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riassunti e appunti Conrad - Under Western Eyes - sotto gli occhi dell'occidente, Appunti di Letteratura Inglese

Riassunto completo di tutti i saggi critici necessari per l'esame 'literature and forms', più gli appunti presi a lezione. voto conseguito all'esame: 30

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 06/07/2023

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Scarica riassunti e appunti Conrad - Under Western Eyes - sotto gli occhi dell'occidente e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Contesto: data; momento storico in cui il testo, ecc. Paratesto: luogo di pubblicazione, editore, recensioni, prefazioni successive, aggiunte; pseudonimo. Intertesto: relazioni con altri testi, tradizione letteraria, generi e forme poetiche/narrative; firma; Narratore Esterno: in terza persona, onnisciente Interno: (in prima persona): è un personaggio, principale o secondario, che supplisce con una sua interpretazione alla sua mancata onniscienza. Col narratore interno, l’autore induce il lettore a identificarsi col punto di vista del personaggio. Ma questi può rivelarsi inattendibile (unreliable). A volte esso viene inserito in una cornice narrativa o diventa egli stesso cornice narrativa, come nel caso di Under Western Eyes. Il narratore può essere Unreliable. CORNICE NARRATIVA. Racconti contenuti entro un macro-racconto: In The Canterbury Tales (fine XIV secolo) di Geoffrey Chaucer, è l’oste della locanda da cui partono i pellegrini a sollecitare i ventinove partecipanti a raccontare una storia durante il cammino che li porterà a Canterbury. Nella letteratura inglese ottocentesca la forma si complica. I narratori esterni, che trascrivono le storie che hanno udito e/o di cui sono stati in parte testimoni non esitano a lasciarsi coinvolgere nella vicenda, col risultato di far emergere l’inattendibilità della loro versione dei fatti. Conrad si definisce: “I am the only one in our generation who seems to be seeking a new form.’ pochi mesi più tardi avrebbe inventato la figura di Marlow (in Youth, giugno 1898), il capitano-narratore inglese attraverso il quale avrebbe “raggiunto ... lo scopo” di “far vedere” in soggettiva persone, luoghi, drammi umani del passato, rivolgendosi a un gruppo di ascoltatori, uno dei quali – il narratore cornice – chiamato a filtrare il punto di vista del narratore interno e la sua voce rimemorante. in Nostromo egli svelò in anticipo di mezzo secolo i meccanismi del regime change e del nation building attraverso una nuova strategia narrativa: una “pluralità di prospettive esposte in terza persona da un narratore (ironico) onnisciente”. Con UWE Tornò al punto di vista “soggettivo” di un narratore inattendibile per esplicitare, stavolta, quanto sia problematico “vedere” la Russia sotto gli occhi dell’Occidente, e in particolare attraverso gli occhi di un inglese. Conrad was one of those writers who in the present century civilised English literature and brought it back into contact with Europe, from which it had been almost severed for a hundred years. Most of the writers who did this were foreigners, or at any rate not quite English—Eliot and James (Americans), Joyce and Yeats (Irish), and Conrad himself, a transplanted Pole. “racconto”: il discorso orale o scritto che assume la relazione di un avvenimento o di una serie di avvenimenti, ossia l’enunciato narrativo. ; la presentazione degli eventi non segue necessariamente l'ordinamento logico- cronologico della storia (fabula), ma è soggetta a possibili scarti di tempo, operando anticipazioni o posticipazioni rispetto all'ordine di accadimento dei fatti della storia. “storia”: successione di avvenimenti, reali o fittizi, ordinati in modo cronologico e in rapporto causa-effetto che formano l’oggetto di questo discorso orale o scritto. “narrazione”: non l’avvenimento narrato, ma l’atto di narrare in sé l’enunciazione narrativa. Under Western Eyes può essere identificato come “racconto”: il discorso orale o scritto che assume la relazione di un avvenimento o di una serie di avvenimenti, ossia l’enunciato narrativo.; la presentazione degli eventi non segue necessariamente l'ordinamento logico- cronologico della storia (fabula), ma è soggetta a possibili scarti di tempo, operando anticipazioni o posticipazioni