Scarica Recensione - Breve storia delle pseudoscienze - Premio Asimov 2022 e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! Premio Asimov 2022 - "Recensione "Breve storia delle pseudoscienze" di M. Ciardi "L'uomo crede più facilmente vero ciò che preferisce vero e respinge le cose difficili perché è impaziente nella ricerca". Marco Ciardi, autore del libro "Breve storia delle pseudoscienze" (Hoepli, 2021), riassume la sua opera con questa affermazione di Francesco Bacone. Un’affermazione esplicita quanto vera perché effettivamente è così, l’uomo tende a scegliere la strada più semplice. Questo perché il metodo scolastico è già sbagliato in primis: durante le lezioni non si racconta la storia dello sviluppo scientifico, del come si costruisce un’evidenza scientifica, del come si giunge alla verità. Ci si limita invece ad approfondire solo ciò che è giusto, proiettando gli scienziati come geni, incapaci di commettere errori e che soprattutto non conoscono fatica per giungere alle teorie. Di conseguenza si impartisce una formazione perfettamente levigata, priva di imperfezioni; si tende pertanto ad eliminare progressivamente dalle spiegazioni gli errori scientifici, a non considerare gli sbagli (e ce ne sono stati) commessi dalla scienza, che sono forse ancora più importanti del risultato finale in sé poiché giovano all’uomo come occasione di miglioramento. Sbagliando si impara. Ad esempio, a scuola non si approfondisce l’erroneità della teoria delle maree galileiana ma si attenzionano solamente le teorie “giuste”. Sono pochi gli insegnanti che “escono fuori dagli schemi” cercando di far capire ai ragazzi che a volte bisogna avere il coraggio di compiere la mossa azzardata di avvicinarsi all’errore se si vuole realmente ottenere qualcosa di importante. Bisogna essere curiosi, avere sete di conoscenza: solo questo significa vantare di un ricco bagaglio culturale. Se, al contrario, ci si limita alle nozioni superficiali scritte nei libri si cade nella trappola della pseudoscienza che non propone alcun tipo di evoluzione della conoscenza e rimane fossilizzata nei dogmi del passato. Praticamente ciò che vogliono i regimi dittatoriali, che fondano i loro sadici progetti proprio sulla pigrizia dell’uomo di ricercare e acculturarsi, per poterlo manipolare e speculare sulla sua vacuità critica. Perciò è la scuola, prima di tutto, che deve saper educare, deve saper estrarre maieuticamente lo spirito critico di ogni persona che lo aiuterà in seguito a distinguere il bianco dal nero. Ma lo spirito critico non deve essere passivo e limitato alla sfera interiore, bensì deve partecipare attivamente all’azione, senza il timore di giudizi perché Galilei, un uomo come tutti, ha avuto il coraggio di smentire secoli di idee radicate nella mente di uomini omologati, dicendo la sua. Un uomo contro tutti. Un uomo che ha utilizzato la propria parola, si è fatto sentire e oggi, non a caso, è considerato il padre della scienza moderna. Perché ognuno di noi ha dentro di sé dei poteri che bisogna tirare fuori al momento giusto. Questo libro insegna, dunque, che crearsi una propria idea, in una società attuale costellata da troppi finti scienziati, è essenziale: ormai tutti si spacciano per biologi, chimici, astronomi, addirittura riescono ad arrivare in televisione per gettare polvere negli occhi delle “masse grigie” orwelliane. Ma vantare di una “paideia” costruita con il sacrificio e riconoscere i tentativi di chi va elemosinando consensi, è la soddisfazione più bella che ci possa essere.
