro dei Re dà un esempio significativo della sapienza di Salomone. Nel mondo antico era un fatto comune chiedere il giudizio del re, non esistendo la moderna suddivisione dei poteri: i regnanti, quindi, erano i giudici supremi a cui venivano sottoposti i casi più difficili. E quello sottoposto al re d'Israele sembrava irrisolvibile. Due donne si presentarono da Salomone: ciascuna aveva partorito un figlio a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro ed entrambe dormivano nella stessa casa. Una notte accadde che uno dei due bambini morì e sua madre, secondo l'accusa, aveva scambiato il figlio morto con quello vivo dell'altra donna mentre questa dormiva. Salomone, dopo aver ascoltato le due donne sostenere più volte le loro tesi, fece portare una spada e ordinò che il bambino vivente fosse tagliato a metà per darne una parte a ciascuna di esse. Allora la vera madre lo supplicò di consegnare il bimbo all'altra donna, pur di salvarlo. Salomone capì così che quella era la vera madre e le restituì il bambino. Fu così reso noto a tutti che Salomone era veramente un re buono, santo, di fede e Zaddiq. Le notizie su Salomone si diffusero in Oriente, tanto che molti "potenti" di allora vollero metterlo alla prova, facendogli visita e portandogli doni. Nella Bibbia ci viene proposto l'incontro con la regina di Sheba (o Saba), nella zona dell'attuale Etiopia, la cui mitica ricchezza era ben nota alla cultura biblica, che dei Sabei parla nel "Libro dei Popoli". Il libro sacro dell'Etiopia intitolato Kebra Nagast narra dettagliatamente del loro incontro, del loro figlio Menyelek (o Menelik) e dello spostamento dell'Arca dell'Alleanza: secondo la tradizione etiope, seguendo la linea monarchica di discendenza diretta, il duecentoventicinquesimo erede del trono di Salomone è Ras Tafari Makonnen, il Negus, ultimo Re dei Re, incoronato Imperatore il 2 novembre 1930 col nome di Haile Selassie I, letteralmente Potere della Santa Trinità.