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Riassunti di Letteratura, Appunti di Italiano

Positivismo Naturalismo Verismo Giovanni Verga Decadentismo Estetismo Gabriele D’Annunzio Giovanni Pascoli Simbolismo Avanguardie Futurismo Luigi Pirandello Italo Svevo Ermetismo Giuseppe Ungaretti Primo Levi

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 21/08/2022

Elp24242
Elp24242 🇮🇹

4.5

(2)

11 documenti

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Scarica Riassunti di Letteratura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! POSITIVISMO Il Positivismo è un movimento filosofico e letterario che si diffuse in Francia nella prima metà dell’Ottocento che si caratterizzò dall’esaltazione della ragione e della scienza. Nacque in contrapposizione con il Romanticismo che esaltava il sentimento dell’uomo I Positivisti si proponevano di studiare la realtà secondo i criteri della scienza e trascuravano tutti gli aspetti nascosti e misteriosi. Era basato sul principio di causa effetto e da tutti i comportamenti dell’uomo che potevano essere scientificamente studiato nella maniera più obiettiva possibile. NATURALISMO Il Naturalismo è un movimento nato in Francia, che prese le sue premesse ideologiche nel positivismo. In Francia dopo la rivoluzione del 1848 si iniziò a porre attenzione alla realtà quotidiana e dei fenomeni sociali che riguardavano le classi subalterne, prima ignorati nella letteratura. I caratteri del naturalismo sono l'impersonalità della narrazione, il determinismo, la fedele riproduzione della realtà e nell'oggettività dell’essere umano e la descrizione della classe operaia. Uno dei rappresentati era Emile Zola. VERISMO Il Verismo è un movimento letterario nato in Italia nel 1875, nacque sotto l’influenza del clima positivista e nell’assoluta fiducia nella scienza e nel metodo sperimentale. Il Verismo si basa sul vero, racconta realtà di vita quotidiana e i fatti così come sono. I soggetti sono spesso appartenenti alle classi sociali meno abbienti. GIOVANNI VERGA Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri con ascendenze nobili. Trascorse i suoi studi in modo irregolare iscrivendosi alla facoltà di legge di Catania per poi abbandonarla per dedicarsi alla sua carriera letteraria. Verga aderì al Verismo descrivendo la vita dei Vinti, gli umili che cercano di avere migliori possibilità di vita a discapito delle condizioni sociali in cui si trovano e che verranno schiacciati dal progresso. Pubblicò Rosso Malpelo nel 1878, e questo segnò il suo passaggio ad una narrazione in cui si ispira ad una rigorosa impersonalità nella rappresentazione del vero (Verismo) Poetica Nella sua poetica Verga esprime un grande pessimismo dato dall‘impossibilità di elevarsi dalla propria situazione sia economica che sociale. Verga nelle sue opere si esprime in un linguaggio semplice e dialettale interessandosi agli aspetti sociali ed economici dell’epoca, e prestando particolare attenzione alle situazioni e luoghi dell’epoca Impersonalità L’Impersonalità è una tecnica narrativa utilizzata da Verga in cui il narratore si eclissa, e quindi scompare dalla narrazione, poichè l’opera deve sembrare essersi scritta da sola. Secondo Verga la letteratura ha un compito solamente conoscitivo, poichè da pessimista considera i rapporti sociali regolati dalla legge del più forte, non ritenendo di avere diritto di giudicare o intromettersi nella narrazione. È un narratore di tipo interno poichè parla con le voci dei personaggi esprimendo i loro pensieri. Morale dell’ ostrica La Morale dell’Ostrica una concezione che si basa sulla convinzione secondo la quale chi appartiene ai ceti sociali più bassi debba rimanere ancorato ai propri valori tradizionali senza provare a cambiare la propria vita o verrà solo travolto da disgrazie delusioni; come l ‘ostrica che deve scappare dal pesce vorace. Rosso Malpelo Rosso Malpelo racconta di un ragazzo dai capelli rossi di cui tutti, compresa la madre ignorano il vero nome; viene chiamato Malpelo per via dei suoi capelli rossi che si pensava fossero simbolo di cattiveria. L’unica persona che aveva compassione per lui e lo difendeva spesso era il padre che lavorava con lui nella cava. Purtroppo il padre morì cercando di abbattere un pilastro nella cava e così Malpelo decise di meritarsi la nomina che aveva e continuó a comportarsi da cattivo, rimanendo ancora più solo. Un giorno arrivò alla cava un ragazzo molto fragile e con un femore lussato chiamato Ranocchio, ebbero un rapporto abbastanza strano in cui spesso lo trattava male ma allo stesso tempo cercava di proteggerlo dandogi cibo e facendo i lavori più duri al suo posto. Purtroppo la salute di Ranocchio peggiora e Malpelo continua a prendersi cura di lui andando persino a trovarlo a casa portandogli vino e minestre per farlo riprendere, inutilmente poiché morì comunque. Così Malpelo rimase completamente solo dopo che pure le sue sorelle e la madre sono andate a vivere altrove e così continuò a lavorare nei ospiti più ingrati fino a che non sparì nella cava Storia di una Capinera La “Storia di una Capinera” venne scritta nel 1869. Parla di una giovane ragazza di nome Maria, che dall’età di 7 anni vive in un convento, venendo destinata alla vita di clausura fin da piccola per via della situazione in cui viveva la sua famiglia. Durante l’epidemia di colera scoppiata a Catania va nella casa di campagna con la sua famiglia, e qui si innamora di Nino, la matrigna se ne accorge e convince Maria a tornare in convento per prendere i voti. Nino si sposa con la sorellastra di Maria, l’amore ormai diventa ossessione e la ragazza è distrutta per non poter amare Nino liberamente e finisce i suoi giorni in convento. La Roba Il protagonista dell’opera “La Roba” è Mazzarò, un contadino che grazie alla sua astuzia e duro lavoro riuscì a passare da povero a ricco, facendosi passare le ricchezze del suo precedente capo. Così Mazzarò riuscì ad avere possedimenti e animali insuperabili. notare sin da subito per i suoi scritti, per il suo atteggiamento, che comincia a lavorare per giornali e comincia ad avere amori abbastanza chiacchierati e la sua inquietudine infatti riguardava altre donne. Tra le sue tante relazioni vi è quella con Eleonora Duse, l’attrice più acclamata del tempo, e per cui scrisse varie opere Il problema è che nonostante il suo grande successo conduce uno stile di vita piuttosto elevato, troppo elevato, da indebitarsi a tal punto che nel 1891 è costretto a scappare da Roma e gli anni successivi li passa a Napoli, anni di “splendida miseria” come definisce lui. In questo periodo elabora il mito del SuperUomo, caratterizzato non più solo dalla vocazione alla bellezza, ma anche da una grande energia erotica e attivista D’Annunzio era un trascinatore di masse e voleva che l’Italia entrasse in guerra. Era un grande oratore, e scriveva anche i discorsi a Mussolini, che iniziò a temere D’Annunzio per paura che lo oscurasse Fece parte alla marcia su Fiume, che era la città promessa all’Italia e così parlò di “vittoria mutilata” per l’Italia. Pioggia nel Pineto Superomismo La pioggia nel pineto è una tra le più belle poesie di D’Annunzio. È rivolta alla donna amata, Eleonora Duse che nella poesia viene chiamata Ermione. La scena si svolge in un bosco, nei pressi del litorale toscano, sotto la pioggia estiva. Il poeta passeggia con la sua donna, Ermione e la invita a stare in silenzio per sentire la musica delle gocce che cadono sul fogliame degli alberi. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, il poeta e la sua donna si abbandonano al piacere delle sensazioni con un’adesione così totale che a poco a poco subiscono una metamorfosi fiabesca e si trasformano in creature vegetali. Si trattava di un’esperienza fisica, corporea e mistica. Vi sono onomatopee che richiamano l’azione o l’uso di qualcosa. Anafore Ripetiziome di una parola Assonanze Ripetizioni di Vocali Consonanze Ripetizioni di Consonanti “Taci” “Ascolta” “Hai sentito” , ogni pianta produce un suono diverso che creano una sinfonia della natura. Al tema del panismo si associa quello della Metamorfosi. Le ciglia nere che sembrano che pianga di piacere. Pelle verde che esce dalla corteccia di un albero Il cuore come pesca Occhi come sorgente d’acqua Denti come Mandorle acerbe Il piacere Il Piacere fu il primo romanzo di D’Annunzio Racconta di Andrea Sperelli, che sarebbe l’alterego di D’Annunzio, che una volta giunto a Roma inizia a frequentare le feste più elitarie conducendo una vita piena di lusso e in questa permanenza si ritrova a sentirsi innamorato di 2 donne: • Una Donna Fatale che incarna l’erotismo lussurioso • La Seconda Donna rappresenta l’elevazione spirituale È un romanzo psicologico poiché tocca le nuove tendenze psicologiche (indagare l’animo, i pensieri, contraddizioni, emozioni dei personaggi) Alcyone Alcyone è il terzo libro del ciclo “Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi”. Gabriele D’Annunzio vuole celebrare l’estate e il suo valore simbolico. Alcyone è suddiviso in cinque sezioni per un totale di 88 testi. Le cinque sezioni sono distinte da specifiche tematiche; ogni sezione è caratterizzata dal riferimento a un momento stagionale e ad un ambiente naturale-paesaggistico, nonché da un corrispondente stato d’animo. 