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Riassunti dell'Inghilterra, Sintesi del corso di Storia Moderna

Riassunti Inghilterra dal '500 fino al Congresso di Vienna

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 03/12/2019

rachele-ruggiu
rachele-ruggiu 🇮🇹

4.3

(3)

14 documenti

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Scarica Riassunti dell'Inghilterra e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Inghilterra È una monarchia “composita” regno d’Inghilterra; Regno di Scozia; Regno d’Irlanda e il Principato del Galles. Il principato del Galles viene annesso al Regno d’Inghilterra fra il 1535 ed il 1542; l’Irlanda era sottoposto al dominio inglese dal 1171, anno della conquista da parte dei Normanni; con la dinastia dei Tudor il numero della popolazione crebbe enormemente, per tutto il ‘500 l’Inghilterra è afflitta da: Inflazione, disoccupazione, aumento dei prezzi, speculazione immobiliare, povertà e vagabondaggio. Con l’act of Supremacy viene fondata la chiesa Anglicana, Edoardo VI, il successore di Enrico VIII, il Book of Common Prayer, il testo della liturgia anglicana, elaborato per la prima volta nel 1549. Enrico VII Tudor uscito vincitore dalla guerra delle Due Rose consolidò il proprio potere stroncando varie congiure e ribellioni nobiliari, amministrando oculatamente le finanze e rafforzando gli organi centrali del governo regio: il Consiglio della corona, composto di un piccolo numero di uomini fidati estranei alla nobiltà, Consiglio del nord e del Galles, competenti per le rispettive aree; il Tribunale della camera stellata, la cui giurisdizione si estendeva a tutti i casi non contemplati dal diritto consuetudinario (common law). L’indirizzo assolutistico arrivo con il figlio, Enrico VIII nel suo primo ventennio lasciò l’amministrazione interne nelle mani del suo cancelliere, il cardinale Thomas Wolsey. La riforma Anglicana viene però interrotta dalla salita al trono della regina Maria I Tudor nel 1553 tre elementi caratterizzano il suo regno: • La restaurazione del Cattolicesimo • L’alleanza con la Spagna, tramite il matrimonio con Filippo II • La forte persecuzione dei Protestanti Il Calvinismo viene introdotto dal predicatore John Knox, nel 1560 convince il parlamento scozzese a adottare il Protestantesimo come religione di Stato, ed abolire l’autorità papale in tutta la Scozia, al contrario l’Inghilterra si sviluppa una chiesa presbiteriana, che si basa su singole chiese locali, chiamati presbiteri, che controllano la vita religiosa. Nel 1558 sale al trono Elisabetta I Tudor, riprende il processo di anglicizzazione riprende con forza, l’estensione della Chiesa Anglicana diventa un tramite per stabilizzare il regno d’Inghilterra, con l’Act of Uniformity del 1559 s’impone l’uso obbligatorio del Book of Common prayer. Inizialmente il dissenso religioso fu tollerato, ma in seguito alla rivolta dei “conti del nord” iniziarono ad essere perseguitati la repressione fu molto forte nei confronti del clero cattolico, che non poté più frequentare le maggiori università inglesi, il regno di Elisabetta è caratterizzato anche dalle esecuzioni dei cattolici; fra il 1577 ed il 1603 123 cattolici vengono giustiziati, tutti preti. 1570 Pio V scomunica Elisabetta tramite la bolla Regnans in Excelsis. Oltre al problema religioso si presentava il problema della successione, in quanto Elisabetta non voleva concedere a nessuno a sua mano, in più si aggiungeva il fatto che non fosse la legittima erede al trono, le trame di corte volevano sul trono la regina di Scozia, Maria Stuart, di fede cattolica e discendente legittima di Enrico VIII, dopo che fu dichiarata decaduta dalla nobiltà scozzese, si trasferì in Inghilterra, dove tramò insieme agli oppositori cattolici per salire al trono 1587 Elisabetta la condannò morte che all’immediata apertura delle ostilità con la Spagna di