Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Recensione "Io non ho paura", N. Ammaniti, Dispense di Italiano

Recensione "Io non ho paura", N. Ammaniti

Tipologia: Dispense

2020/2021

In vendita dal 27/06/2021

previtera-leonardo
previtera-leonardo 🇮🇹

4.2

(28)

105 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Recensione "Io non ho paura", N. Ammaniti e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! N. Ammaniti, Io non ho paura Niccolò Ammaniti è uno scrittore e regista italiano nato a Roma nel 1966 e vincitore del premio strega nel duemilasette per “Come Dio comanda”. Durante la sua carriera ha scritto e pubblicato svariati romanzi e molteplici racconti, ottenendo un buon successo non solo in ambito letterario, bensì anche in ambito cinematografico con alcune trasposizioni delle sue stesse opere, come ad esempio di “Io non ho paura”, pubblicato nel duemilauno, vincitore di molti riconoscimenti. “Io non ho paura”, dunque, è un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti, il quale narra di Michele, un ragazzino di nove anni che vive in un piccolissimo borgo rurale in Basilicata con la sua famiglia e che quasi ogni giorno esce con i suoi amici a giocare e a correre nella vasta distesa di campi di grano che circondano le umili abitazioni. Fino a quando un giorno scopre una buca scavata nel terreno dentro la quale è segregato Filippo, un bambino della sua stessa età, rapito a Milano e tenuto in condizioni pietose dai rapitori, i quali pretendono una salata somma di denaro dai genitori affinché questi venga restituito. Tra i due piccoli nasce una sorta di legame sempre più forte, tantoché Michele tornerà dal suo coetaneo più e più volte, portandogli cibo e acqua e successivamente liberandolo, nonostante il duro divieto del padre. Il libro è infatti ambientato nel ’68, durante gli anni di piombo, caratterizzati da un altissimo tasso di criminalità in Italia, soprattutto nelle zone meridionali, nelle quali per l’appunto si sono verificati numeri di rapimenti di bambini molto importanti, tenuti quindi nascosti per poi essere liberati unicamente in cambio di soldi. Lo scritto mi è piaciuto, ho gradito molto la trama e la scelta dell’autore di narrare i fatti in prima persona cioè dal punto di vista di Michele, adottando quindi la focalizzazione interna; così facendo ho maggiormente appreso i pensieri spontanei e i sentimenti del giovane bambino il quale si ritrova in un contesto familiare difficile dovendo spesso cavarsela da solo contro ogni tipo di difficoltà. L’opera è arricchita anche da un linguaggio molto informale con termini popolari che rendono quindi più vivace la lettura e permettono al lettore di immergersi nella scena, come se fosse lì in quel momento, in mezzo ai personaggi, ad ascoltare i dialoghi. Per completezza ho avuto il piacere e la curiosità di guardare l’omonimo film affinché potessi avere maggiori delucidazioni riguardanti il finale e non solo. Anch’esso mi è piaciuto molto ed è servitomi per capire ancor più profondamente i comportamenti e i pensieri dei vari personaggi, nonostante si presentino leggere differenze tra il film e il libro, come ad esempio in quest’ultimo, l’utilizzo di svariati flashback. Ho infine molto apprezzato una frase molto significativa presente nel romanzo, la quale recita così:” Piantala con questi mostri, Michele. I mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri. Così mi aveva detto papà”. Esso è un passo molto importante, il quale fa riflettere non solo sulla situazione sociale di quei tempi, ma è un argomento che tocca anche il nostro presente; sottolinea infatti il fatto che ormai tra noi, tra quelli che pensiamo siano gente normale e soprattutto gente di cui fidarsi, si celano i veri “mostri” coloro pronti a tradirti e a compiere azioni brutali nei confronti della gente innocente, come nel caso di Filippo appunto, un bambino innocente, proveniente da una famiglia ricca, ritrovatosi prigioniero di un gruppo di criminali assetati di soldi. Bisogna perciò seguire sempre la propria strada e non fidarsi mai ciecamente della gente che ti sta intorno, coloro i quali si fingono amici e promettono grandi cose e sono poi pronti a tradire la tua fiducia. Previtera Leonardo 1E
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved