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relazione i malavoglia, Appunti di Italiano

relazione e commento del libro i malavoglia

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 22/10/2020

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leonardo-tarquini 🇮🇹

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Scarica relazione i malavoglia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Leonardo Tarquini IV B Liceo Classico Giulio Cesare Anno scolastico 2020-2021 I MALAVOGLIA Il libro “I Malavoglia” è il romanzo più conosciuto dell’autore siciliano Giovanni Verga. Fu pubblicato a Milano nel 1881 proprio con il titolo “I Malavoglia”; in questo romanzo Verga è inoltre riuscito ad esprimere al meglio il pensiero della corrente letteraria del Verismo, rendendo il libro l’esempio più classico e famoso del Verismo. L’AUTORE Giovanni Verga è tra gli autori italiani più noti del XIX secolo. Scrisse vari romanzi, novelle e testi teatrali ma è sicuramente ricordato per essere il fondatore, nonché maggior esponente, della corrente letteraria del Verismo. Nasce nel 1840 a Catania e a 18 anni, nel 1858, si iscrive alla facoltà di Legge per abbandonarla però poco dopo, per dedicarsi davvero alla letteratura. Nel 1860, durante lo sbarco dei garibaldini, si arruola nella guardia nazionale in favore dell’Unità d’Italia. Per un breve periodo vive a Firenze, allora capitale d’Italia, ma nel 1872 si trasferisce a Milano, dove resterà per circa 20 anni. Proprio qui conosce anche il collega Luigi Capuana, che fa conoscere a Verga il Naturalismo francese, corrente dalla quale Verga si ispirerà nella creazione del Verismo. Infatti nel 1874 viene pubblicato “Nedda” il primo romanzo verista di Verga ed italiano. Dopo 7 anni pubblica anche “I Malavoglia”, il suo romanzo più conosciuto in Italia e probabilmente la massima espressione del Verismo. Dopo aver incontrato durante un viaggio a Parigi i due scrittori francesi Emile Zola ed Edmond de Goncourt, fondatori del Naturalismo francese e quindi per l’autore siciliano due punti di riferimento dal punto di vista letterario, ritorna definitivamente a Catania nel 1890 dove si allontana sempre di più dal mondo della scrittura. Muore proprio a Catania nel 1922 all’età di 82 anni dopo essere stato nominato senatore a vita nel 1920. Come già detto, Verga creò la corrente letteraria del Verismo ed è ricordato per esserne stato il maggior esponente. La “conversione” di Verga al Verismo nasce principalmente a causa della scoperta del 1 Naturalismo francese, della nostalgia della sua terra, la Sicilia, e dal suo interesse verso la questione meridionale di quel periodo. Nel Verismo quindi Verga cerca di raccontare quel mondo siciliano che aveva vissuto da ragazzo, quel mondo rimasto fuori dalla storia ed in un certo senso “bloccato nel tempo”, e lo fa attraverso una scrittura fredda ed oggettiva, priva di sentimenti o opinioni dell’autore, mettendo quindi da parte sé stesso e la sua visione di vita, calandosi completamente nel personaggio che sta raccontando fino a vedere il mondo con i suoi occhi, per rappresentare la realtà del mondo che vuole descrivere ed esaltandone la differenza rispetto alla vita moderna. TRAMA Il romanzo “I Malavoglia racconta la storia della famiglia Toscano, chiamata anche dal popolo “Malavoglia”, un gruppo di pescatori residenti nel piccolo paese siciliano di Aci Trezza. La famiglia è formata dal patriarca, Padron ‘Ntoni, vedovo, che vive nella “Casa del Nespolo” assieme al figlio Bastiano, detto Bastianazzo, il quale è sposato con Maruzza, anche chiamata la Longa. La coppia ha 5 figli: ‘Ntoni, Luca, Filomena detta Mena o Sant'Agata, Alessio detto Alessi e Lia. Come già detto, sono una famiglia di pescatori e il loro mezzo di sostentamento è quindi la “Provvidenza”, la piccola imbarcazione utilizzata per la pesca. È nel 1863 che inizia la rovina della famiglia, quando il maggiore dei figli, ‘Ntoni, parte per la leva militare, evento che segna anche l’entrata del mondo moderno in quello più rurale della Sicilia contemporanea. Con la partenza di ‘Ntoni, vengono perse dalla famiglia le entrate che procurava il figlio più grande con il suo lavoro; perciò Padron ‘Ntoni cerca di risanare la perdita comprando un grande carico di lupini (tra l’altro avariati) per poi venderli in un affare. Il carico viene quindi affidato a Bastianazzo per portarlo con la Provvidenza a Riposto, ma durante il viaggio naufraga con la barca e muore insieme al suo garzone, disperdendo anche i lupini in mare. La famiglia ha ora perso il padre di famiglia, deve riparare la Provvidenza ed ha anche il debito dei lupini da ripagare. Una volta terminato il servizio militare, ‘Ntoni ritorna svogliatamente ad Aci Trezza alla sua vecchia vita da pescatore, ma finisce per non dare nessun concreto aiuto economico alla famiglia. Le disgrazie dei Toscano non terminano però qua: nella Battaglia di Lissa muore Luca, il secondogenito tra i 5 figli di Bastianazzo e la Longa; e ciò 2 - Bastianazzo: è il figlio di Padron ‘Ntoni, descritto come un brav’uomo e un onesto lavoratore. Muore purtroppo all’inizio del romanzo in seguito del naufragio della Provvidenza. - Maruzza (la Longa): è la moglie di Bastianazzo. Si dà spesso da fare per contribuire al bilancio familiare. La sua serenità svanisce con la morte prematura