Filippo II il quale organizzò una spedizione navale con più di 130 vascelli, denominati l’Invincibile armata per conquistare l’isola 1588 la flotta viene sconfitta dalle condizioni avverse della Manica e dalla marina Inglese rafforzando il potere di Elisabetta. Ci fu un rafforzamento dei ceti intermedi (gentry), la nobiltà titolata perse molti dei suoi poteri politici ed economici, penalizzata dall’inflazione, i nuovi proprietari terrieri accorpavano spesso gli appezzamenti di terra sparsi in aziende compatte, recintavano le loro terre, eliminavano l’uso collettivo della terra, vennero promulgate le prime leggi sui poveri; progressi nell’estrazione del carbone, la siderurgia, la distillazione della birra, nel 1553 nasce la Compagnia di Moscovia, successivamente la Compagnia del Levante (1581) e la Compagnia delle Indie orientali (1600) vere e proprie società per azioni che ottenevano dalla corona il privilegio esclusivo di commerciare con una certa area del globo, in cambio di prestiti e compartecipazione agli utili. Tuttavia, i problemi interni rimasero i conflitti con la comunità cattolica inglese; il problema irlandese, il controllo era di fatto relativo alla regione che comprendeva Dublino. Irlanda divisa in due gruppi i nativi gaelici discendenti Celti, cattolici considerate dagli inglesi come rozze e da civilizzare, sono dominate da dei clan che regolano la vita religiosa e politica, la common law non viene né utilizzata né rispettata, nella maggior parte dei casi si usa il sistema delle leggi antiche; gli Anglo-Normanni, discendenti dei conquistatori in età medioevale, cattolici. Per gli inglesi la conquista dell’Irlanda diventa una missione necessaria per motivi politici, ma anche morali ed intellettuali; fra i protestanti inglesi emerge un senso di superiorità. Per civilizzare le aree gaeliche si promuove un piano di anglicizzazione forzato, chiamato Plantations grossi appezzamenti di terra irlandese vengono dati a gruppi di proprietari inglesi che devono colonizzare queste aree indebolire i clan gaelici, introdurre usi, costumi e lingua inglese le prime cominciano nel 1556 nel sud dell’Irlanda serie di ribellioni dei clan Desmond Rebellions 1569 – 1573, 1579 – 1583; Nine years’ War 1593 – 1603 gli inglesi combatterono con i leader gaelici dell’Ulster, sostenuti dalla Spagna; dal 1606 inizia un massiccio programma di ridistribuzione delle terre in favore dei coloni scozzesi e inglese; 500.000 acri di terra vengono tolti ai gaelici irlandesi per darli ai nuovi coloni; si cercò di eliminare ogni forma di ribellione degli irlandesi portò ad un nuovo gruppo di abitanti i New English portò all’emigrazione degli irlandesi cattolici. 1592 viene fondato il Trinity College di Dublino scopo di formare il clero anglicano, solo i protestanti possono essere ammessi La sconfitta dei leader gaelici coincide con la fine dei Tudor 1603 Elisabetta muore senza eredi, la corona passò al nipote, Giacomo I Stuart di educazione protestante eredita un Paese diviso: • Dal punto di vista politico: Scozia e Inghilterra rimangono ancora due regni divisi, con due Parlamenti distinti • Dal punto di vista religioso: in Inghilterra la maggioranza della popolazione aderisca alla chiesa Anglicana; in Scozia la maggioranza è Calvinista o Presbiteriana; in Irlanda la maggioranza rimane cattolica • Dal punto di vista economico: l’Inghilterra è un paese agricolo, ma con un forte artigianato, e un commercio marittimo in espansione; la Scozia è un paese poco popolato, dedito all’allevamento Giacomo non è ben visto dalla nobiltà inglese, in quanto scozzese stile di vita sfarzoso e più costoso Congiura delle Polveri cospirazione di 13 Cattolici inglesi, per ristabilire una monarchia cattolica, il complotto (Gunpowder Plot) sventato 1605 forte repressione contro i cattolici; non possono più portare armi, votare ed entrare nell’esercito. Giacomo