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Relazione tornio parallelo, Guide, Progetti e Ricerche di Tecnologie di mecaniche, processo e prodotto

relazione su macchina utensile tornio parallelo

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

Caricato il 15/05/2020

christian-bramani
christian-bramani 🇮🇹

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Scarica Relazione tornio parallelo e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Tecnologie di mecaniche, processo e prodotto solo su Docsity! Tornio parallelo Bramani Christian 5MB Il Tornio parallelo è una macchina utensile per asportazione di truciolo. Dotato di moto rotatorio, funziona tenendo in rotazione il pezzo in lavorazione, mentre un utensile tagliente ne asporta il materiale in eccesso rispetto alla forma voluta. L'utensile può essere fatto avanzare parallelamente o a varie angolazioni rispetto all'asse di rotazione, in modo da produrre superfici cilindriche o coniche. Dotato di vari accessori, il tornio può essere usato anche per produrre superfici piane, per forare, alesare o filettare. Si ritiene che le prime macchine utensili nel senso moderno del termine siano state l'alesatrice per superfici cilindriche interne, costruita verso il 1775 dal britannico John Wilkinson, e il tornio parallelo, sviluppato intorno al 1794 da Henry Maudslay. L'uso di queste macchine ricevette un notevole impulso intorno al 1830, quando Joseph Whitworth realizzò diversi strumenti di misura che garantivano una precisione dell'ordine di un centomillesimo di millimetro e consentivano la produzione in serie di articoli con parti sostituibili. In un tornio parallelo le parti principali sono: banco, testa motrice, controtesta, carrello portautensili e organi per la trasmissione dei movimenti. Il banco costituisce la struttura di sostegno e di collegamento dei vari organi della macchina. Esso deve essere rigido e robusto in modo che, sotto lo sforzo di taglio, vibri e si deformi entro limiti tollerabili. Il materiale che possiede le suddette caratteristiche è la ghisa e pertanto la maggior parte dei banchi è in ghisa fusa ad elevata resistenza. Nella parte superiore del banco sono ricavate le guide per il movimento del carrello portautensili e della controtesta. La testa motrice sostiene il mandrino che imprime il movimento rotatorio al pezzo: contiene i cambi per i moti di taglio e di alimentazione e gli organi di collegamento al motore. Il mandrino dalla parte del banco termina con una filettatura esterna, in cui si avvitano gli organi accessori per il fissaggio di sbalzo dei pezzi, e con una sede conica interna dove alloggia la punta conica, destinata insieme alla punta della controtesta a sostenere il pezzo in caso di lavorazione fra le punte. L'apertura massima del mandrino indica il diametro massimo da poter tornire e quindi è un parametro importante per la macchina. La controtesta, detta anche toppo mobile, serve a sostenere i pezzi che debbono essere torniti fra le punte. La punta e la contropunta individuano l'asse del tornio e del pezzo in lavorazione. Rispetto all'asse di rotazione del pezzo l'utensile si deve poter muovere longitudinalmente per la tornitura cilindrica, trasversalmente per la tornitura in piano e secondo una retta inclinata per la tornitura conica. Per permettere questi movimenti il carrello portautensili è costituito da 4 slitte sovrapposte. La prima slitta (longitudinale) scorre sul banco sulle apposite guide esterne che si trovano su di esso. La seconda slitta (trasversale) scorre sulle guide opportunamente ricavate sulla prima slitta, in direzione normale rispetto al banco. Sulla seconda poggia la terza (piastra girevole) che può ruotare su guide circolari attorno un asse verticale. Infine sulla terza vi è la quarta slitta (portautensili) con torretta girevole attorno un asse verticale. L'utensile dunque per il movimento della prima slitta si può spostare parallelamente all'asse del tornio (tornitura cilindrica), per il movimento della seconda perpendicolarmente
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