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RIASSUNTO ROMANZO GLI INDIFFERENTI DI ALBERTO MORAVIA, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Riassunto per capitolo del romanzo Gli Indifferenti di Alberto Moravia con commenti personali.

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018
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Caricato il 24/01/2018

Margro97
Margro97 🇮🇹

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Scarica RIASSUNTO ROMANZO GLI INDIFFERENTI DI ALBERTO MORAVIA e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! GLI INDIFFERENTI DI ALBERTO MORAVIA Dal capitolo 1 l’atmosfera viene descritta tetra e buia, come avvolta da una nube di noia. Le scene vengono illuminate da lievi bagliori di lambade e candele, con un gioco di chiaro- scuri per mettere in risalto particolari oggetti o precise situazioni. Vengono inquadrati i personaggi: Carla viene descritta nella sua fisionomia di giovane ragazza che attrae Leo Merumeci per il suo aspetto giovane rispetto al corpo dell’amante vecchia che ormai è diventata Mariagrazia, la madre di Carla. Leo si mostra da subito come un mostro desideroso del corpo della giovane ragazza, l’attira verso di se, le solleva la gonna, la cinge per la vita, cerca di farla sedere sul divano vicino a lui, manifesta il suo chiaro intendo di possederla, e Carla resta per lo più indifferente di fronte a questi atteggiamenti: lo respinge ma senza troppa convinzione come se fosse rassegnata all’idea di una vita a cui è già predestinata, una vita noiosa come noiosa è stata la sua esistenza fino a quel momento e arriva a considerare la proposta di Leo di diventare la sua amante e di fuggire da lì, viaggiando, possedendo bei vestiti, una scappatoia come le altre: si dovrà sposare prima o poi, un uomo vale l’altro, perché no? Continua a respingerlo ma pian piano sempre con minore fermezza. Leo è spietato, calcolatore, convinto di ottenere sempre ciò che vuole: cerca di convincere Carla facendo leva sulla noia della ragazza, prospettandole un bellissimo futuro, lasciando alle spalle tutti i problemi compresa la madre, cerca di irretirla con parole subdole volendo farla capitolare. Di fronte Mariagrazia, Leo sembra ricomporsi, mostra quasi indifferenza verso Carla: salvate le apparenze, non essendosi la madre accortasi di nulla continua a lanciare occhiate di desiderio a Carla. Leo e Mariagrazia sono amanti ma davanti agli altri parlano come se niente fosse, fanno discorsi apparentemente innocenti ma che lasciano intendere molto, è evidente a tutti il loro rapporto soprattutto per la gelosia della donna nei suoi confronti. • Carla annoiata e rassegnata, Leo libidinoso e calcolatore, Mariagrazia gelosa ed egoista, Michele l’unico che vorrebbe reagire ma non riesce a manifestare i suoi sentimenti. Poi c’è Lisa, amica di Mariagrazia che vuole sedurre Michele (sorta di Leo femminile). Michele ha saputo che perderanno la casa e che questa andrà a Merumeci, il quale ha sempre finto di aiutarli finendo col far loro ipotecare la casa per impossessarsene lui stesso a buon mercato. Michele è arrabbiato ma allo stesso tempo è indifferente, non gli importa se perderanno tutto; più volte avrebbe in mente le parole giuste da dire, le parole dettate dalla verità con cui esprimere il suo risentimento e la sua rabbia nei confronti di Merumeci, ma alla fine cede sempre. Nel capitolo 2 Leo Merumeci ritiene di essere l’unico a non soffrire di malcontento che invece accomuna Carla, Michele e Mariagrazia, tutti insoddisfatti a parer suo senza veri motivi: lui è soddisfatto e felice della sua vita, quando pensa ad una cosa non deve fare altro, il segreto è concentrarsi solo su questa medesima questa è la sua filosofia di vita. Mariagrazia vuole emergere rispetto ai figli: loro si preoccupano senza che sia necessario, lei invece ha vissuto e patito dolori causa dei quali spesso è stato Leo, che lei ritiene infedele perché spesso corre dietro a donnacce svergognate che vivono spensierate; non sa che le mire dell’uomo sono rivolte alla figlia: lei sarebbe l’unica a non avere nulla per cui lamentarsi ma si lamenta, mentre Carla e Michele che invece avrebbero molto di cui lamentarsi stanno zitti. Leo Merumeci riesce a tenere tutti in pugno: Carla, che sta cercando di sedurre con una dolce aspettativa di vita futura lontano dalla noia all’insegna del cambiamento che la ragazza tanto desidera, Michele, lusingandolo al momento giusto, elogiando ad esempio il suo vestiario mentre lui evita così di dire quello che pensa e si accorge di essere stato dominato da quell’uomo solo dopo, ma anche quando si avvede di ciò non fa niente, Mariagrazia che tiene a bada sapendo dell’affezione che lei prova per lui, riuscendo a sfuggire alle accuse di infedeltà della donna con qualche parolina buona. La vita dei personaggi sembra segnata da uno schema che si ripete: Carla che assiste impotente alla vita, Michele che non riesce ad esprimersi e Leo e Mariagrazia che giocano alle apparenze, lui per ottenere il corpo della figlia della donna, lei per ottenere da lui favori economici. Mariagrazia alla notizia che perderanno tutto è disperata, non sopporta l’idea del giudizio degli altri, di cosa penseranno vedendola povera e in mezzo alla strada: lei che non ha mai avuto grande considerazione per i poveri ma ritenendoli più fortunati, perché privi di intelligenza soffrono meno rispetto ai ricchi dotati di intelligenza: viene fuori la sua ipocrisia. Per porre rimedio alla cosa pensa di ricorrere all’unico mezzo che ha: sedurre Merumeci, “parlarci” da sola ingraziandoselo. In pratica la casa era stata ipotecata, Merumeci ha fatto di tutto per impossessarsene e adesso sembra esserci riuscito: Mariagrazia vuole ottenere una proroga per pagare l’ipoteca e riprendersi la casa. Leo non vuole concedergliela perché sa che non ha denaro, ma la donna afferma di voler la proroga non per lei ma per i suoi figli, per Carla che deve ancora trovare marito, a lei non importerebbe di diventare poverafalsità; Carla non sopporta di essere presa come pretesto affinché la madre ottenga il suo scopo, ed è sempre più convinta di concedersi a Leo così che nessuno l’avrebbe comunque sposata, indipendentemente dal fatto che lei fosse con o senza un tetto: Carla è stanca che gli altri decidano per lei. Michele finalmente sembra divincolarsi dalla sua indifferenza e per la prima volta reagisce, senza un particolare motivo visto che avrebbe avuto molte ragioni per farlo già prima: dà del mascalzone a Leo accusandolo che sarà il primo fra tutti gli amici ad abbandonarli quando saranno poveri senza una casa né altri beni. Tutti restano sbalorditi dalle affermazioni di Michele, ma lui non dà peso alle parole che dice, lui si ritiene indifferente a tutto, non gli interessa niente di quello che accadrà ma ormai ha dato il via a una macchina di sincerità e continua nelle sue convinzioni. Arriva Lisa, amica di Mariagrazia, tutti fanno finta di niente ma Michele vuole continuare la discussione e accusa Lisa di averli interrotti. Si sente chiamare sciocco dalla madre, sembra pentirsi di non essere rimasto indifferente come sempre, ma decide di continuare a discutere con Leo, cercando di sentirsi offeso dai suoi modi e dai suoi sorrisi canzonatori. Michele non ha mai litigato per cui cerca di ricordare una lite a cui ha assistito una volta per replicarla: lui da indifferente non ha mai litigato. Continua ad offendere Leo che minaccia di andarsene se non riceve scuse e Mariagrazia rimprovera il figlio perché teme di perdere il suo amante, anche se fa passare la sua richiesta di rivolgere le scuse a Leo come un modo per non dispiacerla. Michele decide di essere indifferente, è pronto a scusarsi anche se non sinceramente e lo fa con la tranquillità di un storie, senza troppo impegno, senza dover spendere soldiLeo considera