cercò di stabilire un accordo con la Francia vista come modello di convivenza delle religioni; cerca di favorire un’alleanza con la Spagna con il matrimonio del figlio, Carlo I con Maria Anna di Spagna, figlia di Ferdinando III imperatore del Sacro Romano Impero, ma non riuscì Dovette fronteggiare il potere del parlamento contrasti sulla politica economica la corona dipende da tre entrate ufficialmente: rendite sulle terre regie; tariffe doganali; proventi di origine feudale in casi eccezionali il sovrano può richiedere nuove forme di finanziamento deve ottenere l’autorizzazione del Parlamento, che indirizzò il sovrano una serie di petizioni e richieste su problemi da risolvere questo serve a contrastare il potere del sovrano, che diventerebbe eccessivo i suoi progetti si scontravano con 4 fattori: scarso supporto del parlamento alla sua politica estera, progressivo aumento dei prezzi, insufficienti introiti statali, inizio della Guerra dei Trent’anni (1618 – 1648) Per reperire nuove entrate tassare la rendita fondiaria ai problemi di natura religiosa e finanziaria si aggiunsero le ripercussioni di una congiuntura economica negativa 1620 – 1650 l’incremento demografico non fu accompagnato da un parallelo sviluppo delle attività produttive. I Parlamenti da lui convocati si rifiutarono di soddisfare le sue richieste finanziarie e denunciarono i fenomeni di corruzione diventando così un problema politico. Il rifiuto da parte del Parlamento costrinsero il re a fare ricorso a espedienti straordinari: prestiti sfarzosi, concessioni di privilegi economici in cambio di sovvenzioni o compartecipazioni agli utili, vendita di uffici o di titoli nobiliari. Il malcontento fu accresciuto dall’ascendete a corte del Duca di Buckingham e da un politica estera troppo remissiva nei confronti della Spagna. Ne 1625 sale al trono Carlo I visione basata sul “diritto divino del re” la sua ascesa caratterizzata da forti contrasti con il parlamento, continua richiesta di soldi per finanziare spedizioni militari a sostegno degli ugonotti di La Rochelle e i principi protestanti di Germania, fra il 1625 ed il 1630 tutte le operazioni di sostegno ai protestanti europei falliscono. Il Parlamento nel 1628 condizionò all’accettazione da parte del re di un documento in 4 punti, Petition of Rights: dichiarava illegali le tasse imposte senza il consenso del Parlamento stesso, gli arresti arbitrari, il ricorso alla legge marziale e l’acquartieramento forzoso di soldati in case private, il re si piegò a sottoscrivere la petizione. Agosto 1628 il duca di Buckingham fu pugnalato a morte da un ufficiale di marina. 1629 – 1640 il re decide di governare senza il Parlamento portò avanti tre obbiettivi: risanare i conti; riorganizzare l’amministrazione e riorganizzare il consiglio della corona Fino all’aprile 1640 Carlo I governò senza un Parlamento, appoggiandosi al Consiglio privato della corona e all’azione dei tribunali regi che giudicavano i reati di lesa maestà. In questo periodo due consiglieri riscossero fiducia: Thomas Wentworth fautore di un energica politica assolutistica, e William Laud, arcivescovo di Canterbury, capo spirituale della chiesa anglicana. Riforme da parte di Carlo I eliminò parte delle inefficienze e degli sprechi, pace con la Francia e con la Spagna; Ship money tassa per le navi, tributo per la costruzione di navi da guerra. Laud procedeva alla riorganizzazione della Chiesa, secondo linee gerarchiche autoritarie; rimesse in onore pratiche di devozione e forme liturgiche proprie della Chiesa cattolica, furono perseguitati dai tribunali ecclesiastici i predicatori puritani si sospettò che volesse far ritornare il cattolicesimo in Inghilterra, alimentato dall’ascendete che sua moglie, Enrichetta Maria di Borbone, esercitava su di lui i puritani cominciarono a sobillare gli esponenti della Camera dei Comuni, vengono pubblicate dei sermoni in cui si sosteneva che il vero erede di Elisabetta I era il Parlamento e non Carlo I. Il ruolo del parlamento inglese si rafforzò sempre più, emerge la necessità del diritto dei cittadini di esprimere la loro opinione nel processo decisionale, i fallimentari risultati di Carlo I sul piano economico e di politica estera accentuarono sempre di più la necessità di poter intervenire contro le sue decisioni. Emerse il ruolo della Gentry, ovvero la nobiltà di campagna; i membri di questo gruppo acquisiscono sempre più peso a livello sociale e politico, soprattutto nell’amministrazione livello locale, sono sempre più istruiti; molti di loro sono influenzati dai sermoni dei puritani, anche le classi inferiori sono sempre più istruiti questa maggiore alfabetizzazione fa aumentare le pretese si una vita migliore, aumenta la richiesta di una partecipazione attiva alla vita politica e religiosa. La contrapposizione tra campagna inglese, descritta come luogo di virtù tipiche del mondo protestante, e la corte di Londra, definita come contaminata dai papisti e popolata da stranieri. si uniscono ad un contesto di crescita demografica e grossi cambiamenti economici, forti migrazioni interne della popolazione e una certa mobilità sociale In Inghilterra non esisteva un apparato militare permanente, la burocrazia stipendiata non superava il migliaio, le mansioni giudiziarie e amministrative nelle contee erano affidate all’opera di volontari come i giudici di pace. Il rapporto tra Parlamento e Carlo si deteriorarono quando il re volle attuare una serie di riforme a livello religioso, volle portare avanti un programma di estensione della chiesa anglicana per unificare i tre regni di Inghilterra, Irlanda e Scozia. 1637 scoppia la prima fase della ribellione contro il re esplode in Scozia dove il e cercò di far adottare il Book of Common Prayer non venne tollerata dalla chiesa scozzese. 1638 – 1639 la chiesa scozzese crea la National Covenant, una lega che rigetta l’autorità dei vescovi anglicani organizza un esercito Laud cercò d’imporre il modello anglicano sulla chiesa Presbiteriana di Scozia 1638 rivolta falliti i tentativi di riconciliazione nell’aprile 1640 Carlo fu costretto a convocare un Parlamento per ottenere i mezzi necessari a condurre una guerra contro gli scozzesi. Questo parlamento fu definito il Breve Parlamento, in quanto Carlo davanti a un’opposizione lo sciolse dopo poche settimane. L’esercito fu messo in rotta dagli scozzesi con l’aggravarsi della crisi commerciale e con il rifiuto della City di Londra di fare nuovi prestiti alla Corona, Carlo convocò un nuovo Parlamento il Lungo Parlamento 3 novembre 1940 – 1653 Strafford e Laud accusati di tradimento ed imprigionati, soppressi i tribunali direttamente influenzati dal re, Camera stellata, decretata l’inamovibilità dei giudici; furono dichiarata illegali e abolite la ship money e altre tasse da lui introdotte; i vescovi vennero estromessi dalla Camera dei lor, e il re venne privato del diritto di sciogliere il Parlamento senza il suo consenso. Ottobre 1641 situazione si complica a causa di una rivolta anti-protestante nell’Ulster nobiltà gaelica contro il potere inglese restituzione delle terre e libertà di culto Carlo I doveva chiedere al Parlamento un sussidio per organizzare una spedizione repressiva: una parte del Parlamento guidata da John Pym, propose che il sussidio venisse concesso a patto che il comando della spedizione fosse affidato al Parlamento 1642 Carlo fece arrestare Pym e altri 4 parlamentari per timore di una rivolta popolare, a Londra esplode una rivolta in favore del Parlamento Carlo si rifugia a York estate 1642 rivolta degenera in prima guerra civile fino al 1645. Autunno 1642 i Parlamentari si alleano con gli scozzesi e firmano un accordo Solemn League and Covenant i cambio di aiuto militare si stabilì che la chiesa