Scarica Recensione romanzo Cecità di José Saramago e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Cecità - José Saramago Una cecità bianca: è questa la malattia misteriosa che travolge un intero paese. Un giorno, nell'attesa che il semaforo ritornasse verde, un uomo perde improvvisamente la vista. Una nube bianca copre i suoi occhi e un senso di vuoto, la paura, l'insicurezza, si aprono attorno a lui. Sembra non esservi alcuna spiegazione, neanche dopo il tempestivo accompagnamento della moglie dal medico. Le domande diventano sempre più frequenti, la tensione continua a crescere e l'enigmatica malattia si diffonde precipitosamente. La paura aumenta e la necessità di reagire risulta imminente. Così tutte le vittime vengono confinate all'interno di un manicomio e abbandonate a se stesse, alla fame, alla miseria e alla violenza. Il tragico corso della misteriosa malattia però non si arresta; continua quindi a progredire fino a gettare nello sconforto l'intera popolazione, tranne una donna: la moglie del medico. La cecità descritta da Saramago rende il lettore profondamente partecipe della tragica vicenda che vuole porsi come sintomo di un'umanità in crisi. La vista schermata da un bianco lattiginoso risponde all'esigenza di raccontare simbolicamente un'umanità cieca e di delineare un percorso di ricostruzione. Così l'uomo che nella sua quotidianità si è abbandonato al giogo dell'apparenza, ignorando la sua stessa umanità, ora è tenuto a espiare le sue colpe. Saramago racconta in chiave metaforica un'umanità che aveva negato la sua stessa essenza, che aveva dimenticato la bellezza della solidarietà, della fratellanza, dei valori comunitari, e quindi condannata all'alienazione. Tutti i personaggi infatti perdono progressivamente la vista nonostante cerchino di evitare i malati; così alla loro indifferenza e al loro egoismo la sorte risponde applicando la severa legge del contrappasso dantesco. La privazione della vista però non porta a un immediato processo di rinascita ma definisce i tratti di questa società universale. La descrizione dei momenti di vita all'interno del manicomio rappresentano le sfumature più scure del genere umano che, senza le risorse indispensabili per la sopravvivenza, cede agli istinti primordiali. Nascono così violenti lotte per la contesa del cibo e, nell'oblio della mente, nel sonno delle coscienze, si osserva una generale degenerazione dei rapporti personali. I rapporti si limitano quindi a essere solo una merce di scambio, e le donne, in questa società così come in tutte le società che hanno scandito la storia umana, sono state le vittime più sofferenti di uomini bestiali. È proprio la donna, prima vittima, ad essere l'eroina di questo romanzo. La moglie del medico, dissimulando la sua cecità, continua a stare al fianco del marito e con grande coraggio conduce il percorso verso la rinascita. Il romanzo si pone quindi come opera universale che racconta il difficile percorso della società, contemporanea e del passato. A questo disegno universale contribuisce l'indeterminatezza dei personaggi che, non avendo nomi specifici, vengono presentati come simboli dell'uomo nella società.