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Relazione sceneggiatura Malcom and Marie, Guide, Progetti e Ricerche di Storia E Critica Del Cinema

Relazione della sceneggiatura (con immagini e pezzi di sceneggiatura) del film "Malcom and Marie"

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

Caricato il 02/11/2021

alyssa-manca
alyssa-manca 🇮🇹

4.7

(11)

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Relazione sceneggiatura Malcom and Marie e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Relazione corso sceneggiatura anno 2020-2021 Alyssa Manca Sceneggiatura analizzata: Malcolm & Marie Numero matricola: 928890 Malcolm & Marie MALCOLM & MARIE Written by Sam Levinson Final Draft - 6.17.20 Fig.1 Pagina iniziale della sceneggiatura di Malcolm & Marie Malcolm & Marie è un film del 2021 scritto e diretto da Sam Levinson!. É stato il primo film ad essere completato dopo l’avvento della pandemia mondiale di COVID-19. Il lungometraggio è stato girato in segreto nei mesi centrali dell'emergenza sanitaria tra il 17 giugno ed il 2 luglio 2020 in 1 Regista, sceneggiatore, attore e produttore televisivo statunitense. 1 California, all’interno di un’unica proprietà di trentatrè acri e ha l’approvazione dei sindacati Writers Guild of America?, Directors Guild of America? e Screen Guild4. Le riprese del film, in bianco e nero, sono state effettuate su pellicola 35 millimetri. Il primo trailer della produzione cinematografica è stato diffuso 1°8 gennaio 2021. Prodotta dalla casa di produzione Little Lamb, la pellicola è stata distribuita a partire dal 5 febbraio 2021 sulla piattaforma Netflix5, che ne ha acquistato i diritti per trenta milioni di dollari. Il film vede come protagonisti Marie, interpretata da Zendaya, e Malcolm, interpretato da John David Washington. I due personaggi sono anche gli unici due presenti nel lungometraggio. È stato candidato ai Critics” Choice Awards6 nel 2021, premio successivamente vinto, e ha fruttato ‘una candidatura per la categoria di migliore attrice a Zendaya. Tutto il film è costituito dai confronti e dalle discussioni, talvolta molto animate, che la coppia sostiene in tempo quasi reale. Malcolm è un regista, reduce dalla prima del suo ultimo successo , Marie è la sua fidanzata con un passato velleitario da attrice. La prima discussione prende vita poiché lui non l’ha ringraziata pubblicamente per aver ispirato la protagonista della storia, ma pian piano si capisce che il conflitto presente tra i due è ben più profondo e sfaccettato. Il dibattito diventa ancora più tecnico quando arriva la prima recensione del film, parzialmente negativa. A questo punto nessun argomento è escluso: si parla dell’uso politico dei film, del razzismo nel cinema (i protagonisti sono entrambi afroamericani), della critica pregiudiziale e delle motivazioni in grado di spingere qualcuno a raccontare qualcosa o a cercare di realizzare un’opera d’arte. La discussione verte nuovamente sul significato di lavorare nel cinema commerciale, nel tentativo di parlare a qualcuno o a tutti, se servire la causa degli afroamericani o cercare di raccontare qualcosa di universale. Uno degli intenti di Sam Levinson, sceneggiatore e regista del film, quest’ultimo ha il compito di fornire uno spunto di riflessione. La pellicola è colma di dialoghi, fotografata in bianco e nero, ricca di citazioni tratte da film raffinati (come ad esempio La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, un tocco di esotismo per gli americani), urla, monologhi lunghi e sfiancanti da interpretare e piani d’ascolto co. Un film “difficile” più sulla carta che nella realtà, in cui i due attori danno tutto il necessario con risultati degni di un’opera teatrale, senza che siano passati dal teatro. Malcom & Marie dimostra che è impossibile non coinvolgere lo spettatore in un