1. Paesaggio tra Fiesole e Firenze nel mese di Giugno in cui la primavera diventa estate 2. Paesaggio in Versilia nel mese di Luglio in cui celebrano il rapporto panico dell’uomo con la natura, in cui si identifica 3. Mese dell’estate piena e il panismo si mescola con la teoria del superuomo 4. Estate culminante e i primi presagi autunnali in cui tramonatano tutti i miti tranne la poesia e l’arte 5. Fine estate in cui vi è la fuga del tempo. Non c’è varietà di temi ma variazione di temi: quelli che vengono trattati sono pochi ma con continue variazioni. La vicenda narrativa è molto semplice: D’Annunzio vuol descrivere gli stati d’animo, le sensazioni vissute in estate, per lo più marina. La figura della donna è rappresentata da Eleonora Duse e sono figure sfuggevoli e personaggi del mito. GIOVANNI PASCOLI Giovanni Pascoli fu un professore universitario. Era romagnolo, nato nel 1855. Fu l’opposto di D’Annunzio Pascoli era pesantemente condizionato dalla sua storia. Veniva da una famiglia benestante ma il 10 agosto il padre venne ucciso senza sapere da chi e perché (omicidio irrisolto) Questo fatto lo colpì così tanto che ne parlerà in quasi ogni poesia, spesso malinconiche e tristi. Aveva un rapporto forte con le 2 sorelle con cui rimane per tutta la vita. Era così morboso che ci rimase male quando una sorella si sposò, vedendolo come un tradimento. Anche per questo non si è mai sposato ne avuto figli. Si trovò nei guai con la giustizia, si era iscritto al partito socialista e venne accusato di essere un anarchico Il poeta è colui che riesce a dare voce al bambino entro di lui. Myricae Myricae è una raccolta di poesie semplici. La parola viene dal latino e significa Tamerici. La raccolta parla della natura circostante, temi familiari e campestri, le piccole cose di tutti i giorni, gli affetti più intimi, questi temi sono filtrati dallo sguardo sempre nuovo e ingenuo del “fanciullino”, simbolo della sua poetica. L’obiettivo di Pascoli è creare una tridimensionalità lessicale. X Agosto X Agosto narra la morte del padre del poeta, morto il giorno di San Lorenzo in circostanze misteriose. Le stelle che cadono durante la notte di San Lorenzo, secondo il poeta, sono le lacrime del cielo sulla malvagità degli uomini. Poi immagina una rondine che, mentre tornava al suo nido, fu uccisa e cadde tra i rovi: ella aveva un insetto nella bocca cioè i cibo dei suoi piccoli. Qui Pascoli, con una metafora, intende dirci che la rondine era l’unica fonte di sostentamento per i suoi piccoli così come suo padre lo era per lui. Il tuono e il Lampo Il lampo e Il tuono sono due componimenti strettamente collegati tra di loro, esattamente come nell’ordine naturale delle cose, ovvero prima si vede il lampo e poi si sente il tuono. Entrambi i componimenti sono stati inseriti dall'autore nella raccolta di Myricae, sono costruite su un accostamento di sensazioni, nella pri SIMBOLISMO Il Simbolismo inaugurò la poesia moderna, si fonda sul valore della parola. Il movimento si sviluppò in Francia nella seconda metà dell’Ottocento. I simbolisti promuovono l’ideale di una poesia evocativa e simbolica fondata sull’intuizione e sulla sensazione. La realtà è mistero e la natura è una foresta di simboli che il poeta deve inferpretare e svelare con un atto di intuizione e espressione. Baudelaire – L’Albatro Baudelaire è riconosciuto come il maestro simbolista. Una delle sue poesie più iconiche è l’albatro. In questa poesia raccontava di come gli equipaggi delle navi catturavano gli albatri per prendere in giro le sue movenze impacciate sulla terra. Paragona questo animale al poeta che è abituato ad affrontare le difficoltà della vita e vola con la sua poesia per ridere degli uomini comuni che non capiscono la capacità del posta di scoprire i misteri dell’universo AVANGUARDIA Le Avanguardie sono movimenti intellettuali/culturali nati in Europa dagli inizi del ’900 in risposta ai movimenti del Decadentismo e Naturalismo; nascono da una profonda esigenza di rinnovamento culturale. Lo scopo era ricercare una nuova arte .Gli artisti d'avanguardia negano la tradizione, la memoria, il gusto e soprattutto i valori della società di massa, legati ad intenti materialistici e doppi fini. L’opera avanguardista deve allontanarsi dai canoni estetizzanti, deve risultare difficilmente comprensibile quasi illeggibile e deve avere un intento dichiaratamente provocatorio. ITALO SVEVO Italo Svevo è uno scrittore proveniente da una famiglia borghese. Ettore Schimtz, in arte Italo Svevo, vive con la famiglia a Trieste, continua la sua formazione culturale presso l'università di Lingue. Egli ha modo di approfondire anche lo studio di autori molto importanti della letteratura italiana Approfondisce anche lo studio di autori come ad esempio i filosofi tedeschi Nietzsche e Schopenhauer e prende lezioni anche dallo scrittore inglese James Joyce. Tutte le opere hanno uno stile molto simile con due figure contrapposte in cui c’è una sveglia e attiva e l’altra incapace di vivere. Coscienza di Zeno Svevo scrisse La Coscienza di Zeno dopo la prima guerra mondiale. Il protagonista è Zeno Cosini, un ricco triestino che per liberarsi dal vizio del fumo si sottopone a una cura psicanalitica che consiste nel mettere per iscritto la propria vita.  Zeno decide di interrompere la terapia così il medico Dottor S., per vendetta, ne pubblica le memorie. Zeno nel racconto ripercorre sei significativi episodi della sua vita, legati da una radice comune, l'incapacità di vivere, l'inettitudine che è la sua vera malattia. Ricorda come cominciò a fumare e come non sia mai riuscito ad accendere "l'ultima sigaretta". Zeno non è un narratore attendibile poiché non possiamo essere sicuri che ciò che racconta e le interpretazioni che dá dei fatti corrispondano alla realtà. ERMETISMO L'Ermetismo è una corrente letteraria che si è affermata in Italia nel corso dell'Ottocento, negli anni della prima guerra mondiale e che ha come esponenti principali autori come Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale, i quali sono considerati i caposcuola del movimento letterario. Lo stile degli intellettuali ermetici è complesso da decifrare. Gli esponenti di questa corrente letteraria vanno alla ricerca di una "poesia pura", ovvero di tipo essenziale. Si sentono lontani dalla realtà sociale e politica del loro tempo: tutto ciò che è successo nella prima guerra mondiale e del fascismo lo ha condannati a una grande solitudine morale. Uno dei temi principali che la poesia ermetica ci vuole comunicare è la solitudine dell'uomo che ha perso la sua fiducia verso i valori. I loro temi sono desolati e intimistici, i poeti ermetici rifiutano il linguaggio e le forme della poesia romantica e positivistica a scopo celebrativo GIUSEPPE UNGARETTI Giuseppe Ungaretti nasce l’8 febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto da genitori toscani. Due anni dopo il padre muore riesce comunque frequentare le migliori scuole della città grazie ai sacrifici compiuti dalla madre. Nella città africana Giuseppe iniziò ad occuparsi intensamente di letteratura leggendo i maggiori scrittori moderni e contemporanei tra cui Leopardi. Nel 1912 si stabilisce a Parigi per studiare alla Sorbonne. Parigi in quegli anni era piena di artisti da tutto il mondo: Ungaretti ha l’occasione di stringere amicizie importantissime, che lo legano all’avanguardia artistico-letteraria, Uno dei nomi più importanti che conoscerà è Picasso. Successivamente si arruola volontario per lo scoppio della Grande Guerra, cominciando quella drammatica esperienza al fronte, in cui era circondato e asfissiato dalla morte ma che darà inizio alla sua poesia. In trincea Ungaretti scrive «lettere piene d’amore»: le poesie che andranno a far parte della raccolta “Il porto sepolto”; Sono poesie fulminanti, rapide e concise. In questa raccolta Ungaretti rompe con tutte le regole tradizionali della forma poetica. Nel 1919 la guerra finita, è a Parigi. Successivamente viene pubblicata la sua raccolta Allegria di naufragi, dal titolo leopardiano; nel 1931 pubblica l’Allegria che raccoglie le poesie delle prime due raccolte. Nel 1936, gli viene offerta la cattedra di Letteratura Italiana presso l'Università di San Paolo, che terrà fino al 1942. Rientrato in patria nel 1942, viene nominato Accademico d’Italia e insegna letteratura italiana all’Università di Roma. Pubblica successivamente: La terra promessa (1950). Muore a Milano nella notte tra il 1° e il 2° giugno del 1970. Giuseppe Ungaretti concepisce la poesia come strumento di conoscenza della realtà. Lo scrittore ritiene che la conoscenza della realtà interiore ed esteriore della coscienza non si raggiunga per via razionale o scientifica ma per via analogica. Questa sua ideologia spiega il titolo vita di un uomo che eglo assegnò alla raccolta delle sue opere. La Mattina “La Mattina” è la poesia più breve di Ungaretti e sicuramente quella con il significato più profondo. Il tema principale affrontato è l'aspirazione dell’armonia. In questa poesia il poeta si mette nei panni di un soldato che esce dalla trincea. L’obiettivo è di comunicare l’incomunicabile, la mattina è il momento della rinascita e della riapertura della vita. In questo modo Ungaretti riesce a oltrepassare qualsiasi discorso sulla perfezione estetica del verso sullo stile e ci fa focalizzare sul vero significato di questi due brevi versi. Soldati Ne “I Soldati” il tema principale è quello della precarietà fisica e psicologica dei soldati costretti al fronte, di chi è appeso ad un filo della vita e la morte. Sul piano formale la poesia è composta di quattro versi che possono anche essere letti come due settenari spezzati. L’intero componimento si regge su di un’unica metafora che consiste in un’analogia. I versi sono scarni ed essenziali ed evidenziano il vero significato delle parole. PRIMO LEVI Primo Levi è uno scrittore e chimico italiano di origini ebraiche; è ricordato soprattutto per essere stato testimone delle deportazioni naziste, sopravvissuto ai lager nazisti di Hitler. Ha descritto in alcuni suoi libri le pratiche e le tradizioni tipiche del suo popolo e ha rievocato alcuni episodi che vedono al centro la sua famiglia. Primo Levi muore suicida l'11 aprile 1987 a Torino, probabilmente lacerato dalle strazianti esperienze vissute e dal quel sottile senso di colpa che talvolta, assurdamente, si ingenera negli ebrei scampati all'Olocausto: di essere cioè "colpevoli" di essere sopravvissuti. “Se questo è un uomo, l’arrivo nei lager” L'orribile esperienza della sua prigionia è raccontata con dovizia di particolari in una delle sue opere più celebri: il romanzo-testimonianza, "Se questo è un uomo", pubblicato nel 1947. Primo Levi racconta come viene catturato dai fascisti il 13 dicembre 1943 insieme ad altri ebrei. Levi viene rinchiuso nel campo di internamento di Fossoli, in cui venivano mandate tutte le persone considerate nemiche al governo fascista, sopratutto gli ebrei. Tempo dopo si è dovuto trasferire in un campo di concentramento nazista insieme al resto degli ebrei, compresi bambini, vecchi e malati, All’alba, dopo l’appello dei nazisti e la conta degli uomini da trasferire, vengono fatti tutti salire alla stazione di Carpi su un treno di 12 vagoni merci piombati in cui vengono stipati, 650 persone tutti stretti. Qui vide per la prima volta la violenza gratuita e fredda dei nazisti che,più che dolore, suscitava uno stupore profondo e a chiedersi “come si può percuotere un uomo senza collera?”. Il viaggio è molto lungo e lento intervallato da soste interminabili; ad ogni fermata i deportati attraverso le fessure dei vagoni chiedono da bere e da mangiare, ma i soldati impediscono a chiunque di avvicinarsi. I prigionieri vengono trasportati in treno fino in Polonia. I deportati sono ormai predominati dallo sconforto e dalla rabbia e non cercano più di comunicare con l’esterno. Alla quarta notte il convoglio si arresta in mezzo alla campagna deserta, i prigionieri vengono fatti scendere e vengono divisi in base all’età e alle condizioni fisiche sotto lo stretto controllo dei soldati nazisti, di cui non comprendono la lingua. Chi indugia viene ucciso all’istante. Gli uomini considerati utili al lavoro vengono radunati in un gruppo e separati da tutti gli altri, tra questi si trova proprio Levi, che era un chimico. Questo gruppo viene destinato ai campi di lavoro di Monowitz e Birkenau, mentre tutti gli altri, sopratutto donne, anziani e bambini, vanno alla morte. Qui Levi e gli altri deportati incontrano gli altri prigionieri da tempo detenuti nei campi, e vengono descritti come automi sudici e stracciati, ombre di se stessi; l’autore capì che quella è la metamorfosi che probabilmente avrà. I selezionati salgono sugli autocarri e una guardia nazista confisca tutti i loro averi per fargli capire chenon ne avranno più bisogno. Levi citando Dante paragona la guardia tedesca ad un novello Caronte, che per portare le anime all’inferno chiedeva una moneta così la guardia tedesca prende gli oggetti di valore dei prigionieri destinati all’inferno del Lager.
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