rispetto all'ordine di accadimento dei fatti della storia. Diario di R.: storia Interventi del professore: narrazione AUTORE IMPLICITO: l'immagine dello scrittore, che il lettore si costruisce derivandola dalla lettura di un testo; (potrebbe essere il professore?) AUTORE REALE: una figura che si identifica con lo scrittore che ha redatto il testo, Il romanzo fu scritto da Conrad mentre attorno a lui emergevano le due linee culturali: slavo vs anglosassone e russo vs polacco. La sua infanzia fu segnata dalla morte dei genitori per causa della repressione zarista. La stesura delle sue opere è stata condizionata dai pregiudizi di amici, recensori e scrittori inglesi.la sua sfortuna critica fu dovuta all’essere percepito come appartenente ad un’entità interiore; a Londra il suo debutto avvenne nel contesto della crescente moda dei romanzieri russi. Il ritratto che fece dei fuoriusciti russi a Ginevra porto alla fine dell’amicizia con l’editore Garnet, che aveva creato una rete di sostegno alla causa rivoluzionaria. Fu proprio lui che lo dissuase dallo scrivere storie di uomini e donne europei, dicendo che gli editori avrebbero preferito storie marinaresche o di avventura. L’editore Ford lamento le intrusioni dei Garnett e disse che avrebbe costruito un nuovo Conrad. Nel 1928, Ford non poteva sapere che sul Continente già si cominciava a diffondere il riconoscimento del Conrad "International writer". Conrad disse: My task which I am trying to achieve is, by the power of the written word to make you hear, to make you feel it is, before all, to make you see.. pochi mesi più tardi avrebbe inventato al figura di Marlow (in Youth, giugno 1898), li capitano-narratore inglese attraverso il quale avrebbe "raggiunto ..lo scopo" di "far vedere" in soggettiva persone, luoghi, drammi umani del passato, rivolgendosi a un gruppo di ascoltatori, uno dei quali - il narratore cornice chiamato a filtrare li punto di vista del narratore interno e la sua voce rimemorante, parlando a, e a nome dei lettori inglesi, chiamati a presenziare la scena della narrazione. Marlow era destinato a diventare uno strumento metanarriativo, attraverso cui l’autore fa vedere le difficolta, i sogni di artista di un romanziere transnazionale estraneo alla cultura in cui si trova (heart of dark es e Lord Jim’. In questi libri inoltre abbiamo trame incentrate us un personaggio - Jim, Verloc, Nostromo, Razumov - e strutture narrative che negli ultimi capitoli assegnano alle donne un ruolo preminente. in Nostromo egli svelò ni anticipo di mezzo secolo i meccanismi del regime change e del nation building attraverso una nuova strategia narrativa: una "pluralità di prospettive esposte in terza persona da un narratore (ironico) onnisciente" The Secret Agent non fu apprezzato in quanto parlava di una bomba davanti all’osservatorio di Greenwich. Tornò al punto di vista "soggettivo"di un narratore inattendibile per esplicitare, stavolta, quanto sia problematico "vedere" la Russia sotto gli occhi dell'Occidente, e in particolare attraverso gli occhi di un inglese. Under Western Eyes segnò quindi il punto di arrivo di quindici anni di sperimentazioni Implicita nella riaffermazione della diversità delle proprie forme narrative rispetto agli scrittori inglesi coevi è l'idea che i critici avrebbero dovuto dotarsi di strumenti d'analisi in grado di cogliere gli effetti ricercati dal ro- manzo allorché scelse di presentare le sue storie da "angolazioni diverse". Under WesternEyes oltre che il culmine di una lunga stagione di sperimentazione rappresentò per l'autore anche 'occasione per replicare in pubblico a chi voleva zittirlo in quanto scrittore europeo di lingua inglese: egli fu però oggetto di attacco violentissimo ala sua identità di scrittore transnazionale quando, nell'agosto 1908, li giornalista Robert Lynd scrisse sul Daily News: the works ofJoseph Conrad translated from the Polish would, I am certain, have been a more precious possession on English shelves than the works of Joseph Conrad in the original English. Acaldo, decise di scrivere al prima di sei "reminiscenze", saggi autobiografici in cui, trail settembre 1908 e il giugno 1909, condivise con i suoi lettori alcuni dei suoi ricordi più dolo- rosi pur di far emergere una continuità tra le sue tre vite. Pochi mesi dopo aver rivendicato Flaubert come nume tutelare del suo sogno di artista, Conrad scelse Dostoevsky come antagonista da sfidare, in un corpo a corpo con delitto e castigo e altri testi durante la stesura del romanzo russo. Insieme alle critiche ricevute si affiancò il trauma della scenata di Pinker quando ricevette la bozza senza finale del romanzo. Conrad ebbe un crollo psicofisico. Insieme a UWE pubblica ‘A personal record’, in cui spiega perché ha scritto UWE. Vale la pena di insistere su "quanto" Conrad si riprometteva di dire "nel- la prefazione' , per spiegare perché avesse scritto un romanzo come Under Western Eyes. In A Personal Record egli stava suggerendo che la chiave della sua arte fosse la continuità tra la porzione di vita che aveva scelto di passare sotto silenzio - quella polacca - e quella che invece scelse di Vale la pena di insistere su "quanto" Conrad si riprometteva di dire "nel- la prefazione' , per spiegare perché avesse scritto un romanzo come Under Western Eyes. In A Personal Record egli stava suggerendo che la chiave della sua arte fosse la continuità tra la porzione di vita che aveva scelto di passare sotto silenzio - quella polacca - e quella che invece scelse di rielaborare in forma di romanzo. Le note sono un esempio di prefazioni tardive, dato che quelle originali erano state rifiutate in altri romanzi. Alcune di queste note, scritte per i romanzi che avevano segnato una frattura tra il romanziere slavo e l’establishment letterario britannico hanno un valore particolare. Queste due opere sono The secret agent e UWE. In entrambe le Note sfrutta l’occasione per affermare l’intenzione artistica dietro a quelle opere. E nelle note del secret agent dice che lo scopo artistico del romanzo era l’applicazione di un metodo ironico alla storia, attraverso la prospettiva ironica si era riproposto di distaccare la figura della moglie dell’agente segreto. Della sua oscurità, rendendola credibile. Secondo lui l’ironia gli avrebbe consentito di esprimere i propri giudizi nel modo impersonale del disegno compositivo. E in UWE sarebbe tornato a indirizzare l’ironia autoriale verso un narratore interno. La nota di Secret agent può essere vista come una dichiarazione poetica che avrebbe applicato nella creazione dei personaggi femminili successivi. Disse di non essere mai stato chiamato ad uno sforzo di distacco tanto grande. Alla sua prima apparizione in Inghilterra il romanzo fu una sconfitta, ma sei anni dopo Conrad si rese conto che in Russia aveva avuto successo in traduzione. Lo scrittore aveva dunque realizzato il sogno di un rapporto con chi lo leggeva nella traduzione russa. Dunque, il suo ideale artistico poteva realizzarsi solamente in quanto Weltliteratur. Che l'umanità vada pensata a partire dal primato del possibile, e non cercando proprietà oggettive, è una posizione verso cui convergono alcuni grandi pensatori della modernità, come Heidegger (1927) e Lévi-Strauss. Quest'ultimo scrive: "Gli schemi mentali dell’adulto divergono a seconda della cultura e dell'epoca cui ciascuno appartiene; ma sono tutti elaborati a partire da un fondo universale, infinitamente più ricco di quello di cui dispone ciascuna società particolare: nascendo, ogni fanciullo porta con sé, ni forma embrionale, la somma totale delle possibilità di cui ogni cultura e ogni periodo della storia si limitano a scegliere una parte, per mantener- le e per svilupparle [...] Ogni tipo di organizzazione sociale rappresenta dunque una scelta, che li gruppo impone e perpetua". Osservato con occhio occidentali, l’oriente appare avvolto nella sua estraneità. Nel romanzo quest’osservatore è rappresentato dall’insegnante di lingue. Il suo ruolo non è solo quello di collegare i personaggi, ma funge anche da elemento di contrasto. Nella sua 'medieta', nella sua professione di modestia, egli viene di fatto contrapposto alla propensione per l'estremo dei Russi, che si manifesta in vari aspetti. Anzitutto, nell'uso delle parole. Ci sarebbe nei Russi una fiducia nel linguaggio che gli occidentali non condividono, perché- senza che il narratore abbia bisogno di dirlo, la possibilità di una dissociazione tra linguaggio e realtà fa parte della loro esperienza e della loro cultura. Curiosamente, esso viene associato a un cinismo inconsapevole: "I suppose one must be La metafora più efficace per descrivere