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Resumenes de algunos capitulos del libro, Sintesi del corso di Marketing Internazionale

resumen de algunos capitulos del libro

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 13/03/2023

maria-isabel-lopez-gomariz
maria-isabel-lopez-gomariz 🇮🇹

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Scarica Resumenes de algunos capitulos del libro e più Sintesi del corso in PDF di Marketing Internazionale solo su Docsity! CAPITOLO 1 - LA GLOBALIZZAZIONE, APERTURA DEI MERCATI E ICT 1. GLOBALIZZAZIONE Dalla seconda metà degli anni 80, in particolare dopo la caduta del muro di Berlino, molti paesi hanno aperto le loro economie al commercio e agli investimenti internazionali. Quest’apertura ha dato luogo a enormi economie di scala, all’abbassamento dei costi unitari e all’influenza dei gusti dei consumatori. Un altro fattore molto importante per la globalizzazione è stata l’evoluzione dei mezzi di trasporto, sempre più veloci e con costi minori. Mentre prima le attività della catena del valore di porter (attività primarie e di supporto, finanziarie, amministrative) avvenivano all’interno del proprio paese, ad oggi si assiste ad una FRAMMENTAZIONE della catena del valore anche in altri paesi, che avviene grazie all’information communication technology. I vantaggi per l’impresa consistono • nell’apertura di ulteriori mercati, con un maggior numero di potenziali clienti, e nella possibilità, quindi, di poter avere economie di scala (produzioni standardizzate che consentono di abbattere i costi. A parità di prezzo guadagnerò di più) • Maggiore omogeneità dei gusti dei consumatori di paesi diversi Frammentazione = attività di disintegrazione delle attività dell’impresa per ottenere dei costi più bassi. Ciò che spinge un’attività a portare all’estero alcune parti della sua azienda è che quando l’offerta è maggiore della domanda, il cliente comincerà ad essere più esigente e l’impresa frammenterà la sua catena del valore, per diminuire i costi o per aumentare il fattore di expertise. Quando la domanda è maggiore dell’offerta le aziende faranno tutto in casa, le parti che si occupano di ricerca e sviluppo o distribuzione serviranno a poco. ((Affidandosi all’impresa di distribuzione, i contatti che andremo ad aprire come impresa, saranno minori (2xN invece che N^2) e risparmieremo. Allo stesso tempo, però, perderemo il contatto diretto con il cliente.) La frammentazione a livello mondiale della produzione dei beni avviene grazie alle ICT, che grazie alla comunicazione immediata, permettono di dislocare efficientemente le diverse fasi della produzione di beni e servizi in differenti parti del mondo. Mentre una prima ondata di globalizzazione ha riguardato soprattutto la frammentazione produttiva nell’industria manifatturiera, una seconda ondata ha coinvolto soprattutto lo scambio internazionale di servizi. Un esempio di investimenti esteri legati alla frammentazione dei servizi sono i call center, con sede legale e operativa in paesi a basso costo del lavoro e che forniscono assistenza a clienti localizzati in paesi più ricchi PRECEDENTI STORICI DI APERTURA AGLI SCAMBI INTERNAZIONALI Oltre agli scambi dei beni, nei periodi di apertura sono tipicamente aumentati i flussi internazionali di persone, dai paesi con eccesso di forza lavoro e bassi salari a quelli con maggiori opportunità. Nell’era attuale gli scambi sono cresciuti grazie ad accordi volontari tra un numero elevato di nazioni che hanno dato luogo al GATT (General Agreement on Tariffs and Trade), L’accordo generale su tariffe e scambi e, successivamente al WTO (World Trade organization). Questi accordi sono importanti in quanto facilitano gli scambi fra i paesi aderenti e vengono fissati dei prezzi di cambio per ovviare al problema della valuta. 