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Regimi totalitari e seconda guerra mondiale, Schemi e mappe concettuali di Storia Contemporanea

Regimi totalitari e seconda guerra mondiale

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 04/01/2024

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ludovica-battista-3 🇮🇹

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Scarica Regimi totalitari e seconda guerra mondiale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! LO STALINISMO Nel 1922 Lenin viene colpito da un ictus e Stalin sale al potere nel 1924 con l’intento di concentrarsi sulla costruzione del socialismo in Urss; Trotzkij, che voleva esportare il comunismo in tutto il mondo, viene costretto a fuggire e poi viene ucciso. Stalin voleva superare l’arretratezza economica e industriale ma ciò gravò sui contadini provocando una forte carestia, che fu il pretesto per accusare, deportare nei Gulag e sterminare i kulaki. Stalin avvia la collettivizzazione delle terre e delle fabbriche che diventano di dominio pubblico: suddivise in fattorie cooperative e aziende statali (kolchoz e sovchoz). Ciò peggiora la situazione e viene avviato un mercato clandestino e l’Urss è costretta a chiedere beni di prima necessità all’estero. Un nuovo programma aiutò l’economia varando un programma che prevedeva che i guadagni ricavati dalla collettivizzazione fossero investiti nell’accrescimento delle industrie pesanti. Il Partito Comunista divenne efficiente e fu integrato nello Stato Sovietico; sotto il suo comando vi era anche la polizia politica. La politica di Stalin era una dittatura classificata come regime totalitario, in quanto sostenuta dall’ideologia marxista-lenista. Per purificare la società fu anche varata una campagna di epurazione: molti furono deportati, altri uccisi. IL FASCISMO Nel 1919 nacque un nuovo movimento di destra, con il nome di Fasci di combattimento, capeggiato da Benito Mussolini che si faceva interprete di una politica favorevole ai lavoratori e ostile alla monarchia e alla Chiesa. Nel 1921 invece il Partito Socialista si divise portando alla formazione di un Partito Comunista, fondato da Antonio Gramsci e Amadeo Brodiga, e un Partito Socialista Unitario fondato da Filippo Turati e con leader Giacomo Matteotti. Nello stesso anno Giolitti, tornato a capo del governo per risolvere la questione di Fiume, tentò di sfruttare i fasci di combattimento a suo favore ma non vi riuscì e si dimise. Mussolini ne approfittò portando i Fasci ad una violenza estrema e fondando un vero e proprio Partito Nazionale Fascista. Nell’ottobre del 1922 le camice nere marciarono Roma con l’obbiettivo di prendere il potere con la forza e il re Vittorio Emanuele incaricò Mussolini di formare un nuovo governo. Tale governo vietò molte libertà ed era molto violento; Mussolini voleva una dittatura infatti si tennero nel 1924 elezioni fortemente antidemocratiche denunciate da Giacomo Matteotti, che fu ucciso poco dopo. Nel 1926 furono introdotte le leggi fascistissime che scioglievano tutti i partiti e i sindacati. Nacque così il Gran Consiglio del fascismo e la Camera dei Deputati fu sostituita con la Camera dei fasci e delle corporazioni. Nel 1929 Mussolini strinse con la Chiesa i Patti Lateranensi secondo i quali la Chiesa riconosceva ufficialmente lo Stato Italiano con Roma Capitale e in cambio ottenne diversi privilegi. Con Mussolini al potere ogni libertà venne revocata, le donne furono emarginate, ogni mezzo era propagandistico: giornali, radio, cinema, scuole; nasce nel ‘26 l’Opera Nazionale Balilla che addestrava i giovani alla guerra. Il fascismo diviene un vero e proprio regime totalitario. Nessuno poteva andare contro al fascismo, alle leggi razziali e fascistissime, l’OVRA era pronta a reprimere chiunque si dichiarasse antifascista. Il popolo iniziava a diffidare, quindi, sempre a livello propagandistico, Mussolini tentò la conquista di nuove terre tra cui l’Etiopia, conquistata nel 1936. La Società delle Nazioni però applicò gravi sanzioni, rafforzando solo il rapporto tra il duce e Hitler. IL NAZISMO Nel 1919 nasce il Partito tedesco dei lavoratori con leader Adolf Hitler che poi fonda il Partito nazionalsocialista del lavoratori tedeschi, poi chiamato nazista. Nel 1921 il partito si dotò anche di squadre paramilitari: le SA. Nel 1923 Hitler fu arrestato in seguito al Putsh di Monaco e una volta fuori emanò un programma che prevedeva il rigetto della pace, l’esaltazione della violenza, il rifiuto della democrazia e l’inferiorità razziale degli ebrei e delle altre minoranze. Nel corso del tempo Hitler, il Partito e le SS, guardie personali di Hitler, divennero sempre più aggressive fino a quando, nel 1933, Hitler fu chiamato a ricoprire la carica di cancelliere, ovvero capo del governo. A questo punto Hitler creò la carica del Fuhrer cumulando la carica di capo del governo e presidente tedesco. Poco tempo prima però Hitler regolò i conti con le SA e il loro capo Rohm nella notte dei lunghi coltelli, nella