questa condizione proviene dal mito: "the dark prestige of the Haldin mystery fell on him, clung to him like a poisoned robe it was impossible to fling off" (p. 286). Razumov non può liberarsi di Haldin più di quanto Ercole non potesse strapparsi via la camicia di Nesso. Almeno per molto tempo, fino all'incontro con Natalia Haldin. Come abbiamo detto Conrad scrive il romanzo con una coppia di delitto e castigo. Il suo uso di questa opera può essere definito come un uso ambivalente della parodia declinata sia sul versante satirico sia dell’omaggio. Il rivoluzionario Haldin è un mediocre, un fanatico, uno sciocco, che non ha nulla in comune con l'eroe di Dostoevskij, tranne l'aver compiuto un delitto, le cui motivazioni e il cui significato sono però del tutto differenti. Razumov: sì, tra Razumov e Raskol'nikov esistono delle somiglianze. Sono entrambi sofferenti: il personaggio di D. Soffre perché dubita di poter far parte degli uomini superiori e perché comprende di non essere all’altezza dell’azione, mentre quello di Conrad soffre a causa di un ‘uomo inferiore’. Quello di D. Ha commesso un delitto, ma quale sarebbe il delitto di Razumov? C'è un solo delitto che Razumov potrebbe compiere: in una lettera alla sorella, Haldin ha adoperato le parole "esistenze senza macchia, elevate e solitarie per riferirsi a un giovane, conosciuto a San Pietroburgo. An intimate friend, I suppose. tI must be. His is the only rame my brother mentions ni all his correspon- dence with me. Absolutely the only one, and - would you believe it? - the man is here. He arrived recently in Geneva" (p. 158). Sono le parole concui Natalia presenta Razumov all'insegnante di lingue. Razumov sta per incontrare una ragazza talmente intossicata dall'amore per il fratello, da essere senza difesa verso il ruolo menzognero che egli sta ricoprendo. Victor Haldin gliela aveva descritta così: "Not a bad little girl my sister. Sha has the most trustful eyes of any human being that ever walked this earth" (p. 70). Quella di Natalia è fiducia mistica - che trascende la realtà effettuale, la mediocrità degli esseri umani, e che la porta a credere che esistano esseri senza macchia, elevati, solitari, che uno di questi esseri possa venir riconosciuto semplicemente in virtù delle allusioni contenute in una lettera - scritta da un individuo che aveva una visione delirante della realtà, credeva che Zemjanic fosse un esempio della "luminosa anima russa". " che ha altidato la sua vita a qualcuno che l'avrebbe denunciato alla polizia, e per di più gli ha indicato un possibile bersaglio per la sua rabbia e la sua vendetta, descrivendo gli occhi fiduciosi di sua sorella. La stoltezza di Victor Haldin è iperbolica. Con la sua lettera egli consegna virtualmente Natalia alla persona in cui ha suscitato odio e furore inestinguibili. A Razumov non resta che prendere possesso di una ragazza che prova per lui, ancora prima di conoscerlo, un'autentica venerazione. La catena degli equivoci, inaugurata da Victor Haldin con la sua decisione di cercare rifugio nell'abitazione di Razumov, è sul punto di completar-si. La comedy of errors ha rinsaldato la sua trama: il suicidio di Zemjanic viene interpretato come la prova del suo tradimento, e persino l'episodio della bastonatura che gli è stata inflitta riceve una spiegazione plausibile. È come se una forza invisibile e maligna (il diavolo?) si fosse presa gioco di tutti a turno: "Prima di lui, poi di Zemjanic, poi di tutti quel rivoluzionari". Ogni residuo di sospetto nei confronti di Razumov è ormai svanito: "The brilliance of my reputed exploit is no longer darkened by the fate of my supposed col- league. [...]An incredible chance has served me" (pp. 274-275). Che egli possa rinunciare a quella che sembra essere diventata la buona sorte, che egli confessi di aver denunciato Victor proprio nel momento in cui ogni diffidenza nei suoi riguardi diventa impossibile, tutto ciò accade di fronte a un testimone muto, l'insegnante di lingue. C'è qualcosa di do-stoevskiano in questa scena crudele, che è però il momento della reden-zione (327-328) Castigo senza delitto': non è questa la riscrittura parodica, realizzata da Conrad? Nella comedy of errors, nella serie prolungata dei malintesi e degli equivoci che fa emergere tutta la stupidità dei rivoluzionari, si è aperto uno spiraglio tragico. Rifiutando l'atroce possibilità di ricevere l'amore di Natalia tramite l'inganno,Razumov sceglie l'autodistruzione. L’emozione dominante in Razumov nel 3 capitolo è la bitterness. Contrariamente alle critiche, Conrad ha abbandonato le tenazioni di rigide dicotomie e binari si ideologici. Gli occhi dell’occidente sono quelli dell’insegnante di lingue, che sono anche dell’autore. Il romanzo è polifonico perché mette a confronto due culture e perché fa emergere la pluralità nella cultura russa. Riprendiamo uno dei termini usati con maggiore frequenza, e senza dubbio tra i più rilevanti, per definire l'Oriente europeo: misticismo. Esso comprende l'amore dei Russi per le parole, l'esaltazione verbale che fa perdere contatto con la realtà, la reticenza alle analisi empiriche. È dunque la base del fanatismo, E comprende, bisogna ammetterlo, anche l'interpretazione entusiasta data da Natalia a due righe della lettera di un visionario (P. 327). L'atteggiamento mistico porta ad attribuire profondità a ciò che non si comprende, e che avrebbe il merito di essere difficilmente sondabile, come la personalità di Razumov: dunque favorisce la comedy of errors. Vi è tuttavia nel misticismo la possibilità di uno slancio dell'anima, rispetto a cui Natalia, Tekla e Sofia Antonovna appaiono come diverse incarnazioni. Tutte le riserve che il narratore occidentale esprime nei confronti del mondo russo si bloccano di fronte a una persona - possiamo condannare drasticamente, sembra essere il sottinteso dei suoi pensieri, un mondo che ha generato Natalia Haldin? La generosità, l'oblatività di Tekla non hanno bisogno di essere sottolineate. Il personaggio con più onesta intellettuale è Sofia. , che coglie la tonalità emotiva di R. Coglie la sua bitterness. Infine, non dobbiamo dimenticare la dimensione intertestuale. Bachtin ha fatto notare come, nei romanzi di Dostoevskij, siano presenti dei sosia parodici (o parodianti), nei quali la personalità dell'eroe riappare in molteplici distorsioni, caricaturali o inquietanti: ad esempio Svidrigajlov, Luzin, Lebezjatnikov per Raskol'nikov: "In ognuno di essi (cioè dei sosia) il personaggio muore (cioè si nega) per rinnovarsi (cioè purificarsi ed elevarsi sopra se stesso)" (1963: 167). Non ci è sembrato arbitrario estendere la nozione di sosia parodico alle relazioni intertestuali, perciò consideriamo Razumov come l'erede parodico, il sosia parodicodel protagonista di Delitto e castigo. Al di là di somiglianze effettive, come la presenza della coppia madre/figlia, o di un capro espiatorio, è nel personaggio principale, e nel suo rapporto con una giovane donna che g l ioffre la possibilità della redenzione, che va riconosciuta la parodia-omaggio, cioè il modo in cui Conrad ha reinventato Dostoevskij. La redenzione è un processo individuale. La follia della rivoluzione è nell’illusione che siano possibili i grandi mutamenti della società. L’emancipazione sarebbe possibile semplicemente togliendo di mezzo una piccola minoranza di oppressori, e questo è il secondo errore dei rivoluzionari. The unselfish may Begin a movement bit it passes away forma them. In queste dichiarazioni non c’è nulla di reazionario, bensì una complessità che non può essere colta dal delirio dei terroristi e neppure dall’idealismo di Natalia, dalla sua fiducia nella possibilità di un'epoca di giustizia e concordia. Abbiamo accennato a un'altra zona chiave, il lessico dell'ispirazione. Non a caso Under Western Eyes si conclude con la decisa affermazione di Sofia: "Peter Ivanovitch is an inspired man" (Conrad 1985a [1911]: 349). L'ispirazione è solidale con il (cattivo) misticismo e con l'indulgenza verso l'irrazionale, dunque con i tratti più negativi e satireggiati nel romanzo Può sembrare strano che il termine venga utilizzato positivamente da Sofia Antonovna, la personalità meno mística nel gruppo dei rivoluzionari. Se recuperiamo le ocorrenze di questo termine, ci accorgiamo che esso viene declinato prevalentemente sul versante maschileTekla)o riferisce a Victor Haldin, Nicendo a Natalia: "I suppose your brother was simply inspired" (p. 175), e ribadisce poco dopo il suo giudizio: "Wasn't he just simply inspired?" (p. 175). Sofialo concede come un privilegio alle persone di sesso maschile:
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