Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Comunicazione della Scienza: Promuovere il Ruolo della Scienza nella Società, Sintesi del corso di Scienze Naturali

Sulla importanza della comunicazione della scienza nella società moderna, le forme di comunicazione scientifica come conferenze, musei, periodici, televisione, cinema, World Wide Web e social media. Viene inoltre esplorata l'evoluzione della comunicazione scientifica pubblica dal 700 d.C. in poi, con un focus sul ruolo delle conferenze scientifiche e dimostrazioni aperte al pubblico. Il documento include anche un'analisi della comunicazione scientifica sui mass media, con un focus sulla televisione, e un'esplorazione delle riviste scientifiche.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 10/07/2022

saloua-malouk
saloua-malouk 🇮🇹

4.3

(4)

9 documenti

1 / 11

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Comunicazione della Scienza: Promuovere il Ruolo della Scienza nella Società e più Sintesi del corso in PDF di Scienze Naturali solo su Docsity! COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA 19/02 Pseudo -> falso dal greco. TESTI: - Terra senza tregua -> Mariotto - Comunicare la scienza -> Bencivelli, De Ceglia (cap. 6 e 8) - Slide Pas.mariotto@yahoo.com 22/02 Video -> Umberto Veronesi (museoscienza) Essere semplici nella spiegazione. Il divulgatore deve anche stupire, dire qualcosa che non si aspetta. Anche Umberto era convinto che il museo sia fondamentale per comunicare la scienza. La funzione della comunicazione della scienza: Deve far capire al pubblico il ruolo degli scienziati e quanto sia dannoso l’impatto degli pseodosccienziati. Promuovere il ruolo della scienza nella società, anche per contrastare il calo di iscrizioni ai corsi di laurea scientifici. Opporsi al proliferare delle fake news. Sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al pericolo rappresentato dalla pseudoscienza e dagli pseudoscienziati. La forma di comunicazione scientifica sono: conferenze, musei, periodici di scienza, stampa quotidiana e settimanale, televisione, cinema di fiction, documentari, World Wide Web, social media. Il primo comunicazione della scienza: [video -> La terra ha la febbre (FOCUSLIVE). Energia fossili -> energia composta dalla combustione di due fossili.] Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) è un trattato scientifico in forma dialogo, scritto da Galielo Galielo (1564-1642), a sostegno della teoria eliocentrica copernicana rispetto al mondo geocentrico tolemaico appoggiato dall’auctoritas di Aristotele e della filosofia ecclesiastica. L’opera di Glileo verrà messa all’indice nel 1633 e l’autore costretto ad abiurare le proprie tesi. Il Dialogo smantellò la cosmologia aristotelico-tolemaica e anticipa la rivoluzione scientifica tra il 600 e il 700, arrivando al suo culmine nella filosofia dell’illuminismo. Anche le scelte stilistico-linguistiche contribuiscono al progetto galileiano di divulgazione delle tesi eliocentriche e di un metodo più moderno di affrontare la scienza e il mondo. Galileo sceglie il volgare come strumento per dialogare con il pubblico più ampio possibile, e non solo con la cerchia dei dotti che conoscono il latino. Lo stile è molto chiaro, più attento a spiegare esattamente i concetti che ad abbellire la pagina, si allontana dalla prosa barocca per scegliere una lingua comunicativa ed efficace. 26/02/19 [Video -> ¼ Piero Biannucci, la divulgazione scientifica sui giornali italiani. E 3/4 : https://www.youtube.com/watch?v=41PLb2l4w9k https://www.youtube.com/watch?v=lA7WvFaFe1I ] Periodico di scienza e rivista scientifica sono due cose differenti. Le riviste sono pochissime al mondo. Science e Nature sono le più lette perché sono più dettagliate. Il periodico di scienza è un articolo scientifico scritto da un giornalista che prende un articolo da Science, scrivere un articolo semplice che può essere compreso da tutti. Gli scienziati scrivono sui periodici di scienza. GALILEO -> DISCORSO SUI DUE MASSIMI SISTEMI (SALVIATI, SALGREDO ECC,.) -> la scrittura e il linguaggio di questo testo si presta alla comunicazione. Il primo comunicatore della scienza: Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632) è un trattato scientifico in forma dialogo, scritto da Galileo, a sostegno della teoria eliocentrica copernicana rispetto al modello geocentrico tolemaico appoggiato all’autorità di Aristotele e della filosofia scolastica. L’opera di Galielo verrà messa all’indice nel 1633 e l’autore costretto ad ablunare le proprie tesi. Validità e attendibilità -> posso provare ogni volta delle scoperte che hanno fatto. STORIA DELLA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA: SCIENZA IN PUBBLICO Oltre alle monografie (libri), le prime forme di comunicazione pubblica della scienza (a partire dal 700) furono: - Conferenze scientifiche - Dimostrazioni sperimentali aperte al pubblico di non esperti 28/02/2019 Tra le forme di comunicazioni abbiamo le conferenze, perché è un’occasione in cui si applica una comunicazione diretta tra i diversi scienziati e non passa attraverso terzi o mezzi di comunicazione di massa. Le conferenze sono rare ma importanti per cui vuole apprendere la scienza dalla voce degli stati scienziati. Nel fine 700 c’è stata la svolta data da conferenze scientifiche e dimostrazioni sperimentali aperte di non esperti (come mostra l’immagine a sinistra, durante l’800 presso la Royal Institution che è stata fondata nel fine 700). - La Royal Institution è il primo laboratorio di ricerca britannico fondato nel 1799. Questa istituzione diventa subito importante nell’ambito della comunicazione della scienza. Celebri le lezioni- spettacoli di Sir Humphry Davy, fra i più importanti chimici dell’epoca. Erano delle conferenze molto affollate che la polizia fu costretta a fare un piano di gestione del traffico londinese. Il successore di Davy, nel 1826, come professore di chimica alla Royal Institution, è Micheal Faraday. Micheal Faraday: nacque vicino a Londra nel 1791. Di famiglia povera, appena adolescente iniziò a lavorare come apprendista presso un libraio (rilegava i libri), dove lesse molti testi di fisica e di chimica e si appassionò così alle scienze. Dopo aver seguite alcune lezioni di chimica diventò assistente di Davy alla Royal Institution di Londra. Qui ottenne importanti risultati sia in fisica sia in chimica. Grazie alle sue origini umili si preoccupò di divulgare la scienza verso persone giovane e poco ricche. Oggi il suo nome è associato alle leggi dell’elettrolisi, all’effetto Faraday, alla gabbia di Faraday. La comunità scientifica ha chiamato in suo onore farad l’unità di misura della capacità elettrica nel sistema SI. Nel 1827 presso la sede della Royal Micheal inaugurò una serie di lezioni elementari sulla chimica, adattate ad un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori. Nel 1848 tenne una serie di sei conferenze dal titolo ‘The Chemical history of a candle’. La sua iniziativa ebbe un grande successo e divenne un libro molto - Documentari televisivi trasmessi da network tematici su piattaforme a pagamento: Discovery Channel, National Geographic, Focus TV. - Interventi di scienziati all’interno di trasmissioni non dedicate alla scienza, ma che potrebbero trattare temi scientifici come l’acceleratore di particelle e di Ginevra, terremoti, i vaccini: ad esempio Porta a Porta. - Servizi di giornalismo investigativo da parte di trasmissioni quali Report o Le Iene (questa spesso scade nella pseudoscienza). 01/03/19 LA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA SUI QUOTIDIANI: La stampa quotidiana ha il vantaggio di poter essere consultata non solo a casa (al contrario della TV). Gli spezi per l’approfondimento dei temi scientifici sono maggiori che in TV, ma molto minori che nelle riviste specializzate. Pochissimi quotidiani possono avvalersi di veri e propri giornalisti scientifici, con l’eccezione delle maggiori testate italiane (Corriere della sera, la Repubblica, La Stampa). Non sono rari i casi di distorsione della realtà scientifica anche sui quotidiani come La Repubblica: famoso il caso del ‘Black Hole’ prodotto dal LHC al CERN di Ginevra, che il avrebbe distrutto il Pianeta. 