Scarica Relazione e riassunto dettagliato del libro "La chimera" di Vassalli e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! RELAZIONE LA CHIMERA, S.Vassalli Sebastiano Vassalli nasce a Genova nel 1941 e si trasferisce in giovane età a Novara. Dopo essersi laureato in lettere a Milano, si rivolge alla letteratura, in particolare alla narrazione e al romanzo storico. Scrive anche per “la Repubblica”, “la Stampa” ed è stato opinionista del “Corriere della Sera”. Negli anni ’80 si trasferisce a Bolzano come inviato di Panorama mese. Nei suoi reportage, Vassalli denuncia il “disagio degli italiani” venendo considerato un nazionalista dai locali. Nelle sue opere è possibile trovare una forte componente territoriale: il Piemonte è spesso la cornice delle vicende narrate e molto spesso evolve con esse. Fra i suoi titoli ricordiamo “La notte della cometa”, “Sangue e suolo”, “L’oro del mondo” e “La chimera”, che vinse il premio Strega nel 1990. Muore a Casale Monferrato all’età di 73 anni per un tumore inoperabile. Le vicende che riguardano la strega di Vassalli, si svolgono nei dintorni di Novara, più precisamente nel villaggio ormai scomparso di Zardino nei pressi del Monte Rosa. L’autore ci fa viaggiare con la mente in diversi luoghi, vediamo il torno della Casa di Carità dove viene abbandonata Antonia, che cresce tra le suore e il clero di cui la città di Novara poteva a buon diritto vantarsi; Zardino, villaggio della bassa tra boschi, campi e risaroli, dove l’invidia della gente esercita un potere troppo elevato; il dosso dell’albera incriminato insieme alla protagonista di essere complice di incontri con il diavolo; infine la squallida prigione di Novara, infestata da topi e carcerieri che torturano e abusano di Antonia. ANTONIA: è la protagonista del romanzo; una bambina dagli occhi e capelli scuri, abbandonata alla Casa di Carità e successivamente adottata dai coniugi Nidasio che vivono a Zardino. Purtroppo a causa della sua bellezza, suscita invidia e odio nelle comari del paese, che arrivano persino a denunciarla come strega. Antonia è una ragazza molto coraggiosa, matura e decisa, vittima della corruzione del sistema ecclesiastico del tempo. Nonostante sia la protagonista del romanzo, in realtà la sua presenza è poco sentita. Infatti Vassalli più che raccontare la singola storia di Antonia, tende a narrare la storia dell’intera società nei primi anni del ‘600. BASCAPE’: è il vescovo di Novara. Ha voglia di lottare in quello che crede, sembra infatti uno dei pochi ecclesiasti non corrotto e con dei valori. Ma ormai è stanco e rassegnato, viene chiamato cadavere vivente, proprio per il suo aspetto da morto. E’ un uomo dal viso grigio, profondamente incavato, una barba rada e le mani fragili e sottili. La sua storia si intreccia in quella di Antonia per ben due volte: da piccola la bambina avrebbe dovuto recitare una poesia in rappresentanza della Casa Pia, ma invece era svenuta e ricordandosi dell’episodio, la seconda volta che vide il vescovo, si mise a ridere. Una notte di Gennaio del 1590 una neonata scura d’occhi, di pelle e di capelli, viene abbandonata sul torno della Casa di Carità di Novara. Battezzata Antonia, la bambina vive la sua infanzia da esposta ricevendo un’educazione rigida dalle suore, fino a quando i coniugi Nidasio l’adottano, colpiti dalla sua bellezza. La ragazza si trasferisce quindi a Zardino, paesino non lontano da Novara, dove a causa della sua bellezza e intelligenza diventa vittima del pettegolezzo da parte delle comari. Nonostante ciò, la ragazza non si cura molto delle dicerie delle comari e continua a vivere la sua vita. Ma la situazione peggiora per vari eventi: un pittore decide di usare il volto di Antonia per
