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relazione di laboratorio prova di resilienza, Appunti di Meccanica

spiegazione dell'esecuzione della prova di resilienza con pendolo di charpy

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 09/05/2024

silvia-cortinovis-1
silvia-cortinovis-1 🇮🇹

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Scarica relazione di laboratorio prova di resilienza e più Appunti in PDF di Meccanica solo su Docsity! RELAZIONE DI LABORATORIO prova di resilienza (a caldo UNI EN 10045/1) Obiettivo: Calcolare l’energia assorbita dal materiale durante la rottura Cenni teorici: La prova consiste nel rompere con un solo colpo con una mazza a caduta pendolare, una provetta intagliata su una delle sue metà e poggiante su due sostegni. L’energia assorbita è espressa in joule. Una volta colpito il provino, la mazza risalirà di un’altezza h>H perchè non avrà la stessa energia potenziale iniziale ma una parte sarà stata assorbita dal provino. Quindi→ 𝐸 = 𝑚𝑔ℎ Al momento dell’urto la velocità sarà di 𝑉 = 2𝑔𝐻 Il lavoro assorbito è utilizzato per completare la frattura, propagare la frattura ed è l’energia spesa per propagare la frattura. Sottoporre il provino a rottura ad un moto pendolare, le misure e il materiale sono note, 10x10x55; l’intaglio si trova a 27,5 mm a forma di V di larghezza 2 mm ed altezza 2 mm con angolo di 45°. l’intaglio è l’innesco alla rottura. Per il provino a U il raggio di fondo è di 1 mm. Una volta avvenuta la rottura, si hanno due tipologie: Rottura per deformazione e per fragilità. la normativa uni en 10045 è divisa in due parti: la prima parla della rottura a temperatura ambiente di 23° e la seconda parte è dedicata alla rottura freddo la quale± 5° avviene per de-coesione o distacco dei cristalli essa deve rispettare determinate tempistiche perché se no la prova non viene considerata valida. CONDIZIONI DI VALIDITA’ DELLA PROVA Affinché la prova sia considerata valida, seguendo la normativa uni en 10045/1,I provini utilizzati devono essere unificati e ottenuti da fonderia e macchinari specifici; I provini, secondo sempre la normativa uni en 10045/1, devono rispettare determinati parametri che sono riassunti all’interno della seguente tabella contenuta anch’essa all’interno della normativa. In aggiunta a ciò, l’intaglio dev’essere perpendicolare all’asse longitudinale del provino. Gli intagli dei provini si suddividono in due classi: Per quanto riguarda l’intaglio a V, esso possiede un'energia potenziale nominale di 300 J e assorbe, al momento della rottura, di 121J, invece per quanto riguarda quello a U possiede un'energia potenziale nominale di 100 J e un’energia di assorbimento alla rottura di 65J. STRUMENTAZIONE Micrometro→ Utilizzato per rilevare la sezione del provino. Calibro ventesimale→ Utilizzato per rilevare la lunghezza del provino. Pendolo di Charpy (Volpert) → Il pendolo Charpy è costituito da un basamento in ghisa che sorregge l’intero macchinario e serve per evitare che durante l'esecuzione della prova il macchinario si muova,è formato anche da una “gabbia “ protettiva che serve per evitare incidenti, è fornito di una frizione che serve per sbloccare la mazza una volta portata all’altezza desiderata(1.52 m circa) , tramite una manovella posizionata sulla destra del macchinario, inoltre è presente anche un freno che serve per fermare la mazza(20Kg) dopo la rottura del pezzo poiché la mazza continuerebbe ad oscillare fino all’esaurimento delle energia cinetica acquisita. In fine è dotato di un supporto dove viene appoggiato il provino e viene centrato tramite il puntatore assiale
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