Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Italia nella Ricostruzione: dalla seconda guerra mondiale alla Repubblica (1945-1978), Dispense di Italiano

La situazione in italia dopo la seconda guerra mondiale e le conseguenze della guerra fredda, il referendum per la nascita della repubblica italiana, il contrasto tra maggioranza e opposizione, le proteste studentesche e operarie, e l'assassinio di aldo moro. Viene inoltre trattato il miglioramento economico e la nascita di gruppi extraparlamentari.

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 02/02/2022

michela-francesca-licchetta
michela-francesca-licchetta 🇮🇹

4 documenti

1 / 2

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Italia nella Ricostruzione: dalla seconda guerra mondiale alla Repubblica (1945-1978) e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! CAPITOLO SEDICI L’ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE In Italia, la seconda guerra mondiale causò gravi conseguenze, ma questa situazione venne affidata alle forze economiche, alle scelte degli imprenditori e ai sacrifici dei lavoratori, ma la situazione migliorò rapidamente, infatti solo nel 1948 si riuscì a raggiungere i livelli che si avevano prima della guerra. LA QUESTIONE DI TRIESTE Anche in Italia, le conseguenze della guerra fredda si fecero sentire, soprattutto sul confine italo-iugoslavo, perché l’Italia venne accusata di aver appoggiato le azioni fasciste, nel provocare la morte di milioni di jugoslavi. Per questo motivo, ci fu una vendetta da parte della Jugoslavia, che coinvolse i fascisti e gli antifascisti italiani. Questa vendetta causò molte vittime, che furono gettate in delle cavità comuni, chiamate foibe. Il regime di Tito, dopo la guerra, avevo il controllo dell'Istria e di una parte della Venezia Giulia, mentre dopo la conferenza di pace di Parigi venne istituito il territorio Libero di Trieste. Solo dopo il 1954, grazie agli accordi diretti tra Italia e Jugoslavia, Trieste divenne una città italiana. 2 GIUGNO 1946: LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA Nel giugno del 1945, si formò un governo sostenuto dai partiti del Comitato di liberazione nazionale, con a capo Ferruccio Parri, ma qualche anno dopo dovette lasciare questo governo e lo sostituì, il leader della Democrazia Cristiana, De Gasperi. Così nella primavera del 1946, si fece ritorno alle libere elezioni, in cui si votò per eleggere i deputati dell'assemblea costituente e si tenne il referendum per scegliere tra monarchia e repubblica, in cui per la prima volta votarono anche le donne, e vinse la repubblica. Il presidente provvisorio della Repubblica era l'avvocato De Nicola, che poi venne sostituito da Luigi Einaudi, che fu il primo vero e proprio presidente della Repubblica Italiana CONTINUITÀ E ROTTURA Durante il referendum ci fu un contrasto tra nord e sud, perché il nord era a favore delle sinistre, mentre il sud che non aveva partecipato alla guerra, era a favore della rigida continuità tra il vecchio e il nuovo stato che nasceva dalla guerra. Un'amnistia che fu approvata nel 1946, dal ministro della Giustizia che rese liberi alcuni fascisti LO SCONTRO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE Il 12 maggio del 1947, De Gasperi allontanò sia i comunisti che i socialisti dal governo, per formando il nuovo esecutivo, ma così escluse tutte le sinistre. Quindi comunisti e socialisti organizzarono delle elezioni politiche, da una parte la maggioranza, ovvero la Democrazia Cristiana e dell'altra, il fronte Popolare (socialisti e comunisti). CAPITOLO DICIASSETTE IL SETTECENTO ITALIANO Tre il 1968 e il 1969, l'Italia fu colpita da molte proteste da parte degli studenti e degli operai, infatti questo periodo fu chiamato “nuovo biennio rosso”. Le proteste di studenti universitari iniziarono nel 1967, ed erano rivolte contro l'arcaico e il sistema didattico; queste proteste successivamente, si estesero anche in ambito politico e sociale, contro i valori della società borghese, che iniziarono a diffondersi dopo il boom economico. I GRUPPI EXTRAPARLAMENTARI Questi studenti che organizzarono le rivolte si definivano estranei a tutti i partiti, nacquero così dei gruppi extraparlamentari, cioè gruppi politici non rappresentati in Parlamento, quasi tutti di sinistra. I più importanti furono quelli studenteschi del Partito comunista marxista-leninista e il Movimento studentesco, e quelli operai del Potere operaio, Lotta continua e Avanguardia operaia. IL SINDACATO Le maggiori organizzazioni sociali, ovvero la CGIL, la CISL, e la UIL, riuscirono a dirigere le lotte degli operai e degli studenti e a risolvere tutti i problemi legati i contratti di lavoro. Nel 1970, venne proclamato lo Statuto dei lavoratori, una serie di articoli che riconosceva i diritti fondamentali dei lavoratori, e il divieto dei licenziamenti senza una giustificazione. Così il sindacalismo italiano si concentrò sulla gestione delle politiche industriali, in particolare con le aziende che si erano inserite da poco nella sfera dell'economia pubblica.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved