Recensione “I Malavoglia” di Giovanni Verga, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Scarica Recensione “I Malavoglia” di Giovanni Verga e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! RECENSIONE I MALAVOGLIA a cura di Chiara Lopresti AUTORE: Giovanni Verga TITOLO: I Malavoglia CASA EDITRICE: Fabbri Editori ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1995 “I giovani hanno la memoria corta, e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante; e a ponente non ci guardano altro che i vecchi, quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte.” I Malavoglia, è il romanzo più celebre di Giovanni Verga, in cui vengono presentate le sventure della famiglia Toscano, a cui è dato il soprannome Malavoglia per antifrasi in riferimento alla loro grande voglia di lavorare, residente ad Aci Trezza, un paese sulla costa orientale della Sicilia tra Catania e Messina. Siamo nel fine ottocento. Una famiglia fatta di pescatori, onesti lavoratori, sani, pieni di progetti, nel corso di pochi anni vede poco a poco svanire quel poco di benessere di cui dispone. Rimane solo la dignità, l'attaccamento alla famiglia, alle tradizioni e una profonda onestà di fondo. I protagonisti incarnano, valori tradizionali, i quali si oppongono a quelli celebrati dal resto del paese legati fortemente alla modernità. Nei personaggi de i Malavoglia, infatti, si trovano realizzate due concezioni di vita. Da un lato vi sono i rappresentanti di una società immobile e arcaica che sono ostili a ogni idea di progresso, legati alle superstizioni e alle tradizioni. Dall’altro troviamo coloro che sono responsabili di una rottura con il passato e animati da un desiderio di riscatto umano ed economico. Nel vecchio capofamiglia padron ‘Ntoni e nel nipote ribelle ‘Ntoni si incarnano queste opposte tendenze. Padron ‘Ntoni è il patriarca della famiglia, rigoroso del rispetto delle gerarchie, portavoce di un’antica saggezza, che si esprime nel suo continuo uso di sentenze e proverbi. A questo immobilismo si ribella il nipote ‘Ntoni che si dichiara incapace di accettare senza reagire una vita di stenti e manifesta la propria volontà di rottura. In questo personaggio così complicato c'è l'essenza del romanzo, la voglia di riscatto, ma la totale assenza di un progetto.