dialogo, se ci si impregna ad esprimere opinioni su tutti i temi principali del dibattito culturale attuale. Le personalità complesse dei personaggi, così come i loro corpi, iniziano a respingersi e ad abbracciarsi, a odiarsi e ad amarsi come in un pendolo. È un film contemporaneamente verboso e carnale. Malcolm è un regista in erba, un vero e proprio fuoriclasse, ma il suo egocentrismo e la sua superficialità, soprattutto nei confronti della compagna, spesso gli impediscono di apprezzare chi è intorno a lui. 2 WGA è il nome cui ci si riferisce generalmente per indicare i due sindacati attivi negli Stati Uniti d'America a difesa degli sceneggiatori. 3 DGA è una corporazione di registi cinematografici e televisivi statunitensi. 4 SAG è stato un sindacato statunitense che rappresentava più di 160.000 attori di cinema e televisione. 5 Società statunitense operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento. 6 Sono dei riconoscimenti assegnati annualmente ai migliori film e programmi televisivi da rappresentanti della critica statunitense 2 1 INT. MALCOLM & MARIE’S HOUSE - NIGHT 1 A SERIES OF STILL SHOTS of the darkened house. (x12) The lights are off. Clothes strewn on the floor of the bedroom. The bathroom. The empty halls. OPENING CREDITS play over the images. And then in the distance, a car pulls down the long driveway. Headlights illuminating the house as it pulls past the windows and towards the garage. The SOUND OF THE GARAGE DOOR opening. The car pulls in. The GARAGE DOOR closes. WIDE from one end of the HALLWAY, as the door opens, light spills in and MALCOLM, 35, enters with MARIE, 25. He wears a nice suit and tie, she's in a beautiful dress. He hits the LIGHT SWITCH. TRACK WITH HIM as he heads to the bar to make a drink and she walks to the bedroom. CUT TO: BEDROOM / BATHROOM - CONTINUOUS WE COUNTER MARIE as she enters the bedroom and into the BATHROOM, lifting her dress and pulling her tights down to pee. CUT TO: BAR AREA - CONTINUOUS As Malcolm scoops up a single cube of ice and CRACKS OPEN A NEW BOTTLE of LIQUOR. (*Ask JD what he wants) MALCOLM You looked beautiful tonight. CUT TO: BATHROOM - CONTINUOUS As Marie pees on the toilet - Fig. 2 Prima pagina della sceneggiatura Come abbiamo visto all’inizio della relazione, sulla pagina iniziale, in testa alla prima scena è possibile scrivere il titolo del film, ala centro, in grassetto sottolineato, utilizzando lo stesso carattere del testo ( Courier o Courier New, grandezza 12). Questa che vediamo inserita è la prima pagina della sceneggiatura. Come prima cosa abbiamo l’intestazione della scena che è preceduta dalla numerazione della scena. Ciò si rende necessario per aiutare l’immediato riconoscimento dell’inizio scena. Successivamente vanno specificati: -L’ambiente, ovvero il luogo in cui si svolge l’azione, a cui vanno annesse eventuali precisazioni e specificazioni. - L'indicazione di interno o esterno (int. o est.), la quale viene determinata dall’ambiente in cui si svolge la scena e dall’illuminazione principale della stessa. -Momento del giorno o illuminazione, la quale può essere giorno (anche mattino o pomeriggio), notte (anche sera), alba, tramonto, intemo illuminato. È sempre preferibile dare ulteriori dettagli nella descrizione che seguirà. A seguire troviamo la descrizione della scena, ovvero le descrizioni di ciò che si vedrà sullo schermo. La descrizione deve essere minimale, senza alcun riferimento a qualsiasi cosa che lo spettatore non è in grado di vedere o sentire. 5 Come regola generale, dovrebbero essere presenti alcuni ambienti ricorrenti nella storia, i quali servono da punti di riferimento. Ciò consiste in un aiuto a favore della produzione con lo scopo di riuscire a risparmiare sulle spese. Vediamo la loro casa da varie inquadrature, lo vediamo scritto in maiuscolo, poiché tutte le informazioni che riguardano la macchina da presa sono scritte in maiuscolo (come i nomi dei personaggi che vediamo scritti per la prima volta o come anche gli effetti sonori come ad esempio vediamo nella sceneggiatura la porta del garage che si apre e che si chiude ecc....). Vediamo l’arrivo di Malcolm e Marie a casa, a bordo della loro macchina. Una breve descrizione di entrambi è presente. La prima volta che appare un personaggio bisogna che il nome di questo sia scritto in maiuscolo e che seguito da una breve descrizione (come anche ad esempio un oggetto importante appare in scena e anche i suoni che si sentono). Nel caso in cui si trattasse della prima volta in assoluto che il personaggio compare occorre scrivere a fianco tra parentesi il numero che indica la sua età. Notiamo scritto in alto a sinistra “CUT TO” le quale indica un montaggio veloce, uno stacco. Ciò significa passare da una scena ad un’altra. Non ha alcuna importanza che questa sia interrotta più o meno bruscamente poiché si tratta sempre di un taglio. È uno standard nelle sceneggiature americane. Successivamente c’è la location della scena e, dopodiché, la dicitura CONTINUOUS, la quale indica il concetto di seguire, continuare. L'indicazione è posta tra due azioni che avvengono a pochi istanti di tempo l’una dall’altra ed preceduta da un cambio di inquadratura. Il dialogo scritto in sede di sceneggiatura è piò o meno quello che l’attore reciterà al momento delle riprese. All’interno del dialoghi si possono inserire brevi notazioni paretiche riferite alle parole pronunciate dal personaggio, le quali indicano: stati d’animo, riflessioni interiori, tono del discorso oppure la persona a cui il personaggio si rivolge da un certo punto in poi. All’inizio dei dialoghi vi è sempre una riga in cui vengono scritti i nomi dei personaggi. Prima del dialogo, posta sotto il nome del personaggio, è ammessa se necessaria una breve descrizione. Quest’ultima deve essere racchiusa da due parentesi tonde. I dialoghi vanno scritti subito sotto il personaggio, oppure, se presente, subito sotto la parentesi. As he presses PLAY on his PHONE and “DOWN & OUT IN NEW YORK CITY” by James Brown begins to play loudly throughout the house. As MALCOLM heads down the hallway, singing and dancing along. MALCOLM (singing along) I was born in New York City on a Monday. CUT TO: Fig. 3 Suono nella sceneggiatura In grassetto vediamo scritto “DOWN & OUT IN NEW YORK CITY” by James Brown. La parte del testo viene evidenziata poiché si tratta di una canzone e quindi un suono che proviene dal di fuori di loro due. Malcolm fa partire la musica all’interno del film e il volume si rivela notevolmente alto, infatti notiamo che i due devono urlare per comunicare da una parte all’altra della stanza. Julio C. Perez IV, montatore del film, in un’intervista ha dichiarato che la canzone dei Brown sarebbe sempre compresa nel film perché Levinson l’aveva specificatamente posta nella sceneggiatura di questa scena. In merito è stato detto che il regista è un grande ammiratore di Black 6 Casear e che quella canzone deriva dalla sua colonna sonora. Si fa riferimento al film del 1973 Blaxploitation in cui si vede Fred Williamson interpretare un boss del crimine di Harlem impegnato a combattere la mafia e un poliziotto corrotto. Se si è in possesso di un buono spirito di osservazione è infatti possibile notare in “Malcolm & Marie” il poster di Black Caesar sul telefono di Malcolm nel momento in cui sceglie la canzone. MALCOLM (CONT'D) (singing) Said I'm never never never gonna get that way again / No, no, no, no, not me / When you need a friend, troubled mind / When you need a friend, you got a troubled mind / Ain't nobody gonna give you one thin dime. Fig. 4 Terminologia tecnica della sceneggiatura CONT’D, che vediamo tra parentesi accanto al nome, indica “Continued” ed è una dicitura utilizzata quando un personaggio continua a parlare attraverso due scene o mentre sta compiendo un’azione. In questo caso facciamo riferimento alla prima ipotesi. MALCOLM (0.S.) Fuck. She turns toward CAMERA. Looks. Another beat. MALCOIM (0.S.) (CONT'D) Fucking piece of shit - CUT TO: Fig. 5 Terminologia tecnica della sceneggiatura Per la prima volta vediamo accanto al nome di Malcolm, posto tra parentesi per descrivere il tipo di voce, la dicitura O.S, la quale significa “Off screen”, cioè fuori dallo schermo. Colui che parla non è inquadrato e pertanto si sente soltanto la sua voce. È possibile trovare in una sceneggiatura anche l’indicazione V.O, ovvero Voice Over. Designa la nostra voce fuori campo. Possono esistere casi in cui chi parla non è inquadrato e, pertanto, se ne sente soltanto la voce. In questo caso, immediatamente accanto al nome del personaggio, si aggiunge il termine FUORI CAMPO, abbreviato in F.C. Ciò avviene sia nel caso in cui l’attore si trovi fuori del campo visivo , sia in quello in cui la sua voce racconti qualcosa che è avvenuto o sta avvenendo e il personaggio non è proprio parte della scena. In quest’ultimo caso è preferibile apporre l’indicazione VOCE subito prima o subito dopo il nome di chi parla. Nelle sceneggiature inglesi la differenza è O.S. per Off Screen e V.O. per Voice Over. In genere questi termini sono accettati anche nelle sceneggiature italiane. 7 MONTAGE OF MALCOLM & MARIE Malcolm throws back his drink. - Marie turns on the bath. - Malcolm pours himself another drink. - Marie turns toward the mirror and wipes her tears. - Malcolm outside looking at the house, talking to himself. - Marie unzips her dress from behind. - Malcolm paces alongside the house, talking to himself. MALCOLM (mumbled, barely audible) tm ki i f havi life. Give Mera PutRing Break tdu'asntt know shit. Fuck you. Pain in my ass. Bullshit ass nonsense - - Marie steps into the bathtub - - Malcolm stops and looks. - Marie takes a deep breath. SUDDENLY A LOUD KNOCK ON THE WINDOW outside the bathroom - She looks up to see Malcolm, outside: Fig. 9 Montaggio nella sceneggiatura È possibile osservare un MONTAGE OF MALCOLM & MARIE, ossia un montaggio delle loro immagini in altre stanze. Li vediamo contrapposti da una ripresa ad un’altra. Il montaggio è un’operazione concettuale che dà corpo al film attraverso l’accostamento delle varie inquadrature. Ciò può avvenire sulla base di principi differenti. Il montaggio obbedisce a criteri di ordine narrativo, figurativo, ritmico e intellettuale, i principi possono combinarsi tra loro, oppure escludersi vicendevolmente. 10 MALCOLM & MARIE -- FINAL DRAFT -- 6/17/20 66. MARIE See! (beat) And you wonder why Karen from the LA Times is talking about the Mental Health System in her review... CLOSE ON MALCOLM as he realizes that's where she got it from. MALCOLM (quietly) Oh fuck you're right. Fig. 10 Note di regia nella sceneggiatura CLOSE ON MALCOLM, come osserviamo nel documento, significa una chiusura di inquadratura su di esso. WE HOLD ON MARIE. Who watches him for a long beat. As something crosses her mind, her smile slowly fades. CUT TO: INT. BATHROOM - CONTINUOUS Malcolm washes his hands in the sink. A smile on his face. He Fig. 11 Note di regia nella sceneggiatura WE HOLD ON MARIE, indica un’inquadratura fissa sulla protagonista. Seguiamo il suo movimento corporeo mentre guarda Malcolm. INT. BEDROOM - DAWN WIDE looking through the bedroom window as Malcolm walks towards her. He meets her and they stand beside one another as their backs are turned to us. They look off in the distance. Maybe he says something to her but we can't hear what it is. CUT TO: BLACK Fig. 12 Finale della sceneggiatura 11 Siamo giunti alla fine della sceneggiatura. L’ ultima nota di regia che abbiamo è CUT TO: BLACK, ovvero un montaggio veloce, uno stacco per dare spazio al nero, buio ed infine i titoli di coda. In questo caso notiamo dei cambi di ripresa. È bene lasciare al minimo le indicazioni di regia, può essere utile sottolineare i movimenti della macchina da presa (m.d.p) o il taglio delle inquadrature. Equivalgono alle indicazioni di regia le indicazioni di montaggio, le quali nelle sceneggiature americane sono molto utilizzate (un esempio è: CUT TO). Successivamente sono presenti le indicazioni sonore, ad esempio la musica. Quando necessario si può indicare il Brano musicale che accompagna l’azione, la nota può essere generica o specifica. È obbligatorio che sia scritto tutto in maiuscolo. Allo stesso modo può essere utile o efficace sottolineare un effetto sonoro particolarmente importante, come ad esempio i rumori. Molto spesso nelle sceneggiature americane un dettaglio o un particolare dell’azione che è bene enfatizzare viene inserito nella sceneggiatura. È necessario che venga indicato in nuovo capoverso ed in maiuscolo. Talvolta viene utilizzato anche per sottolineare l’apparizione improvvisa o assolutamente inattesa di un personaggio. Questo espediente è indirizzato più al lettore che a colui che lavorerà sulla sceneggiatura. In un certo senso anche questo può essere considerato un’ indicazione di regia. In conclusione, una domanda da porsi è se Levinson ha fatto il film per mandarci un messaggio o per raccontarci qualcosa, si può raccontare qualcosa anche mandando messaggi, ma magari il messaggio passa in secondo luogo, è questo il bello del film, può essere visto come un film che ti racconta una bella storia o come film infarciti di messaggi che non sono neanche poi politici, vogliono solo dire come stanno le cose, perché le cose stanno così. Hanno ragione entrambi e hanno torto entrambi nella stessa misura. La politicizzazione è funzionale al discorso che stanno affrontando, non racconta solo di quello. Una bella storia a se che però manda anche dei messaggi importanti. Durante i monologhi che si vedono all’interno del film, Malcolm si lamenta che i giornalisti hanno visto delle cose che lui non voleva far trapelare dalla sua arte, Marie risponde ricordandogli che dovrebbe rimanere coni piedi per terra e che esisteranno saranno sempre persone, in questo caso giornalisti, che si troveranno d’accordo con la sua arte e altri invece che la disprezzeranno. Il finale è interessante in quanto si tratta di un finale aperto: Malcom si sveglia e non la trova e la troviamo, attraverso la finestra della camera da letto, in lontananza fissa con lui che va da lei, tutto da una certa distanza. È facilmente intuibile che la serata non è stata risolutiva, ma che la loro malsana relazione potrebbe continuare per un tempo indefinito. Il film, in generale, è un racconto realistico, così come è veritiera la struttura linguistica. Sam Levinson vuole raccontare la storia di un amore tossico, dimostrando quanto certe situazioni possono ripetersi. Il registra, inoltre, ci tiene a sottolineare come, influenzato anche dal momento storico che stiamo affrontando, il film sia stato concepito come la storia di due persone sole in una casa. L'idea nasce da una domanda che quest’ultimo si è ritrovato a porsi, Levinson si è infatti chiesto qual è la cosa più brutta che un partner può fare all’altro e ha trovato la risposta in una ricordo che lega lui e la moglie: durante la premiere di un suo film precedente, ‘Assassination Nation”, l’uomo scordò di ringraziarla in quanto produttrice. La discussione ne scaturì da questa dimenticanza lo fece riflettere a lungo. In questo lungometraggio è presente anche una domanda sul Cinema e sul suo senso. Il film è d’ispirazione teatrale, basato sulla parola, sullo script e sull’interpretazione. 12
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