Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunti racconti Primo Levi, Appunti di Letteratura Italiana

Riassunti di Ferro, Oro, Cromo del Sistema periodico, Versificatore, L'ordine a buon mercato, Alcune applicazioni del mimete, Bella addormentata nel frigo, Quaestio de Centauris, Sesto giorno, Trattamento di quiescenza di Storie naturali, Protezione, Knall, Le nostre belle specificazioni, Fabbro di se stessi, In fronte scritto di Vizio di forma.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 19/07/2022

anna-tulissi
anna-tulissi 🇮🇹

4

(2)

14 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunti racconti Primo Levi e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! SISTEMA PERIODICO FERRO Per le sue caratteristiche e la sua tendenza a legare e reagire, il ferro è al centro del racconto Ferro contenuto ne Il sistema periodico di Primo Levi. Nel brano l’autore narra, infatti, della sua amicizia con lo studente universitario (laboratorio di Analisi Qualitativa del II anno) della facoltà di chimica di Torino, Sandro Delmastro, ragazzo tenace, forte e puro, di poche parole di ferro. Più che un’amicizia, il loro è un sodalizio, un legame stretto nel nome della chimica e della fisica, il loro “antidoto al fascismo“. A Primo Levi, allora ancora studente, Sandro stesso appare fatto di ferro. Sandro, taciturno e di indole solitaria, abituato ad andare in montagna da solo, sia in estate che in inverno, figlio di un muratore ma rimasto purtroppo orfano. L'autore lo paragona al ferro, al quale Sandro è legato da una parentela antica essendo stati i suoi antenati fabbri. Mosso da un forte spirito di abnegazione e deciso a misurarsi e migliorarsi giorno per giorno, l’amico dell’autore diventa la personificazione dell’elemento chimico. Ad enfatizzare tale somiglianza concorre l’affinità di Sandro per la roccia. Proprio durante una scalata, l’autore ha l’opportunità di assaggiare quella che il suo compagno definisce “carne dell’orso” e di comprendere il valore del loro legame che, saldo come una lega, è sopravvissuto all’ “avvenire di ferro” affrontato dai due amici. Sandro muore ucciso da un quindicenne arruolato dalla repubblica di Salò. “Era questa, la carne dell’orso: ed ora, che sono passati molti anni, rimpiango di averne mangiata poca, poiché di tutto quanto la vita mi ha dato di buono, nulla ha avuto, neppure alla lontana, il sapore di quella carne, che è il sapore di essere forti e liberi, liberi anche di sbagliare e padroni del proprio destino.” (Primo Levi, Il sistema periodico). Capacità di Primo di amare, di tenersi un amico, di imparare dalle persone e di analizzarle con estrema precisione. ORO Fra il 1942 e il 1943, a Milano, appresi gli sviluppi della guerra, Levi e i suoi amici (Lina, Euge, Silvio, Ettore, Ada, Vanda) prendono contatto con l'ambiente antifascista e si uniscono a un gruppo partigiano. Il 13 dicembre 1943 però, per colpa di una spia, viene arrestato insieme ad altri due compagni e condotto in una caserma alla periferia di Aosta. Qui rinchiuso in una cella viene interrogato più volte. Non può parlare con nessuno, ma un giorno incontra un giovane da poco arrestato che gli racconta la sua passione: cercare l'oro lungo la Dora; contrabbando ovviamente era stata l’accusa. Dalle mani grosse e nodose, abbronzate, mai ferme, un po’ magro, curvo, tenuto male. Svolta morale di Levi CROMO Durante un pranzo tra verniciai, un certo Bruni racconta che quando lavorava in una fabbrica in riva a un lago gli era capitata per mano la formulazione di un antiruggine ai cromati che conteneva un componente assurdo: il cloruro d’ammonio. Ad aggiungerlo era stato lo stesso Levi che ricorda il periodo in cui lavorava alla Duco. Era da poco finita la guerra e mentre cercava di reinserirsi nella società col ricordo ancora nitido della tragedia dei campi di concentramento (iniziò a scrivere le memorie di quegli anni e proprio allora conobbe colei che sarebbe diventata sua moglie), gli era stato chiesto di recuperare alcuni blocchi di vernice che si era solidificata. Il problema era un grosso eccesso di cromo, rimediato, appunto con il cloruro d’ammonio. STORIE NATURALI IL VERSIFICATORE Il racconto è narrato in forma di dialogo tra il poeta, la sua segretaria ed il signor Simpson che è un rappresentante della NATCA italiana che intende vendere il Versificatore al poeta. Il lavoro del poeta è presentato come un vero e proprio lavoro d’ufficio in quanto gli vengono commissionate numerose opere senza che lui possa mai avere un momento di libera ispirazione. E’ così che per l’ingente mole di lavoro il poeta si vede costretto al considerare l’acquisto del Versificatore, una macchina in grado di comporre poesie in un tempo ristretto. Il poeta chiama così il signor Simpson che porta con sé un esemplare di Versificatore permettendo al poeta di provarlo prima del possibile acquisto. Il poeta e la segretaria mettono così alla prova la macchina che riesce effettivamente a comporre poesie ma che si prende spesso “licenze poetiche”. La macchina usa infatti per esempio la parola “brosse”, non esistente ma che aveva acquisito mentre veniva messa a punto in officina, che rappresenta le 2 spazzole metalliche presenti nella macchina stessa. Il Versificatore ha infatti anche la capacità di esprimere a parole la presenza di un guasto, cosa che si verifica mentre il poeta la mette alla prova ma che comunque non lo ferma dall’acquistarla. Al termine del racconto il poeta spiega di possedere l’apparecchio ormai da due anni e che ormai è indispensabile sia per alleggerire il carico di lavoro che per tenere la contabilità. Alla fine si scopre che l’intero racconto dialogato è stato messo a punto dal Versificatore. L’ORDINE A BUON MERCATO Il Signor Simpson si ripresenta e questa volta propone il Mimete, un duplicatore. Questo riproduce fedelmente un qualunque documento o oggetto a partire dalla scansione di ogni suo singolo atomo. Il protagonista è persuaso dall’acquisto poiché ritiene che questo “crei ordine dal disordine” e, da chimico, sogna questo ordine a buon mercato da tempo. Il protagonista, dopo averlo acquistato, inizia a riprodurre anche brillanti e esseri viventi a partire da un ragno. Il ragno si duplica alla perfezione e si ottiene così una coppia di ragni esattamente identici in aspetto e comportamenti. Dopo aver fatto lo stesso con una lucertola il protagonista illustra al Signor Simpson le grandi applicazioni che può avere questa macchina. Però il signor Simpson con la NATCA definisce l’idea di riprodurre esseri viventi una porcheria e si dissocia da ogni riproduzione che non riguardi documenti di ufficio con un biglietto. ALCNE APPLICAZIONI DEL MIMETE Questo racconto riprende la vicenda del Mimete ed aggiunge informazioni riguardo personaggi e luoghi. La voce narrante è un uomo che ha appena terminato di scontare la sua pena a San Vittore a Milano e inizia descrivendo Gilberto, l’uomo a cui era finito disgraziatamente tra le mani il duplicatore. Gilberto è un impiegato, ingegnoso e irresponsabile, figlio del secolo e che tormenta la materia inanimata nella sua officina. Un giorno Gilberto decide, dopo aver ingrandito il suo modello di Mimete, di duplicare la moglie Emma dando vita all’identica Emma II. Egli lo fa solo per il gusto di “vedere cosa succede” senza pensare in alcun modo alle conseguenze. G, E I e E II partono infatti per un viaggio in Spagna e qui si creano le prime divergenze, le due donne iniziano a pensare in maniera distinta e G si affeziona via via ad E II e si sente sempre più in colpa verso E I. Alla fine del racconto si reca dal protagonista G che è però in realtà G II appena duplicato e che intende ora iniziare la sua nuova vita a fianco di E II. LA BELLA ADDORMENTATA NEL FRIGO Il racconto, scritto sotto forma di testo teatrale, è ambientato nella Germania del 2155 ed è introdotto da Lotthe Thorl, moglie di Peter Thorl, che spiega che sono in procinto di un ricevimento di ospiti nella casa della sua famiglia in occasione del 19 dicembre, compleanno di Patricia. Arrivano gli ospiti: Maria e Robert Lutzer ed infine i due fidanzati Ilse e Baldur. Si viene quindi a scoprire che Patricia proviene dal XX secolo, dove fu ibernata all’età di 23 anni; sono infatti passati ben 140 anni dalla sua prima ibernazione. Andando avanti con il dialogo si scopre poi che un avo di Peter Thorl, Hugo, scoprì il quarto principio della termodinamica che permise l’ibernazione degli esseri umani. Patricia viene quindi risvegliata nel giorno del suo compleanno e solo per poche ore; inoltre, durante il congelamento il suo corpo non invecchia. Patricia ha quindi in totale 163 anni, 23 di vita normale e 140 di ibernazione. La somma degli interventi di veglia per Patricia risulta 300 giorni dal 1975 ad oggi (per imprevisti anche come la corrente o le visite mediche). Al risveglio di Patricia, dopo aver dialogato un po’ con gli ospiti, quest’ultima fa dei complimenti a Peter e spiega come il padre Hugo le faceva sempre la corte; Lotte, gelosa e sospettosa di una relazione tra Peter e Patricia, ammette che la ragazza non ha mai ritegno, che le piacciono gli uomini e i mariti altrui ed è in cerca di uomini sempre più giovani. Patricia infatti si dimostra una donna provocante e Baldur si innamora di lei; i due architettano un piano segreto che prevede il riscongelamento nascosto della donna così da poter fuggire insieme. Il piano riesce ma Patricia gli confessa di averlo usato solo per fuggire da quella cose dove, di notte, veniva spesso violentata da Peter. La moglie è quindi molto sollevata che Patricia non ci sia più ma deve ora vedere cosa fare con Peter. La storia si conclude così. QUAESTIO DE CENTAURIS Il narratore presenta Trachi, un centauro di 260 anni che risiede nella stalla della sua proprietà e che suo padre ottenne in regalo da un capitano di mare. Il narratore racconta come i centauri nacquero dopo il grande diluvio, quando le acque si ritirarono e la terra rimase coperta di fango caldo; quest’ultimo, essendo molto fertile, diede vita ad erbe e piante. Noé salvò gli animali archetipi di ogni specie (le cosiddette specie chiave, ad esempio l’uomo ma non la scimmia); dal mischiarsi fra queste specie pure nacquero animali leggendari: i centauri, ad esempio, nacquero dall’accoppiarsi fra Cam (figlio di Cutnofeset) e una cavalla di Tessaglia. In gioventù Trachi viveva da solo, aveva imparato il greco dai pastori dell’isola che lo avevano educato ed aveva anche appreso cose intime/sottili sulle erbe, piante, stelle; egli, ad esempio, sentiva l’approssimarsi di
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved