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Riassunti dei capitoli del libro "Per questo mi chiamo Giovanni", Sintesi del corso di Italiano

Riassunti di ogni capitolo del libro "Per questo mi chiamo Giovanni" di Luigi Garlando.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 17/04/2021

annalisa-tealdi
annalisa-tealdi 🇮🇹

4.7

(3)

22 documenti

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Scarica Riassunti dei capitoli del libro "Per questo mi chiamo Giovanni" e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Per questo mi chiamo Giovanni Premessa: Il narratore è Giovanni, un bimbo di 10 anni che racconta una giornata speciale con il padre, durante la quale il genitore gli racconterà la storia di un illustre palermitano Giovanni Falcone, della sua vita e della sua morte. • Capitolo 1: Bum, dimmi chi sei Giovanni, nella sua stanza, sta studiando la lezione di storia che riguarda Garibaldi e rimane colpito dal suo "Obbedisco" quando il re gli ordina di abbandonare la marcia verso nord attraverso la penisola. In quel momento entra suo padre, che per mestiere si occupa di aprire negozi di giocattoli, e si mette a chiacchierare con lui, gli domanda cos'è successo al suo compagno Simone, che si è rotto un braccio cadendo forse in modo non accidentale e, sfogliando l'album di figurine del figlio, commenta distrattamente che non è possibile che non l'abbia ancora finito, visto che spende in figurine tutta la sua paghetta; Giovanni risponde che ha molta sfortuna, ma svia il discorso. Il motivo vero della visita del padre, però, è un invito, per il giorno seguente, ad una "gita", solo per loro due, per raccontare al figlio la storia di Bum, il gorilla di peluche dai piedi bruciacchiati che Giovanni tanto adora. • Capitolo 2: Gli uomini non piangono La mattina seguente Giovanni e suo padre fanno colazione ed escono per le vie di Palermo. L'uomo guida fino alla via Castrofilippo e gli mostra il luogo dove nacque Falcone. Gli dice che nacque con i pugni chiusi e senza piangere e che una colomba entrò nella stanza dove stava il bimbo, come a dire che lui avrebbe dovuto lottare (i pugni) per la pace (colomba). Racconta al figlio che la mamma di Giovanni era una donna severa che lo educò al senso del dovere e della giustizia, raccontandogli le gesta dei suoi parenti deceduti in guerra; poi lo porta a vedere la scuola di Falcone e gli racconta delle zuffe che faceva per difendere i compagni più piccoli dai soprusi. • Capitolo 3: Il lucertolone di Favignana Giovanni e il papà vanno poi al mare e il padre racconta della scelta di Falcone di iscriversi all'Accademia di Livorno e del suo pentimento; gli mostra le tristi lettere dei genitori che sentivano la sua mancanza; gli racconta della scelta definitiva per gli studi di Legge e dei suoi primi casi, del suo sequestro, nel carcere di Favignana, da parte di un carcerato che lo tenne in ostaggio per diverse ore. Già nei suoi primi casi Falcone incontra il nemico che dovrà combattere: morti per lupara, morti sul lavoro; ma intanto si sposa con Rita, l'amore della sua vita. • Capitolo 4: L'incontro col mostro Dopo un bagno in spiaggia il padre spiega a Giovanni l'origine della parola "mafia", parola che compare nel 1868 con il significato di "miseria" e "prepotente" e, attraverso un parallelo con la vita scolastica del figlio, cerca di chiarirgli cos'è il "pizzo" e come la legge dello Stato venga soppiantata da quella della Mafia: è come se un bullo obbligasse i compagni a cedergli i soldi con la minaccia e lo facesse così a lungo che alla fine la sua richiesta sembra una cosa normale e quasi giusta perché "è sempre stato così". Falcone incontra la mafia che, a volte, ha anche l'appoggio di qualche poliziotto o sindaco, ad un processo in cui non riesce a far condannare il mandante di alcuni omicidi per mancanza di prove e ne resta molto amareggiato. • Capitolo 5: bruciare le mie carni se .... Con un carciofo, le cui foglie si chiamano cosche, il padre spiega al figlio come sono organizzate le famiglie mafiose e vieni si svolge la cerimonia di iniziazione di un nuovo mafioso. Elenca anche il vocabolario della mafia che si definisce "la Cosa", da Cosa Nostra a capo, picciotto e cupola. In quest'occasione l'uomo mostra la foto di un ragazzino a cavallo e racconta a Giovanni la morte di Giuseppe [Di Matteo], bambino di 11 anni rapito, tenuto prigioniero per 2 anni per far sì che il padre non tradisse la sua cosca e poi strangolato e sciolto nell'acido. Racconta anche che i nemici della mafia vengono fatti sparire a volte in mare, con un peso attaccato ai piedi come i giocatori di subbuteo. Questi racconti provocano in Giovanni molta rabbia per tanta crudeltà e anche il bagno in un mare che ospita cadaveri gli sembra meno bello. • Capitolo 6: una vita da topo Il racconto continua: Giovanni Falcone a Palermo fa fatica a trovare prove perché nessuno vuole parlare, vige l'omertà, ma incontra magistrati come lui e inizia un grande lavoro. Incontra Rocco [Chinnici], un anziano magistrato che va nelle scuole per spiegare cos'è la mafia, ma viene ucciso per il suo lavoro (29 luglio 1983). Falcone indaga su Rosario [Spatola] e Michele [Greco] e sulle loro attività edilizie. Alcuni colleghi gli consigliano di non trovare niente, ma Falcone continua e, dal 1980, inizia la sua vita sotto scorta: la sua casa è un bunker, non va più al cinema, al ristorante, non può più girare da solo. La moglie Rita lo lascia. Intanto la mafia elimina il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (3 settembre 1982) e Chinnici. Falcone conosce un magistrato, Francesca Morvillo, e si innamora, la sposa quasi di nascosto per motivi di sicurezza. • Capitolo 7: sgambettarlo, come Maradona Giovanni e il padre lasciano la spiaggia e tornano a Palermo. L'uomo racconta al figlio l'avventura del "pool antimafia". Falcone collabora con Antonino [Caponnetto], il suo nuovo capo, Paolo Borsellino, Giuseppe [Di Lello], Leonardo [Guarnotta], Ignazio [De Francisci] e Giacomo [Conte]. Con Antonino le indagini prima una svolta, arrivano le prime vittorie, collabora anche il futuro sindaco di Palermo Leoluca [Orlando] e il commissario Beppe [Montana]: dall'82 all'86 sono anni di grandi ricerche e delle prime morti. Dal Brasile Falcone chiede la collaborazione di don Masino, vecchio mafioso a cui
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