le donne delle prostitute che vanno usate per puro piacere, senza coinvolgere i sentimenti infatti prende in giro Michele che non vuole andare con Lisa perché non la ama; per lui questo è strano essendo andato sempre con moltissime donne solo per puro piacere, non concepisce che un uomo la pensi diversamente da lui. Michele nel dialogo chiede pure a Leo un consiglio su come dovrebbe reagire di fronte all’offesa grave fatta da un uomo nei suoi confronti verso cui lui prova indifferenzaMichele si riferisce allo stesso Leo che lo aveva offeso chiamandolo buffoncello e ridendo di lui, Michele è talmente indifferente che chiede a colui che lo ha offeso come avrebbe dovuto reagire all’offesa. Tutti si ritrovano più tardi per andare al Ritz a festeggiare per il compleanno di Carla, la quale continua ad essere combattuta tra il desiderio di cambiare vita, allettata dai doni che riceverebbe dal suo amante Leo e allo stesso tempo disgustata riguardo a ciò che dovrà fare per cambiare vita. Mentre si dirigono al Ritz Mariagrazia rinnova il suo disgusto per i poveri e vuole mostrare a tutti i passanti che lei viaggia su un’auto costosa, mentre Michele resta assorto nei suoi pensieri, non accettando la sua vita e le persone che lo circondano. Ballano tra loro Leo e Carla e questa gli prometta che la sera andrà da lui, e Mariagrazia e Michele il quale viene accusato per il suo modo di ballare “come un ladro” Michele riporta alla luce il fatto che al massimo lui balla come un “derubato” riferendosi alla truffa di Leo e al fatto che questo gli ha rubato pure Lisa; tutto ciò non ha senso visto che a Michele è indifferente il fatto di perdere la casa come la stessa Lisa. E’ arrabbiato ma non veramentela sua solita indifferenza di cui lui stesso si stupisce. Se ne va dalla festa ma continua a rimuginare sulla sua angoscia, sul fatto che la sua indifferenza non lo lascia tranquillo: guarda gli altri che reagiscono in base alle situazioni in cui sono coinvolti, che sanno quello che sono e cosa vogliono, mentre lui resta inerte, indifferente, senza uno scopo. Vede un uomo e una donna in una macchina lussuosa abbracciati: vorrebbe essere insieme a loro, condividere i loro sentimenti e pulsioni pur di non essere più indifferente ma anche se così fosse capisce che sarebbe inutile, niente potrà mai cambiare il suo modo di essere. Torna a casa e trova Lisa, la informa che è tornato perché ha litigato con Leo al Ritz, lei chiede se è stato per lei visto quello che era successo a casa sua ma le viene detto di noMichele da indifferente non prova niente per lei e non è arrabbiato nemmeno con Leo. Lisa ci tiene comunque a giustificarsi dicendo che non c’è stato nulla, che con Leo è tutto passato, la storia risale a quando suo marito l’abbandonò. Michele e Lisa dialogano al riguardo: lui le assicura che non è arrabbiato per quanto successo, che crede alle sue parole, si mostra però indifferente, come di fatto è, ma Lisa interpreta le sue parole come di un ragazzo geloso della donna che ama e che non crede alle scuse di lei. La donna tenta un approccio con lui, ma Michele fa finta di niente, e lei si dà per vinta e rimpiange addirittura di aver rifiutato Leo. Va via la luce, Michele pensa di lasciarsi andare con Lisa ma vorrebbe che loro fossero l’uomo e la donna dell’automobile. Michele sta per cedere nell’oscurità e baciare Lisa quando arrivano Carla, Leo e Mariagrazia. La madre è tutta contenta e vuole mostrare che ha imparato il charleston. Quando Leo e Carla restano da soli, l’uomo preso dall’eccitazione bacia Carla e Lisa li vede. Lisa vorrebbe dire tutto a Mariagrazia ma poi tace, non vuole che il suo gesto sia interpretato per vendetta invece che per disgusto di ciò che Leo sta facendo a Carladecide di tacere, non è rimasta indifferente alla vista dei due amanti, ma comunque non agisce, per cui c’è indifferenza di fondo. Lisa è spaventata dai sentimenti nuovi che prova, di disgusto