Vita e opere di Alessandro Manzoni: da Milano al romanzo storico, Sintesi del corso di Italiano

Scarica Vita e opere di Alessandro Manzoni: da Milano al romanzo storico e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Alessandro Manzoni Alessandro Manzoni nasce nel 1785 a Milano, dalla figlia di Cesare Beccaria (donna molto spregiudicata) e dal conte Pietro (anziano uomo, economicamente agiato ma estremamente bigotto). La sua formazione avverrà, prevalentemente, tra Milano e Parigi (nella capitale francese si era, infatti, trasferita la madre dopo la separazione del conte Pietro e l'unione con il conte Carlo Imbonati). Le sue giovanili produzioni liriche sono caratterizzate da un forte legame con il neoclassicismo e con l'Illuminismo (queste prime produzioni verranno poi rifiutate dall'autore stesso in età matura). La conversione al cattolicesimo produrrà, invece, una produzione prettamente religiosa e spirituale (purtroppo rimasta incompiuta). Nel 1812 Manzoni diede, infatti, avvio alla stesura degli Inni sacri, pensati come una raccolta di componimenti dedicati alle più importanti festività del calendario liturgico. Sempre in versi, l'autore milanese compose delle odi civili: Manzoni non era un amante dell'impegno politico diretto (anzi era piuttosto refrattario), ma ciò non gli impediva di osservare e seguire con interesse le vicende politiche del suo tempo. Le odi civili sono per lo più incentrate intorno alla caduta di Napoleode (nel 1815) e agli eventi relativi all'unità d'Italia. Manzoni fu anche un autore di tesi teatrali: compose due tragedie, Il conte di Carmagnola (composto tra il 1816 e il 1819) e l'Adelchi (composto tra il 1820 e il 1822), entrambe dal carattere marcatamente storico. Molto interessante è la funzione che Manzoni attribuisce al teatro, incaricato di una doppia funzione: etica e storica. Da un lato il teatro deve adempiere la sua funzione etica avvicinando il pubblico alle virtù cristiane della speranza e della rassegnazione. Per rendere interessante l'intreccio delle vicende rappresentate, l'autore si serve del principio della verosimiglianza: si attiene dunque a fatti realmente accaduti (quindi storici) cercando di comprendere i sentimenti profondi che danno origine ai fatti. Manzoni riesce così ad andare "oltre la storia", in quanto gli storici non avevano (e non hanno) il compito di indagare i sentimenti dai quali scaturiscono i fatti. Tale considerazione non deve farci credere che i personaggi delle tragedie manzoniane fossero tutti personaggi storici, talvolta compaiono anche dei personaggi ideali (ma sempre verosimili). L'obiettivo di fondo era quello di rappresentare la condizione sociale e morale dell'uomo. Manzoni si rese ben presto conto che il teatro non permetteva in pieno la