10 settembre 2010. IL RUOLO DEGLI UFFICI STAMPA IN CAMPO SCIENTIFICO: Agiscono all’interno di enti, partiti politi ecc. Spetta a loro fare da tramite tra un Ente di Ricerca e le Agenzie Stampa (ANSA, AGI, ADN Kronos), i quotidiani, le emittenti televisive e radiofoniche, che potranno comunicare al pubblico l’attività degli scienziati dell’Ente di Ricerca. Il compito spesso complicato degli addetti Stampa di un’Istituzione come il CNR, l’INGV, la Protezione Civile, è quello di rendere attraenti le attività di ricerca svolte dagli scienziati. Gli addetti alla stampa devono inviare notizie ai media in forma semplificata, evitando però di banalizzare i concetti scientifici. Oggi sui quotidiani cartacei, su quelli online e sulle TV sono maggiormente presenti le istituzioni scientifiche provviste di un Ufficio Stampa che sia in grado di effettuare un’efficace attività di comunicazione della scienza. Il ruolo dei siti WEB istituzionali: i siti web possono essere un canale fondamentale per accrescere la visibilità dell’Ente e coadiuvare l’operato dell’Ufficio Stampa. Il sito web scientifico-tecnologico di maggiore tradizione (e prestigio) al mondo è quello della NASA. I siti web degli enti di ricerca: Il sito web dell’istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è un esempio di eccellenza nel campo della comunicazione scientifica. L’INGV svolge attività di ricerca e monitoraggio nel settore dei rischi geologici, in particolare di natura sismica e vulcanica. L’INGV è stato tra i primissimi Enti di Ricerca italiani a dotarsi di un canale YouTube dedicato alla comunicazione scientifica. I suoi ricercatori appaiono in video e documentari prodotti dall’Ente di ricerca, nei quali comunicano al pubblico i risultati delle loro ricerche sui terremoti, e spiegano i concetti generali della sismologia, del monitoraggio del rischio sismico e dell’edilizia antisismica (esempio previsione del terremoto dell’11 maggio 2011 a Roma). LE RIVISTE DI SCIENZA: Una importante forma di divulgazione su carta stampata è quella presente sulle riviste di scienza (mensili, bimestrali, trimestrali ecc.) i cosiddetti periodici dai tempi lunghi. Il grande vantaggio per chi il realizza è che immagini e articoli possono essere preparati con settimane di anticipo. Ci sono differenti livelli di affidabilità scientifica nelle riviste di scienza: alcuni magazine sono molto attenti alla qualità delle informazioni scientifiche; altri preferiscono ottenere visibilità a scapito della credibilità nella comunicazione scientifica. NEWSCIENCIST -> non è una rivista scientifica. Uno scienziato dopo aver ricercato nella sua materia riesce a tirare fuori i risultati da pubblicare e decide un’accademia giornalistica (es. journal toxicologi). Titolo chiaro, corpo del testo diviso in capitoli, figure, ringraziamenti. È presente il processo di revisione. Se tutte le revisioni poste vengono applicate ì, ma nel caso in cui le revisioni non vengono applicate perché non può e non riesce può annullare il progetto. Gli scienziati fanno fatica a pubblicare le proprie scoperte scientifiche. Le riviste di scienza che ha considerato: - Sapere è la prima rivista di scienza in assoluto, pubblicata nel 1935 dall’editore Ulrico Hoepli. Fin dai primi anni di attività, Sapere ebbe un grande successo, raggiungendo le 100.000 copie, distribuita in tutto il Regno dell’Italia, con articolo di scienziati di firma mondiale come Guglielmo Marconi ed Enrico Femi. - Le scienze non è la traduzione della rivista scientifica science. Le scienze deriva da rivista di divulgazione Scientific American. Alberto Mondadori creo nel 1968 questa prestigiosa rivista. All’inizio era la tradizione di quella rivista dopo è iniziata ad essere una rivista interamente italiana. La grafica si è evoluta dai primi anni 70 fino agli anni 2000, fino ai nostri giorni. Gli articoli che appaiono su Le Scienze sono ad elevato livello di divulgazione: quasi in ogni numero sono presenti infatti articoli realizzati da scienziati che hanno ricevuto il Premio Nobel. - Focus è presente nelle edicole italiane 1992. Ogni anno ne vengono pubblicate almeno 800.00 copie. È un grande risultato perché la gente che lo compra ha un minimo di interesse e focus ha un linguaggio semplice e comprensibile. Ma non ottiene una grande credibilità scientifica come le prime due. Questo magazine è pubblicato anche in molti altri Paesi, tra i quali la Francia, Spagna, Germania, Grecia, Turchia e Polonia. La sua mission può essere individuata nel mettere a fuoco temi più attuali della scienza e del rapporto fra scienziati e società. Grandissima attenzione viene data alla grafica e alle illustrazioni. Il suo livello di affidabilità scientifica non è sempre