anglicana avrà un ordinamento di tipo presbiteriano. Con lo scoppio della guerra civile nascono due gruppi contrapposti ben distinti: i Lealisti, a favore di Carlo I, formati dalla maggioranza dei lords, sparsi fra le regioni del Nord e del Sud-Ovest; i Parlamentari, formati dalle corporazioni artigianali, ed i lavoratori dell’area di Londra, l’Est ed il Sud-Est e dalla nobiltà delle campagne (gentry). Il primo importante successo 2 luglio 1644 nel nord, dai reparti della cavalleria guidati da Oliver Cromwell costituì il New Model Army volontari pagati disciplina ferrea e dalla precedenza data al merito e animato dalla convinzione dei soldati di combattere per una causa giusta le vittorie dei parlamentari sui lealisti del giugno – luglio 1645 portarono alla fine della guerra civile. Nel 1647 Carlo si arrende agli scozzesi consegnato come prigioniero ai parlamentari questa guerra civile portò alla creazione di nuovi gruppi dissidenti collegati a livello politico e religioso. A livello religioso emergono quattro posizioni principali: • Puritana la chiesa deve rimuovere i rituali cattolici, mantenendo la struttura episcopale 2 nascita di una dottrina in cui la libertà personale è un prerequisito per la salvezza, forte diffusione del pensiero di John Locke. Volontà di autogoverno molto forte nelle aree urbane nascono associazioni organizzate di protesta Gli schiavi neri nel 1775 erano quasi tutti concentrati nelle colonie del sud, erano importati dai Caraibi o direttamente dall’Africa e trattati come animali. In quasi tutte le colonie vi era un governatore, nominato dal re o dal proprietario e assistito da un consiglio da lui scelto; il governatore nominava i giudici e aveva diritto di veto sulle decisioni prese dal potere legislativo, esercitato da un’assemblea eletta con suffragio in genere molto largo. Ampie autonomie di cui godevano le città e le comunità di villaggio. La popolazione della Nuova Francia era di gran lunga inferiore 1663 riconosciuta come “colonia regia” istituzioni simili a quelle di una provincia francese con un governatore e un intendente; solo il culto cattolico era ammesso, e di grande autorità godevano i gesuiti, la popolazione viveva di agricoltura, caccia e pesca e del commercio delle pellicce. 1720 fondata New Orléans Luisiana in onore di Luigi XIV. Durante la guerra dei 7 anni (1756 – 1763) gli abitanti delle 13 colonie a fianco delle truppe inviate dell’Europa contro i francesi e presero coscienza della loro forza, e la vittoria britannica, che portò all’eliminazione francese dall’America, divenne meno indispensabile il sostegno politico-militare della madre patria. Motivi di malcontento furono anche le pretese del Parlamento inglese, in baso a gli Atti di navigazione, di vietare il commercio diretto tra colonie e Paesi terzi, di imporre dazi sull’importazione di alcuni prodotti, di proibire la produzione e l’esportazione di manufatti favorì il contrabbando e la corruzione delle autorità portuali. Gli americani acquisirono gradualmente la coscienza di sé stessi come popolo distinto, non tanto per la legge, la politica o per costituzione, ma per carattere e cultura. Lo scontro fra i coloni inglesi e i francesi diventa ufficiale con lo scoppio della guerra dei 7 anni 1° conflitto globale, con battaglie sia in Europa che nelle colonie americane e asiatiche; due schieramenti da una parte Francia, Impero Tedesco, Russia, Svezia; dall’altra Gran Bretagna e Prussia. In nord america il conflitto è diviso in tre fasi: 1. Dal 1755 al giugno 1756 i coloni inglei con l’aiuto dell’esercito inglese conquistano avamposti francesi; 2. Dal 1756 all’estate del 1758 controffensiva dei coloni francesi; 3. Dal 1758 al 1760 avanzata degli inglesi lungo il San Lorenzo, conquista di Montréal l’8 settembre 1760 Il conflitto anglo-francese in Nord America è caratterizzato dalla guerriglia e da raids, solo nell’ultima fase ci sono combattimenti fra reggimenti regolari; l’elemento fondamentale sono le varie nazioni indiane che si alleano con gli inglese o i francesi. 