2. CARATTERISTICHE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE NEGLI ULTIMI DECENNI Ad oggi i beni commerciati sono in larga parte “intermedi “prodotti che servono da input per la produzione di altri beni. Inoltre, la maggior parte dei beni scambiati ha caratteristiche simili, appartiene alla stessa industria, e per questo si parla di commercio “intra industriale “ Questo tipo di commercio può essere: • Orizzontale, se avviene tra prodotti simili e sullo stesso livello di prezzo. Questo dà spazio alla creazione di economie di scala; • Verticale, se ha luogo tra prodotti che non sono sullo stesso livello di qualità e di prezzo. Questo tipo di scambio riflette una differente dotazione di fattori, abilità della forza lavoro, oppure elevati costi fissi di ricerca e sviluppo; • Verticale tra beni simili ma riguardanti diversi stadi di produzione, cambia lo stadio di produzione, è tipico dei paesi che hanno diversi vantaggi competitivi come, ad esempio, la manodopera a basso costo per l’assemblaggio. Un esempio è il telefono Apple che viene assemblato in Cina e disegnato in America La forte crescita del commercio intra industriale evidenzia la progressiva convergenza strutturale mondiale: le economie si assomigliano sempre di più in termini di composizione dei settori. Il commercio Inter industriale, invece, avviene solitamente tra paesi sviluppati e paesi meno sviluppati, in cui molte aziende hanno stabilito le fasi più a monte della loro catena produttiva per sfruttare risparmi di costi, di lavoro e risorse. COMMERCIO MONDIALE PER AREE GEOGRAFICHE Negli ultimi tre decenni è aumentata la proporzione degli scambi che coinvolge i paesi in via di sviluppo e quelli dell’area ex- comunista. In alcuni di questi paesi la crescita del reddito è stata tanto rapida da attribuirli alla categoria di “paesi emergenti” COMMERCIO MANIFATTURIERO DELL’ ITALIA PER SETTORI E AREE GEOGRAFICHE La globalizzazione ha determinato alcune ricomposizioni del commercio mondiale in termini di settori produttivi oltre che di aree geografiche (ci si è spostati verso l’Asia). Ad esempio, l’elettronica ad oggi ha un peso molto maggiore ed i prodotti trainanti venti anni fa, non lo sono più oggi. 3. GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI (IDE): L’IDE è un investimento diretto in un paese estero, sia attraverso l’acquisizione di un’impresa già esistente, sia con la creazione di una nuova. Prima dell’attuale fase di globalizzazione, costituire imprese in paesi stranieri era un modo per superare le barriere all’ingresso nei mercati esteri. Ora, tipicamente, IDE e commercio vengono considerati complementari. Per esempio, un’impresa può avviare un’unità produttiva in un paese per rifornire i mercati confinari o vicino. La definizione ufficiale dell’OECD, gli investimenti esteri diretti riflettono l’objettivo di ottenere un interesse durevole da parte di un’entità residente in un’economia (direct investor) con un’altra entità residente in un’economia diversa (diretto investment entreprise). L’ interesse durevole implica l’esistenza di una relazione di lungo periodo e un significativo grado di influenza dell’investitore sulla gestione dell’impresa estera In più le barriere nel determinato paese proteggevano la nuova impresa. Nel tempo, il commercio e l’esportazione sono diventati complementari e non più alternativi. Ad esempio, l’impresa può avviare un’unità produttiva in un paese per rifornire i mercati confinanti o vicini. Gli investimenti diretti sono i più rischiosi, perché più costosi e incerti. L’Obiettivo dell’impresa con gli investimenti diretti esteri è quello di ottenere un interesse durevole nel tempo. Le forme di entrata nei paesi esteri sono diverse e possono consistere: • nella costituzione di una nuova impresa ex novo = investimento greenfield. • Nella fusione con un’azienda già esistente nel mercato estero/acquisizione o nell’ acquisizione della stessa, oppure possono tradursi nella gestione congiunta, con capitali locali, di una nuova impresa = joint-venture. Acquisizione o creazione ex novo in Francia e Corea? In valore assoluto farei un’acquisizione in entrambi i casi, perché già affermata. È importante capire che L’impresa già acquisita ha già una clientela, conosce il canale distributivo, parte da subito. In corea andremo a costruirne una ex novo x la differenza culturale e per il modus operandi differente. Le strategie vanno adattate, insieme alla comunicazione, ai valori. Se gli aspetti culturali sono molto diversi andrà creata una struttura ex novo 4. GLOBALIZZAZIONE: PAESI SVILUPPATI, IN VIA DI SVILUPPO ED EMERGENTI (leer apartado del libro) Il commercio internazionale accresce il benessere complessivo dei paesi, ma comporta anche una redistribuzione delle risorse a favore di alcuni a danno di altri, che non lascia egualmente soddisfatti, almeno nel breve periodo La globalizzazione ha portato dei VANTAGGI anche ai paesi più arretrati: ✓ Il progressivo aumento dei salari medi;
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