del marito, e poi del figlio Luca. Il dolore per le numerose perdite la invecchia precocemente. Muore dopo essere stata colpita dal colera. - ‘Ntoni: è il figlio maggiore di Bastianazzo e Maruzza. È un ragazzo giudizioso, anche se a volte troppo impulsivo. Col passare degli anni, la sua voglia di lavorare diventa sempre minore, si ribella alla sua condizione di miseria e povertà, in un modo insolito: smette di lavorare e va a cercare guai all’osteria. Questa vita lo porterà a scontare cinque anni di galera. Dopo essere stato rilasciato, lascia il paese d’origine riconoscendo i suoi errori. - Luca: secondogenito di Bastianazzo e Maruzza, è un bravo ragazzo, di buon cuore che cerca sempre di aiutare la famiglia; muore però in guerra. - Mena: è una figlia giudiziosa e riservata. È soprannominata Sant’Agata per il suo assiduo lavoro al telaio. Dopo la morte della madre sa educare la sorella minore Lia e mandare avanti la casa. Le disgrazie e i dispiaceri la invecchiano assai precocemente: a soli ventisei anni le sembra già di essere vecchia. È molto influenzata dalla società del suo tempo, infatti decide di non sposarsi con Alfio Mosca, di cui era innamorata, perché questo avrebbe riportato sulla bocca di tutti la triste sorte della sorella Lia. - Lia: la più piccola della famiglia Malavoglia, in seguito alla caduta in miseria e disgrazia della propria famiglia, perduta la reputazione e l'onore, si trasferirà a Catania e finirà per prostituirsi, venendo così schiacciata dalla modernità. - Alessi: fratello minore di 'Ntoni e Luca, per quanto all'inizio della storia meno maturo e responsabile di Luca, nonostante la sua età giovanissima, si presenta subito come maggiormente incline ad apprendere il sapere ancestrale di Padron 'Ntoni, dimostrando interesse per i suoi proverbi e per l'esperienza marinara dell'anziano. Toccherà ad Alessi il ruolo di "ponte" tra il passato idillico di Padron 'Ntoni e la modernità dei tempi: da adulto sarà sposato con la vicina Nunziata e ricostruirà la famiglia Malavoglia assumendo il ruolo di patriarca del 5 nonno e ricomprando la Casa del Nespolo, ma col ricordo delle sofferenze subite. ANALISI La scrittura di Verga nel romanzo non è tanto una scrittura documentaria o sociale, ma è più un modo di descrivere in modo intenso e preciso i valori tradizionali. Per fare questo Verga utilizza la tecnica dell’impersonalità, tipica del Verismo, che esclude la partecipazione dell’autore. Tuttavia questo non determina che anche il lettore sia escluso; Verga infatti si eclissa dai suoi romanzi, nasconde i propri giudizi e presenta i fatti da un punto di vista oggettivo affinché il lettore possa giudicare le vicende in modo indipendente. Per quanto riguarda lo stile, Verga utilizza spesso nomignoli, frasi fatte o proverbi in siciliano, caratteristica classica dell’epica o della letteratura popolare; stesso discorso per l’atteggiamento verso i personaggi descritti nel racconto, molto spesso ironico e aggressivo. Innanzitutto possiamo facilmente distinguere due “storie” principali nel romanzo: quella del giovane ‘Ntoni, che è molto lineare, infatti ‘Ntoni parte per la leva militare, torna ad Aci Trezza per poi ripartire definitivamente; e quella della famiglia, con una struttura circolare ma imperfetta, poiché nonostante Alessi riacquisti la Casa del Nespolo ristabilendo l’equilibrio familiare, la situazione finale non coincide con quella iniziale, date le varie sventure passate dalla famiglia. Anche il tempo nel romanzo ha due punti di vista: il tempo circolare della natura, punto di riferimento per quel mondo tradizionale, poiché fatto di ritmi che si ripetono e scandiscono il passare del tempo; e il tempo lineare della storia, scandito da eventi che arrivano imprevedibilmente e che portano sempre un cambiamento inaspettato. Così come il tempo, lo spazio si divide in due luoghi differenti: lo spazio interno al villaggio, uno spazio piccolo, chiuso, ma conosciuto e rassicurante per la famiglia; lo spazio esterno al villaggio, ignoto e minaccioso, che con i suoi effetti negativi invade anche lo spazio interno del villaggio. 6 “I Malavoglia”, oltre ad essere la storia della famiglia Toscano, è anche la descrizione di una società arretrata durante un importante cambiamento storico, le sventure che colpiscono i protagonisti del racconto derivano principalmente dall’irruzione del mondo moderno nel loro piccolo “mondo di paese”, come l’Unità d’Italia e la Rivoluzione Industriale, principali eventi di quel periodo. Il romanzo rappresenta un po’ il progresso che travolge quelli che non riescono a stare al passo con la storia. Nel racconto il mondo tradizionale, rappresentato dai Malavoglia, si oppone alla logica economica moderna, rappresentata dagli altri abitanti del villaggio e dal mondo “esterno”. Il vecchio ‘Ntoni e il giovane ‘Ntoni rappresentano i due modi fallimentari con cui confrontarsi con il cambiamento: se da una parte Padron ‘Ntoni cerca di aggrapparsi alle sue radici e alle tradizioni, venendo comunque travolto dall’ondata di cambiamento che il progresso porta con sé, il giovane ‘Ntoni cerca di abbracciare questo nuovo mondo, ma perde le proprio origini, fino a rendersi conto di non avere più un’identità e a partire definitivamente senza nemmeno una meta precisa. 7
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