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Recensione i Malavoglia, Appunti di Italiano

Recensione libro i Malavoglia Giovanni Verga

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 01/06/2018

camilla-arrichiello
camilla-arrichiello 🇮🇹

7 documenti

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Scarica Recensione i Malavoglia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! I MALAVOGLIA Il romanzo corale (gli abitanti del paese fanno da coro) racconta le vicende, nel periodo tardo ottocentesco, della famiglia Toscano, detti Malavoglia, che sono una famiglia di pescatori, che vive a Aci Trezza. Il soprannome dato è una contraddizione poiché sono grandi lavoratori. La famiglia è composta prima dal nonno, Padron ‘Ntoni, poi dal figlio Bastiano, detto Bastianazzo, dalla moglie Maruzza, detta la Longa ed infine dai nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Le uniche ricchezze della famiglia sono, la “casa del nespolo” , da loro abitata, e la barca chiamata “Provvidenza”, unica fonte di reddito, a quest'ultime viene attribuito il sostantivo “roba” per sottolineare che sono il sostentamento e le radici della loro famiglia. Le disgrazie dei Malavoglia, cominciano con la partenza per la leva di ‘Ntoni, che determina la mancanza di due braccia per il lavoro della “Provvidenza”. Per colmare le difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni si convince ad acquistare a credito dallo zio Crocifisso un carico di lupini che, con la Provvidenza, deve far giungere a Riposto. Ma, a causa di una tempesta, la Provvidenza naufraga, va perduto il carico di lupini e Bastianazzo muore. La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore, ma non si rassegna e per far fronte al debito dei lupini decide di lavorare per Padron Cipolla e dare in sposa Mena al figlio Brasi. Dopo il rientro di ‘Ntoni, questa volta è Luca a intraprendere il servizio di leva, ma non tornerà a casa perché morirà nella battaglia di Lissa. La famiglia è di nuovo in ginocchio, anche perché Piedipapera gli sottrae, a causa dei loro debiti, la casa del nespolo; per porre rimedio alle condizioni economiche, peggiorate per il crollo del prezzo delle acciughe (unico lavoro rimasto alla famiglia), e alla mancanza di 'Ntoni, che era ripartito, la famiglia è costretta a vendere la barca, da poco pronta per il lavoro in mare. Queste sventure portano la rovina del fidanzamento tra la Sant'Agata e Brasi. Padron 'Ntoni è afflitto dal dolore, che viene incrementato dal nipote 'Ntoni, ritornato a casa: egli, infatti, ambisce ad un altro tipo di vita che lo porterà a frequentare cattive compagnie, si da al contrabbando e colto sul fatto accoltella il brigadiere Michele e finisce in galera; l'attacco al brigadiere viene vista come una vendetta per onore dato che il brigadiere stava facendo la corte a Lia e precedentemente aveva provato a fidanzarsi con Barbara (l'amata di 'Ntoni). Successivamente, Lia fugge di casa per il disonore e finisce col diventare una prostituta, anche Mena, a causa di mancanza della dote, è costretta a rinunciare al matrimonio con l’amato Alfio ed infine anche Padron 'Ntoni muore di malattia. Alla fine del romanzo Alessi riesce a riscattare la casa del nespolo, gesto che non servirà a nulla poiché la famiglia Malavoglia è ormai distrutta, ma almeno riesce a sposarsi con Nunziata e vanno a vivere alla casa del nespolo con Mena. Le ultime pagine sono dedicate alla richiesta e di perdono e all'addio di 'Ntoni alla famiglia. Questo romanzo è scritto con la tecnica narrativa dell'impersonalità, cioè presentando direttamente il punto di vista dei vari personaggi, utilizzando un italiano quasi dialettale e i loro modi di dire. Quest'opera, come Mastro don Gesualdo, fa parte del "Ciclo dei Vinti".
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