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L'evoluzione umana e le prime civiltà: Egitto, Mesopotamia, Cina e Mediterraneo, Schemi e mappe concettuali di Storia

Panoramica dell'evoluzione umana dall'Africa alle prime civiltà in Egitto, Mesopotamia, Cina e Mediterraneo. Adattamento alle regioni, teoria di Darwin, selezione naturale, Rift Valley, Homo erectus, Homo sapiens, Homo rudolfensis, Neanderthal, pitture rupestri, sepoltura dei morti, vita ultraterrena, IPCC, età del bronzo, rivoluzione urbana, schiavi e uomini liberi, prima città in Mesopotamia, popolazione indoeuropea, Egitto, dono del Nilo, scrittura geroglifica, ieratica e demotiva, politeismo, vita in Egitto, Nubia, Libia, Palestina, conquista della Libia, Nubia e Palestina, necropoli della Valle dei Re, faraone Amenofi IV, monoteismo, civiltà urbana in Cina, Mediterraneo come crocevia di civiltà, Teseo, conquista di Troia, crollo dell'età del bronzo e nascita di nuove civiltà.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 27/02/2024

carolina.prandini98
carolina.prandini98 🇮🇹

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Scarica L'evoluzione umana e le prime civiltà: Egitto, Mesopotamia, Cina e Mediterraneo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! LE ORIGINI DELL’UMANITÀ E LA PREISTORIA L’EVENTO LA TRASFORMAZIONE 1. L’EVOLUZIONE UMANA L'evoluzione è un processo continuo in cui le specie si adattano all'ambiente circostante. Charles Darwin ha formulato la teoria dell'evoluzione nel 1859, spiegando che: - gli esseri viventi cambiano per adattarsi all'ambiente e - la diversità è filtrata dalla selezione naturale. La specie umana, chiamata ominazione, è il risultato di un lungo percorso evolutivo. Quattro milioni di anni fa, gli australopitechi, primati alti poco più di un metro e coperti di pelo, vivevano nelle foreste africane. A causa dei cambiamenti climatici, hanno iniziato ad abbandonare gli alberi e ad adattarsi alla vita in savana. Dai fossili si sa che: - erano molto adattabili = capaci di vivere in ambienti diversi - potevano arrampicarsi o camminare in posizione eretta e scorgere predatori Compaiono i primi ominidi nella RIFT VALLEY, una valle di origine vulcanica L’uomo sapiens appare in Africa circa 300 0000 anni fa. Arrive poi in Europa e sostituisce l’uomo di Neanderthal Gli australopitechi sono i nostri progenitori più antichi, seguiti da Homo habilis, che è stato il primo a lavorare la pietra per creare utensili rudimentali. Poi è comparso Homo erectus, con una postura eretta e un cervello più grande. Infine, Homo sapiens è apparso circa 300.000 anni fa. L'Africa è considerata la culla dell'umanità, poiché è il luogo in cui si ritiene che l'uomo sia nato. La Rift Valley, una lunga valle che si estende per 3500 chilometri dal Sud Africa fino al Mar Rosso, è considerata il luogo di origine dell'uomo. Da qui, l'uomo si è poi diffuso in tutto il mondo. - il primo a lasciare l’Africa è stato l’uomo erectus che ha colonizzato Europa ed Asia - l’uomo sapiens dall’Africa si diffuse in oriente e in asia - l’uomo arrivò nelle Americhe solo 15000 anni fa - l’ultimo pezzo di terra conquistato è stata la Nuova Zelanda L'evoluzione umana non è stata un processo lineare e diretto verso l'Homo sapiens, ma un processo complesso con molte specie di ominidi che coesistevano. Oggi i paleontologi preferiscono rappresentare l'evoluzione umana come un albero con molti rami, con la maggior parte delle specie estinte e solo una specie che ha portato all'Homo sapiens. 3. IL PALEOLITICO: CACCIA E RACCOLTA Preistoria: periodo che va dalla comparsa dell’homo abilis alla nascita delle città e all’invenzione della scrittura Grazie agli archeologi abbiamo molte informazioni di questo periodo storico: l’analisi dei resti ossei svela malattie diffuse, l’alimentazione, i tipi di sepoltura e Le credenze religiose. Questo arco temporale si chiama così perché preistoria signidica prima della storia scritta. Si chiama anche età della pietra. in questo periodo si utilizza solo quest’ultima e non i metalli. La preistoria è suddivisa in tre periodi : paleolitico, mesolitico e neolitico. Segue poi l’età dei metalli. Durante il paleolitico: - l’uomo vive in tribù con capanne o ripari naturali - pratica la caccia e raccogli frutti spontanei - le tribù erano nomadi e si spostavano