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Recensione de “La grande storia del tempo”, di S. Hawking, Dispense di Scienze della Terra

“La grande storia del tempo” è un saggio di divulgazione scientifica, scritto dall’astrofisico Stephen Hawking e pubblicato nel 2005 in lingua originale dalla casa editrice inglese Bantam. Le argomentazioni proposte dall’autore si pongono l’obiettivo di analizzare gli aspetti più controversi della cosiddetta Teoria Unificata (GTU), in particolar modo quelle che sono le incongruenze delle diverse teorie parziali di cui essa si compone. L’autore, Stephen Hawking, ripropone in tale saggio parte delle argomentazioni già divulgate nelle sue pubblicazioni precedenti, aggiornando esse tramite le sue più recenti scoperte.

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 14/12/2023

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sofia-roana 🇮🇹

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Scarica Recensione de “La grande storia del tempo”, di S. Hawking e più Dispense in PDF di Scienze della Terra solo su Docsity! Recensione de “La grande storia del tempo”, di S. Hawking «La Terra si trova al centro delle sfere celesti, l’universo ha forma sferica e termina con il settimo cielo, quello delle stelle fisse, fatto di quintessenza incorruttibile e di ottima qualità. Al di là delle stelle fisse non esiste nulla, neppure lo spazio». Aristotele, filosofo greco (Stagira 384-83 – Calcide 322 a.C.) “La grande storia del tempo” è un saggio di divulgazione scientifica, scritto dall’astrofisico Stephen Hawking e pubblicato nel 2005 in lingua originale dalla casa editrice inglese Bantam. Le argomentazioni proposte dall’autore si pongono l’obiettivo di analizzare gli aspetti più controversi della cosiddetta Teoria Unificata (GTU), in particolar modo quelle che sono le incongruenze delle diverse teorie parziali di cui essa si compone. L’autore, Stephen Hawking, ripropone in tale saggio parte delle argomentazioni già divulgate nelle sue pubblicazioni precedenti, aggiornando esse tramite le sue più recenti scoperte. Nato ad Oxford l’8 gennaio 1942, Stephen Hawking non solo si laureò a pieni voti in scienze naturali presso la University college of Oxford, ma divenne anche un partecipe fondamentale nello studio di ricerca del Trinity Hall di Cambridge, in cui negli anni seguenti ottenne la cattedra di matematica. Pur colpito dalla debilitante sclerosi laterale amiotrofica (SLA), incentrò i propri studi dapprima sulle singolarità del Big Bang e dei buchi neri, viene ricordato in particolar modo per la cosiddetta “Radiazione di Hawking”, in seguito si unì ad un sostanzioso gruppo di ricercatori per formulare una teoria unificata, divenendo negli ultimi anni della sua vita fervente sostenitore della teoria delle stringhe. Purtroppo morì il 14 marzo 2018, all’età di 76 anni, lasciando incompleta la ricerca di tale teoria. Filo conduttore del saggio è proprio l’esplicazione delle problematiche che caratterizzano la formulazione della Teoria unificata, nell'unione delle tre più famose teorie parziali: la Teoria della gravitazione, della Relatività e la quantistica. L’autore porta in luce fin da subito quello che è il concetto basilare di teoria, definendola come≪un modello dell’universo (o di una sua parte limitata) e un insieme di regole che mettono in relazione i valori quantitativi che compaiono nel modello con le osservazioni che facciamo nella realtà≫.1 Qualunque teoria ad oggi formulata, per la verità, viene quotidianamente smentita ed è perciò soggetta a notevoli variazioni nel corso del tempo. Ciò non deve sorprendere poiché la ricerca assidua, quella che non si arresta a convinzioni quantunque queste appaiano stabili, è il cardine fondamentale 1 S.W. Hawking, La grande storia del tempo, Milano, prima edizione digitale 2015, cfr.pp.17 della filosofia scientifica. Eppure ciò si rivela essere un notevole problema per chi vuole rintracciare un’ esemplificazione di ciò che governa l'intero Universo. In principio, l'autore riconosce al fisico Isaac Newton, vissuto fra il XVII e il XVIII sec., la scoperta di una legge matematica che potesse fornire una spiegazione empirica al modello di sistema eliocentrico, allora non ancora pienamente accettato. Tale legge è detta “di gravitazione universale” e si esprime tramite la formula:2 dove G= 6,67259 * 10^-11 (N*m^2/Kg^2) Ne deriva l’assunto di forza gravitazionale, ovvero la reciproca attrazione di due corpi determinata sia dal valore delle loro masse che dalla loro reciproca distanza. Da tale legge si è in grado di desumere con un certo grado di precisione le orbite su cui viaggiano i corpi celesti rispetto ad un fuoco dell'ellisse. Nella formulazione del suo enunciato, spiega l'autore, Newton si basò sulla concezione aristotelica che il tempo fosse assoluto, ovvero che il suo scorrere fosse equivalentemente misurabile in ogni luogo dell’universo. Dall’esperienza comunque si comprende che tale affermazione è contraria a ciò che realmente accade, sebbene la concezione comune rimanga ancorata al concetto di tempo assoluto. Con la Teoria della Relatività, formulata da Albert Einstein nel secolo scorso, si diede vita ad una rivoluzionaria concezione di tempo. Esso va inteso come una vera e propria dimensione congiunta a quella dello spazio, a sua volta sottoposta alle leggi di gravitazione, poiché il suo scorrere in prossimità di un corpo dotato di massa elevata dovrebbe apparire più lento. Nello spaziotempo della relatività, ogni evento è quindi rappresentato da quattro coordinate dimensionali, di cui una è il tempo stesso. In quanto affermato dalla Relatività, lo spazio e il tempo debbono essere concepiti come quantità dinamiche che, da una parte, subiscono un’influenza sulla loro curvatura da parte del moto di un corpo o di una forza agente; dall’altra condizionano gli stessi. Nasce quindi una nuova concezione di universo altrettanto dinamico, che avrebbe avuto un principio ed una fine. Ad oggi la scienza è stata in grado di fornire un modello abbastanza preciso di come sarebbe dovuta avvenire la singolarità del Big Bang, la nascita del nostro universo. Siffatta singolarità, come afferma l'autore, è comunemente analizzata secondo i principi di una terza teoria, la meccanica quantistica, per due ragionevoli motivi: l’evento smentisce ciò che afferma la teoria della Relatività poiché la materia in tale stato era sottoposta a forze magnetiche dall’enorme intensità, con le quali 2A. Catania, Lezioni di fisica, legge di gravitazione universale, YouMath, https://www.youmath.it/lezioni/fisica/gravitazione/3150-legge-di-gravitazione-universale.html
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