Scarica Recensione Film Blonde e più Prove d'esame in PDF di Storia Della Radio E Della Televisione solo su Docsity! RECENSIONE FILM BLONDE DI REBECCA VALERIO Blonde, un film prodotto da Netflix, uscito nel 2022 e diretto da Andrew Dominik con Ana De Armas (Marilyn Monroe / Norma Jean Mortenson Baker), Adrien Brody (Arthur Miller), Bobby Cannavale (Joe di Maggio). Il film, di genere drammatico, ha una durata di 166 minuti. Film presentato in Concorso alla 79° Mostra del cinema di Venezia, prende spunto dal romanzo omonimo di Joyce Carol Oates e che racchiude un racconto, tra verità e fantasia sulla vita della diva hollywoodiana per eccellenza: Marilyn Monroe, riuscendo a commemorare i momenti e i dolori della vita di un’icona femminile senza tempo. Il film racconta la storia di una bambina, Norma Jean, cresciuta senza la presenza di un padre e con una madre, mentalmente instabile non in grado di crescerla. La sua infanzia sarà segnata da continui traumi, violenze psicologiche, aggressioni, ripetuti abbandoni e dalla continua ricerca di una figura paterna. Tutto questo determinerà la genesi di una psiche complessa e tormentata. Dopo essere cresciuta all’interno di un orfanotrofio, Norma Jean Mortenson negli anni ’40 – ’50, tra vari provini e figurazioni come ragazza pin-up esordisce con il nome d’arte di Marilyn Monroe. Le diverse, violente e complesse relazioni, sempre influenzate dal bisogno di una figura maschile la segneranno per il resto della vita. La narrazione descrive la figura di una donna vittima di sé stessa e del suo successo che la porteranno a rifugiarsi a capofitto in un mondo di eccessi fatto di droghe e alcool. La fama, la stampa, i giornali, tutto ciò che sin da adolescente aveva creato attorno a sé finiscono per distruggerla. Al centro di un racconto costruito e a tratti onirico, vi è lei, Ana De Armas, audace, attraente, bella e sensuale, capace di incarnare al meglio non solo la figura di Norma Jean, ma soprattutto quella di Marilyn Monroe. Una fotografia che oscilla tra il bianco e il nero e i colori, lasciandoci interpreti di questa scelta che apparentemente non sembra avere motivazioni. La narrazione è prettamente divulgativa, si prefigge di voler parlare ad un vasto pubblico (adulto) nel modo più esplicito possibile trattando temi come l’aborto, le droghe, le violenze e l’alcolismo. Un compito importante quello del fotografo Chayse Irvin, capace di catturare in ogni minimo dettaglio la bellezza e la volgarità che più volte si intravede in Marilyn Monroe.