per cacciare e raccogliere. Lo spostamento non era per forza frequente e poteva venire anche a distanza di anni - lavorano in legno e le ossa di animale per ricavarci armi - alla fine del paleolitico viene inventato l’arco. Durante il paleolitico si realizzano pitture rupestri, ovvero pitture sulle pareti delle caverne.questi dipinti erano benauguranti per la caccia e la raccolta. Per l’uomo queste pitture sono fondamentali per compensare alla natura ostile.l’uomo credeva che la natura fosse cattiva nei confronti dell’uomo e che la caccia e l’uccisione degli animali fosse una violazione dell’ordine naturale.per non subire l’ira degli spiriti naturali bisognava dipingere l’immagine degli animali cacciati. Spesso anche l’uccisione dell’animale avveniva secondo rituali precisi e le ossa venivano spesso conservate nelle caverne. E un’importante particolarità umana è la sepoltura dei morti.l’uomo è l’unico a prendersi cura dei resti di un proprio simile. nelle tombe del tempo sono stati trovati i corredi funerari con armi, vasi e ornamenti.questo fa presupporre che gli uomini del paleolitico credessero nella vita dopo la morte. Gli oggetti sepolti col defunto gli sarebbero serviti nella nuova vita Per augurarsi nuove nascite venivano realizzate statuette di donne con il ventre e il seno protuberanti. Si chiamano Veneri preistoriche. 4. LA RIVOLUZIONE DEL NEOLITICO Il mesolitico a inizio con un’era glaciale alla quale segue un mutamento climatico che causa un forte aumento delle temperature al punto che molte aree diventano deserti. Il mesolitico è quindi un periodo di crisi per l’umanità perché molte aree un tempo abitate da animali che l’uomo poteva cacciare sono diventate desertiche.l’uomo dovette smettere la caccia e raccogliere frutti spontanei. Il neolitico inizia con una grande scoperta: i semi possono germogliare e creare nuove piante da cui trarre sostentamento. Nacque così l’agricoltura L’agricoltura fu scoperta in Medioriente e da lì si diffuse in Europa in Africa. Insieme all’agricoltura si sviluppano la pastorizia e l’allevamento. I primi animali domesticati furono pecore e capre poi bovini, asini e maiali. Ora che l’uomo può contare su una riserva di cibo sempre pronta la popolazione aumentò . L’agricoltura fa cessare il nomadismo anche se alcune popolazioni continuarono. Ciò causò alcuni conflitti tra i nomadi e gli agricoltori sedentari.un esempio è il mito di Abele Caino raccontato nella Bibbia. La sedentarizzazione causò la formazione dei primi villaggi. Le abitazioni erano costruite in argilla, legno pietra e le case erano circondate da mura.le case erano perlopiù uguali. In questo periodo venne inventata anche la ceramica: lavorando l’argilla con paglia e pietre si otteneva un composto che cotto risultava molto solido. Questo materiale essendo impermeabile era adatto alla conservazione dei cibi. Seguì poi l’invenzione del telaio per la tessitura che permise di sfruttare la lana e alcune fibre vegetali . In seguito nacque la metallurgia ovvero l’arte di lavorare i metalli che venne scoperta nel vicino oriente. ciò causò cambiamenti radicali. Il primo metallo usato fu il rame, di colore facilmente riconoscibile, malleabile e facile da scaldare. Successivamente venne fuso insieme allo stagno ottenendo il bronzo che risultava molto più resistente. Segui poi la lavorazione del ferro . La scoperta della metallurgia favorì l’aumento di commerci. Gli scambi avvenivano con il baratto. I commerci avvenivano anche a lunghe distanze trasportando i materiali via fiume o più a terra. I trasporti divennero più veloci con l’invenzione della ruota . LE PRIME CIVILTÀ URBANE Le prime città si formano all’inizio dell’età del bronzo. Prima l’uomo viveva in piccole tribù con cacciatori e raccoglitori. Intorno al 3500 a.C. nacquero le prime civiltà urbane. Queste città sono abitate da migliaia di Questo cambiamento è chiamato rivoluzione urbana. 