elevato, al contrario di ‘Sapere’ e ‘Le Scienze’. Il modo in cui si passa dalla ricerca scientifica e dalla divulgazione cambia in base alla rivista. (MANCA LEZIONE) 05/03 I RUOLI DEL COMUNICATORE DELLA SCIENZA: - Traduzione e semplificazione: il comunicatore della scienza studia articoli, libri, intervista gli esperti, utilizza metafore, traduce linguisticamente articoli scientifici e comunicati stampa che spesso sono scritti in inglese. Si tratta di un ruolo di semplificatore/esemplificatore, cioè di divulgazione in senso stretto. - Sperimentatore di linguaggi: quando opera in contesti diversi dal giornalismo tradizionale, per esempio in un museo o in un festival scientifico, il comunicatore deve sapere quali linguaggi utilizzare: parole, gesti, musica, immagini, exhibit interattivi. - Mediatore fra saperi ed esperienze: il comunicatore può fungere da moderatore fra scienziati e rappresentanti della lay expertise; un esempio potrebbe essere l’organizzazione di un incontro fra ingegneri responsabili della progettazione di una diga e la comunità del luogo prescelto per la diga stessa. In questo caso il comunicatore dovrebbe fornire gli elementi scientifici (in forma accessibile) che consentano alla comunità locale di valutare rischi e benefici associati alla realizzazione della diga. - Sostenitori del ruolo sociale della scienza: il comunicatore della scienza deve contribuire a difendere il metodo scientifico dalle pretese degli pseudoscienziati, che vorrebbero imporre le loro convinzioni senza farle passare al vaglio della comunità scientifica. - Giornalista investigativo: il comunicatore scientifico può anche denunciare situazioni che gruppi di potere hanno l’interesse di tenere nascoste. Da citare l’esempio di un giornalista di “Scienza Magazine” che ha portato alla luce un probabile legame causa-effetto fra trivellazioni petrolifere in pianura padana e il terremoto dell’Emilia del maggio 2012. LE CARATTERISTICHE DEGLI PSEUDOSCIENZIATI: Gli pseudoscienziati, a qualsiasi branca della ‘pseudoscienza’ afferiscano (scienza, biomediche, sismologia, oncologia, etc.), hanno alcune caratteristiche: - Non fanno ricerca in alcun Istituto o Ente accreditato (Università, CNR, ISS, Ministero della Salute o dell’Ambiente, INAF, ISPRA, INFN, INGV) - Propongono soluzioni semplici a problemi complessi: cure artigianali contro i tumori o contro altre patologie di particolare gravità; previsione deterministica dei terremoti con strumenti fatti in casa. - Pretendono visibilità presso i media e i cittadini, sui quali esercitano influenza grazie al linguaggio semplice, non accademico - Chiedono continuamente finanziamenti per continuare le loro ricerche, proclamando di essere ‘profeti inascoltati’. - Svolgono le proprie attività senza sottoporsi alla pratica della peer review internazionale, una delle garanzie di qualità della ricerca scientifica. IL PERICOLO DELLA PSEUDOSCIENZA: Un buon comunicatore scientifico deve individuare i pericoli associati alla pseudoscienza. Quando si parla di pseudoscienza ci si riferisce a quelle discipline che vengono presentate come scientifiche ma che in realtà non seguono il metodo scientifico e mancano dunque di credibilità. Questa definizione di riferisce non solo a tutte le pratiche come l’astrologi, la magia o lo studio del paranormale, ma che anche nelle storie che cercano di spiegare l’origine di fenomeni naturali, quali per esempio i terremoti, attraverso metodi non riconosciuti dalla scienza ufficiale. Gli pseudoscienziati accusano la scienza ufficiale di arroganza, denunciando complotti e volontà di marginazione nei loro confronti. In questo modo, spesso ottengono attenzione da parte dei media e costringono la scienza ufficiale a prendere posizione per contrastare l’affermarsi di teorie infondate e potenzialmente dannose. Video -> Giornalista Michele Santoro che intervista Giuliani Giampaolo PSEUDOSCIENZA E FAKE NEWS IN AMBITO SCIENTIFICO: Quando si parla di pseudo scienza ci si riferisce a teorie che non sono il risultato dell’applicazione del metodo scientifico e per questo motivo non godono di alcuna credibilità presso la comunità scientifica nazionale e internazionale. Tra gli esempi più noti, imbarazzanti e dannosi sono quelli in ambito medico. Alcune un ambito geologico ci soni casi di pseudoscienziati che hanno avuto grande seguito da parte dell’opinione pubblica e da parte dei mass-media. L’insuccesso del protocollo di Kyoto (1997) è dovuto al fatto che eliminare i gas-serra è molto più difficile, in quanto si scontra con enormi interessi economici da parte dei produttori di petrolio. Per riuscire ad avere successo in questo campo bisognerebbe sconfiggere le grandi potenze economiche, cosa impossibile. Il problema del riscaldamento climatico è un problema di democrazia. 