Scarica Relazione di calcolo progetto d'anno e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Tecnica Delle Costruzioni solo su Docsity! Dimensionamento del pilastro C2
4 Dimensionamento del pilastro C2
4.1 Dimensioni sezione e caratteristiche statiche
Procediamo con il dimensionare il pilastro C2, che risulta essere il più sollecitato.
L’altezza complessiva risulta essere pari a 12,2 m, suddivisa in quattro sezioni, ciascuna alta
3,05 m. Secondo quanto riportato nelle NTC2018, si effettua un primo predimensionamento
basandosi sull’area di calcestruzzo necessaria, ricavandola dalla seguente formula:
Mira _ 91290mm? (51)
fed
Acnecce =
dove Nga è lo sforzo normale a cui è soggetta la base del pilastro.
Quindi, il predimensionamento ci porta a scegliere una sezione pari a 25x40 cm, che cor-
risponde ad una superficie pari a 100000mm?. Una volta dimensionata la sezione, proce-
diamo con il calcolo di alcuni ferri necessari, in quanto il pilastro risulta essere un elemento
pressoinflesso:
Asmin > 0,003 + A, = 300mm? (52)
NI
Assmin = 0,10 - Ed — 384,94mm? (53)
Îya
Le barre longitudinali devono rispettare alcuni vincoli normativi, i quali impongono
D® > 12mm e i < 300mm. Di conseguenza, considerando anche un margine cautelativo,
si scegli un’armatura longitudinale composta da 4@14 a cui corrisponde un’area di ac-
ciaio pari a 615, 75mm?. A questa armatura verranno aggiunte altre due barre dello stesso
diametro, nella mezzeria del lato più lungo del pilastro per permettere l’immissione di una
legatura (o cravatta) Per l'armatura trasversale invece, seguendo le prescrizioni normati-
ve, le quali indicano almeno 3 staffe per metro, quindi un’interasse è < 330mm, impongono
anche un’interasse i < 0, 8 - d, con d altezza utile, abbiamo scelto una staffatura 10 ogni 20
cm.
4.2 Schema statico di calcolo
Lo schema statico utilizzato nello studio del pilastro, è costituito da un elemento verticale
incastrato alla base, intersecato ortogonalmente dalle travi che vengono considerate per metà
della loro luce (una trave corrisponde a un piano). Queste sono vincolate alle estremità da
un doppio pendolo, il quale impedisce la rotazione e la traslazione orizzontale. I nodi di
intersezione pilastro-trave sono considerabili come incastri interni.
Di seguito si riporta lo schema statico appena descritto.
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Relazione di Calcolo
4.3 Carichi e condizioni di carico di verifica
I carichi impiegati nella progettazione e successiva verifica sono le medesime reazioni vincolari
impiegate nell’analisi della trave. In particolare abbiamo:
Campata
Le combinazioni di carico che vengono considerate sono quelle che massimizzano i momenti
sul pilastro e la compressione alla base. Sono state individuate tre combinazioni di carico, di
cui la terza ne massimizza il carico in ciascuna campata, mentre per le altre due si procede
sempre con il classico modello a scacchiera. Di seguito si riporta uno schema rappresentativo
delle combinazioni impiegate.
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Dimensionamento del pilastro C2
Una volta identificato il dominio resistente si provvede all’inserimento delle coppie Nga-
M8QÙ per verificare se essi sono compresi all’interno dell’area calcolata e come si può notare dal
diagramma sottostante il pilastro è verificato anche a pressoflessione. Come si può notare ogni
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Figura 11: Dominio N-M completo di coppie M-N sollecitanti
punto ricade all’interno dell’area, eccetto un punto che tocca la condizione limite, comunque
accettabile al fine della verifica.
Per avere un riscontro sulla correttezza o meno del calcolo del dominio, è stata eseguita
anche la procedura semplificata per la sua determinazione, riportata nella seguente figura.
In rosso si può notare il dominio semplificato È conclusa la verifica a pressoflessione del
pilastro C2.
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Relazione di Calcolo
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Figura 12: Dominio N-M semplificato
4.4.3 Verifica all’instabilità
Ultima verifica da condurre è quella relativa all’instabilità, fondamentale per gli elementi
snelli come il pilastro. Questa verifica tiene conto degli effetti flessionali delle azioni assiali,
però risulta essere molto compessa, indi per cui procederemo con il metodo semplificato.
Nel caso la seguente diseguaglianza sia verificata, allora si potrà procedere con il metodo
semplificato: 1 5
= 2<Ah=
A È Mim vw (54)
Dove:
-lo = 0,7 + Hinterpiano: definita come lunghezza libera d’inflessione;
-p= Ma , raggio d’inerzia
v= i: azione assiale adimensionalizzata.
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Dimensionamento del pilastro C2
v Mim A | Verifica
PI Base 0,75 28,96 9,96] OK
Sommità | 0,75 28,96 9,96 | OK
P2 Base 0,56 33,44 6,90 | OK
Sommità | 0,56 33,44 6,90 | OK
P3 Base 0,37 40,96 6,90| OK
Sommità | 0,37 40,96 6,90 | OK
P4 Base 0,19 57,92 6,90| OK
Sommità | 0,19 57,92 6,90] OK
Risulta che per ciascuna sezione la verifica è rispettare, quindi non serve procedere con
la verifica all’instabilità.
Si conclude così il dimensionamento del pilastro C2.
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