1. L’ETÀ DEL BRONZO E LA RIVOLUZIONE URBANA Le città nascono in quattro regioni: - in Egitto lungo il fiume Nilo - in Cina lungo il fiume giallo - in India lungo il fiume indo - in Mesopotamia lungo i fiumi Tigri Eufrate Le città sorgono tutte vicino a corsi d’acqua dolce che veniva usata per irrigare i campi e avere abbondanti raccolti. L’uomo costruisce una grande rete di canali e argini per distribuire l’acqua. Queste costruzioni richiedevano la partecipazione e il coordinamento di un grande numero di persone. Le nuove città infatti sono più popolose delle vecchie tribù e hanno una società più complessa . La società nelle città: - sacerdoti e guerrieri erano i ceti più importanti e possedevano le ricchezze - mercanti e artigiani - contadini - schiavi La distinzione tra schiavo e uomo libero è stata importante in tantissime antiche società. Le prime città nascono nella Mesopotamia meridionale. Qui la popolazione dei Sumeri sfrutta le acque del Tigri e dell’Eufrate attraverso opere idrauliche. Principali città-stato dei Sumeri: Ur, Uruk, Lagash. Le città Sumeri sono controllate da un re con potere divino ed ai sacerdoti . Nel centro della città sorgeva il tempio, lo ZIGGURAT. È a forma di piramide a gradoni e all’interno vi è la statua del Dio protettore. La statua era venerata per augurarsi abbondanti raccolti, piogge e nascite continue. I Sumeri erano politeisti: credevano in più divinità e nell’esistenza di numerosi demoni che causavano i mali della vita. Questa struttura ha una funzione religiosa ma era anche il centro della vita civile e amministrativa. Nello ziggurat erano anche conservati cibi. Con il tempo lo ziggurat perse la sua funzione amministrativa e rimase solo un tempio religioso. Accanto adesso sorgeva infatti il palazzo del sovrano. La scrittura dei Sumeri nasce insieme alla creazione di questi templi. La raccolta del cibo che era conservata all’interno dello ziggurat doveva essere annotata. Nascono quindi le prime tavolette di argilla in cui vengono incise informazioni riguardo alle quantità di cibo conservate . Si tratta di una scrittura nata per esigenze. La scrittura era considerata uno strumento di potere e per molto tempo se ne occuparono solo i sacerdoti. Era infatti un’operazione difficile e chi ci riusciva poteva diventare un sacerdote o uno scriva. Gli scrivi erano uomini di prestigio che hanno Tavano la contabilità e scrivevano le lettere che il re doveva inviare . La Mesopotamia tuttavia era un’area con poche difese naturali (mari, deserti o montagne). Questa caratteristica metteva in pericolo le città sorte in quest’area. Nella Mesopotamia nasce anche il primo impero della storia. Sargon, re degli Accadi, creò un grande impero che comprendeva l’altopiano iraniche e l’Anatolia E la popolazione degli Amorrei conquistò la Mesopotamia e fondò un regno con capitale Babilonia. Il più importante di questa città fu Hammurabi, divenuto famoso per il suo codice di legge che conteneva 282 sentenze emanate dal sovrano. Le sentenze erano riportate su una stele di pietra che venne riprodotta in molte copie e inviata in tutte le città babilonesi. S U M E R I B A B B I L O N E S I 2. LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA Molte sentenze di questo codice si basano sulla legge del taglione (occhio per occhio) : il colpevole di un atto doveva essere punito con lo stesso danno procurato alla vittima o pagare una grande somma di denaro. Le pene da scontare variavano in base al ceto sociale della vittima e dell’aggressore. Nella società babilonese c’erano tre tipologie di uomini: liberi, semiliberi e schiavi Le popolazioni euro asiatiche migrate in Europa e in India sono chiamate indoeuropee.parlavano molte lingue ma derivanti da una radice comune. Una popolazione indoeuropea importante è quella degli Hittiti che abitava nell’Anatolia (Turchia). La capitale della popolazione Khattusha. Gli Hittiti invasero e distrussero la Babilonia. Per anni furono una popolazione molto forte grazie a due vantaggi: - erano gli unici a conoscere e a lavorare il ferro, un materiale molto più resistente del bronzo - inventarono il carro da guerra che era trainato da cavalli La battaglia di QUADESH: gli Ittiti si scontrarono contro gli egizi. La battaglia terminò con un trattato di pace che è il primo della storia. H I T T I T I 4. L’EGITTO, IL DONO DEL NILO Il Nilo è il fiume più importante d’Egitto che ha assicurato raccolti abbondanti grazie alle sue acque. - destate straripa allaga le pianure - di inverno le acque si ritirano e lasciano i terreni fertili - L’acqua del Nilo lasciava sul terreno un terriccio molto fertile chiamato limo di colore nero Lungo questo fiume nascono città con templi che avevano ruolo politico e amministrativo . Attorno al 31000 a.C. il basso e l’alto Egitto vengono riuniti in un unico regno guidato da un unico faraone. Il faraone: - era considerato figlio del Dio Ra e perciò venerato come un Dio - aveva un potere illimitato. - era assistito dai sacerdoti che custodivano le conoscenze tecniche, mediche e astronomiche e amministravano i terreni agricoli - è assistito dagli scribi e che applicavano i suoi ordini riscotendo le tasse e occupandosi delle scorte alimentari In questa società i guerrieri avevano un ruolo poco importante perché l’Egitto era già ben protetto dal deserto e dal mare Gli schiavi erano prigionieri di guerra e svolgevano lavori pesanti Crisi religiosa e politica: - Il faraone Amenofi quarto impone il monoteismo - l’unico Dio venerabile era Aton - Amenofi cambia nome in Akhenaton = amato da Aton - conseguenza: malcontento della popolazione - il figlio Tutankhamon ripristina il politeismo Le civiltà urbane in oriente: In Cina nasce un grande regno della dinastia Shang durante il quale vengono realizzate opere di canalizzazione e terrazzamento per sfruttare l’acqua dei fiumi. In Cina nasce una prima forma di scrittura ideografica. Lungo il fiume indo si sviluppano due grandi città: Harappa e Mohenjo-Daro. Queste città erano costruite secondo un modello regolare con un sistema di fortificazioni e una cittadella sopraelevata in cui vi era il granaio. Nella città bassa c’erano invece le case e le botteghe. La civiltà di Harappa decadde con l’invasione degli Arii, un popolo indoeuropeo seminomade. Gli Arii avevano una società molto rigida organizzata in caste. La casta rappresentava un gruppo sociale dal quale non ci si poteva elevare . Erano vietati i matrimoni tra persone appartenenti a caste diverse . La casta più importante era quella dei bramini in cui vi erano i sacerdoti. Seguivano i guerrieri, gli artigiani e i servi. Ultimi erano i senza casta: persone molto povere 7. LE CIVILTÀ DELL’ESTREMO ORIENTE LA CRISI DELL’ETÀ DEL BRONZO E LE CIVILTÀ DELL’EGEO 1. IL MEDITERRANEO, CROCEVIA DI CIVILTÀ Oltre che in Egitto e in Mesopotamia, sorsero civiltà urbane anche nel Mediterraneo orientale Tutte le civiltà del tempo nonostante fossero distanti erano in comunicazione tra loro grazie soprattutto alle tecniche di navigazione. Il Mediterraneo non è più un elemento di divisione tra i popoli ma diventa una grande via di comunicazione. I commerci si svolgevano in senso antiorario per sfruttare al meglio i 20 del Mediterraneo. Anche il Mar Egeo era molto navigato per il commercio. Le merci scambiate erano soprattutto quelle non disponibili in determinate aree (stagno, rami, gemme, unguenti e prodotti alimentari) Durante la fine dell’età del bronzo gli scambi commerciali si intensificano e determinano scambi culturali. Si tratta di un periodo di splendore anche se non sempre i contatti tra le civiltà furono pacifici. 2. CRETA E LA CIVILTÀ MINOICA La civiltà minoica nasce nell’isola di Creta. Attenzione: la civiltà minoica è anche detta civiltà cretese. La civiltà minoica prende il nome dal mitico re Minosse.secondo il mito Minosse fece costruire da dedalo un labirinto nel quale imprigionare il minotauro. Ogni anno Atene doveva inviare a Creta sette ragazzi e sette ragazze per essere mangiati dal minotauro. Teseo decise di eliminare il tributo di sangue offrendosi volontario e con l’obiettivo di uccidere il minotauro.grazie ad Arianna riuscì nell’impresa I cretesi diventano abili navigatori e commerciano i raccolti abbondanti con la Grecia e l’Asia minore, ma anche in Siria e in Egitto. I cretesi assunsero il controllo dei commerci nel Mediterraneo e nell’Egeo: TALASSOCRAZIA. Spesso i cretesi imponevano tributi alle popolazioni vicine per la navigazione. A Creta il palazzo più importante è quello di Cnosso che ospitava gli alloggi del sovrano e della corte, sale per le udienze, frantoi, laboratori artigianali e magazzini. I palazzi cretesi sono privi di mura e strutture difensive. I cretesi erano poco predisposti alla guerra probabilmente perché l’isola garantiva già un’elevata protezione E la civiltà minoica era ricca e raffinata. A Creta si tenevano i giochi in cui giovani sfidavano un toro volteggiando sopra la sua schiena.queste cerimonie erano religiose perché il toro era simbolo di fertilità. I cretesi conoscevano la scrittura la prima fu geroglifica mentre le due successive sillabica: la lineare A e la lineare B. La società cretese conobbe due momenti di crisi: 1. È testimoniato dalla distruzione dei palazzi più antichi. Si è verificato intorno al 1700 a.C. ed è causato probabilmente da terremoti. In seguito i palazzi vennero 2. Avvenne una seconda distruzione dei palazzi che non vennero mai più ricostruiti. Si ipotizza la causa di terremoti o tsunami È molto probabile che il declino di Creta non sia dovuto solo a catastrofi naturali ma anche a rivolte interne che misero in crisi il sistema politico e a invasioni esterne. Intorno al 2000 a.C. popolazioni indo europee cominciano a migrare nella penisola greca e a stabilirsi Tra queste popolazioni ci sono: achei che fondarono le città di Tebe, Argo e Micene MICENEI: - I micenei non crearono mai un regno un impero ma solo città stato indipendenti. - La società micenea era guerriera e aristocratica. - Ogni città Stato era guidata da un re chiamato wanax e che era aiutato dal lawagetas, il comandante dell’esercito. - gli aristocratici, basileis, formavano la gherusia, assemblea che consigliava il re - gli aristocratici possedevano le terre - il centro politico e religioso era il palazzo del re in cui vi era la sala del trono, megaron - il palazzo sorgeva nell’acropoli, la parte più alta della città - il palazzo era fortificato da mura ciclopiche, costruite dai ciclopi secondo la leggenda - il resto della popolazione viveva nei villaggi, i demos - l’economia era basata sull’allevamento e sulla coltivazione - erano abili navigatori ma rimasero prevalentemente un popolo guerriero che faceva molte razzie - un esempio è la conquista e la distruzione della città di Troia 3. LA GRECIA MICENEA La Bibbia è una fonte storica attendibile nonostante vi siano alcuni passi mitologici. Salomone divise il regno tra i due suoi figli: il regno di Giuda con capitale Gerusalemme e il regno di Israele con capitale Samaria. I nuovi Stati andarono incontro ad una profonda crisi politica e morale in cui i profeti ricordavano di seguire con maggior rigore gli insegnamenti di Dio . Nel 721 a.C. il regno di Israele fu occupato dagli assiri Il regno di Giuda fu invece conquistato dal re babilonese che distrusse Gerusalemme il tempio di Salomone . Molti uomini ebrei furono deportati in Babilonia e resi schiavi: cattività babilonese. Solo quando la Babilonia fu conquistata dai persiani gli ebrei poterono far ritorno in patria anche se persero per sempre la loro indipendenza politica I GRANDI RISCHI AMBIENTALI Tra i principali rischi ambientali vi sono i fenomeni endogeni, ovvero provenienti dal suolo come terremoti e i maremoti che creano onde anomale. Un altro fenomeno endogeno è l’eruzione dei vulcani che possono avvenire con l’espulsione di lapilli e nubi ardenti o colate di fango. La difficoltà è che le eruzioni vulcaniche sono prevedibili ma non i terremoti . Altri rischi sono quelli metereologici e idrologici, ovvero i fenomeni esogeni che sono causati dagli agenti atmosferici come l’acqua. Questi fenomeni possono causare frane, cicloni tropicali, inondazioni, estreme siccità e carestie. Anche le attività umane rappresentano esse stesse un rischio per l’uomo . Esempio: i terremoti e le eruzioni vulcaniche non sono arrestabili ma l’uomo può prevenirne i danni per esempio non costruendo edifici in zone vulcaniche e adoperando costruzioni che resistono alle scosse. Molte frane sono causate dall’uomo che costruisce edifici su pendii instabili. Tutti questi rischi sono poi aumentati dall’inquinamento che danneggia l’aria, i terreni e le acque CAMBIAMENTO CLIMATICO E MIGRAZIONI Le migrazioni forzate avvengono a causa dei conflitti che obbligano le persone a lasciare le proprie abitazioni in cerca di un luogo più pacifico. La causa di queste migrazioni possono però essere anche per ragioni ambientali . In questo caso si parla di rifugiati ambientali. Il numero di questi rifugiati è in costante aumento . Sono molti i disastri che possono spingere la gente a fuggire da un luogo ma sicuramente molti sono causati dal cambiamento climatico. Un esempio è l’innalzamento del livello marino L’ONU infatti prevede che le Maldive già nel 2100 diventeranno in abitabili. Le zone più a rischio sono quindi le isole e gli atolli . Type your text
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