quale le camice brune furono massacrate dalle SS. Anche la Germania rese il Partito nazista unico legittimo e si dotò di una polizia politica, la Gestapo. La capitale fu poi spostata a Berlino e fu proclamato il Terzo Reich, anche se la Germania era una repubblica. Hitler seguì l’esempio di Mussolini trasformando la dittatura in un totalitarismo, ma essendo ancora più violento e spietati. Fu istituito un Tribunale Speciale che condannava gli avversari politici, presero il via le persecuzioni nei confronti degli ebrei, furono emanate le Leggi di Norimberga nel 1935. Poco tempo dopo iniziarono le aggressioni, si ricorda in particolare la notte dei cristalli tra il 9 e il 10 novembre del 1938. La guerra civile spagnola Tutta l’Europa era spaventata da possibili rivoluzioni, crisi e tensioni sociali, quindi ben presto si formarono governi autoritari di destra per riportare l’ordine. In particolare, nel 1923 in Spagna Primo de Rivera sospese le garanzie costituzionali, pose al bando tutti i partiti e tenne a bada le masse popolari. Poco tempo, nel 1931 la Spagna divenne una Repubblica caratterizzata da una Costituzione molo democratica ed avanzata. Il paese però era estremamente frammentato. Nel 1933 Josè Antonio fondò la Falange spagnola, un movimento di impronta fascista che comprendeva tutte le forze della destra conservatrice, preoccupate dall’avanzare degli anarchici. Le elezioni del 1936 non vengono però vinte dai falangisti, ma dal Fronte popolare, una coalizione di sinistra che comprendeva comunisti, socialisti, anarchici e repubblicani. Pochi mesi dopo il generale Francisco Franco diede il via ad una rivolta militare con l’intento di rovesciare il governo ed instaurare una dittatura militare; il popolo a sua volta iniziò a manifestare contro la rivolta dando il via alla guerra civile spagnola che vede contrapposti i repubblicani e i nazionalisti. Molti paesi si tennero fuori da questo conflitto, mentre l’Italia e la Germania videro l’occasione di trovare un alleato fascista. Il 26 aprile del 1937 gli alleati tedeschi rasano al suolo la città di Guernica; la Spagna divenne in poco tempo un campo di battaglia tra fascisti ed antifascisti. La guerra si conclude nel 1939 con la conquista di Barcellona da parte di Franco, vincono quindi i nazionalisti e viene instaurato il Franchismo, una vera e propria dittatura destinata a durare fino al 1975. LA SECONDA GUERRA MONDIALE L’intento di Hitler e Mussolini era quello di impossessarsi di territori sempre più ampi, in modo da affermare la supremazia del proprio paese. Per questo motivo nel 1936 Italia e Germania stipularono l’Asse Roma-Berlino, un’alleanza politico militare preludio del Patto d’Acciaio del 1939. Nello stesso anno anche Germania e Giappone stipularono il Patto anti-comintern, ovvero un patto contro il comunismo al quale poi si aggiunse l’Italia, stipulando nel 1940 il Patto tripartito. Hitler cominciò la conquista di vari territori con l’intento di riunificare tutte le popolazioni di lingua tedesca: ottenne la Renania e l’Austria, poi chiese alla Polonia la restituzione di Danzica. La Polonia rifiutò e le fu imposto un ultimatum impossibile da rispettare, per questo il 1 settembre 1939 Hitler invade la Polonia, alleata con Francia ed Inghilterra che subito accorsero in suo aiuto. Nel frattempo la Russia, con la quale Hitler aveva stipulato il Patto Molotov-Ribbentrop (patto di non belligeranza), occupò l’area orientale della Polonia e la Germania occupò la Norvegia e la Danimarca. Nel maggio del 1940 i nazisti attaccarono la Francia aggirando la linea Maginot e passando per il Belgio; il 14 giugno 1940 i tedeschi arrivarono a Parigi e inseguito alla caduta di quest’ultima il maresciallo francese Pétain firmò l’armistizio con la Germania. La Francia settentrionale fu sottomessa ai tedeschi, mentre nella parte meridionale nacque la Repubblica di Vichy retta da Pétain. A Londra vi era invece il generale Charles de Gaulle in esilio che spronava i nazionalisti francesi a resistere. L’Italia nel giugno del 1940 dichiarò guerra alla Francia e all’Inghilterra, temendo poi di non ricevere la sua parte in caso di vincita. Quindi l’Italia attaccò l’Egitto, ma fu sconfitto dalla Royal Navy; Mussolini allora tentò ancora attaccando l’Africa e la Grecia, ma in entrambi i casi fu respinto e alla fine ebbe la meglio solo perché Hitler mandò truppe in suo aiuto. Nel frattempo Hitler tentò l’armistizio con la Gran Bretagna ma Winston Churchill rifiutò, quindi la Germania bombardò diverse città; l’aviazione britannica però disponeva di radar, grazie ai quali fu possibile neutralizzare molti attacchi tedeschi fino a costringere Hitler alla resa. Nel 1941 Hitler incurante del patto di non belligeranza attacca l’Urss con l’offensiva “operazione barbarossa”; in particolare Hitler puntò su Mosca e Leningrado. In un primo momento i tedeschi ebbero la meglio, poi la Russia utilizzò una tattica simile a quella usata per sconfiggere Napoleone.
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