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Recensione de Il mago di Oz, Guide, Progetti e Ricerche di Teoria Del Cinema

recensione dettagliata del mago di oz

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019
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Caricato il 21/03/2019

luciamarrone28
luciamarrone28 🇮🇹

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Scarica Recensione de Il mago di Oz e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Teoria Del Cinema solo su Docsity! Il mago di Oz • Anno: 1939 • Durata: 112 minuti • Genere: Fantastico/Avventura/Commedia/Musical • Regista: Victor Fleming, George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog, King Vidor • Scenografia: Noel Langley • Musiche: Harold Arlen, Herbert Stothart • Fotografia: Harold Rosson • Soggetto: dal romanzo di L. Frank Braum “Il meraviglioso mago di Oz Personaggi principali: • Judy Garland : Dorothy Gale • Frank Morgan: Prof. Meraviglia / Mago di Oz • Ray Bolger : Hunk / Spaventapasseri • Jack Haley : Hikory / Uomo di latta • Bert Lahr : Zeke / Il leone • Margaret Hamilton : Amilta Gulch / Strega dell’ Ovest Musiche: • Main Title - MGM Orchestra & Coro • Over the Rainbow - Judy Garland, E.Y. "Yip" Harburg • Cyclone [Extended Version] - MGM Studio Orchestra • Follow the Yellow Brick Road/You're off to See the Wizard - Judy Garland • If I Only Had a Brain [Extended Version] - Ray Bolger, Judy Garland • We're off to See the Wizard [Duo] - Ray Bolger, Judy Garland • If I Only Had a Heart [Extended Version] - Jack Haley, Sr. • We're off to See the Wizard [Trio] - Ray Bolger, Buddy Ebsen, Judy Garland • If I Only Had the Nerve - Ray Bolger, Judy Garland, Jack Haley, Sr., Bert Lahr • We're off to See the Wizard [Quartetto] - Ray Bolger, Buddy Ebsen, Judy Garland, Bert Lahr Trama: Dorothy Gale è una ragazzina che vive in una piccola fattoria del Kansas insieme ai suoi zii, al suo cane Totò e a tre uomini che lavorano nella fattoria. Un giorno, il cane della giovane protagonista, morde la gamba della signora Almira Gulch, vecchia donna zitella e benestante del paese. Quest’ ultima pretende di far sopprimere Totò. Mentre la Gulch porta Totò in città, l’animale riesce a fuggire e a tornare dalla protagonista, che decide subito di scappare di casa per non permettere alla Gulch di prendere nuovamente il suo amato Totò. Lungo il cammino, Dorothy incontra il professor Meraviglia che le fa credere di essere mago. L’uomo consultando una sfera di cristallo, convince la protagonista a tornare a casa, facendole credere che la zia stesse male. Mentre la protagonista torna alla fattoria, un ciclone si abbatte su quest’ultima. La ragazzina non trovando gli zii, si rifugia in casa per proteggersi , ma la casa viene trasportata via dal forte vento. Poco dopo la casa atterra in un mondo tutto colorato e pieno di piccole casine. All’improvviso compare una strana bolla colorata che una volta dissolta lascia spazio alla buona strega del nord che comunica a Dorothy che è atterrata con la sua casa sulla perfida strega dell’est, liberando il popolo dei Mastichini. In seguito appare la malvagia strega dell’ovest, sorella della strega dell’est. La megera si avvicina ai piedi della sorella defunta per impossessarsi delle scarpette di rubino dai fantastici poteri ma queste scompaiono e riappaiono ai piedi di Dorothy essendo lei l’artefice della morte della strega dell’est. La perfida strega dell’ovest, arrabbiata scompare, giurando vendetta alla protagonista. Dorothy vuole solo tornare a casa e Glinda ,la strega buona del nord, le consiglia di andare dal potente mago di Oz il quale l’aiuterà a tornare nel Kansas. Lungo il suo cammino verso la città di smeraldo, dove si trova il mago di Oz, la protagonista e Totò incontrano vari personaggi: uno spaventapasseri che lamenta la mancanza di un cervello e che si unisce a Dorothy per andarne a chiederne uno al famoso mago. Così faranno in seguito anche un uomo di latta privo di cervello e un leone codardo sprovvisto di coraggio. Una volta arrivati alla città di smeraldo, i quattro incontrano il mago che acconsente di esaudire i loro desideri a patto che uccidano la strega dell’ovest. Gli amici accettano e si recano dalla perfida strega che rapisce Dorothy per rubargli le scarpette. La ragazzina successivamente viene liberata dagli amici. La megera arrabbiata tenta di dare fuoco allo spaventapasseri, fuoco che Dorothy spegne lanciando acqua purea sia su di esso che sulla strega che essendo intollerante all’acqua muore. I quattro tornando dal mago scoprono non essere un semplice uomo senza poteri. Quest’ultimo, spiega agli amici di Dorothy, che quello che loro desiderano ce l’hanno già e che non serve che qualcuno glielo doni. Il mago inoltre propone a Dorothy di tornare a casa insieme con la sua mongolfiera, che però si stacca prima che la giovane possa salire. Ad assicurare il ritorno a casa per la ragazzina è Glinda, che gli rivela il potere delle scarpette della strega dell'Est da lei indossate, le quali battute tre volte, possono esaudire i desideri; Dorothy, felice, può quindi tornare nel Kansas. Commento: Il mago di Oz, ispirato dal romanzo di L. Frank Baum “Il meraviglioso Mago di Oz” uscito nel 1900, narra le vicende della piccola Dorothy e dei suoi amici nel fantastico mondo di Oz. Nella trasposizione cinematografica gli effetti speciali fanno da padroni. Ad occuparsene fu A. Arnold Gillespie, vero e proprio maestro negli effetti speciali nella Hollywood dell’epoca. Riuscì a realizzare cose mai viste prima nel cinema dell’epoca, come streghe che volano su una scopa, palle di fuoco e la casa di Dorothy in balia del ciclone. Importanti anche i costumi e il trucco, che diedero agli attori una marcia in più per entrare maggiormente nei panni del personaggio da loro interpretato, come ad esempio nel caso di Ray Bolger , Jack Haley , Bert Lahr rispettivamente spaventapasseri, uomo di latta e leone. Da non dimenticare anche Margaret Hamilton che per impersonare la perfida strega dell’ovest, e ottenere la pelle di un colore verde, portava un trucco a base di polvere di rame. Importanti anche l’uso delle colonne sonore. Divenuta famosa grazie al film infatti è Over the Rainbow anche nota con il titolo Somewhere Over the Rainbow cantata per la prima volta dalla protagonista Judy Garland. Successivamente al mago di Oz il brano divenne un vero e proprio successo, diventando canzone simbolo di sogni e voglia di vedere ciò che c’è oltre alla nostra quotidianità. La canzone viene infatti interpretata dalla protagonista quando si trova ancora nel Kansas, dove la vita le pare triste e monotona, senza qualcuno che possa prestarle l’attenzione di cui Dorothy ha bisogno. Nel film infatti quando l’ambientazione è ancora nel Kansas le scene vennero girate in “sepia tone” proprio appunto per accentuare il malessere della ragazzina. Tutto cambia però quando la protagonista arriva nel mondo di Oz dove i colori invadono lo schermo, facendosi vivaci e brillanti come per esempio il verde della città di smeraldo, il rosso delle
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