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Sostiene Pereira e Il Gattopardo: Due Romanzi di Antonio Tabucchi e Tomasi di Lampedusa, Sintesi del corso di Italiano

Literatura portogheseStoriaNarrativaLiteratura Italiana

Due recensioni di romanzi portoghese e italiano: 'sostiene pereira' di antonio tabucchi e 'il gattopardo' di tomasi di lampedusa. Entrambe le opere trattano temi come la psiche umana, la politica e la loro influenza sulla vita dei personaggi. 'sostiene pereira' è ambientato a lisbona nel 1938 e segue pereira, un uomo solitario e tranquillo, che si imbatte in un giovane rivoluzionario. 'il gattopardo' è un romanzo storico che narra le vicende di una famiglia aristocratica siciliana durante l'epoca del tramonto borbonico. Entrambe le recensioni evidenziano come le opere siano scorrevole e affascinanti, portando il lettore a riflessioni profonde su temi come la libertà, la sovranità e la confederazione delle anime.

Cosa imparerai

  • Come trattano i romanzi 'Sostiene Pereira' e 'Il Gattopardo' temi come la psiche umana e la politica?
  • Come influiscono le vicende politiche sui personaggi di 'Sostiene Pereira' e 'Il Gattopardo'?
  • Come sono descritte le psiche dei protagonisti di 'Sostiene Pereira' e 'Il Gattopardo'?

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 09/11/2022

saverio-angiulli-1
saverio-angiulli-1 🇮🇹

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Scarica Sostiene Pereira e Il Gattopardo: Due Romanzi di Antonio Tabucchi e Tomasi di Lampedusa e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! SOSTIENE PEREIRA Sostiene Pereira, un libro di Antonio Tabucchi, edito da Feltrinelli, è un romanzo che ha la capacità di trattare più argomenti: dalla psiche umana alla politica e il peso che questa ha sulla vita dei cittadini. Il romanzo è ambientato nell’agosto del 1938 a Lisbona, la città nella quale vive Pereira, un uomo solitario, quieto, dedito al lavoro e reduce della perdita prematura di sua moglie. Quest’uomo lavora per la sezione culturale del giornale “Lisboa” e, in cerca di un suo collaboratore, si imbatte in un giovane ragazzo del tutto differente da lui: Monteiro Rossi che, a differenza di Pereira, è ossessionato dalla politica e dimostra questo in tutti i suoi necrologi riguardanti cultori di spessore, rendendo impubblicabili i suoi articoli. Dall’incontro con questo giovane ragazzo, la vita di Pereira cambia completamente e a fare da sfondo a questa complessa storia è il regime salazarista che sta invadendo le vite dei cittadini portoghesi; inoltre l’opprimente presenza di molteplici dittature in Europa non faceva presagire nulla di buono. La gestione di un giornale nel bel mezzo di una dittatura non era certamente il massimo e cercare sostegno in un giovane rivoluzionario rendeva la vita tranquilla di Pereira sempre più inquieta, al punto tale da costringere pereira a recarsi in una clinica privata, dove incontra il dottor Cardoso che conduce il protagonista ad una profonda introspezione psicologica fino ad arrivare ad una vera e propria teoria: LA CONFEDERAZIONE DELLE ANIME; secondo tale teoria, ogni persona non ha una sola anima ma una confederazione di anime su cui ne domina una, un "io egemone", e talvolta può accadere che una di queste anime si rafforzi al punto da prendere il sopravvento e diventare un nuovo io egemone, determinando così una vera e propria metamorfosi nell’essere dell’individuo. Pereira, un uomo che non si interessava di politica, si ritrova immerso in essa e nelle conseguenze che l’opposizione ad una dittatura può comportare. Il calvario di Pereira giunge con la convivenza assieme a Monteiro Rossi, il quale chiede asilo a Pereira, poiché è certo di essere ricercato dalla polizia per aver creato, assieme al cugino, dei passaporti falsi. La storia culmina con l’irruzione, nell’appartamento di Pereira, di alcuni uomini che si qualificano come agenti della polizia politica, i quali interrogano, picchiano e uccidono il povero Monteiro. Da questa triste vicenda, accaduta tra le sue mura domestiche, Pereira trae la forza per rompere un silenzio assordante su una dittatura che stava privando ogni cittadino della sua libertà e sovranità e servendosi dell’aiuto del dottor Cardoso, il quale si finge un funzionario della censura, Pereira riesce a pubblicare un vero e proprio articolo di denuncia verso il regime, per poi fuggire via dal Portogallo. Le vicende del romanzo sono narrate da un narratore esterno onnisciente che, per sottolineare l’autenticità delle informazioni da lui narrate, ribadisce continuamente la frase che accompagna il lettore per tutto il romanzo:” SOSTIENE PEREIRA”. La particolarità ortografica di questo libro è nei dialoghi, i quali sono anticipati da un punto fermo e dalla conseguente lettera maiuscola, evitando l’utilizzo di virgolette e trattini. Il lessico semplice, i periodi brevi e il maggiore utilizzo di coordinate, rendono scorrevole la lettura del romanzo. Sostiene Pereira è stato un libro che mi ha sorpreso molto e soprattutto non è risultato statico in alcun punto della narrazione. La descrizione del periodo storico, della città di Lisbona, della società e, in particolar modo, della psiche del Dottor Pereira, mi hanno stupito e affascinato. La lettura di questo romanzo non può che portare la mente del lettore a continue riflessioni che vanno dalla confederazione delle anime che è in ognuno di noi, alla vita di un popolo che vive sotto un governo che minaccia la sovranità di quest’ultimo e la sua libertà, così da potersi definire LIBERTICIDA. In ogni popolo sottomesso (a qualsiasi situazione o organizzazione che ne privi la libertà), fortunatamente, c’è sempre un eroe che, anche conducendo umilmente la sua vita, riesce ad opporsi e a ribaltare, con determinazione, situazioni ingiuste ed è grazie a persone come queste che la fiducia nella società sarà sempre viva. Non sarà facile dimenticare questo libro, ma soprattutto la LETTURA di quest’ultimo e credo questa sia la vittoria di Antonio Tabucchi e del suo Pereira. IL GATTOPARDO Il Gattopardo, un libro di Tomasi di Lampedusa, edito da feltrinelli, è un romanzo prettamente storico che narra le vicende di una famiglia dell’alta aristocrazia siciliana, la quale vive l’epoca del tramonto borbonico. La narrazione del romanzo parte dal 1860, anno importante per l’Italia tutta, poiché vi fu l’unificazione del regno borbonico a quello piemontese dei Savoia. Protagonista del romanzo è il principe Fabrizio Salina che assiste ai mutamenti politici, sociali e al riscatto della borghesia sull'aristocrazia; Possiamo dire che il protagonista del romanzo si fa trascinare dal fluire degli eventi e dalla convinzione che nonostante tutto in Sicilia nulla cambierà “ i siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti”. Il romanzo si apre con la fine della recita quotidiana del rosario e il successivo ritrovamento del cadavere di un soldato nel giardino del palazzo dei Salina, dove Don Fabrizio vive con sua moglie, i suoi figli e padre Pirrone, il quale oltre ad essere padre spirituale della famiglia, era il confessore più amato da quest’ultima e in particolare da Don Fabrizio. i luoghi del romanzo sono principalmente due: i palazzi di Palermo e Donnafugata. A Donnafugata, la famiglia dei Salina, possedeva una residenza estiva ed è lì che le vicende più intriganti del romanzo prendono vita a partire dalla relazione tra Tancredi ( nipote di don Fabrizio) e Angelica ( figlia di Calogero Sedara). Inoltre nel romanzo e nella persona del principe di Salina vi è un forte legame con la propria identità e appartenenza politica, che si accentua quando viene fatta lui la proposta di senatore del Regno D’Italia: “ Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra”. Successivamente vi è la narrazione delle vicende che vedono protagonista Padre Pirrone e la sua famiglia che chiede l’intervento di Padre Pirrone per correre ai ripari di un danno provocato da una sua sorella: l’adulterio. Prima del ritorno da Donnafugata a Palermo, Don Fabrizio e sua moglie Maria Stella organizzano un ballo nel loro palazzo ed è in questa occasione che, durante una conversazione tra Don Fabrizio e il colonnello, appare una vera e propria predizione del futuro che verrà:" Delle camicie rosse non si parla più, ma se ne riparlerà. Quando saranno scomparse queste ne verranno altre di diverso colore; e poi di nuovo rosse”. Dopo il ballo ed il ritorno a Palermo, la narrazione è interamente focalizzata sul deflusso continuo della vita dal corpo di Don Fabrizio che, anche in questa occasione, si lascia trascinare da questo triste avvenimento che lo riguarda in prima persona. La descrizione della morte lenta di Don Fabrizio è molto toccante, ma in modo particolare nel momento in cui lui si chiede perché mai Dio non volesse far morire le persone con la propria faccia, bensì con una maschera. Questo straziante momento si conclude con la personificazione della morte:”Fra il gruppetto ad un tratto si fece largo una giovane signora: snella, con un vestito marrone da viaggio ad ampia tournure, con un cappellino di paglia ornato da un velo che non riusciva a nascondere la maliziosa avvenenza del volto. Era lei la creatura bramata da sempre che veniva a prenderlo; strano che così giovane com’era si fosse arresa a lui; l’ora della partenza doveva essere vicina. Giunta faccia a faccia con lui sollevò il velo e così, pudica ma pronta ad essere posseduta, gli apparve più bella di come mai l’avesse intravista negli spazi stellari.” Il romanzo si conclude nel 1910 e narra come procedono le vite delle tre figlie del principe, illuse che il nome della loro famiglia non abbia perso valore.
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