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Relazione Prova di Resilienza (Pendolo di Charpy), Guide, Progetti e Ricerche di Tecnologie di mecaniche, processo e prodotto

Relazione di laboratorio relativa ad una prova di laboratorio riguardante la verifica di una delle proprietà meccaniche degli acciai.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

Caricato il 11/01/2023

FilippoBagnari
FilippoBagnari 🇮🇹

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Scarica Relazione Prova di Resilienza (Pendolo di Charpy) e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Tecnologie di mecaniche, processo e prodotto solo su Docsity! PROVA DI RESILIENZA Filippo Bagnari 2°C SCOPO: Eseguire la prova e confrontare i valori del materiale MATERIALI E STRUMENTI: -provetta di C 40: è un elemento unificato che ha 10 mm di profondità, 10 mm di altezza e ha una larghezza di 55,95 mm. La provetta presenta nella parte centrale un intaglio ad u, il quale presenta un angolo di 45°. La fessura scava il parallelepipedo con una profondità di 2 mm. L’acciaio C 40 fa parte degli acciai del gruppo 2 ed è parte non legato. Esso ha una percentuale di Carbonio che è del 0,4 %, ciò gli consente una facile lavorabilità. Gli acciai del gruppo 2 sono designati in base alla composizione di Carbonio e di altri elementi. Il C 40 è un acciaio che deve avere un KCU (resilienza minima di quel materiale con un intaglio ad u) di 25 J. La provetta utilizzata in questa esperienza è stata realizzata anche grazie ad uno strumento di nome Broccia. -La Brocciatrice, è una macchina utensile che asporta il truciolo, realizzando la lavorazione tramite un utensile detto broccia, costituito da una serie di taglienti che rimuovono progressivamente il materiale dalla superficie del materiale, da cui si vuole asportare il truciolo. Per realizzare la nostra provetta si è utilizzata una broccia da 2 mm. -Il Calibro. Abbiamo utilizzato per verificare le dimensioni della provetta un calibro ventesimale doppio. Il calibro è uno strumento di misura, che ci permette di misurare la profondità, il diametro e la lunghezza degli oggetti presi in esame. Il calibro è formato da: due becchi (uno mobile ed uno fisso), da superfici a contatto a lama per interni, un corsoio, un bloccaggio, dal nonio, da un’asta graduata e da un’ astina di profondità. Ho specificato calibro ventesimale, perché esistono due tipologie di calibri ventesimale: quello semplice e quello doppio. Il calibro ventesimale semplice ha un nonio che copre 19 mm, invece il calibro ventesimale doppio copre ben 39 mm. - Il Comparatore è uno strumento di misura utilizzato per misure di spostamento lineare. Lo strumento basa il suo funzionamento sulla lettura dello spostamento di un’asta cilindrica mobile che si sposta all’interno di un cilindro che presenta un vetro, dal quale si vede la misura apportata dallo strumento. L’estremità dell’asta (chiamata tastatore) va a contatto con la superficie dell’oggetto sottoposto a misura. Una molla spinge costantemente l’asta verso l’esterno del corpo del comparatore, assicurando così che il tastatore sia perennemente in contatto con l’oggetto di misura. Quando la superficie si sposta nella direzione dell’asse dell’asta (avvicinandosi o allontanandosi), anche quest’ultima si muove. Un sistema di lettura amplifica e visualizza questo spostamento rendendo disponibile la misura. I comparatori normalmente vengono realizzati con corse utili comprese tra 1 e 100 mm, mentre la sensibilità è normalmente centesimale (0,01mm) -Pendolo di Charpy. Il Pendolo di Charpy è una macchina utilizzata per la prova di resilienza. La resilienza è una proprietà meccanica che consiste nella capacità di un materiale a resistere agli urti. Senza questo macchinario, non saremmo riusciti a svolgere l’esperienza di laboratorio, perché grazie al pendolo si può capire quanta resilienza ha un materiale. Il Pendolo di Charpy è costituito da: un basamento (su cui appoggia tutto il macchinario), l’appoggia provetta ( lo spazio in cui viene collocata la provetta), la mazza ( che andrà in seguito a colpire la provetta), un Quadrante con indice (che ci permette di stabilire la resilienza) , un freno ( permette di fermare la mazza una volta che essa ha impattato con la provetta), e una leva ( che rilascia la mazza quando ha raggiunto la posizione di H massima). La prova di resilienza con il Pendolo di Charpy, consiste di mettere la provetta nell’appoggia provetta, posizionandola però in modo che la parte dove è presente l’intaglio sia dalla parte opposta a dove la mazza andrà a colpire. In seguito occorre collocare la mazza all’altezza H massima e aspettare qualche secondo perché resti in quella posizione. Poi rilasciare la leva e quando la mazza ha colpito la provetta, incominciare a tirare il freno per fermarla. Se dopo aver colpito la provetta, la mazza risale di un’altezza h molto alta, questo sta a significare che il materiale è poco resiliente. Mentre se la mazza dopo l’urto risale di un’altezza h non alta, ciò sta a significare che il materiale in esame è molto resiliente, perché molta dell’Energia si è spesa nella rottura del parallelepipedo. Il Pendolo che abbiamo utilizzato era della marca Cesare Galdabini- Gallarate. DISEGNO DEGLI STRUMENTI: Pendolo di Charpy Calibro ventesimale doppio Comparator e Broccia Schema Pendolo di Charpy
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