10 febbraio 1763 Trattati di Parigi Francia cede a UK tutto il Canada, la Louisiana a est del Mississippi, tre isole nei Caraibi e il Senegal; alla Spagna Nouvelle-Orléans e tutta la Louisiana a ovest del Mississippi; la Spagna cede a Uk la Florida fine dell’impero francese in nord America. Alla fine della guerra dei 7 anni gli inglesi credevano che la riorganizzazione e la difesa dell’impero richiedessero un maggiore contributo da quanti ne traevano i vantaggi, e soprattutto i coloni americani. Ottobre 1763 proclama regio trasformò i vasti territori al di là degli Appalachi in una riserva indiana. Negli anni successivi serie di norme per impedire e reprimere il contrabbando, vennero introdotti nuovi dazi sullo zucchero, il caffè, sul vino, sul thè, e una tassa di bollo su tutti i documenti legali i coloni dichiararono anticostituzionale la tassa perché votata in un Parlamento in cui esse non erano rappresentate. 1763 – 1765 il Primo ministro George Grenville promulga atti per rafforzare l’autorità britannica ed indebolire l’autonomia delle varie assemblee coloniali. 1763 Proclamation Act creazione di 4 nuove province Quebec, East Florida, West Florida e Grenada; i territori a ovest sono sotto il controllo della corona; divieto di nuovi insediamenti; 1764 Sugar Act introduzione di dazi sull’importazione di melasse straniere; creazione di un tribunale, senza giuria popolare, per condannare il contrabbando; 1764 Currency Act divieto di emissione di carta moneta per i coloni 1765 Stamp Act introduzione del bollo su atti e carta stampata 9 assemblee delle colonie si riuniscono per abrogarlo 1766; vengono emanate leggi sempre più restrittive sia a livello fiscale che politiche 1766 Declaratory Act si stabilisce che il parlamento britannico ha il potere di legiferare sulle colonie 1767 Revenue Act introduzione di nuove misure fiscali per imporre il principio della suprema autortà del parlamento britannico; creazione dell’American Board of Costums per gestire le imposte 1768 creazione del Segretario per le colonie. Febbraio 1766 governo inglese ritirò la tassa, ma riaffermò il proprio diritto di tassare i coloni, anno seguente introdotti nuovi dazi sull’importazione del thè e di altri generi. I coloni presero a boicottare le merci inglesi. 5 marzo 1770 a Boston i soldati inglesi aprirono fuoco sulla folla uccidendo 5 persone; finché il 16 dicembre 1773 un gruppo di patrioti travestiti da indiani salì a bordo di una nave della Compagnia delle Indie orientali in attesa di scaricare la sua merce nel porto di Boston e gettò in acqua tutto un carico di thè Boston Tea Party inizia la fase delle ostilità aperte fra le colonie e la madrepatria. Sorsero Congressi provinciali o Convenzioni, che esautorarono di fatto le autorità britanniche. 22 giugno 1774 Québec Act il parlamento inglese garantisce ai cattolici del Québec la libertà di culto; viene istituito un governo alle dirette dipendenze di Londra, l’atto non è tollerato dai coloni inglesi per opposizione dei puritani del New England, che non vogliono essere assimilati a quelli del Québec; in generale i cattolici sono associati al potere dispotico dei sovrani Settembre 1774 Primo Congresso continentale fu deciso il boicottaggio delle merci inglesi e fu riaffermato il principio che gli americani riconoscevano valide le leggi e lei imposte votate dalle loro assemblee e non quelle del Parlamento britannico. Aprile 1775 cominciano i primi scontri con l’esercito britannico e le milizie dei ribelli americani Maggio 1775 Secondo Congresso continentale coincise con scontri armati tra coloni e l’esercito britannico due obbiettivi chiedere l’abrogazione di tutti gli atti emanati nel 1763; si chiede una ridistribuzione del