e pietà. Prima di andare via si trova da sola con Carla, non sa se aiutarla o no, non sa cosa dire, prova incertezza, alla fine le dice di rivolgersi a lei se ha bisogno. Carla pensa che forse Lisa ha capito qualcosa: è spaventata, non vede l’ora che la notte finisca in modo che la sua vita rovinata finalmente cambi. Leo è sorpreso dal fatto che Carla cambi velocemente atteggiamento, prima sembra voler concedersi e poi lo rifiuta con forza. Scrive un biglietto per dare istruzioni a Carla su come raggiungerlo quella notte. A cena i la madre continua a punzecchiare Leo sulla sua gelosia, poiché questo ha detto di avere un incontro notturno con una donna che Mariagrazia sa non essere in città, per cui pensa che andrà da Lisa. I due discutono: Leo risponde male a Mariagrazia la quale esce dalla stanza. Carla va dalla madre per consolarla ma allo stesso tempo non la sopporta, la ritiene una sciocca e non vede l’ora che tutto ciò finisca. E’ descritta una scena singolare dove la madre cerca conforto nella figlia, che in realtà è colei che la sta tradendoancora una volta l’oscurità sembra inibire gli istinti umani, le due donne sembrano molto vicine e partecipi finché non torna la luce (come poche pagine prima Michele quasi cede a Lisa finché sono avvolti dall’oscurità, ma all’arrivo della luce e degli altri personaggi tutto cessa). Il capitolo si chiude con i quattro di nuovo a tavolo ognuno assorto nei suoi pensieri: Mariagrazia che per vendicarsi del presunto tradimento di Leo progetta di vendere all’asta la casa, Carla che è presa dall’incertezza sulla sua decisione di concedersi a Leo e Michele che rimprovera a se stesso la sua indifferenza non avendo rimproverato con la giusta passionalità Leo per come ha trattato la madre. Capitolo 8: dopo cena Carla viene invitata a suonare, Michele usa quel momento come pretesto per figurarsi la donna della sua vita, la madre continua a punzecchiare Leo sull’incontro con un’amante misteriosa che lei crede essere Lisa. Michele interrompe il suo sogno ad occhi aperti a causa delle lamentele della madre, Leo vuole porre fine alla discussione dicendo che in realtà non farà nulla dopo ma andrà a dormire e intanto guarda Carla e si assapora il momento in cui quel corpo sarà suo di lì a poche ore. Carla smette di suonare ma poi ricomincia per rimandare il momento in cui dovrà andare da Leo. Mariagrazia dice a Leo che metterà la casa all’asta: Leo è infastidito perché vorrebbe che Carla smettesse di suonare per andarsene per poi andare a letto con la ragazza, in più ora è in allarme per questa decisione di Mariagrazia, la convince a non far nulla andando da lui dopodomani sperando di farle cambiare idea promettendole un incontro d’amore e lei accetta. Carla smette di suonare perché nessuno l’ascolta, Leo e Mariagrazia dicono che invece la stavano ascoltando che parlavano riguardo alla sua musica, ma Michele non sopporta tale falsità e scoppia insultando Leo e chiamandolo “mentitore”, ma appena Leo lo minaccia di tirargli le orecchie allora lui come un bambino perde la sua convinzionele sue parole che lo incitano all’azione sono false, la sua indifferenza sta prendendo il sopravvento nuovamente e come atto estremo scaglia posacenere di marmo per colpire Leo ma colpisce la madre. Mariagrazia fa finta di svenire, Michele pensa che dovrebbe essere preoccupato, provare rimorso ma niente. L’unica preoccupazione della madre è quella di scoprirsi il petto e far finta di star male per sedurre e muovere a compassione l’amante essendosi lei come sacrificata per proteggerlo, ma non ci riesce. Leo sta per andarsene, Mariagrazia vuole assicurarsi che lui non si sia offeso e che non rompa i loro rapporti, non vuole che vada da Lisa come lei pensa e cerca di trattenerlo con la scusa del cattivo tempo, ma lui se ne va lasciando nelle mani di Carla il biglietto con le istruzioni per quella notte. Carla va nella sua stanza in attesa che madre e fratello dormano per raggiungere Leo a casa sua: è impaziente e allo stesso tempo teme che arrivi quel momento, alla fine si addormenta. Si risveglia e quasi spera che sia ormai troppo tardi per andare da Leo, il quale non l’avrà aspettata sotto casa in macchina e se ne sarà andato ma resta delusa quando vede che ha dormito poco e che quindi è ancora in tempocontinua fino all’ultimo la sua speranza di evitare quell’incontro, cerca pure il biglietto che non trova più per assicurarsi dell’ora e dei dettagli dell’incontro, cerca delle scuse per non andare ma allo stesso tempo con quei dubbi le sembra di rovinarsi, di perdere l’occasione per cambiare la sua vita. Decide di andare, si prepara freneticamente, non controlla più le sue azioni, scende non vede nessuno ma poi ecco la macchina dell’amante. La macchina si muove per le vie e quando si ferma a Carla si ferma il respiro al pensiero di essere arrivata. La descrizione di Leo che scende, apre il cancello, risale in auto per metterla nella rimessa all’interno di un antro buio, abbassa la saracinesca, chiude con il lucchetto, spinge Carla nell’androne sembra le descrizione di un orca che ha intrappolato la preda e non vuole più farsela sfuggire. Una volta in casa Carla è immobile, irrigidita, si sente a disagio e Leo è costretto a procedere per gradi mentre vorrebbe subito andare al sodo: comincia a lusingarla, aggettivandola come “bella bambina” facendo riemergere il suo lato perverso, come di un padre che abusa di sua figlia. L’uomo comincia ad accarezzare e baciare la ragazza la quale sente di non essere indifferente a quelle attenzione, sente di provare piacere ma allo stesso tempo chiude gli occhi e tace immobile, aspettando quello che avverrà pur essendo nei suoi pensieri non del tutto convinta di ciò che sta facendo. Carla quasi svestita fa intravedere in seno un biglietto: finge che sia la lettera d’amore di un uomo matura che lei ama e sa di essere ricambiata al quale lei si è già concessa, e Leo è furioso, non sopporta che l’oggetto puro del suo desiderio sia stato già toccato da un altro, accusa Carla di essere una sgualdrina come la madre, la sua libidine viene frenata da questa rivelazione finché non scopre che in realtà quello è il suo biglietto e allora il suo interesse per Carla si riaccende. probabilmente Carla ha voluto dar sfogo alla sua fantasia di qualcuno che l’amasse davvero a cui si era già concessa per sfuggire all’idea di concedersi controvoglia ad un uomo che lei non ama e disprezza solo per cambiare la sua vita, la fantasia è stato un ultimo tentativo di fuga che se ormai essendo in trappola in quell’appartamento non può essere fisico, lo è almeno mentale; questo particolare fa pensare ad una donna che vittima di violenza cerca di trasportare la sua mente altrove per non pensare all’atrocità che sta subendo. Capitolo 9: Carla nuda è rannicchiata nel letto in attesa di Leo, ha paura, vuole che presto tutto finisca, che Leo arrivi e faccia quello che deve fare, piange, dice poverina a se stessa. La paura di essere in quella stanza da sola al buio in un luogo sconosciuto alla fine le fa provare sollievo quando finalmente Leo arriva ed entra nel letto, mentre fino a pochi minuti prima si era ripromessa di non guardarlo nemmeno, di non volerlo vedere. Capitolo 10: Carla fa un sogno in cui immagina l’uomo da lei inventato che l’amava, per far ingelosire Leo, che la guarda nuda, distesa sul letto, col corpo inzozzato dall’amplesso con Leo e la sua purezza ormai svanita. Si desta dall’incubo e nei suoi pensieri si scorge un rimorso per quello che ha fatto, la paura di quello che succederà adesso e allo stesso tempo il desiderio di sentirsi amata e rassicurata da Leo che però indifferente alle sue ansie dorme tranquillo. La ragazza è angosciata e urla impaurita vedendo la porta del bagno che si apre, Leo si sveglia ma senza troppi discorsi afferma che è stata colpa del vento e si rimette a dormire. Carla piange avendo la certezza che quell’uomo non la ama poiché non si cura di lei e del suo stato d’animo tormentato. Si riaddormenta. Si risveglia e la sua inquietudine Capitolo 14: Michele si trova da Lisa, lei vorrebbe andare a letto con lui ma questo prima le confessa l’indifferenza di cui soffre, motivo che non gli consente di vivere i sentimenti e di conseguenza non gli consente di amarla come non riesce ad odiare Leo. Rifiuta gli approcci di lei perché se cedesse fingerebbe come ha sempre ha sempre fattolui non vuole più fingere, vorrebbe vivere davvero i sentimenti, vorrebbe avere delle reazioni vere ma non ci riesce. Lisa pur di trattenerlo gli propone come cura alla sua indifferenza verso Leo il racconto dell’abbraccio, dell’intimità in cui ha visto Leo e Carlaspera che così Michele curerà la sua indifferenza anche nei suoi confronti. Michele però prova solo curiosità verso questa scoperta: non è scioccato dal quasi incesto tra Carla e Leo, non sente niente, è indifferente, la prova non è riuscita. Prova a figurarsi l’immagine di Carla nuda e perduta tra le braccia di quell’essere abbietto, ma niente lo scuote. L’ultima cosa che gli resta da fare è fingere tutti i sentimenti assieme, amore per Lisa, odio per Leo, affetto per Carla e compassione per la madre prorompe in un lungo monologo dove cerca di trovare le parole più forti per insultare Leo, per esprimere il suo finto oltraggio subito, è incerto sul da farsi per cui decide di mirare in alto affermando di andare subito da Leo e fargli del male, dà sfogo a tutta la teatralità e falsità che conosce pur di sembrare credibile. Cerca di essere fermo nella sua finta rabbia ma poi pensa se sia il caso di andare subito da Leo, tentenna a tal punto che Lisa non resta convinta della sua decisione, gli propone di telefonare per vedere se è in casa e verificatolo lo incoraggia ad andare. Michele fa per andarsene ma capisce che Lisa non crede nella sua risolutezza per cui vuole dimostrale coi fatti che lui andrà fino in fondo: afferma che ucciderà Leo pur di far credere il suo cambiamento, il fatto che prova un sentimento di odio. Lisa gli dice che se l’uccidesse gli crederebbe ma vede dal suo sguardo che non ne è convinto. Michele spronato da questo va via, deciso a provare la sua sincerità lui sa che sta fingendo ma ora gli interessa solo di essere creduto, non gli interessa più provare sinceramente dei sentimenti. Capitolo 15: Michele si dirige verso casa di Leo. Continua a colpevolizzarsi per la sua indifferenza poi incolpa gli altri per il loro modo di essere, li ritiene dei disgraziati ma alla fine realizza che il vero disgraziato è lui. Vuole imporre a se stesso di riuscire ad andare fino in fondo questa volta, di non lasciare la decisione di uccidere Leo a delle parole vane e nella sua mente incoraggia se stesso ad andare fino in fondo, deve ucciderlo e per farlo compra una rivoltella. Mentre incede come un soldato verso la battaglia immagina il momento in cui ucciderà l’uomo e il processo che ne seguirà. Immagina di costituirsi e che al processo verrà assolto per l’uccisione di Leo ma condannato per la sua indifferenza; immagina poi un processo più realistico dove viene chiamata a testimoniare Lisa e nelle domande che lui prefigura che il giudice farà a questa viene fatto una sorta di resoconto dell’intera vicendaviene quasi riassunta la trama del romanzo, le caratteristiche essenziali dei personaggi, i motivi che hanno condotto fin lì. Lo stesso avviene col figurato interrogatorio di Mariagrazia. Lisa e Mariagrazia hanno dato la loro versione dei fatti, ciascuna assecondando le proprie impressioni, anche se la testimonianza di Lisa leggendola risulta più coerente con la realtà dei fatti rispetto a quella di Mariagrazia, più incentrata nel difendere Leo e nel far ricadere la colpa del delitto su Lisa. Infine sarebbe arrivata Carla a testimoniare. Michele immagina l’intera scena del processo comprese le reazioni del pubblico in tribunale, degli avvocati e del giudice che richiama all’ordine. Questa seconda immaginazione di processo si sarebbe conclusa con Michele condannato di omicidio premeditato, con Leo assolto dalle accuse di seduzione mentre Carla verrebbe considerata una sgualdrina che ha sedotto l’uomo. Michele verrebbe condannato ma rassicurato che scontata la condanna, dopo essersi purificato e dopo aver espiato la sua colpa, sarebbe tornato ad una vita normale, ma lui riesce solo a pensare che scontata la sua condanna ci sarà ancora solamente la sua indifferenza. Immagine l’estremo tentativo del suo avvocato difensore di mettere Leo, Mariagrazia e Lisa in cattiva luce mostrando Michele e Carla come vittime, al fine di giustificare il delitto come atto di giustizia per l’onore oltraggiato. Michele si desta dalle sue fantasia giunto davanti casa di Leo: progetta mentalmente le sue azioni, come se potesse tenere tutto sotto controllo si dà le ultime istruzione su come agire per poi finirlo con un colpo alla testa. Cerca di scuotere il suo animo, di autoconvincersi del motivo per cui deve uccidere Leo, cioè vendicare l’onore perduto della sorella e ripete a se stesso “mia sorella posseduta, mia sorella posseduta...” ma niente, nessuna collera, nessun sentimento. Lo ucciderà perché così ha deciso, senza darsi un motivo, si illude. Infatti davanti alla porta esita a suonare e quando lo fa, non essendoci alcuna risposta, si rallegra che l’uomo non sia in casa tutta la sua convinzione è crollata, poiché per andare fino in fondo sarebbe necessario provare una vera collera per Leo, ma lui non prova nulla. Leo gli apre, Michele entra, tenta di sparargli “non senza odio”, ma la pistola è scarica, Leo lo ferma e i due combattono, Michele tenta di strozzarlo ma alla fine Leo riesce a bloccarlo ai polsi e a far tacere in un lampo quello spiraglio di rabbia che Michele aveva provato. Michele è convinto che Carla sia lì e infatti poco dopo Carla irrompe sulla scena. Michele vuole delle spiegazioni, si comporta da fratello anche se in realtà è indifferente a tutto questo, Carla capisce la spiegazione che lei si era data e cioè che si era concessa a Leo per cambiare vita ormai non ha più senso, nulla è cambiato, e ascolta le promesse del fratello il quale pensa che le loro vite possano migliorare. Michele è convinto che sia lui che Carla soffrono della medesima malattia, l’indifferenza che li ha portati a commettere degli errori. Lui troverà un lavoro, andranno via lontano da tutto e da tutti, venderanno la casa. A questa affermazione Leo, timoroso che il suo inganno riguardo al valore della casa di cui vuole impossessarsi venga scoperto, propone a Carla di sposarlo, in modo da avvantaggiare lei, la madre e anche il fratello a cui darebbe un’occupazione. Carla pensa che la proposta di Leo sia più ragionevole e più concreta di quella di Michele, anche Michele ci vede dei vantaggi personali, vorrebbe lasciare che la sorella decidesse in un senso o nell’altro ma alla fine supplica Carla di non accettare. Michele è convinto che potranno cavarsela e ottenere una vita migliore per entrambi. Carla esce dall’appartamento con il fratello senza rispondere alla proposta di Merumeci, che è convinto che la ragazza lo sposerà. Capitolo 16: Michele e Carla in auto stanno tornando a casa. Michele confessa alla sorella il motivo per cui non vuole che sposi Leo. Se lo sposasse Michele si sentirebbe in colpa a causa dei pensieri che aveva fatto riguardo a consegnare la sorella a Leo in cambio di favori economici per lui e la famigliavuole rimediare all’infimo pensiero che ha fatto evitando che si realizzi. Carla resta scioccata dal fatto che il fratello possa averla considerata come un oggetto ma quando Michele chiede di perdonarlo ma per lei non c’è niente da perdonare. Afferma di aver deciso di sposare Leo, per lei è l’unica salvezza rimasta, e comincia ad immaginare la sua futura vita da moglie con Leo. Arrivati a casa i Berardi sono già arrivati per portare madre e figlia al ballo in maschera. Carla ha deciso che l’indomani dirà alla madre del matrimonio con Leo, Mariagrazia ignara di tutto è felice perché Lisa è stato tutto il giorno con lei e quindi lontano dal suo amante Leo, non vede l’ora di andare al ballo per rivederlo. Michele decide di passare la serata con Lisa alla quale confida di aver provato ad uccidere Leo senza riuscirci ed è deciso a concedersi a Lisa senza più rifiutarla. Mariagrazia fa mascherare Carla e la incoraggia a comportarsi bene con Pippo Berardi che è tornato ad essere un buon partito (nonostante Carla lo avesse descritto come un libertino e lei stesso lo avesse disprezzato, ma poiché adesso lei è felice, tutto le sembra bello e positivo, il resto non ha importanza). • Moravia descrive accuratamente i luoghi e il vestiario dei personaggi, spesso nel romanzo ci sono lunghe parti in cui lo scrittore fa entrare il lettore nella mente dei protagonisti, mostrando i loro pensieri, i loro ripensamenti, le loro paure. La parola indifferenza ricorre spesso nel romanzo in particolare associata soprattutto alla figura di Michele, il quale ripete più volte a se stesso di essere indifferente. Moravia indaga le psicologie dei personaggi, mettendone in luce gli aspetti più scabrosi e nascosti. Cinque sogni Un racconto “Cinque sogni”, che doveva far parte del romanzo ma che fu tolto perché nel potere rivelatore dei sogni dei personaggi si sarebbe svelato il succo di tutto il libro (doveva infatti essere collocato tra i capitoli IV-V), fu pubblicato sull’Interplanetario anche se era destinata alla rivista Solaria. Il sogno di Mariagrazia mete in luce la sua gelosia, il suo egoismo ed esibizionismo. Vaga per stanze spoglie cercando di afferrare Leo che le sfugge, quando lo tocca questo si solleva in volo, lei fa lo stesso e ad un tratto non sono più soli ma molte persone le stanno guardando e lei cerca di mettersi in mostra per la sua bravura nel volteggiare nell’aria, dimentica Leo e quando se ne ricorda lui è sparito. Angosciata per essere stata abbandonata si sveglia. Il sogno di Michele rivela l’indifferenza del ragazzo e la paura che lui ne ha, ad essa cerca di porre rimedio fingendo sentimenti ma ha paura di non essere creduto anzi è certo di non essere creduto. Si vede nascosto mentre uomini e donne arrivano a casa sua vestiti a lutto, capisce che la madre è morta e si finge disperato piangendo, urlando e strappandosi i capelli. Si siede ad un tavolo dove c’è un giovane a cui lui cerca di dimostrare il suo dolore che in realtà è finto, ma questo non gli dà attenzione e Michele arrabbiato perché non sopporta che gli altri si accorgano della sua indifferenza, considerandola lui stesso un difetto da mascherare, poiché lo rende anormale. Il sogno di Carla mette in luce il combattimento interiore della ragazza tra il desiderio di cambiare vita e il disgusto di poterlo fare concedendosi a Leo, si mostra la fragilità della ragazza. E’ vestita a festa, va nel palazzo dove abita Leo, incontra prima il figlio dell’ambasciatore dell’Afghanistan, affascinante che l’ascolta, probabilmente incarna l’uomo dei suoi sogni, ma lei vuole Leo che arriva e le mostra la sua nuova vita racchiusa in un oggetto “brillante e complicato”. Lei guarda l’oggetto delusa e appena Leo tenta di baciarla e lei si divincola l’oggetto si rompe. Tutto è perduto. Viene così prevista l’infelicità che seguirà l’essersi concessa a Leo per cambiare la sua vita, cambiamento che in realtà non avverrà. Il sogno di Leo rivela il suo lato meschino, maniaco, da vecchio pervertito. Immagina Carla come una cameriera sensuale che gira per casa e gli ordina le cose, si avvicina a lei ma la scena cambia, si trova davanti il corpo immobile e bianco cadaverico di una ragazza senza
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