Scarica Recensione scritta per il laboratorio di critica cinematografica e linguaggi del cinema e più Esercizi in PDF di Analisi E Critica Televisiva solo su Docsity! Recensione del film Butterfly Elaborato di Lucrezia Clemente Butterfly, la storia di Irma Testa, la prima pugile italiana a qualificarsi alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il film documentario, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, accompagnato dalle musiche di Giorgio Giampà, viene presentato alla Festa del Cinema di Roma il 19 ottobre 2018 e rilasciato in anteprima, il 21 marzo 2019, nelle sale cinematografiche della regione Campania. Il film documentario viene presentato in 40 diversi festival internazionali, ottenendo riconoscimenti quali il Laceno d’oro 2018 come Premio del Pubblico, il Globo d’oro 2019 come Miglior documentario, il Premio Libero Bizzarri 2019 come Miglior documentario, il Molise Cinema 2019 come Menzione Speciale Frontiere, il Recontres du Cinéma Italian de Grenoble 2019 come Premio del pubblico, Menzione Speciale della Giuria e Menzione Speciale della giuria giovani ed, infine, il New Italian Cinema Events 2019 come Miglior Film Le Chiavi della Città - Giuria Studenti. Irma ha solo 14 anni quando viene selezionata per entrare a far parte della FPI, la Federazione Pugilistica Italiana, con sede ad Assisi, ed è così che abbandona i suoi affetti più cari per intraprendere questo duro e intricato percorso nel mondo del pugilato. La sua storia ci viene raccontata in prima persona dalla stessa Irma con un linguaggio ibrido fra lungometraggio di finzione e documentario, nella quale la giovanissima ci accoglie, con spontaneità, in momenti di gioia e dolore, preoccupazione e sacrificio. Nata e cresciuta a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, Irma, ci ospita all’interno della sua vita, raccontandoci, con l’uso del dialetto napoletano, ciò che più la spaventa di questo enorme traguardo faticosamente raggiunto. In modo sorprendentemente naturale, la giovane atleta si rivela un’ottima attrice, facendoci totalmente immergere all’interno delle sue preoccupazioni: le pressioni dovute alla responsabilità di essere una così giovane italiana a partecipare alle Olimpiadi; la sofferenza di un’adolescente dedicatasi profondamente al pugilato, sacrificando la sua stessa gioventù per questo suo enorme sogno; la mancanza degli affetti familiari, del maestro Lucio “suo salvatore”, i grattacapi del fratello Ugo e la latenza della madre, immersa nel lavoro, per riuscire a costruire un futuro da donare ai propri figli. In questo delicatissimo viaggio nella vita e nei pensieri della giovane Testa, viene mostrata la sua immensa forza, che l’ha portata a raggiungere numerosissimi traguardi e ad essere così considerata la pugile under 20 più forte al mondo, ma viene anche raffigurata la sua evidentissima fragilità. Una fragilità che esplode improvvisamente dopo il tanto temuto incontro alle Olimpiadi di Rio 2016, nella quale la pugile viene sconfitta agli ottavi di finale. Da questo momento in poi emergono tutte le sue paure più grandi, che sfociando nella messa in discussione di tutti i suoi sacrifici, obiettivi e traguardi, giungendo anche alla drastica scelta di compiere un viaggio all’altro capo del mondo. Irma decide così di abbandonare temporaneamente guantoni e ring, tornando nella sua tanto amata Torre Annunziata, nella quale riesce a riconoscere sé stessa attraverso l’amore dei suoi più cari amici e di tutti coloro che hanno sempre creduto nelle sue capacità, senza mai farle pesare le sue scelte.
