Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

relativismo e crisi delle certezze (maturità), Collegamenti Interdisciplinari di Italiano

si tratta di collegamenti interdisciplinari, con rispettivi riassunti delle materie, per la maturità sul tema del relativismo e crisi delle certezze. Le materie presenti sono: italiano, latino,inglese,storia,filosofia,scienze e fisica. Utile soprattutto per il liceo scientifico ,ma anche per gli altri indirizzi liceali

Tipologia: Collegamenti Interdisciplinari

2023/2024

In vendita dal 26/06/2024

matteo-parisi-16
matteo-parisi-16 🇮🇹

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica relativismo e crisi delle certezze (maturità) e più Collegamenti Interdisciplinari in PDF di Italiano solo su Docsity! Relativismo e crisi delle certezze Italiano: La crisi delle certezze rappresenta un periodo di profonde trasformazioni intellettuali, culturali e scientifiche che hanno rivoluzionato il modo in cui gli individui percepiscono la realtà e se stessi. Questo tumulto intellettuale si manifesta chiaramente nelle opere di autori come Luigi Pirandello e Italo Svevo, nonché nei movimenti artistici e letterari come il Futurismo. Luigi Pirandello è una figura centrale in questo panorama, esplorando il relativismo conoscitivo attraverso le sue opere. Il concetto delle "maschere" è fondamentale nella sua analisi della natura umana: ogni individuo indossa una serie di maschere, ossia ruoli e identità mutevoli, che celano la vera essenza dell'essere. Pirandello ritiene che la realtà sia soggettiva e frammentata, poiché ogni persona ha il proprio modo di vedere il mondo. Questa visione porta inevitabilmente all'incomunicabilità tra gli uomini, poiché la verità di uno può essere completamente diversa dalla verità di un altro. Questa riflessione raggiunge il suo apice in "Uno, nessuno e centomila", dove il protagonista, Vitangelo Moscarda, si rende conto che non è mai stato una persona univoca, ma piuttosto un insieme di impressioni e percezioni frammentate dagli altri e da sé stesso. Vitangelo tenta di liberarsi da tutte le maschere, ma questo processo lo conduce alla follia e all'isolamento. La sua esperienza lo porta a una continua metamorfosi, in cui si percepisce ora come un fiume, ora come un albero, ora come una nuvola, simbolizzano la fluidità e l'indefinitezza dell'identità umana. Pirandello avvia così il romanzo psicologico, mantenendo però alcune caratteristiche del romanzo tradizionale, come le categorie spaziali e temporali e la presenza di un autore onnisciente che guida la narrazione. Questo stile si contrappone al naturalismo, segnando una transizione verso una letteratura che esplora l'interiorità dei personaggi e il loro mondo psicologico. Italo Svevo, con il suo romanzo "La coscienza di Zeno", porta avanti questa evoluzione. Svevo abbandona completamente il romanzo naturalista per abbracciare il romanzo psicologico moderno, dove tutto avviene nella mente del personaggio principale. La narrazione si concentra sulle riflessioni e le percezioni di Zeno Cosini, offrendo una visione profondamente soggettiva della realtà e riflettendo ulteriormente il relativismo conoscitivo. Contemporaneamente, il Futurismo emerge come movimento che si oppone a questa crisi delle certezze, promuovendo invece l'esaltazione della modernità, della velocità e della tecnologia. I futuristi cercano di fornire nuove certezze in un mondo in rapida trasformazione, ma il loro approccio spesso conflittuale e radicale rappresenta un'altra faccia della crisi stessa, un tentativo di riaffermare una nuova visione della realtà in mezzo al caos. Periodo anche di grandi scoperte scientifiche (collega a fisica e scienze) Latino: La crisi delle certezze rappresenta un tema ricorrente nella letteratura e nella filosofia dell'età giulio-claudia, manifestandosi attraverso l'opera di diversi autori che esprimono protesta e disagio verso la società del loro tempo. Questa epoca storica, caratterizzata da instabilità politica e sociale, da voce a poeti come Fedro, Lucano, Persio e Seneca. In questo contesto di crisi, Seneca emerge come l'intellettuale che rappresenta meglio il disagio esistenziale e morale dell'età neroniana. Seneca, filosofo stoico, non ha certezze su come vivere in una società corrotta e instabile, e per questo si rifugia nella filosofia, che diventa per lui una scienza del vivere. Egli percepisce una grande insoddisfazione diffusa e individua nel tempo l'unica risorsa realmente posseduta dall'uomo, invitando quindi a viverlo pienamente attraverso lo studio degli antichi e della filosofia. Secondo Seneca, l'uomo che non governa il proprio tempo è un uomo alienato, incapace di dare un senso alla propria esistenza. La filosofia per Seneca è l'unica ancora di salvezza, un mezzo per trovare consolazione in un mondo in cui l'unica certezza è la morte. Egli sostiene che ogni uomo deve usare ogni minuto della propria vita, poiché il tempo è l'unico bene prezioso che possediamo. Dopo l'uccisione di Agrippina, madre di Nerone, Seneca si ritira a vita privata e la sua filosofia assume una funzione consolatrice. Dopo la condanna da parte di Nerone, la sua filosofia diventa scienza del morire, riflettendo lo scarto tra teoria e prassi che caratterizza il suo pensiero: Seneca predica ideali stoici di virtù e controllo delle passioni, ma vive in un contesto di contraddizioni e compromessi morali, mostrando così la difficoltà di vivere coerentemente con i propri ideali. Oltre a Seneca, anche Fedro opera un tema che si riflette ampiamente nelle sue opere. La sua produzione letteraria è caratterizzata da una critica sottile verso la corruzione e la tirannia del potere, e le sue favole, apparentemente semplici, sono in realtà cariche di significati profondi. La crisi delle certezze in Fedro si manifesta attraverso l'uso dell'allegoria. Le sue favole, popolate da animali antropomorfizzati, servono a commentare e criticare i vizi e le ingiustizie della società romana. La morale delle sue storie spesso mette in discussione l'autorità e le norme sociali, suggerendo che la giustizia e la moralità sono frequentemente distorte dal potere. Fedro utilizza le favole per esprimere un e di affermare la propria esistenza in un mondo senza verità assolute. L'oltreuomo è colui che abbraccia questa volontà, creando i propri valori e significati in un mondo privo di certezze. L'oltreuomo rappresenta l'individuo che ha superato il nichilismo e ha trovato un modo per vivere autenticamente in un universo senza fondamenti metafisici. Oltre a Nietzsche anche Freud tocca il tema delle crisi delle certezze con la sua teoria dell'inconscio, con la quale ha avuto un impatto rivoluzionario sul modo in cui comprendiamo la mente umana, mettendo in crisi le certezze sull'autonomia e sulla trasparenza del soggetto umano. Freud ha sviluppato la sua teoria dell'inconscio come parte centrale della psicoanalisi. Egli sosteneva che la mente umana era composta da tre livelli: il conscio, il preconscio e l'inconscio. L'inconscio contiene pensieri, ricordi e desideri repressi, che non sono accessibili direttamente alla consapevolezza ma influenzano profondamente il comportamento e le emozioni. Questo concetto era rivoluzionario perché contraddiceva la visione dell'essere umano come razionale e consapevole delle proprie azioni. Freud suggeriva che i processi inconsci potessero essere causa di nevrosi e altri disturbi mentali, e che solo attraverso l'analisi e la comprensione di questi processi fosse possibile ottenere una vera guarigione. L'introduzione dell'inconscio da parte di Freud ha innescato una crisi delle certezze in vari modi. Prima di Freud, si riteneva che gli esseri umani fossero esseri razionali, pienamente consapevoli delle loro azioni e motivazioni. La teoria dell'inconscio ha minato questa certezza, suggerendo che gran parte delle nostre decisioni e comportamenti siano governati da forze al di fuori della nostra consapevolezza e controllo. Questo ha avuto un impatto significativo sulla nostra comprensione dell'autonomia e della razionalità, insinuando che il controllo che crediamo di avere sulle nostre vite sia, in realtà, molto più limitato. Inoltre, la scoperta dell'inconscio ha sollevato domande fondamentali sulle basi della morale e della responsabilità. Se il comportamento umano è influenzato da desideri inconsci, fino a che punto siamo responsabili delle nostre azioni? Questo ha messo in discussione le certezze tradizionali riguardanti l'etica e la giustizia, suggerendo che il concetto di colpa e responsabilità debba essere rivisitato alla luce delle influenze inconsce. Anche Darwin, con la sua teoria dell’evoluzione, ha creato questo fenomeno delle crisi delle certezze, affermando l’opposto di cosa era stato affermato fino ad allora. Darwin propose che tutte le specie viventi derivano da antenati comuni e che l'evoluzione avviene attraverso un processo di selezione naturale, significando che le specie non erano fisse e immutabili, ma potevano cambiare nel tempo. Questa teoria rivoluzionò la biologia, fornendo una spiegazione unificante per la diversità della vita sulla Terra e costringendo gli scienziati a ripensare molte delle loro convinzioni precedenti sulla natura della vita e sui meccanismi che guidano i cambiamenti biologici. La teoria dell'evoluzione mise in crisi molte delle convinzioni religiose tradizionali, in particolare quelle relative alla creazione divina delle specie, percepita come una sfida diretta alla narrazione biblica della creazione, causando dibattiti accesi tra scienziati, teologi e il pubblico. Sul piano filosofico, le idee di Darwin sollevarono questioni fondamentali sull'essenza della natura umana, il significato della vita e il posto dell'uomo nell'universo. La società vittoriana fu profondamente scossa dalle implicazioni della teoria darwiniana, e la prospettiva che l'uomo condividesse antenati comuni con altre forme di vita fu vista come degradante per la dignità umana, portando a un acceso dibattito pubblico e a una divisione tra coloro che accettavano la nuova visione scientifica e quelli che la rifiutavano. Storia: La crisi delle certezze nella prima metà del XX secolo è profondamente legata ai cambiamenti sociali, economici e politici che sconvolsero l'Europa e il mondo intero. Uno degli aspetti più significativi di questa crisi è la reazione della piccola e piccolissima borghesia agli eventi rivoluzionari e alle minacce percepite provenienti dal bolscevismo russo, che portarono all'ascesa dei totalitarismi di destra. Questo fenomeno si configura come una controrivoluzione preventiva della borghesia, che cercava di proteggere i propri interessi e valori tradizionali di fronte a un mondo in rapida trasformazione. La rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia rappresenta un evento di portata mondiale che minacciava di rovesciare non solo i regimi monarchici e aristocratici, ma anche le strutture capitalistiche e borghesi. Le notizie provenienti dalla Russia suscitarono grande timore tra le classi medie e basse dell'Europa, particolarmente la piccola borghesia, che si trovava già in una situazione di incertezza economica e sociale. Queste classi, che avevano lavorato duramente per mantenere un certo livello di stabilità e status, videro nei movimenti rivoluzionari una minaccia diretta al loro modo di vivere e alle loro certezze. In risposta a questa minaccia, la piccola e piccolissima borghesia iniziò a sostenere movimenti politici che promettevano ordine, sicurezza e il mantenimento dei valori tradizionali. Questo appoggio fu fondamentale per l'ascesa dei regimi totalitari di destra, come il fascismo in Italia e il nazismo in Germania. Questi movimenti non solo promettevano di proteggere la nazione dalle influenze comuniste, ma anche di restaurare un senso di orgoglio nazionale e di identità, elementi che erano stati minati dai conflitti della Prima Guerra Mondiale e dalle turbolenze economiche della Grande Depressione. Il fascismo, guidato da Benito Mussolini, e il nazismo, sotto Adolf Hitler, seppe capitalizzare il malcontento della piccola borghesia e il loro desiderio di stabilità. Attraverso una retorica populista e nazionalista, questi leader riuscirono a convincere ampie fasce della popolazione che solo un governo forte e autoritario poteva riportare ordine e prosperità. Questi regimi totalitari imposero un controllo rigido sulla società, eliminando l'opposizione politica e sopprimendo le libertà individuali, il tutto sotto la promessa di una società più stabile e sicura. La crisi delle certezze si manifestava non solo nelle paure economiche e sociali, ma anche in una profonda incertezza culturale e morale. Le ideologie totalitarie di destra si proponevano come risposte definitive a questi problemi, offrendo un senso di appartenenza e scopo in un mondo che sembrava altrimenti caotico e privo di direzione. La retorica di superiorità razziale e di nemici interni ed esterni contribuiva a creare una narrativa di lotta e di redenzione che poteva unire la popolazione sotto un’unica bandiera. Inoltre, la propaganda giocò un ruolo cruciale nel consolidare il potere dei regimi totalitari. I media furono utilizzati per diffondere l’ideologia del regime e per demonizzare i nemici, reali o percepiti, del popolo e dello stato. Questa manipolazione dell'informazione contribuì a creare un ambiente in cui le certezze erano fornite dallo stato e qualsiasi dissenso era visto come una minaccia all’ordine sociale. Fisica: La teoria della relatività ristretta di Albert Einstein, pubblicata nel 1905, rappresenta uno delle più grandi teorie rivoluzionarie nella storia della fisica, mettendo