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Biologia BIODIVERSITA’: evoluzione a partire da un antenato comune comparso quasi 4 miliardi di anni fa che ha generato una grande quantità di forme di vita Discipline specialistiche della biologia: - Zoologia (animali) - Botanica (piante) - Ittiologia (pesci) - Entomologia (insetti) - Ornitologia (uccelli) - Istologia (studio dei tessuti) - Citologia (studio delle cellule) - Biologia molecolare - Genomica - Proteomica - CRISTALLOGRAFIA: scienza che ha rivelato la struttura cristallina dei minerali delle biomolecole attraverso i raggi X ---> attraverso i quali oggi possiamo vedere la struttura a doppia elica del DNA Caratteristiche comuni dei viventi: Tutti gli organismi sono fatti di cellule Le cellule contengono informazioni ereditarie scritte in un linguaggio genetico universale che trasmettono alla loro discendenza Le cellule ricavano energia e nutrienti dall’ambiente Gli organismi rispondono ai cambiamenti dell’ambiente esterno adattandosi La vita è organizzata in livelli gerarchici Gli esseri viventi interagiscono gli uni con gli altri Tutti i viventi sono comparsi per evoluzione a partire da un antenato comune LE CELLULE ɤ Le cellule sono le unità strutturali e funzionali di tutti gli organismi viventi ɤ Tutte le cellule hanno origine da cellule preesistenti ɤ Le cellule sono simili per composizione chimica ɤ Tutte le cellule sono delimitate dalla membrana plasmatica ɤ L’ambiente all’interno della membrana si chiama citoplasma (acqua + altre sostanze) in cui avvengono moltissime reazioni chimiche ɤ Tutte le cellule possiedono un proprio materiale genetico che contiene le informazioni ereditarie necessarie alla cellula per svilupparsi, accrescere e riprodursi scienza che studia le interazioni degli esseri viventi tra di loro e con il loro ambiente. Studi possibili grazie a: biotecnologie, bioinformatica e ingegneria genetica Scoperte da Robert Hooke (1635 – 1703) attraverso il microscopio ottico Nello stesso anno Antoni Van Leeuwenhock osservò e descrisse una grande quantità di organismi unicellulari Nel 1838 i biologi tedeschi Mathias Schlaiden e Theo Schwann conclusero che sia i vegetali che gli animali sono costituiti dalla cellula TEORIA CELLULARE: Organismi unicellulari Organismi pluricellulari Il microscopio elettronico Microscopio ottico Forma immagini ingrandite degli oggetti utilizzando lenti di vetro e la luce visibile con una risoluzione 1000 volte superiore rispetto all’occhio umano. Permette di vedere la dimensione e la forma delle cellule e alcune strutture intracellulare: - Microscopio ottico a contrasto di fase cellule vive - In certe strutture cellulari è necessario sottoporle a un trattamento chimico che ne colora i componenti per renderle visibili. Microscopio elettronico - Microscopio a trasmissione: permette di osservare le strutture interne delle cellule e usa gli elettromagneti per mettere a fuoco le fasce di elettroni dirigendoli su uno sfondo fluorescente o una pellicola fotografica (poiché sono invisibili). Il campione, per essere osservato, deve essere molto sottile. La risoluzione è di 1.000.000 volte superiore all’occhio umano e migliore rispetto al microscopio ottico ma le cellule possono essere osservate solo da morte - Microscopio a scansione: mostra immagini tridimensionali per studiare strutture presenti sulla superficie delle cellule Le cellule formate da molecole che sono a loro volta formate da atomi DNA PROTEINE Svantaggiose vantaggiose permettono l’EVOLUZIONE della specie si riproduconosi sviluppano Attraverso due (sequenza di molecole più piccole chiamate nucleotidi) (sequenza di molecole più piccole chiamate aminoacidi) - Contiene le informazioni necessarie per costruire e far funzionare correttamente la cellula - Permette all’organismo di trasmettere le proprie caratteristiche alla discendenza - L’insieme di tutte le molecole di DNA formano il patrimonio ereditario o GENOMA - I GENI sono i tratti specifici del DNA: contengono l’informazione usata dalla cellula per fabbricare le proteine - Regolano le reazioni chimiche delle cellule - Formano i muscoli - Ci difendono dalle malattie - Trasportano vari tipi di sostanze Definiti dai nucleotidi Formano il CODICE GENETICO: chiarisce come le sequenze di nucleotidi sono tradotte in sequenze di aminoacidi Processo: 1) Trascrizione = si “riscrive” l’informazione contenuta nel DNA in una molecola più piccola: RNA 2) Traduzione = sintesi (trasformazione dei nucleotidi in aminoacidi) di una proteina Se si cambia la sequenza di un gene può cambiare la proteina che si forma, avvengono delle MUTAZIONI (spontanee o per colpa di sostanze chimiche, radiazioni e altri fattori esterni) I virus sono un tipo di organizzazione biologica molto semplice sono parassiti intracellulari obbligati Sono presenti in ogni tipo di ambiente e sono molto numerosi, insieme formano la VIROSFERA (500 class. fino ad ora – 1.000.000 stimate) Hanno varie forme, tutti sono costituiti da un involucro di proteine di forma geometrica: il CAPSIDE che racchiude al suo interno una molecola di DNA e una di RNA Non possono riprodursi da soli hanno bisogno di penetrare all’interno di una cellula ORIGINE E DIFFUSIONE DEI VIRUS I virus sono parassiti molto specifici: di solito ciascun virus infetta un solo tipo cellulare Ad esempio: Virus batteriofagi (o fagi) che infettano batteri Dimensioni: variano da 20 a 200 nm, è visibile solo con il microscopio elettronico processo chiamato INFEZIONE utilizza le strutture cellulari per produrre nuove copie di se si evolvono per infettare nuovi organismi viventi che a loro volta si evolvono per difendersi comparvero 3,5 mld di anni fa con le prime cellule, adattandosi ad infettare nuovi organismi I virus presenti in ambiente (virioni) non sono dotati né di movimento né di un proprio metabolismo Vengono trasportati dall’aria, dall’acqua e dal sangue; fino a quando incontrano una cellula da infettare In questo momento il virus si attacca alla cellula e introduce all’interno la sua informazione genetica, che contiene le istruzioni che permettono al virus di prendere il controllo della cellula Perde la sua funzionalità e diventa una fabbrica di particelle viventi Ecologia Caratteristiche per le quali la Terra è adatta alla comparsa e allo sviluppo della vita: La posizione rispetto al Sole: determina variazioni della temperatura che consentono all’acqua di compiere un ciclo completo (di trovarsi allo stato solido, liquido e gassoso) Rotazione della terra: alternanza della luce e del buio (per sfruttare l’energia senza essere danneggiati da un’esposizione continua) Inclinazione dell’asse terrestre: alternanza delle stagioni Sul pianeta sono presenti tutti gli elementi necessari per i processi vitali e l’atmosfera terrestre è formata quasi totalmente da gas non nocivi oppure utili per gli esseri viventi Il movimento delle placche tettoniche determina la formazione di ambienti differenti Gli organismi viventi modificano l’ambiente in cui vivono Ecosistema Biomi terrestri Tundra: È l’ambiente più freddo di tutti i biomi, si può trovare nelle regioni artiche (tundra artica) e sulle montagne (tundra alpina). Vegetazione: piante che crescono solamente nei mesi più caldi. Fauna: renne, orsi polari e diverse specie di uccelli Foresta boreale: Si trova a latitudini e altitudini inferiori rispetto alla tundra. Inverni lunghi e molto freddi, estati abbastanza brevi e calde Vegetazione: conifere Fauna: alci, cervi, lupi e orsi/ uccelli, insetti e roditori Foreste temperate sempreverdi: Si estendono lungo le coste dei continenti Inverni: miti e piovosi, estati: fresche e secche Vegetazione: conifere e piante sempreverdi Fauna: simile a quella delle foreste boreali Foresta temperata decidua: è diffusa nel Nord America orientale, in Europa e nell’Asia orientale inverni: freddi, estati: calde, precipitazioni uniformi durante tutto l’anno Vegetazione: piante che perdono le foglie Fauna: animali migratori e stanziali (quelli grandi in letargo) Praterie temperate: si sviluppano in aree con precipitazioni scarse durante tutto l’anno Inverni: freddi , estati: calde Vegetazione: distese erbose Fauna: mammiferi Poiché i terreni sono molti utili per la coltivazione e l’allevamento, gran parte di questi ambienti è stata convertita in terreni agricoli. Deserto freddo: in regioni aride e a latitudini medio-alte Aridità: elevata, molta escursione termica stagionale Vegetazione: erbe e piccoli arbusti Fauna: uccelli, insetti e roditori Deserto caldo: compreso tra tropici e equatore È la disciplina che studia gli ecosistemi attraverso le interazioni tra gli organismi e l’ambiente in cui vivono. Componente biotica Componente abiotica Insieme degli esseri viventi che abitano un determinato ambiente Caratteristiche chimiche, fisiche e climatiche di una determinata area Fattori limitanti Precipitazioni: scarse tutto l’anno Vegetazione: come quella del deserto freddo Fauna: insetti, roditori, uccelli e mammiferi medio-grandi Foresta spinosa e savana tropicale: si trovano all’equatore, clima semiarido, presenta piogge molto abbondanti nella stagione estiva e assenti durante l’inverno Vegetazione: arbusti spinosi e cactus Fauna: molti mammiferi, pochi rettili, uccelli e insetti Macchia mediterranea: si trova lungo le coste occidentali dei continenti e a medie altitudini, ma soprattutto lungo Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo Estati: caldi e secche, inverni: freschi e umidi Vegetazione: arbusti, alberi sempreverdi Fauna: uccelli migratori, roditori e insetti Foresta decidua tropicale: nelle stesse aree della foresta spinosa, però ha una stagione delle piogge più marcata Vegetazione: alberi che perdono le foglie durante la stagione secca Fauna: molti mammiferi, rettili, uccelli e insetti Biomi acquatici Bentos: animali che vivono a contatto con il fondale (coralli, anellidi e molluschi) Plancton: animali trasportati passivamente dalle correnti marine (microalghe, batteri e protisti fotosintetici) Necton. Animali che nuotano attivamente (pesci, mammiferi, rettili e molluschi) Nei biomi si individuano diverse zone in base alla distanza dalla costa alla superficie Zona costiera: parte di mare più vicina alla riva, è caratterizzata da acque di bassa profondità e ben ossigenate. All’interno possiamo riconoscere due fasce: Fascia litorale (quella più esposta al mondo ondoso) Fascia intertidale (compresa tra livelli di alta e bassa marea) Dominio pelagico: mare aperto, profondo. Presenza di organismi planctonici Dominio bentonico: zona del fondale oceanico caratterizzato da animali adatti a vivere sul fondale marino (come spugne e molluschi) Piana abissale: zona più profonda degli oceani caratterizzata da assenza di luce, che non riesce a penetrare in profondità, e per la maggior parte ancora inesplorata dall’essere umano In base alla profondità le acque si dividono in: ---> acque oceaniche Zona fotica: strato superficiale d'acqua dove la luce che penetra è sufficiente a garantire la fotosintesi. In queste zone vivono il 90% degli organismi acquatici. Zona afotica: acque più profonde dove meno dell’1% della luce solare può penetrare. In questa zona vivono pochi animali che si nutrono del materiale che cade dall’alto. ---> acque dolci o Ambienti lentici: acque calme (laghi, stagni) o Ambienti lotici: acque in costante movimento (fiumi e ruscelli) con caratteristiche differenti a seconda della velocità, dei detriti trasportati e della temperatura o Zone umide: costituiscono un’ambiente intermedio in cui il livello, il movimento e la salinità delle acque è variabile (paludi, torbiere)