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regimi totalitari a confronto, Appunti di Storia

Vengono messi a confronti il fascismo, nazismo e stalinismo. In particolare gli elementi che accomunano questi regimi del 900

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 30/04/2023

aicha-alizem
aicha-alizem 🇮🇹

2 documenti

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Scarica regimi totalitari a confronto e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! I REGIMI TOTALITARI A CONFRONTO Il Novecento fu un secolo caratterizzato da guerre, genocidi e totalitarismi. Lo storico britannico Eric Hobsbawm lo definì “secolo breve”, in quanto inizia con la prima guerra mondiale (1914-1918) e si conclude con la guerra fredda (1991). Il termine “totalitarismo” venne introdotto in Italia nei primi anni Venti da intellettuali e politici antifascisti per indicare il Partito fascista e la sua aspirazione a dominare ogni aspetto della vita politica. Successivamente, lo stesso termine venne adoperato dai fascisti stessi, questa volta in chiave positiva, per definire la loro ideologia. Oggi utilizziamo questo termine per definire le forme antidemocratiche del ventesimo secolo. Si tratta del fascismo in Italia con Mussolini, del nazismo in Germania con Hitler e dello Stalinismo nell’Unione Sovietica. Questi regimi nascono in un contesto di malcontento diffuso, di decadenza morale e di una difficile situazione economica e sociale che queste nazioni stavano vivendo. Sia Mussolini che Hitler tentarono un colpo di stato ma solo il primo ebbe successo; Stalin, invece, riuscì ad arrivare al potere sbarazzandosi dei suoi oppositori. Il capo assume differenti appellativi nei vari regimi, conservando all’incirca gli stessi poteri. In Germania Adolf Hitler si proclama Führer, cioè “guida”, del popolo tedesco. Benito Mussolini assunse per sé l’appellativo di duce, dal latino “dux”, cioè “condottiero del popolo italiano”, come richiamo all’antico Impero Romano. Josif Stalin si presentava, invece, come la “Guida”, il degno successore di Lenin, un capo infallibile senza il quale l'Unione Sovietica non sarebbe potuta sopravvivere. Questi regimi si caratterizzano dunque per la presenza di un leader indiscusso che nega qualsiasi forma di pluralismo e parlamentarismo. Infatti si presuppone l’esistenza di un partito unico: il Partito Nazionale fascista (PNF), il Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP) e il Partito comunista. Un altro elemento comune ai tre regimi totalitari fu l’uso sistematico della violenza. In Italia l'esaltazione della forza e della violenza fu una costante del fascismo. Nel 1919 ebbe inizio il fenomeno dello squadrismo, in virtù del quale le camicie nere cominciarono a compiere spedizioni punitive contro le organizzazioni socialiste e popolari. Nonostante le richieste di reprimere la violenza da parte delle opposizioni, Mussolini creò la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale legalizzando lo squadrismo e trasformandolo in forza armata del regime. Inoltre costituì una polizia politica, OVRA (Organizzazione per la vigilanza e la Repressione dell'Antifascismo) e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, incaricati rispettivamente di arrestare e condannare gli oppositori politici e chiunque fosse considerato una minaccia per il paese. In Russia il periodo tra il 1936 e il 1938 è noto come il “Grande terrore” e vide l’eliminazione di milioni di persone tramite le cosiddette “purghe staliniane". Vennero fucilati o uccisi marescialli dell'URSS, decine di migliaia di professionisti, tecnici e intellettuali. Chi non veniva giustiziato era deportato nei campi di lavoro detti gulag, dove venivano rinchiusi in condizioni disumane e costretti a lavori forzati. Nei gulag si registrarono quasi 2 milioni di morti. Anche Hitler in Germania si avvalse dell’utilizzo delle squadre d’azione (le SA, note come “camicie brune”) e della Gestapo, polizia di Stato, per reprimere il dissenso con la violenza. Proprio come in Russia gli oppositori che non venivano giustiziati venivano rinchiusi in campi di concentramento, i lager, controllati dalle SS (squadre di protezione). Hitler propose una società fondata sullo sfruttamento, senza Ebrei e con gli Slavi ridotti in schiavitù. Una società in cui non ci fosse dissenso politico, senza criminali, malati di mente, persone con la sindrome di down, omosessuali e zingari. Questi soggetti furono chiusi nei campi di concentramento, considerati uno strumento per "ripulire" il popolo tedesco. Infatti nel 1933, poche settimane dopo l’ascesa di Hitler al potere, fu istituito il campo di concentramento Dachau.
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