in crisi molte delle certezze che avevano dominato la scienza fino a quel momento. Essa sfida le nozioni tradizionali di spazio e tempo, introducendo un nuovo modo di vedere l'universo. La relatività si basa su due postulati fondamentali: il principio di relatività e la costanza della velocità della luce; il principio di relatività afferma che le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali, ovvero quei sistemi che non sono soggetti a forze esterne che muterebbe il suo stato di velocità costante o di quiete; quindi, tutte le osservazioni sono relative al sistema di riferimento dell'osservatore. La costanza della velocità della luce stabilisce che la velocità della luce nel vuoto è uguale in tutti i sistemi di riferimento inerziali, these opposing sides are in constant conflict. The character of Jekyll represents the respectable, socially acceptable side, while Hyde embodies the repressed, darker impulses. Stevenson’s novella can be seen as a reflection on relativism and the crisis of certainties that characterized the late 19th century. During this time, traditional moral and social norms were increasingly questioned. The story of Jekyll and Hyde suggests that moral absolutes are not as clear-cut as they seem, and that the boundaries between good and evil are porous and subjective. Jekyll’s attempt to separate his good and evil selves ultimately fails, indicating that these elements are inextricably linked within human nature. The novella also explores the dangers of scientific experimentation and the ethical boundaries it can cross. Jekyll’s experiments with the potion represent the hubris of attempting to control and manipulate the fundamental aspects of human nature, leading to a loss of identity and self-control. "The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde" is a profound exploration of the duality of human nature and the moral complexities of identity. Stevenson’s work remains relevant for its insights into the human condition and the perpetual conflict between our higher aspirations and darker desires. James Joyce was born in 1882, in Dublin. He was a prominent modernist writer known for his groundbreaking contributions to literature, particularly his use of stream of consciousness and complex characterizations. Joyce's early life was marked by a strong Jesuit education, which influenced much of his intellectual development. He studied at University College Dublin, where he immersed himself in literature, languages, and philosophy. Joyce spent much of his adult life living in various European cities, including Paris, Trieste, and Zurich, often struggling with financial difficulties but remaining devoted to his writing. His major works include "A Portrait of the Artist as a Young Man," "Ulysses," and "Finnegans Wake." However, one of his earlier and more accessible works is "Dubliners," a collection of short stories that provides a penetrating analysis of life in Dublin in the early 20th century. "Dubliners," published in 1914, is a collection of 15 short stories that depict the everyday life of Dublin's middle and lower classes. The stories are arranged in a roughly chronological order, progressing from childhood to maturity, capturing moments of epiphany and paralysis in the lives of ordinary people. Each story is meticulously crafted to reveal the deeper currents of Irish society, particularly focusing on themes of stagnation, paralysis, and the yearning for escape. A central theme in "Dubliners" is the idea of relativism and the crisis of certainties. Joyce portrays a world where traditional beliefs and social norms are questioned, and characters often face moments of revelation that challenge their previous understandings of life. This theme is intertwined with the broader context of modernist literature, which often explores the breakdown of conventional narratives and the uncertainties of human experience. The stories in "Dubliners" are characterized by their detailed realism and psychological insight. Joyce employs a naturalistic style, using precise and unembellished prose to depict the everyday lives of his characters. The structure of each story often follows a pattern of ordinary events leading to a moment of epiphany, where characters gain a sudden, profound insight into their lives. In "Dubliners," Joyce masterfully portrays the relativism and crisis of certainties that characterized the early 20th century. His characters frequently encounter situations that challenge their established beliefs and perceptions. The stories often depict a sense of paralysis, where characters are unable to take decisive action or break free from societal constraints. This sense of inertia reflects the broader existential uncertainty and the questioning of traditional values that define modernist literature. Scienze: L'esperimento della pecora Dolly, condotto nel 1996 dall'Istituto Rosslyn in Scozia, ha rivoluzionato la biotecnologia e sollevato profonde questioni in ambito scientifico, etico e filosofico. Dolly è stata la prima pecora clonata con successo da una cellula adulta, dimostrando che era possibile creare una copia genetica di un organismo complesso. Prima della clonazione di Dolly, si credeva che una volta che una cellula si fosse specializzata, come una cellula della pelle o una cellula del muscolo, non potesse più tornare indietro allo stato in cui poteva diventare qualsiasi tipo di cellula. Questo esperimento ha sconvolto questa convinzione, mostrando che le cellule adulte potevano essere "riprogrammate" per svilupparsi in un intero organismo, mettendo in crisi le certezze della biologia dello sviluppo. La clonazione è il processo attraverso il quale si creano copie genetiche identiche di un organismo, cellula o gene. Esistono diversi tipi di clonazione, tra cui la clonazione genetica (che produce organismi interi identici. Sebbene i termini "clonazione" e "clonaggio" siano spesso usati in modo intercambiabile, essi possono riferirsi a concetti diversi a seconda del contesto. La clonazione si riferisce al processo biologico e tecnico di creare copie genetiche identiche di un organismo, cellula o gene. È un termine più ampio che include diverse tecniche e applicazioni. Il clonaggio, invece, è utilizzato in biotecnologia e genetica molecolare per riferirsi specificamente al processo di duplicazione di frammenti di DNA. Nel clonaggio molecolare, un frammento di DNA di interesse viene inserito in un vettore (come un plasmide) e introdotto in un organismo ospite (come un batterio), dove viene replicato insieme al DNA del vettore. Questo processo è fondamentale per la ricerca genetica, la produzione di proteine ricombinanti e altre applicazioni biotecnologiche. La clonazione di Dolly è avvenuta attraverso un processo chiamato trasferimento nucleare. Gli scienziati hanno prelevato una cellula adulta dalla ghiandola mammaria di una pecora donatrice. Questa cellula conteneva l'intero DNA della pecora donatrice. Hanno poi preso un ovocita, una cellula uovo, da un'altra pecora e hanno rimosso il suo nucleo, che contiene il DNA. Questo ha lasciato un ovocita vuoto, senza DNA. Successivamente, hanno inserito la cellula mammaria della prima pecora nell'ovocita vuoto e hanno utilizzato una piccola scossa elettrica per far fondere le due cellule insieme. Questa scossa ha anche fatto sì che la cellula mammaria riprogrammasse il suo DNA per iniziare a comportarsi come un embrione. L'ovocita, ora con il DNA della cellula mammaria, ha iniziato a dividersi e a svilupparsi come se fosse un normale embrione. Infine, l'embrione in via di sviluppo è stato impiantato nell'utero di una terza pecora, che ha portato a termine la gravidanza. La nascita di Dolly ha dimostrato che era possibile clonare un mammifero complesso e ha sollevato questioni etiche e filosofiche profonde. La clonazione ha messo in discussione le nozioni tradizionali di identità e di origine, portando a un dibattito globale su cosa significhi essere un individuo. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità di clonare esseri umani e alle implicazioni morali e sociali di tali azioni. Il relativismo è emerso come tema centrale in questo contesto. La crisi delle certezze indotta dalla clonazione di Dolly non si è limitata al campo scientifico. Ha toccato anche le basi etiche e filosofiche della nostra società. La clonazione ha sollevato domande sulla manipolazione della vita, sul controllo che gli esseri umani possono o dovrebbero avere sui processi naturali e sui limiti della scienza. Le discussioni sull'etica della clonazione hanno portato a un esame critico delle nostre convinzioni morali e a un dialogo globale sulle implicazioni delle tecnologie avanzate. (si può parlare anche delle ogm) SCALETTA(frasi utili per i collegamenti e iniziare il discorso): Tra la fine del’800 e l’inizio del’900, fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale, si assiste ad un deterioramento delle certezze dell’uomo. In vari ambiti si assiste ad una critica diretta all’uomo e a ciò che ha creduto fino a
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved