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recensione libro, Sintesi del corso di Pedagogia

Riassunto libro elogio alla lentezza

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

In vendita dal 12/02/2016

kikka1993
kikka1993 🇮🇹

3.6

(5)

11 documenti

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Scarica recensione libro e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! Relazione per esame Pedagogia Speciale “Elogio dell’educazione lenta” di Joan Domènech Francesch Il libro “Elogio dell’educazione lenta” è stato scritto da Joan Domenech Francesch nel 2009. L’autore è maestro e direttore della Scuola Pubblica Fructuós Gelabert di Barcellona. Membro della Federación de Movimientos de Renovación Pedagógica de Cataluña y de la Coordinación de Escuelas 0-12. Autore di numerosi articoli per riviste pedagogiche. Le sue pubblicazione vogliono essere riflessioni sull’educazione dal punto di vista della scuola, con lo sguardo rivolto all’aula e ai processi di miglioramento della scuola pubblica. Il volume qui analizzato è indirizzato a tutti gli insegnanti, ai genitori, alle famiglie e alla scuola, a tutti coloro che credono nel valore dell’educazione come strumento umanizzante. Attraverso la lettura di questo libro, tutti coloro che si muovono attorno al mondo dell’educazione e della scuola sono stimolati dai suggerimenti offerti e possono riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessità di adottare metodi di rallentamento per una scuola lenta. Il libro tratta, infatti, il tema del tempo, non da un punto di vista organizzativo e tecnico, ma attraverso uno sguardo etico e profondamente umano. Il volume può essere suddiviso in più parti: inizialmente si parla dell’educazione, della società odierna e della velocità che le caratterizza. Poi viene affrontato il tema della lentezza e la questione del tempo in educazione. Nella seconda parte invece sono elencati e spiegati i quindici principi dell’educazione lenta, con suggerimenti anche pratici per il lettore-docente, principi che si suddividono poi in cinquanta proposte per rallentare il tempo. Questo libro va contro l’idea dominante della società odierna, in cui, anche a causa di una tecnologia sempre più avanzata e veloce, si cerca di mettere in atto e svolgere sempre più azioni nello stesso momento e non si può perdere tempo. Tutto il contesto in cui viviamo ha portato la società a considerare più importanti la quantità e la velocità perdendo così di vista la qualità e il senso dell’agire. Come evidenziato quest’idea dominante ha influenzato anche l’educazione, per questo attraverso il suo libro Joan Domenech Francesch presenta un approccio secondo cui l’educazione è un processo qualitativo. Al contrario, oggi, molto spesso nella scuola viene data una risposta quantitativa, impostata su programmi, orari, obiettivi da conseguire tutti allo stesso modo e nello stesso tempo, si cerca di avere di più il più rapidamente possibile. Per contestare ciò nel libro viene proposta una decelerazione in campo educativo che porti a realizzare una scuola rispettosa dei ritmi di apprendimento di ciascun alunno. Il modello basato sulla velocità accentua le disuguaglianze, in quanto fondato su ritmi possibili solo ad una parte degli alunni e degli stessi docenti, infatti chi ha ritmi poco compatibili con quelli scolastici, quindi più lenti, è considerato come lo sconfitto e la sua presenza è percepita dagli altri come un peso. Questa situazione non ha colpito solo l’ambiente scolastico, all’esterno ha portato ad una concorrenza nel mercato del lavoro, quindi individualismo e competizione in tutta la società. Da ciò si percepisce che la scuola che corre in realtà non educa, infatti, si può parlare di vero apprendimento solo nel momento in cui ciò che si apprende acquista significato, questo procedimento richiede tempo. Per tanto l’educazione dovrebbe essere un processo che rispetti il kairòs, il momento presente determinato da una qualità, e non sia schiavo del chrònos, il tempo che fugge. Per questo motivo viene presentato un percorso educativo che va oltre la formazione dell’individuo e assume un valore che riguarda l’intera società. Promuovere un’educazione lenta significa porre l’accento sugli apprendimenti e sul tempo necessario ad apprendere e non riempire meccanicamente un vaso vuoto pensando di poterlo formare, ma deve essere un’educazione capace di rispettare il soggetto. In secondo luogo nel libro è messo in evidenza il legame esistente tra educazione e tempo tanto che sono presentate cinquanta proposte per rallentare il tempo sia all’esterno che all’interno della scuola. A livello scolastico, l’autore propone una riorganizzazione dell’orario scolastico, un aumento delle ore che riguardano la conoscenza dell’ambiente sociale e naturale.
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