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Recensione libro :"Il Barone Rampante", Sintesi del corso di Italiano

Narrativa italianaLiteratura ItalianaStoria della letteratura italiana

Recensione libro :"Il Barone Rampante"

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
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Caricato il 11/05/2021

maddalena-perrino
maddalena-perrino 🇮🇹

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Scarica Recensione libro :"Il Barone Rampante" e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Recensione – “Il Barone Rampante” Italo Calvino ACCENNI SULL’OPERA E BREVE BIOGRAFIA DELL’AUTORE Il titolo dell’opera in questione è “il barone rampante”, secondo capitolo della straordinaria trilogia “I nostri antenati”. Il Barone Rampante , romanzo scritto da Italo Calvino e destinato a chi ama la lettura e nello specifico l’avventura; trova la sua prima pubblicazione nel 1975 sotto la casa editrice Einaudi. Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas, Cuba, nel 1923. Quando ha solo tre anni la famiglia torna in Italia, a Sanremo, dove il futuro scrittore frequenta la scuola. Inizia poi l'università di Agraria a Torino, ma si trasferisce ben presto all'università di Lettere a Firenze. Nel 1943, Calvino, dopo l'armistizio, si iscrive al Partito comunista e inizia la guerra partigiana, con la seconda divisione d'assalto "Garibaldi". Ed è proprio dall'esperienza della guerra che nascono i primi racconti di Calvino. Cesare Pavese, che apprezza le sue doti letterarie, lo incoraggia. Proprio grazie a Pavese, Calvino inizia la sua collaborazione con la casa editrice Einaudi e pubblica nel 1947 il suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno”. Autore di racconti e romanzi, molti dei quali, come Il cavaliere inesistente, Il visconte dimezzato, Il barone rampante; adatti anche ad un pubblico giovane. Fu grandissimo saggista e studioso della letteratura italiana ed europea , autore di una delle più complete raccolte di Fiabe italiane e di una bellissima lettura dell’Orlando furioso. Muore poi a Siena nel 1985. Lo stile che Calvino utilizza nei suoi scritti consente al lettore un’esperienza di lettura limpida ed elegante . Calvino è in costante ricerca di chiarezza e semplicità nel suo modo di esprimersi. Anche l'uso dei dialettismi per adeguarsi meglio alle vicende narrate non intralcia la lettura che scorre pulita e lineare in tutta la sua semplicità. TRAMA DEL LIBRO Il romanzo è ambientata nella città immaginaria di Ombrosa, in Liguria. La vicenda è narrata da Biagio, fratello minore del protagonista, quella che andrà a raccontare è la storia di un giovane barone, Cosimo Piovasco di Rondò, primogenito di una famiglia nobile della cittadina. Il fatto principale è rappresentato da un litigio avvenuto il 15 giugno 1767 nella tenuta di famiglia, tra il giovane Cosimo e suo padre. La causa di questo scontro è stata il rifiuto di mangiare una zuppa di lumache servita a Cosimo per pranzo da parte di sua sorella Battista. Cosimo, che aveva litigato col padre, si rifugerà su un’imponente elce, presente nel giardino di casa e prometterà d’innanzi alla famiglia di non scendere mai più coi piedi per terra. Dopo il litigio, la vita di Cosimo si svolgerà sempre sugli alberi, prima nel giardino di famiglia e dopo nei boschi situati nelle vicinanze, spostandosi solo attraverso boschi e foreste Cosimo riuscirà a costruirsi a poco a poco una dimensione quotidiana anche sugli alberi. Dopo un incontro casuale con la vicina di casa, Cosimo conoscerà l’amore per Viola, e dopo un periodo di lontananza tra i due scatterà un sentimento reciproco, sempre esistito, che si concluderà tristemente per una serie di equivoci e incomprensioni; troverà un fedele amico nel cane Ottimo Massimo, stringerà amicizia col bandito Gian de Brughi e diverrà figura popolare per gli abitanti delle terre dei Rondò. La vita di Cosimo sarà piena di avventure a partire dalle amicizie con i ladri di frutta, fino alle giornate trascorse a caccia o immerso nella lettura. Nel frattempo giungono fino ad Ombrosa i venti della Rivoluzione francese e dell'esperienza travolgente di Napoleone Bonaparte; Cosimo, dopo aver provato a sollevare la popolazione locale, incontra il famoso generale rimanendone tuttavia assai deluso. Anche la sua fine avverrà in modo insolito; infatti invecchiato e malato, sentendo giungere la morte si arrampicherà sulla cima di un grande noce e si appenderà ad una mongolfiera di passaggio. Così, senza tradire il suo intento di non rimettere più piede sulla terra, scomparirà nel cielo, senza concedere alla terra neppure le sue spoglie. ANALISI STILISTICA I periodi utilizzati dall’autore sono lunghi e complessi o semplici? I periodi