potere amministrativo, fiscale, giudiziario, per favorire l’autonomia delle colonie rifiutate da re Giorgio III 4 luglio 1776 approvata la Dichiarazione d’Indipendenza rivendicava il diritto degli americani di darsi un nuovo governo sulla base dell’uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità. Si evidenzia che la storia dei coloni americani è una fuga dal dispotismo europeo per costruire una civiltà libera; emerge il concetto di frontiera, i coloni hanno costruito una civiltà in luoghi selvaggi, e quindi liberi e plasmabili sulle loro esigenze, non vengono citati i nativi o gli afroamericani non degni di essere definiti uomini Il comando delle forze armate fu affidato a George Washington l’esercito inglese, riportò alcuni successi iniziali, ma la tenacia degli insorti e il ricorso alla tattica della guerriglia, fatta di imboscate e di attacchi di sorpresa, finirono col logorare il morale delle truppe d’occupazione svolta Battaglia di Saratoga un contingente di soldati inglesi si arrese agli americani i francesi, dopo questo episodio, appoggiarono gli americani. L’intervento franco-spagnolo è favorito dalle varie missioni diplomatiche di Benjamin Franklin Ottobre 1781 il generale inglese Cornwallis fu costretto a capitolare a Yorktown. 1783 Trattato di Versailles UK riconosceva l’indipendenza delle tredici colonie, nordamericane e restituiva alla Francia alcuni territori occupati nei Caraibi e nel Senegal, e alla Spagna la Florida e Minorca. Maggio – settembre 1787 Convenzione si riunì a Philadelphia prevalse la proposta della Costituzione federale interamente federale che doveva sostituire gli Articoli di Confederazione 17 settembre approvata la Costituzione degli Stati Uniti d’Americana ed entrò in vigore nell’estate 1788 ratificata da convenzione indette nei singoli Stati. Il potere legislativo Congresso composto da Senato e da una Camera dei rappresentanti entrambe elettive, ma diversa durata del mandato e le modalità di elezione: i senatori erano eletti per 6 anni ed erano due per ogni Stato, indipendentemente dalla popolazione; i rappresentanti della Camera duravano in carica solo 2 anni e il loro numero era proporzionale alla popolazione dello Stato che li eleggeva. Il Congresso poteva legiferare in materia di finanze, commercio, moneta e giustizia. Al vertice del potere esecutivo c’era il Presidente eletto dal popolo con un sistema a doppio grado designazione di gradi elettori da parte della popolazione mandato di 4 anni, rinnovabile, potere di veto sospensivo sulle leggi, la nomina dei ministri, la direzione, sotto il controllo del Congresso, della politica estera e delle forze armate, la designazione dei giudici della Corte Suprema controllo di legittimità costituzionale sulla legislazione sia del governo federale sia dei singoli Stati. Era stato deciso che i territori dell’ovest colonizzati dai bianchi potessero entrare a far parte della confederazione non appena avessero superato i 60 mila abitanti si aggiunsero Vermont, Kentucky, Tennessee, Ohio ci furono massicci fenomeni speculativi e tensioni. Il primo presidente degli Stati Uniti d’America fu George Washington eletto nel 1789 e rieletto nel 1793. 1791 Bill of Rights approvata una serie di leggi che garantisce il diritto di culto, opinione e parola. Non tutti i coloni si schierarono con i ribelli della rivoluzione. La nascita degli Stati Uniti fa emergere il problema dei nativi e degli schiavi sia nel trattato di Versailles che nella costituzione del 1787 entrambi vengono menzionati; con i nativi si apre il problema della frontiera a ovest e dello sfruttamento delle terre native; con gli schiavi emerge il problema della schiavitù nelle colonie del sud; sia il rapporto con i nativi che la schiavitù saranno le cause alla base dello scoppio della guerra civile fra il 1861 – 1865. 6
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