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RECENSIONE LIBRO - Pyongyang, Sintesi del corso di Italiano

Libro: Pyongyang (romanzo grafico) Autore: Guy Delisle Editore: Rizzoli Lizard

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 28/05/2018

Empusa20
Empusa20 🇮🇹

4.4

(19)

21 documenti

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Scarica RECENSIONE LIBRO - Pyongyang e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! La Corea del Nord è uno stato ai confini della realtà: una spietata dittatura comunista che vive in isolamento quasi completo, immersa nel culto di Kim Il- Sung, nominato "presidente eterno" dopo la morte, e di suo figlio, il "caro leader" Kim Jong-Il. Nei primi mesi del 2001 Guy Delisle, autore canadese residente in Francia, ottiene l’accesso alla città grazie ad un permesso di lavoro di due mesi. Dai suoi appunti di viaggio nasce un reportage a fumetto di 176 pagine, che prende il nome della capitale: Pyongyang. Si tratta di un piccolo gioiello non solo per l’aspetto documentaristico, ma anche per quello narrativo. Durante la sua permanenza il fumettista osserva ciò che può della cultura e della vita dei pochi nordcoreani con cui entra in contatto e ci racconta con uno sguardo chiaro e personale un “Paese enigmatico, chiuso a doppia mandata dall’interno”, trasformando così un viaggio di lavoro in un'occasione per scoprire e descrivere la Corea del Nord, nelle sue stranezze e assurdità. In particolare Delisle coglie con ironia lo spirito della dittatura, così come appare a noi occidentali e ci trasmette opinioni del tutto plausibili e intelligenti in alcuni dei suoi flussi di pensiero presenti tra le pagine. Di certo questo libro non è adatto a chi vuole indagare sulle profonde cause della povertà nord coreana o sull’esagerato impiego della propaganda, in quanto Delisle si sofferma allo stato superficiale delle cose. Devo ammettere però che personalmente non giudico questo un difetto in quanto ritengo che l’arma vincente dell’autore sia proprio la sua semplicità e la sua ironia. Un’ironia sottile e un po’ amara che nasce dalla spontaneità con cui esprime le proprie opinioni, senza pretese da sociologo o da intellettuale, ma tramutandole in scene che fanno sorridere e insieme riflettere. Ciò che traspare dal suo racconto è l'immagine di una società così assoggettata alla propaganda da far sembrare “1984” di Orwell una commedia sofisticata. Proprio questo libro Delisle sceglie di regalare a “capitan Sin”, il suo interprete: interessante sarebbe conoscere le sue opinioni. Il suo stile ha il pregio di mettere il sorriso sulla bocca, nonostante l'argomento sia arduo e insidioso. Difatti le scene del fumetto sono tali da guidare il lettore a scoprire quel mondo senza alcuna pesantezza, grazie al dono di un umorismo spontaneo che consente di stemperare l’assurdità degli orrori raccontati nella mitezza di una testimonianza non avvelenata da un eccessivo coinvolgimento. L’unico appunto che invece vorrei muovere all’autore è relativo alla brusca interruzione del finale, che modestamente non ho compreso, ma che forse vuole ricordare il senso di libertà ritrovata nel lasciare l’isola. In conclusione, Pyongyang è una lettura leggera che si conclude in un giorno, non solo per la sua brevità ma pure per l’interesse e la curiosità che suscita.
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