utilizzati sono semplici . L’autore predilige le coordinate per spiegare meglio le numerose analisi presenti nel racconto. C'è un utilizzo particolare della punteggiatura? Sicuramente, essendo un racconto ricco di dialoghi e descrizioni, la punteggiatura è un punto molto importante, e affrontato con particolare attenzione. La punteggiatura è precisa, minuziosa e dettagliata. Lo stile di narrazione di Biagio è dettato anche dal suo posto all’interno della società; infatti essendo figlio di una famiglia nobile avrà sicuramente avuto la possibilità di studiare molto. Il lessico (ovvero le parole utilizzate) è semplice o ricercato? Il linguaggio utilizzato è colto e ricercato, quando parlano o appaiono i componenti della famiglia di Cosimo; quando invece nelle scene sono presenti tutti coloro che vivono nel regno di Ombrosa, coloro che circondano Cosimo durante la sua vita sugli alberi, il linguaggio è più semplice e meno complesso. Prevalgono i dialoghi o le descrizioni? La narrazione è divisa bene tra dialoghi e descrizioni. A prevalere sul resto penso siano questi ultimi, ma un ampio spazio è dedicato anche ai dialoghi. Qual è il genere dell’opera? E’ difficile classificare quest’opera sotto un unico genere; quello che forse le appartiene di più è il racconto di avventura. I PERSNAGGI COSIMO : Il nome completo è Cosimo Piovasco di Rondò ed è il protagonista del racconto, ha 12 anni ed è figlio di una famiglia nobile della città di Ombrosa; nel corso del racconto diventerà Barone in seguito alla morte del padre. Vive sugli alberi e indossa vestiti fatti da sé, mangia il cibo che gli offrono gli abitanti del posto e quello che riesce a cacciare. È testardo e irremovibile nelle sue decisioni , molto orgoglioso ma rimane comunque semplice. Mantiene fede alle promesse fatte, soprattutto a sé stesso, come quella che non avrebbe mai più messo piede per terra. Anche se del suo aspetto fisico l'autore non scrive niente il suo comportamento e il suo carattere vengono riportati nel romanzo con estrema cura. L'aspetto più importante del suo carattere è sicuramente il grande anticonformismo e la grande avversione nei confronti delle regole del suo ceto sociale. Cosimo dedica gran parte del suo tempo allo studio e alla lettura continua a prendere lezioni dal suo vecchio maestro fino a diventare grazie alla lettura, più colto di lui, diventando un filosofo di fame internazionale conosciuto addirittura da Voltaire. Un’ altra qualità che emerge oltre l'orgoglio è la sua determinazione che lo ha reso perseverante nel suo obiettivo iniziale di non discendere mal dagli alberi. Infatti persino sul punto di morte, egli ha avuto la forza d’animo di non lasciarsi trasportare giù a terra, e ha preferito agganciarsi alla corda di una mongolfiera di passaggio e di buttarsi in mare, piuttosto che essere sepolto. COMMENTI E GIUDIZI PERSONALI Letto superficialmente ,il romanzo potrebbe sembrare una banale storia di avventura di un bambino capriccioso. Se invece si scova a fondo, la storia di Cosimo è del tutto singolare e a tratti spettacolare. Ho trovato questo libro molto interessante, sia dal punto di vista della storia sia dal punto di vista metaforico. Gli elementi che mi hanno colpito in misura maggiore sono la situazione insolita su cui si basa la vicenda, cioè la vita di un uomo sugli alberi, il modo in cui il protagonista cerca di adattarsi a questa vita insolita e i tentativi che fa per vivere civilmente anche in una condizione che non è umana. Ma soprattutto la metafora che si nasconde dietro questo racconto, ovvero, il distaccamento e la solitudine propri di ogni uomo nei confronti della realtà e dei propri simili, distaccandosi dalla mentalità comune, quella "standard", oserei dire, per inseguire la propria con determinazione. Un romanzo che fa capire quanto sia importante avere una visione diversa dagli altri, che non per forza è sbagliata perché è diversa, ma semplicemente è una visione da un altro punto di vista. Inoltre ci fa capire quanto sia importante inseguire ciò che ci rende felice, in questo caso, la vita sugli alberi per quanto riguarda Cosimo. La ricerca di una propria tranquillità, di una libertà tanto sognata attraverso tanta determinazione e dedizione. Forse il filone attorno al quale gravitano tutti gli eventi di Cosimo è quello della fuga; fuga che qui viene concretizzata come una reale sparizione dalla vita quotidiana per rifugiarsi sugli alberi, ma che allude teoricamente alla fuga o al desiderio di evasione che ciascuna persona porta nel proprio carattere. Cosimo è stanco di essere rimproverato dai genitori e di dover subire le angherie della sorella, e così fugge, promettendo di non tornare più; allo stesso modo l’uomo, pressato dalla routine quotidiana, dal lavoro o semplicemente dalla noia, spesso decide di fuggire per ritirarsi in un mondo tutto suo. D’altra parte il personaggio di Biagio, che è messo in risalto dall’autore per farci conoscere un ulteriore tipo d'uomo, ovvero quello che nella vita non ha mai voluto schierarsi, per paura o per convenienza, né da una parte né dall'altra, seguendo il corso degli eventi cosi come procede. In effetti, oltre all'episodio in cui Biagio rifiuta di seguire Cosimo sugli alberi, vi sono altre situazioni in cui questi preferisce rimanere nell'ombra piuttosto che emergere e quindi rischiare come il fratello. Ad esempio, durante la guerra fra Francia e Austria, a Ombrosa si erano organizzate alcune riunioni segrete della Massoneria; Cosimo prese parte a tutte per sostenere il proprie ideale, Biagio Invece cercò di rimanere sempre abbastanza nascosto non schierandosi né dalla parte dei conservatori né da quella del rivoluzionari, proprio per non correre pericoli e rischiare di perdere i beni e la faccia. Un commento dell’autore della presentazione del libro dice che “La prima lezione che potremmo trarre dal libro è che la disobbedienza acquista un senso solo quando diventa una disciplina morale più ardua e rigorosa di quella a cui ci si ribella.”. Secondo me, questo è vero, perché Cosimo ha anche il coraggio e la perseveranza di rimanere coerente con gli impegni presi, e alla fine, quello che inizia come un semplice atteggiamento di sfida nei confronti dei genitori, diventa una vera e propria dottrina di vita, con delle scadenze che forse sono ancora più difficili da mantenere rispetto a quelle date dai genitori. In conclusione, posso dire che questo romanzo , nella sua apparente semplicità, trova molte più sfumature che non si concentrano solo nella figura di Cosimo ma anche nel resto della sua famiglia; il concetto di fuga è ricorrente ed insistente, ognuno dei protagonisti è alla ricerca di una propria dimensione, ad esempio quella del protagonista è sugli alberi , e quella di sua sorella in cucina. Consiglio la lettura di questo libro ad un pubblico di lettori che non si vuole solo limitare a leggere un racconto di avventura ma una storia che lasci un messaggio trasparente. I Temi affrontati: LA RIBELLIONE ; In questo libro, il protagonista (Cosimo) si ribella verso i suoi genitori, poiché non aveva intenzione di assaggiare la portata a base di lumache. Questa azione provoca un litigio, che porta ad un allontanamento del figlio da parte dei genitori. Il figlio, così, decide di rispettare la decisione dei genitori, affermando che non sarebbe più sceso sulla terraferma, e che avrebbe vissuto per sempre su luoghi sopraelevati, ad esempio sugli alberi Un altro percorso tematico, quindi è la FERMEZZA del ragazzo che non senza impegno e fatica mantiene la sua promessa senza mai infrangerla. Si fa aiutare da suo fratello, costruisce un ottimo rapporto di fiducia con un cane e, grazie all'aiuto di entrambi nesce a trascorrere giornate serene anche nella sua casetta sull'albero. Questo libro, quindi ci insegna anche che attraverso la DETERMINAZIONE e l'IMPEGNO COSTANTE Si può raggiungere qualsiasi obiettivo che ci si imponga ALCUNE FRASI CHE MI HANNO COLPITO L'amore riprendeva con una furia pari a quella del litigio. Era difatti la stessa cosa, ma Cosimo non ne capiva niente. - Perché mi fai soffrire? - Perché ti amo. Ora era lui ad arrabbiarsi: - No, non mi ami! Chi ama vuole la felicità, non il dolore. - Chi ama vuole solo l'amore, anche a costo del dolore. - Mi fai soffrire apposta, allora. - Sì, per vedere se mi ami. La filosofia del barone si rifiutava d'andar oltre. - Il dolore è uno stato negativo dell'anima. - l'amore è tutto. - Il dolore va sempre combattuto. - l'amore non si rifiuta a nulla. - Certe cose non le ammetterò mai. - Sì che le ammetti, perché mi ami e soffri. Cosimo non conosceva ancora l'amore, e ogni esperienza, senza quella, che è? Che vale aver rischiato la vita, quando ancora della vita non conosci il sapore? Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa perché pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così. S'accorgeva che tante cose non gli importavano più, che senza Viola la vita non gli prendeva più sapore, che il suo pensiero correva sempre a lei. Più cercava, fuori dal turbine della presenza di Viola, di ripadroneggiare le passioni e i piaceri in una saggia economia dell'animo, più sentiva il vuoto da lei lasciato o la febbre d'attenderla. Stavano venendo dei tempi magari più tolleranti, ma più ipocriti. Non aveva ancora capito qual era stato il suo errore, non era riuscito ancora a pensarci, forse preferiva non pensarci affatto, non capirlo, per proclamare meglio la sua innocenza.
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