04/04/2019 LIBRO DI MARIOTTO – TERRA SENZA TREGUA PREMESSA Il vulcano di St. Helens darà luogo a una delle eruzioni più distruttive. Un vulcanologo che conosceva bene questo vulcano non riuscì a calcolare ciò che sarebbe accaduto. I social media hanno contribuito alla diffusione di una fakenews, in cui si annunciava il terremoto a Catania ma in realtà i terremoti non si posso prevedere. p.10 r.5 si fa una differenza tra quello che è accaduto nel 80 e nel 2018. Si possono diffondere delle false notizie in maniera più facile e veloce rispetto a prima. Successivamente è presente un esempio in cui si parla dell’Italia. L’Italia (soprattutto centro-sud) è sottoposta al rischio delle alluvioni e dei cambiamenti climatici. Non si possono abbandonare queste città perché sarebbe un costo numeroso ma si inizia a parlare di prevenzione, cioè la possibilità di prevenire questo è permesso dalla comunicazione. Parlando di comunicazione si parla di massemidea, che possono avere un a grande rilevanza, ma che purtroppo il compito dei giornalisti è difficile in questo ambito. Bisogna studiare i meccanismi per poter divulgare questi argomenti. Purtroppo molti mezzi di comunicazione non hanno questa qualità scientifica. INTRODUZIONE Quando ci sono tanti autori, non sono stati loro a scrivere tutto, quindi è un articolo scientifico in quanto ognuno ha un suo ruolo. Di rado è presene un articolo scientifico scritto da una sola persona. ‘Nature Geoscience’ -> articoli scientifici. Sono state scoperte delle spaccature sulla superfice della luna identificati come degli stiramenti della crosta lunare, fino a creare queste strutture. Quindi la luna non è morta in senso geologico invece si è scoperto in uno stato vegetativo, quindi ha una attività superficiale molto limitata. (il calore interno è molto scarso e riesce a scaturire fenomeni molto deboli). Senza il movimento delle zolle che creano fenomeni come il vulcanismo non ci sarebbe l’atmosfera. Tutto ciò che noi vediamo è derivante dalla formazione (delle rocce), la deformazione e il modellamento che trasforma le rocce in quello che vediamo. I processi che noi osserviamo sono molto lenti e difficili da percepire, noi non ci rendiamo conto di queste attività che si sviluppano in tempi più lunghi. Ci sono alcuni casi in cui i cambiamenti avvengono in maniera più veloce es. caso del terremoto che cambia il paesaggio e ci sono anche i rischi geologici che derivano dall’interazione tra uomini e l’ambiente che ci circonda. Abbiamo occupato zone di grande rischio. Es. Tsunami, Cicloni, Tifoni nelle Filippine. Citazione di Mario Tozzi -> esistono gli eventi naturali che noi trasformiamo in tragedie. Es. Isole Giapponesi. Quando è presente l’interazione tra processi chimici e naturali provoca dei rischi climatici, diversi da quelli geologici, in quanto ci sono più rischi. 2. I RISCHI GEOLOGICI È presente il rischio e di pericolosità che vengono usati come sinonimi ma è errato. La pericolosità è riferita alla probabilità (con quale probabilità si verifichi un terremoto a Varese?). il rischio è la combinazione tra pericolosità e il danno dato dalla probabilità. Es. il terremoto di Haiti e quello in Giappone sono simili ma con conseguenze differenti. A San Francisco ha iniziato una campagna…. Es. 1063 in Vajont in cui gli uomini hanno costruito una grande diga. La frana è stata dovuto dalla numerosa pioggia e la diga non doveva essere costruita in quella zona. Effetto domino -> due elementi di sequenza che ne genera un altro es. Fukushima. Espulsione Crononale -> cioè dalla corona solare possono essere espulse delle enorme quantitativi di gas chiamato plasma. Questo avrebbe compromesso i nostri sistemi di GPS. I tempi di ritorno o ricorrenze sono sempre più lunghi della nostra vita. Es.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved