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Recensione negativa Frankenstein, Esercizi di Lingue e letterature classiche

Recensione del romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley

Tipologia: Esercizi

2018/2019

Caricato il 08/06/2019

DianaLS96
DianaLS96 🇮🇹

4.8

(4)

7 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Recensione negativa Frankenstein e più Esercizi in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! Premetto che non esiste libro al mondo che, letteralmente, brucerei. Ogni libro contiene in sé un tozzo di un’anima e una testimonianza storica e antropologica. Tuttavia, esiste un romanzo al quale mi sento di portare alcune critiche: si tratta di Frankenstein, ovvero il moderno Prometeo di Mary Shelley. Ho preso in mano questo libro per la prima volta all’incirca all’età di 13 anni, durante un personale periodo di grande fascino che provavo nei confronti della letteratura inglese romantica e vittoriana. Ma, per quanto io discerna l’estro e l’innovazione nelle fantasticherie di Shelley, soprattutto se relazionate al diciannovesimo secolo, quando la novella è stata scritta, questa si è rivelata una inappagante sotto almeno tre aspetti. In primo luogo, la narrazione è monotona, scandita dalle lamentele del protagonista, che sono eccessivamente svenevoli e abbondanti. In secondo luogo, lo stesso protagonista si rivela essere un inetto scelta dopo scelta. Il Dottor Frankenstein dà la vita a una creatura potenzialmente senziente e temibile e immediatamente la abbandona al suo fato, mentre le permette di errare indisturbata, per poi stupirsi ogni qual volta il “mostro” si ripresenta al suo cospetto o commette scempi che a malapena comprende. Eppure, nonostante sembri rendersi conto della gravità dei suoi errori, il protagonista insiste nel mantenere un atteggiamento di superiorità e disprezzo nei confronti della sua creazione. Infine, il messaggio finale (e non solo, dal momento che lo scienziato lo fa presente più di una volta nel corso della narrazione) è una versione meno elaborata dell’hybris greco, ovvero un’intimazione esplicita, rivolta a tutti coloro che con spirito d’avventura o curiosità scientifica desiderino svelare un mistero, geografico o biologico che sia, a non provarci. Una morale questa che, tra l’altro, stona con una trama fantascientifica che potrebbe altrimenti sembrare un inno alle nuove scoperte tecnologiche.
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